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Funivia sul Tevere: municipio spettatore, più compattezza per il bene della Magliana

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Ieri, il Municipio XI, ha perso un’occasione per essere parte del cambiamento e della rigenerazione che la Magliana attende da anni quando il Consiglio municipale ha bocciato l’atto che chiedeva di sostenere il progetto di Roma Metropolitane per realizzare un collegamento tramite funivia leggera sul Tevere fra la stazione della Metro B “Eur Magliana” e quartiere Magliana: un’opera importante per la mobilità cittadina, un’occasione per riqualificare l’area dell’ex scuola “8 Marzo” in via dell’Impruneta. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio Roma XI.

Il progetto, il cui costo di realizzazione stimato è di 22 milioni di euro da finanziarsi con capitali pubblici o sponsor privati, sarà comunque portato avanti dal Campidoglio poichè il Municipio non ha competenza diretta; lascia stupiti, però, pensare come l’Istituzione di prossimità, che dovrebbe essere più vicina ai cittadini e quindi conoscere l’estremo degrado di quella zona e dell’edificio dell’ex scuola “8 Marzo” e nonostante si sia più volte espressa per la sua riqualificazione, davanti all’unico progetto concreto in campo, manchi di visione e prospettiva restando appunto, spettatrice.

L’atto in questione, sottoscritto da me e dai colleghi del PD Cellamare, Coltorti, Fadda, Pascucci e Vastola ha trovato in Aula il sostegno del Movimento 5 Stelle, mentre, purtroppo, è mancata una parte della Maggioranza, che invece di esser compatta a sostegno dell’opera, si è persa in personalismi di cui stento a riconoscere e comprendere le ragioni politiche, considerato inoltre che l’atto in questione è stato depositato quasi un anno fa e che ampio spazio per la discussione poteva esserci. Difficile quindi per me spiegare come la Lista Civica non abbia sostenuto un atto che nella versione approvata all’unanimità in Campidoglio porta come primo firmatario proprio il Capogruppo capitolino e le ragioni che abbiano condotto alcuni colleghi del Partito Democratico ad astenersi o addirittura a votare contro, ponendo loro stessi in contrasto con quanto espresso dal PD in Campidoglio, con quanto previsto dalle Linee programmatiche del Presidente Veloccia, ma soprattutto con quanto deliberato durante l’esame del provvedimento in Commissione, dove il Gruppo del PD ha dato parere favorevole.

Oggi più che mai sono necessarie responsabilità e compattezza per affrontare le sfide che la città ci pone. Una maggioranza compatta e coesa non presterebbe così il fianco ad una Opposizione che, dopo cinque anni di totale immobilismo sul tema, continua “coerentemente” a volere il degrado della Magliana, un pò come SEL che, come nella passata consiliatura si oppose al progetto di riqualificazione dell’ex fabbrica Buffetti aprendo poi la strada, grazie alla Legge sul Piano Casa, ad un maggior numero di appartamenti in luogo di importanti servizi previsti per il quartiere e oggi dimostra di non aver imparato la lezione, continuando a porre veti ideologici, dei quali i cittadini della Magliana sono ormai stanchi.

La Magliana merita di più e la politica deve saper cogliere le occasioni di sviluppo che si presentano come in questo caso dove, un luogo da anni abbandonato, pericolante e con uno stabile illegalmente occupato, potrebbe essere recuperato ospitando una delle stazioni dell’impianto e dotando la zona di servizi per il quartiere ed aree verdi. Al contempo la Città di Roma si doterebbe di un’infrastuttura in grado di trasportare 2200 persone ogni ora, una soluzione ecologica, rapida e di facile implementazione che in 14 mesi, da progetto, potrebbe essere realizzata, ed integrata nel sistema di trasporto esistente; una scelta importante anche in relazione al nuovo Stadio della Roma che si realizzerà nella vicina area di Tor di Valle e dall’importante valore turistico in vista della candidatura della città alle Olimpiadi del 2024.




APPasseggio: appuntamenti 2015 di passeggiate culturali

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Buon 2015 cari Gowalkers!

Ben ritrovati e benvenuti ai nuovi iscritti.

Finite le feste, riprendiamo le nostre salutari (e disintossicanti) abitudini.

Già da questo fine settimana abbiamo una prima novità: il progetto che la nostra Associazione ha avviato insieme all’Associazione Festina Lente – Arte e Archeologia, dal titolo “EcologicaMente: passeggiate, pedalate e walkshops nell’VIII Municipio“.
A partire dall’11 gennaio, infatti, avremo dodici domeniche consecutive all’insegna della cultura, dell’ecosostenibilità e della creatività nel territorio del Municipio Roma VIII.
Abbiamo già pubblicato sul nostro sito il programma completo dell’iniziativa ma daremo opportuna informazione sui singoli eventi nelle prossime newsletter settimanali.

