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Paesaggi dell’Anima. Immagini da “Le Porte del Deserto”

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di Antonio Trimarco

“C’è un paesaggio interiore, una geografia dell’anima; ne cerchiamo gli elementi per tutta la vita. Chi è tanto fortunato da incontrarlo, scivola come l’acqua sopra un sasso, fino ai suoi fluidi contorni, ed è a casa”
da Il Danno Josephine Hart.

Portare in una nota e importante periferia romana, Nuovo Corviale, la mostra “Paesaggi dell’Anima” è stata un idea speciale, credo che si debbano davvero ringraziare  l’artista Monica Melani e i fotografi (e non solo) Said Bouterfa e Saverio Maestrali per questa intelligente e bella iniziativa culturale.

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Così dal deserto algerino arrivano sino a noi volti, luoghi, vita e colori di esistenze e paesaggi aldilà del Mediterraneo. Fotografie delicate e intense, in bianco e nero e a colori che ci guidano in un mondo una volta lontano, ma che adesso è a pochissime ore da noi. Come una metafora la foto “Fiamma nera” di Saverio Maestrali mostra delle scale in pietra che ci accompagnano a varcare una porta. Dietro quel varco c’è la vita, i costumi, i volti, le consuetudini e le geografie “i paesaggi” di una terra e del suo popolo.

E’ una mostra da vedere ammirando le foto più volte e facendosi così trasportare aldilà del mare scegliendo come direbbe Verlaine “la vostra anima”.

“La vostra anima è un paesaggio scelto” Paul Verlaine

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Info sulla mostra

durata: 20 settembre / 17 ottobre 2013
Galleria Il Mitreo
Via Marino Mazzacurati, 61-63
00148 Roma  Telefono: +39 06 65678224

Gli artisti:

Saverio MAESTRALI
scenografo, pittore, fotografo, creatore da 30 anni di eventi “in situ” nel Mediterraneo,
conferenciere nei CCF del Maghreb e all’Università d’ El Hajjar (Annaba),
opere sue nelle Collezioni della Biblioteca Nazionale d’Algeria (El Hamma),
autore d’articoli di critica d’Arte per El Watan, animatore radiofonico da riva a riva del Bacino.

Saïd BOUTERFA
specialistà dei Manoscritti del Deserto, scrittore, fotografo, produttore animatore alla radio di
Adrar nel Touat (Sahara) per 4 anni, ricercatore sull’ opera Spirituale dell’ Emir Abdelkader,
ricercatore coordinatore Manumed IV per l’Algeria,
conferenciere in più paesi africani, europei e del Medioriente.

La mostra presenta paesaggi incontaminati e luoghi in cui le popolazioni attraverso antiche
sapienze e culture sono riuscite a creare micro-economie rurali, lungo un percorso che
lasciando Algeri ed oltrepassando ” Le Porte del Deserto ” s’inoltra nella vastità del
deserto algerino (Touat, Gourara, Sahara).
In tutte le opere si percepisce une grande sentimento di Spiritualità legato alle culture
locali, ma non solo, in quanto si tratta di una Spiritualità ricca e universale.
I luoghi visitati per la loro eccezionale bellezza e per le caratteristiche di sviluppo economico
sostenibile ed identitario che le popolazioni hanno attuato sono stati riconosciuti
dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità, ed alcuni stanno in corso di classificazione
(Al Qalâa dei beni Hammad, Wilaya di Msila/UNESCO 1980, Zone umide, Sebkha di
Hodna, Wilaya di Msila/Convenzione sulle Zone umide RAMSAR, Valle del M’zab,
Ghardaïa e 5 Città/UNESCO 1982, Canti Ahellil del Gourara, Patrimonio Orale ed Immateriale
del l’Umanità/UNESCO 2008, Laghouat, Wilaya, Ksar El Atteuf e decina d’altre
fortezze/UNESCO 1982 – progetto di classificazione di 54 siti, Zone umide classificate
d’importanze internazionali – il Lago di El Goléa/El Menia, Foggara – progetto in corso di
classificazione UNESCO (sistema idraulico) Oasis del Touat, Gourara e Tidilkelt, ecc.

