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Leggenda abruzzese – Auguri dalle periferie di tutto il mondo (italiano/inglese)

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Un’antica leggenda elaborata dai contadini abruzzesi narra della Sacra Famiglia che fugge in Egitto per eludere la caccia da parte dei soldati di Erode che vogliono uccidere Gesù. A un certo punto del racconto, Maria s’arrampica sui rami di un ulivo per nascondersi tra le foglie dell’albero. Ma l’ulivo, a quei tempi, perdeva il fogliame. E poi, in ogni caso, le sue foglie sono così piccole da lasciare intravedere facilmente quello che c’è dall’altra parte.

Allora la pianta cosa s’inventa? Siccome ha le foglie lucenti nella pagina inferiore, le rivolta tutte insieme in faccia al sole in modo da procurare un fastidio agli occhi di chi guarda. E così i soldati, non potendo tenere a lungo lo sguardo verso l’albero, non la scorgono. Allora la Madonna ringrazia la pianta con queste parole: “Benedetto l’ulivo, le cui foglie non possano mai cadere”. Cosa dobbiamo augurarci per Natale? Di trovare anche noi, lungo la strada, un albero d’ulivo su cui arrampicarci e contenere così la paura che si è impadronita delle nostre esistenze. Una paura dovuta alla nebbia che si va sempre più infittendo e ci impedisce di avere quella lucidità indispensabile per fronteggiare la crisi.

Ma soprattutto dobbiamo augurarci di avere la consapevolezza che bisogna reagire. E così, rivoltando anche noi le foglie d’ulivo, come nella fiaba abruzzese, potremo diradare la nebbia e guardare al futuro coltivando ragionevoli speranze.

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An ancient Italian legend that originated in Abruzzo, among the peasants, recounts an episode of the flight into Egypt of the Sacred Family. According to the story, in an attempt to escape from Herod’s soldiers, Mary climbed up an olive tree, so as to hide among its branches. At that time however, these plants shed their leaves in wintertime and the few leaves left would have been so small as to make it impossible to conceal anything or anybody.

So what did the plant do? Because the upper surface of its leaves is glossy, it turned them all towards the sun so as to reflect its rays and blind whoever gazed at its canopy. Hence the soldiers, dazzled by the light, failed to see the Virgin Mary. She then thanked the plant with these words: “Blessed be the olive tree, may its leaves never fall”.

What should we wish for at Christmas time? That we might find an olive tree on our road, among the branches of which we may find some solace from the fear that paralyzes and suffocates our lives. Fear is like a mist that becomes thicker and thicker, and prevents us from having the necessary clarity of thought to face a moment of crisis.
But better still, we should wish for awareness, and realize that we must react. Hence, by turning the leaves of the olive tree, like in the old Italian story, we could lift the fog and look towards the future with reasonable hope.

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