Ed ecco il dettaglio delle passeggiate del weekend:

Roma, sabato 10 gennaio 2015, dalle 10,15 alle 13,00
Il Tevere: storie di un fiume che prima era navigabile
Accompagna: Antonella Sciancalepore

APPasseggio propone un itinerario lungo il fiume da Piazza dell’Emporio sino a Piazza del Porto di Ripetta.
Dall’antico porto fluviale, l’Emporium, ci trasferiremo all’Arsenale pontificio fatto costruire da papa Clemente XI per i navigli commerciali. Cercheremo poi di immaginare i traffici del vecchio Porto di Ripa Grande a Trastevere e del Portus Tiberinus nell’area antistante la chiesa di Santa Maria in Cosmedin, a poca distanza dalla Cloaca Maxima, “la fogna più grande” di Roma. E poi l’Isola Tiberina con i suoi edifici, Via Giulia, zona di banchieri e mercanti, il Lungoitevere della Farnesina con la splendida villa, il Porto dei Travertini oltre il Santo Spirito, per finire al porto Clementino, meglio noto come Ripetta, dove si localizzava l’idrometro. L’itinerario sarà occasione per conoscere storie di barche, navigazione e commerci dall’antichità alla fine dell’Ottocento.

Punto di incontro: Piazzale dell’Emporio, sul marciapiede all’angolo con Lungotevere Testaccio
Lunghezza: circa 4,5 km
Info: 339-3585839
Max 25 persone
Costo: offerta libera

CEDOLA DI PRENOTAZIONE

Domenica 11 gennaio 2015, dalle 10,30 alle 13,00
Roma, Londra e città utopiche: curiosità e molto altro camminando nel quartiere Flaminio
Accompagna: Chiara Morabito

Il nostro itinerario vuole riscoprire l’aspetto inedito e meno noto della zona che da piazza del Popolo giunge al Ponte della Musica, costeggiando la via Flaminia: l’affascinante casa-museo dello scultore Hendrik C. Andersen e la sua la città “visionaria”, la street pseudo-londinese della “Piccola Londra”, la magia di silenziose piazzette nascoste a due passi dal Lungotevere delle Navi, i vecchi circoli sportivi, gli edifici in stile razionalista di importanti architetti, che “chi l’avrebbe mai detto!”…

Punto di incontro: Piazzale Flaminio, di fronte alla Banca Intesa San Paolo
Coordinate: 41.911908, 12.475200
Punto di arrivo: Ponte della Musica, piazza Gentile da Fabriano
Lunghezza: circa 4 km
Info: 339-3585839
Max 20 persone
Costo: offerta libera

CEDOLA DI REGISTRAZIONE

Domenica 11 gennaio 2015, dalle 10,00 alle 13,00
Walkshop ecologico: La terra che cura, le cure della terra.
Gli orti urbani della Casa delle Autonomie
a cura delle Associazioni culturali GoTellGo e Festina Lente

Walkshop ecologico tra progetti didattici, orti urbani e sogni in costruzione. Presso l’istituto agrario G. Garibaldi si visiteranno il Museo della macchine agricole, il caseificio, la serra e la stalla; si proseguirà verso gli orti urbani della Cooperativa sociale integrata e agricola Giuseppe Garibaldi che illustrerà il progetto di inclusione sociale e lavorativa di adolescenti e giovani adulti con autismo basato sul motto ‘La terra che cura, le cure della terra’. L’incontro si concluderà con la proiezione del documentario ‘Agricoltori da slegare’ (Italia 2011, 31′) di Raffaella Bullo e un piccolo rinfresco offerto ai partecipanti dalla Trattoria Garibaldi.

Punto d’incontro: Via Ardeatina 524, ingresso Istituto Agrario (ITAS) G. Garibaldi
Coordinate: 41.829412, 12.517968
N. max partecipanti: 40
Info: 3335934734
Costo: gratuito

CEDOLA DI PRENOTAZIONE

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Altre informazioni

Per chi è del quartiere Monteverde o limitrofi, informiamo che a partire da fine gennaio partiranno a nostra cura, presso la sede di Monteverde Living Lab in via Busiri Vici 10, dei gruppi di conversazione libera in inglese e francese per chi intendesse migliorare divertendosi il proprio inglese e/o francese.

Ogni incontro, della durata di un’ora e mezza, si svolgerà sotto la guida di un tutor madrelingua o bilingue che orienterà la conversazione su temi che varieranno di volta in volta: cinema, letteratura, musica, arte, moda, viaggi, cibo…
Sono previsti tra gli 8 e i 12 partecipanti per ogni gruppo.
Il costo di ogni incontro è di 10 euro.
Possibilità di scegliere carnet da 5 incontri (45 euro) o 10 incontri (80 euro)
da consumarsi quando si vuole entro tre mesi.