La mostra “PAESAGGI DELL’ANIMA” (MECHAAHID EL ROUH) è stata selezionata alla XII edizione di
FOTOGRAFIA – FESTIVAL INTERNAZIONALE di ROMA “Circuit 2013” sul tema “VACATIO”.
www.fotografiafestival.it
Inoltre è inserita nelle iniziative della ” IX Edizione della Giornata del Contemporaneo” AMACI.
www.amaci.org

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A rischio chiusura 15 Biblioteche Comunali di Roma Capitale. Il personale si mobilita per chiedere aiuto al Sindaco Marino.

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Roma ha un eccellente sistema bibliotecario, moderno, efficiente e con orari più che europei. 38 biblioteche coprono tutta la città, ma ne servirebbero ancora.

 

Ma ora il rischio è la chiusura di circa 15 sedi, mancano infatti all’appello fondi pari a 7 milioni di euro. Si tratta di un terzo del bilancio corrente pari a 21 milioni di euro.

Eppure  l’Istituzione SBCC gestisce 38 biblioteche e centri culturali, 14 Bibliopoint e 9 biblioteche federate, tutte distribuite capillarmente nella città.

Per gli cittadini vengono offerti servizi gratuiti come: il prestito di libri, di e-book, di dvd, di cd, consultazione di giornali (emeroteca), sale di studio per gli studenti e sale lettura per tutti. Ogni biblioteca è dotata di una mediateca e di postazioni per consultare la rete (tutte le biblioteche possiedono un’area WiFi), di sale bambini e ragazzi dove poter svolgere attività di promozione della lettura per i più piccoli, e di sale per lo svolgimento di  molteplici attività culturali anche in collaborazione con le scuole.

Le nostre strutture sono attrezzate per essere fruite da diversamente abili con la possibilità di fruire di libri in braille e audiolibri (alcune sedi sono dotate di uno “sportello” per la  dislessia, per l’autismo e i non vedenti).

Abbiamo, inoltre, un servizio multiculturale che coinvolge utenze delle più importanti comunità straniere presenti a Roma ed un sistema di biblioteche in carcere presente in tutti gli Istituti di pena della città e che rappresenta l’eccellenza a livello nazionale.

Questo taglio mai avvenuto ufficialmente è stato effettuato quando  era ancora in carica il sindaco Alemanno e nel periodo elettorale sia lui che l’attuale sindaco Marino avevano “garantito” almeno a voce (Marino lo ha scritto anche nel suo programma) che questi fondi sarebbero stati immediatamente integrati, ma, sostengono i sindacati, nonostante tre note, una del Presidente di Biblioteche di Roma, una del Direttore  e una di tutti i sindacati, scritte a fine giugno e inizi di luglio all’Assessore alla Cultura, tutto tace.  Nessuna risposta scritta, nessuna convocazione.

In questa situazione GIL CISL UIL e RSU dell’Istituzione Biblioteche hanno deciso di rompere gli indugi e di convocare per mercoledì prossimo dalle ore 11 alle ore 14 un assemblea in Campidoglio. Mercoledì prossimo dunque dalle ore 11 alle ore 14 e 30 le biblioteche comunali saranno chiuse al pubblico e il personale deciderà come muoversi per sbloccare questa situazione.

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Qui il comunicato sindacale unitario che annuncia l’assemblea

“CONVOCAZIONE UNITARIA DI ASSEMBLEA SINDACALE DI TUTTO IL PERSONALE ISBCC

MERCOLEDI 18 SETTEMBRE, ORE 11.00-14.00 Campidoglio

Care/i colleghe/i,

La nostra preoccupata lettera del 3 luglio scorso, indirizzata all’Assessora alla Cultura di Roma Capitale, non ha ancora ricevuto risposta. Abbiamo purtroppo avuto recentemente varie conferme, sia pure in via informale, che il drammatico taglio al bilancio dell’Istituzione Biblioteche di Roma, deciso dalla precedente giunta Alemanno (da 21 mln. a 14 mln. già operativo dal gennaio 2013), sarà reintegrato solo in parte.  Ma, non essendoci finora alcun documento scritto, il taglio potrebbe persino essere interamente confermato.

Si tratta di una situazione e di una prospettiva drammatica, da cui deriveranno presto conseguenze molto gravi, per i servizi bibliotecari e ovviamente per i tantissimi cittadini che li utilizzano.

