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Istat, Qualità dell’Ambiente Urbano: è on line il nuovo rapporto

Meno automobili nel 2013 e più interesse per la mobilità sostenibile nelle città italiane, ma il trasporto pubblico resta in crisi. Prosegue il trend di miglioramento della qualità dell’aria (ma 44 città restano fuori dai limiti di legge), così come l’aumento delle aree verdi e degli orti urbani

Istat diffonde il Rapporto sulla Qualità dell’Ambiente Urbano 2014. Ecco, tema per tema, le tendenze registrate nel corso dell’ultimo anno (dati 2013).

MOBILITA’

Nel 2013, per il secondo anno consecutivo, si riducono i tassi di motorizzazione nei capoluoghi di provincia: 613,2 autovetture e 132,7 motocicli ogni mille abitanti (rispettivamente -0,9 e -0,6% nel confronto con l’anno precedente 2012). Più marcato il calo della domanda di trasporto pubblico locale, che scende da 201,1 a 188,6 passeggeri annui per abitante. (La domanda è misurata dal rapporto fra il totale dei passeggeri trasportati in un anno e la popolazione residente, considerando tutte le modalità di
trasporto pubblico locale)

Si diffondono le iniziative a favore della mobilità sostenibile: cresce l’offerta di car sharing, presente in 23 città (soprattutto al Nord) e quella di bike sharing, attivato in 66 città. Dei 116 capoluoghi, 36 dispongono di almeno 34 km di piste ciclabili.

SMOG

Si conferma il trend di miglioramento della qualità dell’aria per le polveri sottili: rispetto al 2012 diminuisce da 52 a 44 il numero di capoluoghi dove il valore limite per la protezione della salute umana previsto per il PM10 viene superato per più di 35 giorni. Miglioramenti si riscontrano al Nord (da 37 a 32) e, in proporzione, soprattutto al Centro (da 9 a 6). Nel Mezzogiorno si evidenzia un peggioramento in Campania (da 2 a 4 dei capoluoghi della regione).

In 17 capoluoghi sono state attuate politiche di limitazione della circolazione del traffico privato di tipo sia emergenziale (a seguito di superamenti dei valori limite di un inquinante), sia programmato (a scopo preventivo o di riduzione progressiva delle emissioni); 28 capoluoghi hanno limitato la circolazione solo con blocchi programmati.

VERDE URBANO

Nel 2013, il verde urbano pubblico rappresenta il 2,7% del territorio dei comuni capoluogo di provincia, oltre 577 milioni di m2 (+0,7% rispetto all’anno precedente) che corrispondono ad una disponibilità media di 32,2 m2 per abitante.

Ricadono in “aree naturali protette” oltre 3.200 km2 del territorio dei capoluoghi (pari al 15,8%). In 43 comuni è stata individuata una rete ecologica, a tutela del mantenimento della biodiversità anche in ambito urbano.

Sono 57 le amministrazioni che hanno attivato orti urbani da dare in gestione ai cittadini.

Scarica il Rapporto completo 2014

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