Per maggiori informazioni e possibilità di prenotarsi clicca qui




Casa, approvato in Giunta il piano operativo triennale

“Con il varo della delibera sul Piano operativo triennale per l’assistenza alloggiativa riusciremo, grazie allo strumento del buono casa, ad avere sempre meno famiglie nei residence”, lo dichiara in una nota l’assessore alle Politiche Sociali e alla Casa, Francesca Danese, a margine della Giunta che ha approvato l’atto sul Piano operativo per l’assistenza alloggiativa temporanea per il triennio 2015/2016/2017.

“La delibera darà piena attuazione, con azioni innovative, alle linee guida sull’assistenza abitativa temporanea e al piano di intervento per il sostegno abitativo e servirà a garantire più trasparenza e legalità, un servizio migliore e l’accoglienza per chi non può essere destinatario di un buono casa.

Oggi sono 1900 i nuclei familiari in assistenza abitativa – spiega l’assessore Danese – e già 194 di questi possono accedere subito al buono, che consente di trovare un alloggio, a canone concordato, a carico del Comune. La delibera riapre inoltre i termini per le manifestazioni di interesse, permettendo anche a chi ha rifiutato questo percorso di ripresentare domanda. A breve – conclude l’assessore – istituiremo un tavolo di confronto con la Prefettura, i sindacati e i movimenti per il diritto all’abitare che saranno coinvolti, appena possibile, in una conferenza cittadina sulla casa, esperienza pressoché inedita per la Capitale”.

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Una Befana, cento Befane

befanaUn esercito di Befane scende su Roma, la città che più ama l’Epifania e ne fa la festa dei bambini per eccellenza. Oppure è sempre lei, la Befana, che il 6 gennaio si fa in cento per soddisfare tutti i desideri di romani e turisti. E stavolta il carbone può restare in deposito alla stazione di partenza delle scope…

Cosa c’è, dunque, nella calza della Befana romana 2015? C’è ovviamente Piazza Navona e ci mancherebbe: è la sua patria… Ma poi c’è musica d’ogni genere, da quella corale del Choir Winter Fest (tra Santa Maria in Trivio, la Sala Baldini e San Lorenzo in Panisperna) alle calde suggestioni di Musicometa alla Chiesa Luterana di via Toscana 7, dal contemporary delle “proiezioni sonore” ai Mercati di Traiano ai ritmi di danza (e alle coreografie) di Shall we dance in via Aventina.

Ci sono gli artisti di strada con un vero e proprio festival dedicato (Buskers in town) tra piazza del Popolo, via del Corso, Fori Imperiali e rione Monti. Ci sono gli automi meccanici, a tema “epifanico”, che i bambini possono costruire partecipando ad appositi laboratori. C’è il teatro stanziale e itinerante, i burattini che viaggiano in autobus, il Pinocchio dei detenuti di Regina Coeli che – già “imprigionato” – per la Befana diventa “liberato”. E non manca, ovviamente, il “village”, stavolta alla Città dell’Altra Economia.

Tradizione allo stato puro o rivisitato, piaceri (per l’occhio, per l’orecchio, per il palato), momenti di serena riflessione e partecipazione in tutta semplicità: la Befana, che a Roma è di casa, a Roma non si risparmia, portando via tutte le feste (come recita l’antico adagio) con la festa più ricca.

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Capodanno > come prevenire lo stress degli animali

ROMA, 29 dicembre 2014 – Mentre le città di Milano, Matera, Andria, Barletta, Imperia, Torino, e molti comuni del napoletano e della Sardegna emettono ordinanze con sanzioni da 25 a 500 euro che vietano i botti di Capodanno, a Roma le associazioni animaliste romane (la città di Roma come quella di Firenze si appella al “buon senso” dei cittadini vista la difficoltà nell’applicare le sanzioni, dicono le due amministrazioni) si preparano a dare consigli utili ai cittadini che vivono con gli animali e ad accogliere nei canili comunali quelli scomparsi a causa della grande paura.
A Capodanno in particolare ma in genere nel periodo natalizio, troppo spesso gli animali si stressano a causa dei fuochi d’artificio. Bisogna cercare di prevenire l’insorgenza di stress, visto che durante questo periodo molti animali domestici manifestano reazioni anomale di fronte all’improvviso e non usuale incremento di suoni, luci ed odori associati a petardi e fuochi d’artificio. E ogni anno, purtroppo, si registrano numerosissimi ingressi nei canili poco dopo Capodanno, soprattutto di cani investiti dalle automobili, e tantissime segnalazioni di cani smarriti.
Cani e gatti hanno udito e olfatto molto più sviluppati dei nostri. Nel panico e nella confusione possono avere reazioni inconsulte, come gettarsi nel vuoto, strappare il guinzaglio o correre per la strada, mettendo a serio rischio l’incolumità loro e degli altri. I più comuni segnali di stress si manifestano con tremori e salivazione eccessiva, ringhiare eccessivo, abbaio insistente, tentativi di nascondersi o di fuggire dall’appartamento o dal giardino, perdita di appetito, incontinenza. E se i sintomi permangono bisognerà rivolgersi al veterinario di fiducia.