E’ NECESSARIO E URGENTE DIRE FORTE E CHIARO CHE NON ACCETTEREMO MAI LA DISTRUZIONE
DELL’ISTITUZIONE BIBLIOTECHE DI ROMA!

     Conosciamo bene la tragica situazione economica in cui le scelte governative degli ultimi anni hanno precipitato gli enti locali di tutta Italia. Roma, seppure in condizioni migliori di altre città grazie al suo status di Capitale, si trova comunque in una situazione difficilissima. Ci rendiamo conto della necessità di tagli e sacrifici, ma anche del fatto che – come sempre accade in questi casi – chi ha responsabilità politiche e quindi di amministrazione deve fare delle scelte.

L’Istituzione Biblioteche di Roma offre un servizio di qualità, gratuito e accessibile a tutti, all’intera cittadinanza, dal centro all’estrema periferia della capitale, con ben 37 sedi. Svolge un ruolo che non è solo culturale, ma anche sociale, informativo, aggregativo. Ha sempre gestito responsabilmente, con efficacia e correttezza, il proprio

bilancio, senza mai registrare un passivo, dal 1996 a oggi, aprendo molte nuove sedi e ristrutturandone altrettante, ampliando il già esteso orario di apertura al pubblico, fornendo sempre più servizi culturali, stando al passo dei tempi dello sviluppo tecnologico. Tutto ciò è stato riconosciuto e molto apprezzato, sia dagli utenti che da tutte le amministrazioni che si sono succedute in questi anni, senza distinzione di colore politico.

Il nostro bilancio è già stato tagliato di oltre 1 milione di euro due anni fa. Due mesi fa abbiamo scritto alla nuova Assessora alla Cultura che non è possibile scendere al di sotto degli attuali 21 mln. di euro, senza conseguenze sui servizi bibliotecari. E non vogliamo neppure prendere in considerazione l’ipotesi di riduzioni di personale – sia capitolini che Zètema – che è già ben al di sotto del necessario.

Il Sindaco Ignazio Marino, nel suo programma elettorale, ha sottolineato il grande valore della cultura, anche come motore di sviluppo economico di Roma: crediamo quindi che non possa assistere passivamente alla chiusura di 13 o forse 18 o magari 24 sedi (dipende dall’entità dei tagli, naturalmente) del sistema bibliotecario più importante d’Italia.

Abbiamo quindi indetto questa assemblea, sotto il Campidoglio, per lanciare pubblicamente questo drammatico appello alla nuova Amministrazione di Roma Capitale, all’Assessora Barca e al Sindaco Marino, per salvare le Biblioteche di Roma. Già da otto mesi siamo in sofferenza economica, perché ogni mese la Ragioneria eroga 1/12 di 14 mln., nonostante il fatto che il taglio non sia stato ancora iscritto nel bilancio preventivo 2013 di Roma Capitale, tuttora da approvare. Non possiamo reggere oltre, avendo ormai consumato quasi completamente i risparmi che erano stati oculatamente accantonati negli anni.

Vi chiediamo perciò di essere presenti in tantissime/i all’assemblea, anche se lavorate a molti chilometri di distanza, anche se iniziate il turno di lavoro il pomeriggio, per evidenziare la preoccupazione ma anche la determinazione collettiva a non subire gli eventi senza reagire.

Vi chiediamo di raccogliere la solidarietà dei nostri utenti, magari iniziando una grande raccolta firme “Nemmeno una biblioteca sia chiusa!”, spiegando loro il senso di questa assemblea e dell’interruzione del servizio per alcune ore.

E’ necessario agire ora, prima che sia troppo tardi.

A presto

CGIL-FP   Fabio Moscovini                                        Coord. RSU  Giancarlo Cosentino

CISL-FP    Maurizio Torroni                                      RSU-CISL   Antonio Trimarco

UIL-FPL   Pietro Costabile                                         RSU-USI    Giorgio Salerno

DICCAP    Piera Costantino                                        RSU-USI    Carla Salustri

Massimiliano De Paolis”

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Vi terremo informati sull’esito della vicenda.

