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Gli inquilini più disagiati dal primo gennaio 2015 potranno essere sfrattati

L'assenza della deroga per gli sfratti dalla legge finanziaria 192/2014 (milleproroghe 2015) consentirà ai proprietari di immobili che ne faranno richiesta di poter sfrattare gli inquilini con particolari disagi, pensionati - portatori di handicap - minori, che fino al 31/12/2014 venivano salvaguardati da questo rischio. Ad oggi non esistono dati certi

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apascucci

L’assenza della deroga per gli sfratti dalla legge finanziaria 192/2014 (milleproroghe 2015) consentirà ai proprietari di immobili che ne faranno richiesta di poter sfrattare gli inquilini con particolari disagi, pensionati – portatori di handicap – minori, che fino al 31/12/2014 venivano salvaguardati da questo rischio.

Ad oggi non esistono dati certi sul numero di sfratti per questa tipologia di inquilini, poiché erano tutelati dalla deroga.
Questi inquilini particolarmente disagiati andranno ad aggiungersi all’emergenza nazionale che consta al 2013 di circa 73.385 sentenze emesse di sfratto.

Per UNIAT aps è paradossale che in una fase di continua crescita del numero degli sfratti il Governo per esigenze di bilancio aggravi l’attuale situazione aggiungendo ulteriori tipologie di inquilini sfrattabili.

Inoltre va ricordato che gli inquilini precedentemente tutelati dalla deroga non sono morosi e pagano il 20% in più il canone di affitto a titolo di indennità di occupazione. Gli stessi proprietari di casa non hanno intimato loro lo sfratto per vendita dell’immobile o cessione dello stesso ai parenti di primo grado.
Quest’ultima tipologia di sfratto se voluta dal proprietario di casa poteva essere sempre garantita dalla legge e dal Prefetto.

Oggi per questa tipologia di inquilini, non morosi e con reddito superiore a 27.000 euro si aggiunge la beffa di vederli esclusi dalle coperture previste dai fondi affitto e morosità incolpevole, poiché per loro non ricorrono i requisiti di accesso agli stessi e nella stragrande maggioranza sono anche esclusi dalle graduatorie per le assegnazioni degli immoblili pubblici (ex I.A.C.P, ATER , ALER …)

La richiesta avanzata al Governo da UNIAT aps, dalle associazioni degli inquilini e dall’Anci, per ottenere delle soluzioni che salvaguardino questa tipologia di inquilini dal rischio di sfratto non può essere schiacciata sul piano della mera richiesta di soldi piuttosto, la richiesta, testimonia l’attenzione che le associazioni esprimono sul piano sociale per una migliore qualità di welfare e protezione delle famiglie.

Nel caso in cui il Governo non dovesse provvedere con atti solleciti, UNIAT aps e le altre organizzazioni, impegnate nella tutela dei cittadini più vulnerabili, presenteranno ai Prefetti la richiesta di non concedere la forza pubblica a fronte di eventuali sfratti passati in esecuzione.

Il presidente UNIAT aps
Augusto Pascucci


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