Per limitare i danni l’Associazione Volontari Canile Porta Portese, la onlus che dal 1997 gestisce i canili comunali di Roma, ha stilato una serie di consigli utili per proteggere i nostri amici non umani.
Nello specifico, durante il periodo natalizio: tenere gli animali domestici nell’appartamento, meglio se in una stanza lontana dai rumori e in penombra; non lasciarli soli in giardino perché potrebbero scappare; non tenerli legati a catena perché potrebbero strozzarsi; non lasciarli in balcone perché potrebbero buttarsi di sotto; durante la passeggiata quotidiana tenere il cane saldamente al guinzaglio; adottare un accorgimento in più per i cardiopatici, gli epilettici e gli anziani, valutando anche un trasferimento in campagna se del caso; togliere dai balconi le gabbie di volatili. E ancora: minimizzare l’impatto dei botti accendendo radio o tivù; nei casi più gravi consultarsi col veterinario di fiducia se tranquillizzarli con un blando sedativo, con rimedi omeopatici o di erboristeria; assicurarsi che siano facilmente identificabili con microchip, tatuaggio e medaglietta.

Se l’animale scompare, cercarlo subito in zona perché potrebbe essersi nascosto poco distante da casa. Contattare il Canile Comunale della Muratella (tel. 06/6710.9550) per comunicare la scomparsa e presentare denuncia di smarrimento anche ai Vigili o Carabinieri. Preparare una locandina con foto e telefoni, affiggerla intorno casa e diffonderla via internet a siti ed e-mail animaliste tra cui il sito dell’AVCPP www.iolibero.orgscrivendo a persioritrovati@iolibero.org




Un nuovo assessore ai servizi sociali

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Francesca Danese del CESV è il nuovo assessore ai servizi sociali di Roma. Un grande augurio a Francesca e soprattutto alla città che avrà in lei orecchie attente alle problematiche delle tante sue periferie.

Corviale Domani, Il Giornale delle periferie, il tavolo del Forum Corviale 2020,  corviale.com,  forumcorviale.com




Verso il Forum Corviale 2015

corviale2020-1024x482-300x83Verso il Forum 2015

 Giovedì 4 dicembre CESV via Liberiana 17 ore 9.30-18

Dalle linee guida ATER al concorso internazionale RIGENERARE CORVIALE

Senza legalità e sicurezza non si fa rigenerazione urbana.

Dal secchio della spazzatura al lavoro.

Reti consapevoli e infrastrutture al servizio delle comunità.

Centralità del patrimonio culturale per la coesione e l’integrazione sociale nelle periferie urbane.

Una giornata di confronto tra buone pratiche e realtà sociali per una progettazione partecipata per “comprendere e rispettare il passato, proporre il futuro”.

Comprendere i valori del passato, proporre le soluzioni per il futuroProsegue il cantiere di lavoro e il confronto sulle linee guida per il concorso internazionale di progettazione per la rigenerazione urbana del Quadrante Corviale promosso dall’ATER .

Giovedì 4 dicembre CESV
via Liberiana 17 ore 9.30-18

Dalle linee guida
“La rigenerazione rappresenta il punto di partenza per recuperare in termini attuali il carattere di avanguardia che lo ha caratterizzato… Il percorso di partecipazione deve essere previsto in tutte le fasi dalla stesura delle linee guida fino alla realizzazione del progetto per stralci funzionali secondo la metodologia del cantiere evento” (dalle linee guida per il concorso internazionale).

Introduzione
Lo sblocco dei fondi per “Rigenerare Corviale” e lo stanziamento di 517.000 euro per il concorso internazionale – presentato ad ottobre dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – fanno voltare pagina alla lunga vertenza iniziata nel 2008 con il silenzio della giunta Alemanno e la complicità della giunta regionale Polverini-Buontempo, che volevano demolire il Palazzo Ater noto come il Kilometro.
Guardando caparbiamente l’orizzonte abbiamo avviato inchieste, mappato il territorio, connesso relazioni, promosso lotte, incontri, manifestazioni ed eventi, che la comunità di Corviale ha “messo in bella”, trasformando il “profit, no-profit, volontariato, istituzioni”, che il territorio aveva autogenerato, in un progetto concreto di rigenerazione urbana.