Link utili:

Sito Biblioteche di Roma
http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jp_pagecode=biblioteche_di_roma.wp&ahew=jp_pagecode

Sito Bibliotu (e-book in prestito e altro ancora)
http://www.bibliotu.it/i_libri_di_biblioteche_di_roma/.do

Sito Bibliocard
http://www.bibliocard.it/

 




Dall’Inghilterra con passione. Un nuovo modo di insegnare la musica arriva a Roma e nel nostro quartiere.

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Hanno studiato e lavorato in Inghilterra gli insegnanti di Scriverecanzoni.com in Italia hanno prodotto un libro “ScriviTi una canzone” edito dalla casa editrice americana Lulu, tradotto anche in francese che ha già venduto migliaia di copie in tutto il mondo.

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 La passione per lo studio e l’esperienza anglosassone ha fatto si che questi ragazzi sviluppassero anche un sito che è il cuore pulsante della loro attività insieme all’interesse per l’insegnamento della chitarra, della voce e del pianoforte: www.scriverecanzoni.com

Dalla prossima settimana iniziano i corsi della scuola di Scriverecanzoni a Roma:

Lezioni di chitarra
Lezioni di piano
Lezioni di canto 

E poi i i corsi avanzati, a partire dai corsi di Songwriting che sono il paradiso di ogni autore, e che ti permetteranno di sperimentare una vera e propria rivoluzione nel tuo modo di scrivere la musica e le tue canzoni!

Ecco cosa puoi aspettarti  grazie alle lezioni a stretto contatto con questi insegnanti:

– Migliorare l’effetto dei tuoi brani sul pubblico e destare l’ interesse nelle case discografiche e nei talent scout imparando le tecniche e i segreti utilizzati dagli autori che hanno già raggiunto il successo.
– Arrangiare e produrre le tue canzoni, risparmiando ore di studio e mantenendo il controllo creativo sul tuo progetto.
– Ricevere consiglio e sostegno da insegnanti esperti e qualificati

Se poi vuoi migliorare la tua tecnica sullo strumento, ci sono altri due corsi avanzati pensati apposta per te:

– Lezioni di chitarra per autori
– Lezioni di piano per autori

Ed infine un corso fondamentale per tutti gli autori:
“Tira fuori la voce!”
Il corso di canto per autori grazie al quale scoprirai il tuo vero timbro e otterrai finalmente il massimo dalle tue corde vocali.

Per altre informazioni clicca su: http://www.scriverecanzoni.com/scuola-di-musica.html

simobc Altri link utili:

Dove hanno studiato
http://www.acm.ac.uk/

http://www.berklee.edu/

Libro
http://www.lulu.com/it/it/shop/simone-trimarco-and-giovanna-bussandri/scriviti-una-canzone/paperback/product-13504086.html

Ebook
http://www.amazon.it/ScriviTi-una-Canzone-ebook/dp/B004G5Z71C

I Corsi
http://www.scriverecanzoni.com/prodotti.html

 

Per concludere possiamo ben dire dall’Inghilterra e dagli USA con passione per formare e scoprire nuovi talenti.




Dittatura in Uruguay, due incontri a Roma. Tra letture musica e memoria.

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Due incontri a Roma sull’Uruguay il primo stasera presso la Biblioteca Renato Nicolini a Nuovo Corviale e il secondo domani 10 settembre presso la Camera dei Deputati.

Parlando di Uruguay si pensa a José “Pepe” Mujica, il presidente vicino a chi soffre, il presidente che vive come un povero e che ha dato l’ok ad un referendum sulla legalizzazione della cannabis.
Ma non è sempre stato così: anche l’Uruguay ha vissuto la sua epoca di terrore, repressione.

Se ne parlerà in due incontri, che vedranno presenti:

Anna Milazzo, Beatrice Gnassi autrici del libro “Anahì del mare la dittatura in Uruguay, la notte di un popolo” Infinito Edizioni

Milton Fernández, “Per arrivare a sera”, Rayuela Edizioni

Nicola Viceconti, “Cumparsita“, Gingko Edizioni

Presso la Biblioteca Nicolini interverrà anche l’Assessore alla Cultura del Municipio Roma XI Fabrizio Mussino.

Ecco il programma dei due appuntamenti.

