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Un co-working all’interno di CORVIALE 2020

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Guardando una foto satellitare dell’area urbana di Roma, abbassando lo sguardo verso il quadrante sud-occidentale e restringendo un po’ il campo, ci rendiamo subito conto dell’esistenza di una “barriera” di cemento armato che i romani chiamano amichevolmente “il Serpentone”.
Corviale o “Nuovo Corviale” è frutto della fertilità creativa che ha caratterizzato lo stile architettonico degli anni ‘70, opera di un gruppo di progettisti diretti da Mario Fiorentino, viene considerata tra le più rilevanti espressioni dell’architettura del secondo Novecento.
L’edificio è composto da due palazzi lunghi un chilometro ognuno per nove piani d’altezza che all’interno presentano un intreccio di ballatoi lunghissimi, cortili, spazi comuni e un anfiteatro esterno.
Attualmente di proprietà dell’ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale del Comune di Roma) questo complesso rappresenta un fantastico esempio di architettura contemporanea autoriale e ad oggi riunisce una comunità di circa 6000 abitanti che oltre ad abitare questa astronave di cemento armato la popola e la fa vivere.
Corviale è la prima grande periferia urbana d’Italia incastonata ai margini della vita cittadina, impiantata proprio lì dove finiscono le costruzioni ed inizia il verde.
C’è addirittura una voce che sostiene che da quando è stato costruito il serpentone, il ponentino a Roma non arrivi più.
Il “quadrante Corviale” oltre a comprendere l’insediamento centrale, abbraccia i quartieri limitrofi di: Casetta Mattei/Buon Pastore, Trullo, Muratella e Magliana protetto dalle riserve naturali della Tenuta dei Massimi e Valle dei Casali, giova di una cornice naturalistica invidiabile e troppo spesso sottovalutata.
Nato con intenti avanguardistici legati alla promessa di rigenerazione urbana, Corviale ha, purtroppo, fino ad ora guadagnato un posto nell’immaginario collettivo solo come “fallimento di un’utopia” ma negli ultimi anni sta progressivamente spostando la propria identità verso la rinascita culturale e sociale con opportunità cariche di ottimismo e speranza per il futuro.
Corviale 2020 è un macro-progetto multidisciplinare che comprende innumerevoli attività volte a condividere una pianificazione comune di rigenerazione urbana, artistica, architettonica, paesaggistica, culturale, sociale ed economica.
La DG PaBAAC del MiBAC ha promosso insieme al Comune di Roma, all’ATER, all’Università la Sapienza e alla Comunità territoriale CorvialeDomani il piano di intervento nel 2012 sottoscrivendo così il primo Atto d’Intesa, rilanciato poi nel 2013 con il secondo Forum Corviale 2020.

All’interno di questa programmazione si va ad inserire l’idea, quasi un sogno, di riuscire a realizzare un co-working nell’opera colossale di Fiorentino.

Il Coworking, letteralmente “lavoro condiviso”, è “un nuovo stile lavorativo che coinvolge la condivisione di un ambiente di lavoro e di risorse, tra professionisti che fanno lavori diversi con approccio collaborativo”.
Un modo nuovo di concepire il lavoro che sta portando con sé un vero e proprio cambiamento culturale.
Molto spesso il coworking viene confuso con altre modalità di lavoro, come gli acceleratori di affari, gli  HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Incubatore_aziendale” \o “Incubatore aziendale” incubatori di impresa,  HYPERLINK “http://it.wikipedia.org/wiki/Business_center” \o “Business center” business center e le suite per dirigenti che però differiscono molto da quest’ultimo in quanto manca loro l’aspetto fondamentale del processo sociale, collaborativo ed informale.
E’ più calzante paragonare il co-working ad una moderna forma di cooperativa sociale incentrata sulla comunità piuttosto che sul profitto, come avviene in una qualsiasi azienda.
In questi spazi il focus sono le persone, la comunità e la collaborazione costante che stimola idee e facilita la creazione di progetti, perché la storia è ciclica e qui al centro del sistema torna l’uomo con tutto il suo network di relazioni.
Un mercato del lavoro sempre più flessibile, una crisi economica che non ha intenzione di arrestarsi e il dirompente avvento dell’era digitale hanno favorito la nascita di nuove figure professionali come collaboratori esterni, start up, freelance in grado di svolgere la propria professione in autonomia ed ovunque sul territorio, supportati da tecnologie sempre più innovative e dalla grande mobilità.
Questa cultura, che è già diventata un’istituzione nella maggior parte dei paesi europei, in Italia sta muovendo i primi timidi passi.
Ci troviamo di fronte ad una rivoluzione associativa ed aggregativa del modo di lavorare ma anche di intendere il posto di lavoro, che in questo modo diventa un luogo non solo sociale ed antropologico ma anche intriso di una nuova identità culturale.