Il frutto dei “lavori in corso” perseguito nel corso degli anni è patrimonio condiviso da parte di tutti i partner che hanno sottoscritto l’Atto di Intesa (allegato), arricchito dalla cooperazione, spesso volontaria, di coloro che hanno animato e sostenuto il progetto e consentito ad esso di arrivare fino a questo punto.
Un patrimonio che va allargato e arricchito con un processo di partecipazione di buone pratiche, non solo nella stesura del bando del concorso internazionale che Ater promulgherà entro i primi mesi del 2015, ma in tutte le fasi del processo di rigenerazione, per presentarlo all’Expò 2015 di Milano.
Il bando di progettazione, che si offrirà allo scenario internazionale, si baserà sulle “linee guida” che Ater ha predisposte e su cui ha attivato la condivisione nel il Tavolo di Concertazione Istituzionale promosso e coordinato dal Ministero Beni e Attività Culturali e del Turismo.

L’iniziativa del 4 dicembre presso la sede del Cesv, con i “tavoli di lavoro” sugli specifici temi che caratterizzano la multidisciplinarietà del progetto, ha l’obiettivo di allargare e far vivere la progettazione partecipata nella concretezza delle future attuazioni, valore aggiunto negli indirizzi della U.E, per un “Corviale 2020 intelligente inclusivo sostenibile”, su cui stiamo lavorando a partire dai Forum del 2012 e 2013.

I partecipanti ai tavoli di lavoro delle “Miniere” dovranno raccordarsi alle “linee guida” Ater per delineare il contributo da apportare alla efficacia del progetto, frutto di esperienze personali o collettive, per connettere il più possibile i contenuti del concorso internazionale ai fabbisogni condivisi.
Per ulteriori approfondimenti sulle “linee guida”, visitare il sito www.aterroma.it o www.corviale.com in cui è riportato il contributo della comunità di Corviale.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA DEL 4 DICEMBRE 2014

Mattina
Tavolo lavoro 1 sala 1
Ore 9.30 – 13.30

La Miniera della Qualità della Vita
“Senza legalità e sicurezza non si fa rigenerazione urbana”.

Dalle linee guida:
“Recuperare la vivibilità e la sicurezza spazi esterni ed interni è un dovere civile per non lasciare al degrado una eredità di creatività urbana, di qualità architettonica e infine una testimonianza di coraggio e di grande impegno costruttivo”

Interventi di prevenzione, rispetto delle regole, animazione e controllo sociale sono le condizioni per una rigenerazione consapevole e condivisa, sia da parte delle Istruzioni che della Comunità che vive all’interno, per il Palazzo ATER e per il territorio. Rigenerazione dell’edificio e del suo intorno vuol dire:
– interventi capaci di amplificare positivamente il potenziale di Comunità attraverso spazi adeguati a favorire relazioni sociali e a funzioni tradizionali (mercati, servizi di assistenza vari agli anziani, ai bambini, alle famiglie etc.);
– il potenziamento dell’offerta culturale, delle attività di animazione esistenti, per attività imprenditoriali di economia civile (esempi: concessioni di spazi per studi artista, piccoli artigiani, start-up per innovazioni tecnologiche, cooperative e imprese sociali, a servizi innovativi e formativi …);
– politiche attive sul lavoro, con particolare attenzione alle categorie svantaggiate e al disagio sociale. Il riferimento è in particolare al lavoro che presidia edificio e territorio, producendo identità e senso di appartenenza al vivere in comune (vedi appalti in autogestione di servizi, del ciclo dei rifiuti…);
– riorganizzazione ambientale e paesistica degli spazi verdi, dei percorsi e delle aree attrezzate esistenti intorno all’edificio stesso.

Coordinano:
Daniel Modigliani (ATER), Francesca Danese (CESV), Pino Galeota (Corviale Domani)
Report Alessandra Fraddosio (Magliana Solidale)
Partecipano:
Carla Bartolucci (CNCA), Fiammetta Mignella Calvosa (LUMSA) Luciano Castaldi (Regione Lazio), Roberto Crea (Cittadinanza attiva), Sergio Giovagnoli (Arci Solidarietà),) Giorgio Mirabelli (Amate l’Architettura), Bruno Monardo (la Sapienza), Gianni Palumbo (Forum Terzo Settore), Stefano Regio (Il cammino), Guendalina Salimei (architetto), Massimo Vallati (CalcioSociale), Maurizio Zucconi (Federculture), Miani Mimma (Municipio XI)Angelo Scamponi (CIC), Elio Bovati (Com. Arvalia), Marcello Paolozza, Alessandro Giangrande ( Roma Tre), Latella Roberto (Formazione sociale), Masimo Taddia (Social street), Paola&Daniele (ARCI Corviale), Paolo Gelsomini (Carte in Regola) , Paola Rossi ( architetto) Martini Mauro (architetto)

Tavolo di lavoro 2 sala 2

La Miniera dell’Ambiente e dell’Economia Verde
Ore 9.30 – 11.30

Dal “secchio della spazzatura al lavoro”.