 Lunedì 9 settembre, ore 18,00, presso la biblioteca Renato Nicolini, via Mazzacurati 76 – Roma.  Partecipano Anna Milazzo e Beatrice Gnassi, “Anahí del mare”, Infinito Edizioni;  Milton Fernández, “Per arrivare a sera”, Rayuela Edizioni; Nicola Viceconti, “Cumparsita“, Gingko Edizioni;  Carlo Bracci, letture a cura di Carolina Di Monte, musiche a cura di Fabio Bianchini, segue rinfresco offerto dalla Biblioteca Renato Nicolini.

– Martedì 10 settembre, ore 10,00, presso la Camera dei Deputati, Sala delle Colonne, convegno sul tema “Diritti umani e lotta all’impunità tra Uruguay e Italia”. Apre il convegno l’on. Fabio Porta. Partecipano con l’autrice Fabio Maria Galiani, Giancarlo Maniga, Daniele Perissi, Arturo Salerni, Cecilia Rinaldini, Gennaro Carotenuto, Mario Occhinero, Milton Hernández, Susana Gonzáles, Nicola Viceconti, Gustavo Álvarez e Marco Baccin.

Anna Milazzo è nata in Italia nel 1950, all’età di quasi due anni è emigrata con la sua famiglia in Uruguay e ha vissuto a Montevideo fino al dicembre 1972. Proprio in quell’anno fu sequestrata e torturata dalle forze armate.  Anna non ricorda quasi niente del periodo di prigionia a parte grida atroci. La sua memoria ricomincia dalla sua liberazione, in un campo sotto la pioggia e i fulmini.
In Uruguay ha frequentato per due anni il corso di Psicologia presso la facoltà di Scienze umane dell’Università della Repubblica.
Dopo la sua liberazione è andata in esilio a Firenze, dove si è laureata in Filosofia.

Beatrice Gnassi, laureata in Lettere all’Università di Firenze, lavora all’interno dell’Ufficio Comunicazione della Sezione Italiana di Amnesty International.  Si occupa delle pubblicazioni dell’associazione e del coordinamento editoriale della rivista trimestrale “I Amnesty”.  È la curatrice del Rapporto annuale. Ha curato Anahí del mare. La dittatura in Uruguay, la notte di un popolo (2012).

Milton Fernández è nato a Minas, Uruguay. Laureato in Arte Drammatica, dal suo arrivo in Italia ha scritto e diretto Cassandra Express, Novilunio, Retablo de vida y muerte, La vita facile (da Alda Merini) Nostòi, Guitarra negra, Il gioco del teatro, ecc. Alterna al suo mestiere di regista di teatro e di docente frequenti incursioni nella drammaturgia e nella narrativa.

Nicola Viceconti, scrittore, sociologo, laureato in Sociologia e in Scienze della Comunicazione, appassionato di storia e cultura argentina con particolare riferimento alla tematica dei diritti umani. Autore di 3 romanzi pubblicati contemporaneamente in Italia, Argentina e in alcuni paesi del Cono Sur (Cile, Uruguay) vedi anche: www.nicolaviceconti.it

Vi aspettiamo e comunque vi racconteremo degli incontri.

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di Antonio Trimarco




Dona un libro alle scuole del tuo quartiere

Al rush finale l’iniziativa della Giunti per donare un libro alle scuole del tuo quartiere.

Fino al 31 agosto ancora sei in tempo per donare un libro alle scuole del tuo quartiere, per farlo recati presso il Centro Commerciale Casetta Mattei e acquista un libro alla libreria Giunti al Punto, avrai sia per questo acquisto che per i tuoi personali il 15% di sconto, aggiungi la tua dedica ed è fatto. Che aspetti?

Torna l’iniziativa per l’estate delle librerie Giunti al Punto:
quest’anno dal
1° al 31 agosto
portiamo i libri nelle scuole della tua città!

Anche quest’estate le librerie Giunti al Punto, per il quarto anno consecutivo, lanciano una campagna di sensibilizzazione alla lettura: l’iniziativa del prossimo agosto, Aiutaci a crescere. Regalaci un libro! è volta ad arricchire le scuole italiane di nuovi volumi.