L’errore più grande sarebbe confondere il co-working con una moda.
Obiettivi
Nato dall’esigenza di far incontrare professionisti diversi con competenze diverse, in un unico grande spazio di “comune pensiero”.
Questo progetto vuole dare alle persone la possibilità di uscire fuori dall’isolamento sociale, al quale il web tacitamente ci induce, con uno spazio aperto alla proliferazione della curiosità intellettuale.
L’obiettivo è quello di incentivare la collaborazione , la co-formazione, la condivisone e la costruzione di qualsiasi forma embrionale o meno di idea, spingere le persone all’aggregazione, che è attualmente la prima grande sconfitta delle istituzioni moderne.
Questo co-working oltre ad essere un luogo di lavoro all’avanguardia, comodo e sereno sarà un posto di formazione, con aree appositamente designate e spazi comuni utilizzabili per conferenze, riunioni, dibattiti eventi e quant’altro.

Descrizione breve
Il co-working dovrà avere i seguenti spazi:

Scrivanie attrezzate, postazioni con scrivania comoda, sedia, luce da tavolo, presa elettrica, accesso rete wi-fi. Linea VoIP
Sono inoltre a disposizione una stampante, una fotocopiatrice e armadietti per la custodire di valori personali sotto chiave.
Scrivania doppia; spazio attrezzato con due postazioni, molto utile a chi ha l’esigenza di lavorare in coppia. Linea VoIP
Ufficio privato; piccolo spazio privato dove poter svolgere la propria attività autonomamente. Linea VoIP
Area Ristoro e Relax; (cucina attrezzata/ distributori automatici/ lavabo/ frigorifero, cialde per espresso) divani e comode poltrone per godere insieme dei momenti di break e di creatività.
Sala Riunioni e Conferenze; attrezzata per videoconferenze, con videoproiettore, stampante, lavagna a muro, rete wifi, prese elettriche. Possibilità di usufruire della sala sia in orario serale che nel week end. Inoltre c’è la possibilità di farsi attivare un numero telefonico fisso temporaneamente. Linea VoIP.
Sala per Corsi di Formazione; ampio tavolo con sedute, lavagna a muro, rete wifi. Possibilità di affittare la cancelleria varia presso la reception.
Spazio eventi; possibilità di organizzare eventi, meeting, fiere, celebrazioni etc.. Soluzioni personalizzate per ogni singola esigenza.
Tutto il co-working sarà completamente dedicato a mostre, esposizioni, street-art, istallazioni e ad ogni espressione di arte esistente.
Spazio esterno; adibito ad orto, alla cura e al ritorno alla terra con la partnership di aziende agricole romane.
Laboratorio di Sartoria ed estetica; spazio di formazione con macchine da cucire per incentivare la ripresa e la diffusione dell’eccellenza sartoriale italiana. Inoltre questo spazio è dedicato all’educazione e alla “cura del bello”. Partnership di aziende del settore.

Azioni

Dopo aver analizzato minuziosamente lo stato dell’arte, il primo passo consisterà nella creazione di un business plan che avrà il compito di sintetizzare dettagliatamente i contenuti e le caratteristiche del progetto ma soprattutto darà una misura della fattibilità del tutto.
Verrà inoltre utilizzato il classico strumento di pianificazione strategica dell’analisi SWOT per valutare i punti di forza (Strengths), debolezza (Weaknesses), le opportunità (Opportunities) e le minacce (Threats).
Questo business plan non dovrà essere considerato uno strumento assoluto, ma uno strumento dinamico, adattabile ai cambiamenti che avverranno all’interno del processo di progettazione e sviluppo.

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