Dalle linee guida:
“Corviale per la sua estensione e densità abitativa consente di sperimentare soluzioni spaziali e gestionali innovative per pratica la raccolta differenzia dei rifiuti (…) la previsione di attività di animazione sociale, artigianali e commerciali al servizio del quartiere al fine di recuperare quell’effetto città che a Corviale è sempre mancato, ma che il progetto originario prevedeva nel piano libero.”
– Rigenerazione delle reti impiantistiche finalizzate al riuso-riciclo-recupero locale e diretto.
– Rigenerazione delle coperture attraverso la creazione di orti, serre idroponiche fotovoltaiche, community gardens e mini labs e fablabs.
– Formazione per la consapevolezza della Comunità sull’importanza e sulle opportunità legate al nuovo modello dell’abitare.
– L’interazione con il sistema formativo, sia per la conoscenza che per le opportunità relative a sbocchi lavorativi per nuove figure professionali.
– Realizzare Centri di riparazione e riuso di beni e prodotti eccedenti non pericolosi, che avvii una filiera di recupero nel territorio di oggetti “ingombranti” e di comune uso personale, domestico e dell’abitare in grado di essere scambiati o riparati per essere re-immessi nel circuito del consumo privato.

Ore 11.45- 13.45

Coltiviamo insieme Corviale

Dalle linee guida:
“È necessario, inoltre, potenziare le connessioni con le attività produttive e gli spazi nelle aree agricole circostanti, come individuate dal piano di assetto delle Riserve Naturali di Roma Natura, e con le aree di verde pubblico interne ed esterne all’ambito stesso.”
– Valorizzare aree agricole e spazi naturali in una prospettiva multifunzionale integrata volta a sviluppare potenzialità inscritte nei parchi agricolo-naturalistici (Parchi Roma Natura Tenuta dei Massimi e Valle dei Casali), che delimitano il quadrante Corviale attraverso presidi agro-ambientali, prodotti a Km 0, mercati del contadino, agriturismi, agriasili, centri educazione ambientale, ecc.
– Favorire una politica e cultura della sana alimentazione, incentivare e promuovere artigianato alimentare e prodotti tipici. I Centri, luoghi di lavoro e cooperanti sui temi dell’educazione ambientale e alimentare (lotta agli sprechi e alla povertà crescente, all’obesità, agli acquisti compulsivi, cucina degli avanzf ecc.) connessi con attività di formazione, ludiche e culturali aperte a tutta la popolazione tesi ad avviare nuovi stili di vita.
– Importante ruolo del sistema scolastico per intervenire sull’intera filiera della Comunità.

Per entrambi i tavoli di lavoro, adottare strategie rivolte all’inclusione sociale e lavorativa per le categorie svantaggiate.

Coordinano:
Claudio Rosi (ATER) Maurizio Gubbiotti (Roma Natura) Eugenio De Crescenzo (AGCI) Alfonso Pascale (Reti Fattorie Sociali)
Report Rossella Ongaretto (Roma Natura)
Partecipano:
Giorgio Boldini (Verde pensile), Marotta Maurizio (Capodarco), Massimo Piras (Zero Waste) Andrea Ferraretto (Ass.to Ambiente) Lucilla Brignola (Amate l’architettura), Marco Fratoddi (Nuova Ecologia), Massimo Leone (ifoRD), Francesco Montillo ( la Sapienza), Teresa Bernardini (CD) , Adriano Zaccagnini (Camera dei Deputati), Antonio Alliva (3D Italy), Marina Galati (Cooperativa Ciarrapani), Roberto Leonardi (Consorzio Sociale)), Stefano Panunzi (Unimol), Augusto Pascucci (UNIAT), Gianni Russo (Keplero), Antonio Iannelli e Angelo Alesi (Corviale Domani) Vittorio Lovera (ATTAC Italia), Adolfo Riviello ( AMICA), Alessio Di Giacomo ( Imprenditore), Paolo Menichetti (Territorio Roma)

Pomeriggio

Tavolo lavoro 3

Ore 14.45-18.00 sala 1

La Miniera del Patrimonio Culturale.