La campagna di quest’anno segue quella del 2012, Dona un libro alla biblioteca della tua città, grazie alla quale sono stati donati 96.406 libri alle biblioteche pubbliche; In ospedale c’è un bambino che… del 2011 che ha fatto recapitare ben 113.885 libri nei reparti pediatrici degli ospedali italiani; e Regala un libro all’Aquila con cui, nel 2010, sono stati raccolti 37.420 libri per la ricostruzione delle biblioteche d’Abruzzo distrutte dal sisma del 2009.

Dal 1° al 31 agosto 2013, scegli un libro nelle librerie Giunti al Punto di tutta Italia e donalo alle scuole della tua città: riceverai il 15% di sconto su ogni acquisto effettuato per l’iniziativa. Sarà possibile personalizzare la donazione scrivendo una dedica sull’adesivo fornito dalle librerie.

 Aderendo alla campagna, inoltre, dal 1° al 30 settembre riceverai un ulteriore sconto del 15% sui nuovi acquisti. Giunti al Punto sosterrà tutti i costi dell’operazione e organizzerà centri di raccolta all’interno delle librerie, dove il personale sarà a disposizione per fornire tutte le informazioni sulla campagna.

Tutti i libri raccolti verranno portati in biblioteca per essere poi ritirati dalle scuole partecipanti all’iniziativa.

di Antonio Trimarco

Link

http://www.giuntialpunto.it/home/biblio_2013.html

https://www.facebook.com/DonaunlibroconGiuntialPunto




Letture estate. “Inferno” Dan Brown. Lettori in delirio nonostante i critici.

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Stiamo leggendo Inferno l’ultimo bestseller di Dan Brown e vi racconteremo ciò che ne pensiamo. Ma intanto abbiamo scorso un pò il web e vi proponiamo le prime cose raccolte.

da: http://webappunti.blogspot.it/

“TRAMA:  Inferno è il titolo del quarto romanzo di Dan Brown che ha per protagonista il Professore di Harvard Robert Langdon. Ancora una volta, lo scrittore statunitense proveniente dal New Hampshire, mescola sapientemente le tematiche a lui più congeniali, dando vita ad un thriller dai risvolti misteriosi in cui arte, storia, codici e simboli fanno da padroni. Il docente di Simbologia di Harvard Robert Langdon è di nuovo in Italia. Questa volta si reca nel bel Paese per svolgere delle ricerche sulla Divina Commedia di Dante. Langdon viene risucchiato in un mondo sconvolgente la cui chiave di volta sembra risiedere nel capolavoro del Sommo Poeta, un’opera dai risvolti misteriosi ed oscuri, le cui parole sono pregne di un fascino in grado di travalicare i secoli. Langdon, nel tentativo di risolvere l’enigma in grado di condurlo alla verità, dovrà vedersela con un avversario temibile. Lo scenario in cui si svolge questa nuova avventura avente per protagonista Robert Langdon è caratterizzato dallo splendore dell’arte classica. Il nostro eroe per giungere alla risoluzione del mistero passerà attraverso gli arcani nascosti nelle opere d’arte, individuerà passaggi segreti e, per non far mancare nulla, usufruirà di strumenti scientifici all’avanguardia. Dan Brown, con Inferno, consegna ai lettori un altro incredibile thriller fatto di storia ed enigmi.