Da “Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Comitato delle Regioni. Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l’Europa. 22.7.2014″

Nei nuovi indirizzi della U.E. 2020 il patrimonio culturale, da intendersi come bene relazionale, assume un approccio integrato che permea la dimensione culturale, fisica, digitale, ambientale, umana e sociale, apportando un contributo alla crescita economica e alla coesione sociale.
Risposte ad uno stato sociale del ben-essere con positivi riscontri nelle persone, anche in condizioni di disabilità e di disagio sociale.
Il patrimonio culturale oltre che costituire un punto di riferimento imprescindibile per la storia del territorio offre opportunità e potenzialità capacità per incentivare l’integrazione sociale attraverso la condivisione di attività ludiche, ricreative, sportive, relazionali che contribuiscono alla riqualificazione di zone degradate, alla creazione di posti di lavoro radicati nei territori e la promozione di un’ idea condivisa e del senso di appartenenza ad una comunità.
L’offerta culturale deve essere sempre più parte integrante del territorio ( centri culturali, sportivi, del tempo libero…) e della comunità locale, dato che le strutture e i siti producono e distribuiscono capitale sociale e ambientale.
Possono dare riposte occupazionali diffuse, diventando motori dell’attività economica, centri di conoscenza, di ereatività, di interazione e integrazione della Comunità territoriale.
Generano innovazione e contribuiscono ad una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in linea con gli obiettivi della strategia U.E. 2020.
E’ anche questo il tema da approfondire per valutare le ulteriori indicazioni che usciranno dalla Commissione europea a breve e che dovranno trovare, attraverso una mirata verifica di congmità, l’inserimento nelle linee guida per il concorso internazionale.

Coordinano:
Maria Grazia Bellisario (MIBACT), Claudio Bocci (Federculture), Umberto Croppi
Rapporteur Silvia D’Amico (Federculture)

Partecipano:
Antonio Trimarco (Biblioteche Roma), Concetta Di Spigno (Keplero), Simona Elmo (Fondazione IFEL), Roberto Ferrari (economista cultura), Pietro lacobone (CSV Matera ), Daniela Vaccher (Il Tempo Ritrovato), Monica Melani (Il Mitreo), Pino Galeota (Corviale Domani), Claudio Butera (Arvalia Nuoto) , Claudio Lombardi (Carte in Regola), ThemArt, Martini Stefano (Fedim), Tonino Tosto (Upter) Francesco Nucci ( Volume!)

Tavolo di lavoro 4

Ore 14.45-18 sala 2

La Miniera di infrastrutture e reti consapevoli.

Dalle linee guida:
Corviale non essendo un edificio ma una parte della città costituisce per la sua forma, la sua estensione e la densità abitativa un modello di sperimentazione di Smart Building

– Il Corviale come HUB di produzione e riproduzione, condensatore sociale, energetico, formativo e di comunicazione teso a favorire una migliore qualità del vivere in comunità.
– Il progetto di rigenerazione per essere efficace e duraturo deve essere soprattutto infiastrutturale e sistemieo a tutte le scale dimensionali. Dall’edificio, alle strutture esterne, al territorio, le infrastrutture devono corrispondere a reti, materiali e immateriali,
– consapevoli. Tutte le proposte, i progetti, le indicazioni e le future attività in campo economico, sociale, culturale e ambientale, nonché quelle relative all’ accessibilità urbana, devono tendere all’aumento del presidio e della sicurezza degli spazi aperti, delle reti e dei nodi, favorendo il movimento quotidiano dei cittadini con conseguente riduzione del traffico veicolare a favore del potenziamento del trasporto pubblico. L’obiettivo è di ridurre costi e consumi, aumentare il benessere, il confort e l’uso delle opportunità offerte da ogni tipo di rete sistemica nelle abitazioni, nelle attività sociali e produttive. –
– Rendere agevole gli spostamenti per l’accesso ai servizi adottando nuove tecnologie di comunicazione (leggi: servizi anagrafici, atti amministrativi, rilascio certificati ma anche visite mediche, biglietti per spettacoli, mostre, iscrizioni scolastiche).

Coordinano:
Lucina Caravaggi (Sapienza), e Stefano Panunzi (Unimol),
Report Costantino Carluccio (Unimol)

Partecipano:
Alessandro Fuschiotto (Agenzia Mobilità), Michele Lavizzari Alessandro Giangrande (Carte in Regola), Cristina Imbroglini (Sapienza), Francesco Pazienti ( Piattaforma Testaccio) Francesco Tupone ( Linus ) Alessandro Reali ( Undici Radio) Anna Lei ( Sapienza) Rodolfo Grimani (Rotetecnology), Federico Coppola (Expò 2015), Antonello Fratoddi (MediterRAId), Stefano Medori ( esperto reti)

Tavolo di lavoro 5 Saletta

Ore 14.30- 17.30

Le periferie. La partecipazione, il racconto, la comunicazione. Un nuovo mainstream?

Raccontare e far raccontare a chi le vive le periferie è un modo per ritrovare una nuova centralità delle persone che vivono e abitano le nostre città nel mainstream comunieativo. Corviale è una esperienza di frontiera che ha già sperimentato numerose forme di partecipazione e comunicazione che hanno la necessità di trovare nuove sintesi e nuovi percorsi per colonizzare gli altri spazi della città e degli immaginari contemporanei.

Coordinano:
Andrea Volterrani (Tor Vergata) e Tommaso Capezzone ( blogger )
Partecipano:
Anna Maria Bianchi (Carte in Regola) Salvatore De Mola (sceneggiatore) Giuseppe Manzo (Legacoopsociali) Gaia Peruzzi (Sapienza) Paola Springhetti (CESV), Federico Valerio (Undici radio), Alice Valle (social media blogger), Sandro Zioni (Informat srl), Elisa Longo (“Giornale Le periferie”), Ivan Selloni ( Corviale.com), Aldo Feroci (Fotografo)

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Calciosociale all’ombra del Serpentone: Corviale riparte da qui

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Per anni simbolo di degrado, oggi il quartiere offre ai ragazzi uno spazio dedicato allo sport e alla legalità
A Corviale il verde è davvero il colore della speranza. Sono le 17 e sul prato del campo sociale si accendono i riflettori della possibilità. Trenta ragazzini in divisa rossa iniziano il loro riscaldamento. Non diventeranno tutti calciatori, non sono tutti campioni, ma si sentono tutti uguali ed è quello che conta. Anche per questo lo hanno chiamato “il campo dei miracoli”, perché non è facile crescere all’ombra del Serpentone, il simbolo stesso di Corviale e delle degradate periferie romane. Attorno a quel fallito progetto avveniristico sono fiorite tante leggende negative: dal suicidio del progettista Mario Fiorentino, a quella, metaforica, secondo cui l’imponente costruzione avrebbe bloccato il ponentino romano. Calciosociale, invece, è una realtà positiva.

Il Calciosociale – La parola d’ordine è inclusione: tutti in campo. Nasce così la squadra tipica del Calciosociale: giocatori e giocatrici, bambini, anziani e disabili corrono tutti verso la porta per fare goal. E se non vincono le partite, di certo danno un calcio a emarginazione e barriere sociali.
Nel 2005, la prima a scendere in campo è una squadra di educatori sportivi che attraverso il calcio vuole sciogliere i nodi di realtà difficili. L’esperimento in pochi anni si trasforma in un’energia contagiosa. I tesserati di Calciosociale diventano centinaia, raccolti intorno alle 5 strutture presenti in Italia: Roma, Napoli, Cagliari, Montevarchi (Ar) e Carsoli (Aq).

Il campo di Corviale – Cinque anni fa il campetto di Via Poggio Verde era una distesa d’asfalto coperta d’erba sintetica. Una struttura fatiscente: in quella che oggi è una piccola cappella a bordo campo, dormiva un ex militante della banda della Magliana. Finalmente, nel 2009, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale del comune di Roma affida l’area a Calciosociale. I volontari si rimboccano le maniche e parte la ristrutturazione: demolire, sistemare, ricostruire, scortecciare la legna per ricavarne il soffitto della futura palestra. è un duro lavoro: c’è chi viene da lontano, chi addirittura dorme nel cantiere per sorvegliarlo. Ancora una volta, nessuno si tira indietro. L’impegno collettivo fa nascere una struttura all’avanguardia, premiato esempio di bioarchitettura.

Attività – Nel centro dedicato a Valentina Venanzi, volontaria scomparsa in un tragico incidente stradale nel 2008, il calcio non è il solo protagonista. Ginnastica artistica per le bambine, dolce per le loro mamme e nonne. E poi studio guidato, eventi culturali, attività creative. Con un unico scopo: diffondere la cultura della legalità.

Illegalità e riqualificazione – Vorremmo girare qualche immagine all’interno del Serpentone, sottolineare il contrasto tra la bellezza del Campo dei miracoli e quei corridoi spersonalizzanti, gli spazi occupati, le gole nere che inghiottono un silenzio surreale. Alcuni abitanti ci rassicurano: “Non c’è da temere, ma non andate al lotto due”. A Corviale, inutile nasconderlo, c’è un problema di legalità, ma gli abitanti ne sono solo le vittime. Qui la gente ha voglia di rinascita e il Calciosociale li sta aiutando a capire che il risveglio corre sulle gambe di tutti. Perché il Serpentone ha tutta l’intenzione di cambiare pelle.

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