Come vi ho già scritto qualche giorno fa, ho comprato questo libro pur restando molto titubante, perchè dopo “Il codice Da Vinci” e “Angeli e Demoni”, i libri di Dan Brown non mi hanno più appassionato, arrivando addirittura ad annoiarmi durante la lettura. Tuttavia ho letto diverse opinioni su questa sua ultima opera e, attirata dalla trama e dai riferimenti alla Divina Commedia (che adoro!) ho deciso di dargli una possibilità.
Il protagonista, ovviamente, è l’instancabile Robert Langdon, professore di Harvard ed esperto in simbologia. A differenza degli altri romanzi però, qui non troviamo da subito un Langdon attento, immerso nella sua vita piena di impegni e nei suoi libri di simbologia, al contrario, la prima immagine di lui che ci regala Dan Brown è quella di un uomo fragile e vulnerabile: Langdon si sveglia, infatti, in un letto d’ospedale con un totale vuoto mentale sugli accadimenti degli ultimi due giorni e, cosa non da poco, con un foro di proiettile in testa, abilmente ricucito da un medico, Sienna Brooks, che, dal momento stesso del risveglio del professore all’ospedale, deciderà di rimanergli accanto ed aiutarlo, anche mettendo a rischio la propria vita. “Inferno” inizia così, con una forsennata corsa alla ricerca dei ricordi perduti del professore, ma sopratutto alla ricerca dei motivi per cui fin dal suo risveglio, pare che tutti lo stiano cercando, per i più svariati motivi (tra cui anche fargli la pelle..o così pare.)
Il ritrovamento, in una tasca nascosta del suo cappotto, di uno strano oggetto legato alla visione dell’Inferno dantesco, porterà Langdon e Sienna a correre e nascondersi tra le vie di Firenze, e successivamente di Venezia, alla ricerca di una verità che sembra voler essere scoperta anche dall’ente mondiale della sanità e che nasce dalla mente di uno scienziato Zobrist, fanatico di Dante Alighieri. 
L’idea di iniziare il romanzo con questo incipit alquanto curioso e già ricco di mistero, trovo che sia stato un ottimo modo per introdurre il lettore all’interno della storia: in questo modo ci si sente quasi come lo stesso Langdon – impauriti, spaesati e alla ricerca di risposte. Così, come il professore che si alza dal lettino dell’ospedale e inizia a correre, anche il lettore si alza e corre con lui cercando di capire cosa gli succede intorno. Ogni spiegazione viene quasi centellinata, all’interno del romanzo, creando una suspance e una tensione che, in Dan Brown, non sentivo (o meglio, leggevo) fin da “Angeli e demoni”; tuttavia, anche quando viene scoperto questo o quel particolare, la tensione non si smorza, amplificando la voglia di saperne di più. Sempre di più. Gli enigmi, i colpi di scena, i riferimenti religiosi e scientifici si mescolano sotto la mano dell’autore in un modo maestrale, creando un mix perfetto. E poco importa se i riferimenti magari peccano di imprecisione, Dan Brown è un romanziere e come tale deve essere letto, anche perchè la narrazione, a mio parere, è quasi impeccabile e travolgente e, cosa importante, suscita nel lettore una voglia incredibile di approfondire determinati particolari: prendiamo ad esempio l’opera su cui si basa questo romanzo, “La Divina Commedia” di Dante, ebbene, leggendo diversi passi del romanzo in cui vengono riportati versi dei canti dell’Inferno, viene davvero voglia di rileggere quello stesso passo alla ricerca di significati nascosti e diverse interpretazioni. 
Proprio come dei novelli Robert Langdon a cui piace scavare nelle cose, seguendo il “Cerca e trova” che è come un mantra in questo romanzo.
Unica pecca che ho riscontrato durante la lettura: in certi momenti della narrazione – soprattutto all’inizio – viene lasciato troppo spazio a delle parentesi che, secondo me, non sono del tutto necessarie ai fini della storia (si sarebbero potute ridurre notevolmente, lasciando solo i particolari salienti) e che posso indurre il lettore ad abbandonare il libro. Consiglio mio personale: non lo fate!
Trasportandoci dalle vie fiorentine ai canali veneziani, Dan Brown scrive un finale ricco di colpi di scena che si susseguono l’uno dietro l’altro e che, inaspettatamente, sfocia in un ambito ben diverso rispetto alla letteratura dantesca. 
In conclusione, “Inferno”, per me ha segnato il ritorno del caro Dan Brown che scrisse “Il Codice Da Vinci” ed “Angeli e Demoni”, relegando gli altri romanzi in una parentesi – fortunatamente – temporanea. Sono contenta di aver ceduto alla curiosità e di aver intrapreso questa nuova lettura in compagnia del professor Langdon e sono altrettanto contenta di poter assegnare a questo romanzo 4 cuori, meritati.”
da:
http://ilibricisalvano.blogspot.it/2013/07/recensione-inferno-dan-brown.html


L’Inferno è vicino.

vedi anche: 

Dan Brown, Successo e pregiudizio

SITO UFFICIALE DAN BROWN

 

Antonio Trimarco, Cristina Pinti e Alessandro Buccheri
hanno svolto il prezioso lavoro di copia e incolla in team