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Non servono “Zone Rosse” è la dignità della donna che va tutelata

 

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La Commissione per le Pari Opportunità del Municipio XI ha oggi aderito alla lettera aperta al Sindaco Marino inviata dall’associazione “Rising – Parita’ di genere” con la quale si esprime contrarietà alla creazione di aree di tolleranza della prostituzione (zone rosse) in alcune parti della città. – Lo dichiarano Rossella Coltorti, Giulia Fainella ed Emanuela Mino, Consigliere del Municipio Roma XI.

La prostituzione è una forma di violenza contro le donne e va combattuta anche con l’ausilio di interventi sociali e culturali efficaci. Nessuna amministrazione può esimersi da questo ed è chiaro che il problema va affrontato in maniera coordinata senza lasciar spazio ad iniziative estemporanee e di facciata, senza lasciare da soli i cittadini e le istituzioni locali che più si trovano ad affrontare questi problemi. Non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia e fingere che i problemi sociali che affliggono la nostra Città non esistano. Quello che chiediamo fortemente al Sindaco è che si avviino le procedure al fine di calibrare una giusta proposta che tenga conto di chi il fenomeno lo subisce sulla propria pelle, di tutte quelle persone che sono gettate in mezzo ad una strada, di quegli schiavi, donne e minori soprattutto, vittime di tratta e di violenze.

Non è con la creazione di “zone rosse” che potremo risolvere questa situazione, non è creando enclavi del sesso nelle quali la prostituzione sia legittimata che potremmo ridurre il fenomeno e dare maggiore dignità a chi è costretto. Parimenti non è così che potremmo dire di essere realmente accanto a tutti quei cittadini che oggi chiedono maggiore decoro in quelle strade che, contro legge, sono ostaggio di una pratica che va combattuta con controlli e con mediazione sociale che può giungere anche con l’ausilio e l’implementazione di progetti già esistenti. Solo attraverso un deciso cambio di rotta si può sperare in questo come in altri campi dove il disagio sociale assume diversi aspetti, di poter arrivare ad un risultato che tenga conto di tutti gli attori e che sia realmente frutto di un lavoro che vede oltre la contingenza e mira a tutelare e difendere la salute e la dignità delle donne.

 http://www.emanuelamino.it/2014/11/non-servono-zone-rosse-e-la-dignita-della-donna-che-va-tutelata/2410




Parco del Tevere alla Magliana

I cittadini di Magliana potranno finalmente godere di una amena oasi verde a due passi dalle loro case!

Con la prima festa degli Amici del Parco Tevere della Magliana, organizzata dal Municipio, si apre finalmente al pubblico quest’attesissimo spazio di aggregazione sociale.

Durante la festa i cittadini hanno potuto ammirare gli splendidi murales che gli artisti Wladimir Vinciguerra, Paolo Colasanti e Alessandra Carloni stanno realizzando lungo le mura della pista ciclabile da dove si accede al Parco.

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Paolo Colasanti

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Wladimir Vinciguerra

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Alessandra Carloni

Forte è l’entusiasmo degli artisti per il progetto e soprattutto per l’apprezzamento dei cittadini:
«la cosa più bella? Le persone, semplici cittadini e cittadine che ti ringraziano perché stai donando Bellezza al quartiere dove vivono – afferma Wladimir Vinciguerra – questo per noi vale più dell’apprezzamento formale di 1000 critici».

Tra le istituzioni locali erano presenti i consiglieri Alfredo Toppi (Sel) e Valerio Garipoli (FdI), la presidente del Consiglio Municipale Emanuela Mino e gli assessori all’ambiente e alla cultura Manuele Marcozzi e Fabrizio Mossino.

Presente anche l’architetto Tullio direttrice dei Lavori del Parco:
«Il progetto ha perseguito tre strade – dichiara l’architetto Tullio – la naturalità (per godere di emozioni e conoscenze della natura del fiume); l’essenzialità di funzioni e gestione, perché sia luogo creativo e sociale; la condivisione perché ognuno sia spronato al suo mantenimento»

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Il progetto ha inizio nel 2007 quando la Regione Lazio decise di finanziare quest’opera di riqualificazione dell’area golenale del Tevere, nel tratto che va dal Ponte della Magliana a via dell’Impruneta, voluta fortemente dal Municipio.

Non un semplice parco giochi, ma un vero e proprio locus amenus dove i cittadini possono svolgere attività fisica, assistere ad eventi ludico ricreativi e soprattutto trovare un fresco ristoro durante l’estate.

L’intento è stato quello di creare una flora ricca e composta dal giardino senz’acqua di piante mediterranee, da piante acquatiche, che oltre ad abbellire il parco sono in grado di depurare le acque reflue all’interno di vasche di fitodepurazione, e dal labirinto di Fragmites.

Particolare attenzione quindi è stata rivolta al rispetto delle caratteristiche ambientali del posto, usando materiali ecocompatibili come l’asfalto di ultima generazione, prodotto con pneumatici riciclati, per un minor impatto ambientale possibile sugli equilibri dell’ecosistema fluviale.

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«Si tratta di un passaggio importantissimo per l’avvio definitivo del parco, che vedrà una gestione provvisoria da qui a settembre – spiega l’assessore Marcozzi – poi a settembre pubblicheremo l’avviso pubblico, elaborato insieme alle realtà sociali attive sul territorio, per la selezione delle persone che gestiranno definitivamente il Parco».

«Questo deve essere uno spazio che oltre ad essere vivo ed attivo dal punto di vista ambientale, dovrà diventare anche un punto di riferimento per la cultura del nostro municipio e della nostra città – spiega l’assessore Fabrizio Mossino – un luogo dove organizzare esibizione teatrali, proiezioni cinematografiche ed eventi musicali, quindi uno spazio che potrà vivere ed essere vissuto a 360 gradi e soprattutto 365 giorni l’anno».

Non solo attenzione al paesaggio ma anche ai bisogni della cittadinanza poiché il progetto prevede la realizzazione di un sistema ciclopedonale ed escursionistico, aree attrezzate per picnic, un’arena per spettacoli, uno spazio dedicato ai cani, un campo da calcetto in sabbia, e giochi d’acqua dove trovare refrigerio nei giorni più caldi dell’estate.

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Tutto questo è stato possibile anche grazie al contributo della cittadinanza che è stata coinvolta attivamente dal Municipio durante il processo di progettazione.

“Ora sarà compito di tutti, ognuno per le proprie responsabilità ed ognuno per le proprie competenze attivarsi affinché il Parco rimanga cosi come sarà quando verrà inaugurato. Per l’inaugurazione stiamo programmando una grande Festa – conclude l’assessore Marcozzi – che si svolgerà entro il mese di Settembre e che a breve, una volta ultimate le rampe di accesso per i disabili e le ultimi strutture, comunicheremo la data ufficiale”.

Un luogo che può essere goduto in solitudine passeggiando tra le bellezze naturali e vissuto collettivamente riscoprendo quell’animo popolare che da sempre abita alla Magliana.

artiolo e foto di Ivan Selloni




Diritti, approvata in municipio XI mozione per diritto alla salute

Oggi, il consiglio del Municipio XI, ha approvato una mozione importante per la città, perché con la salute e la dignità delle persone non si può più giocare. Con questo atto, il presidente e la giunta del Municipio potrà e dovrà chiedere al Campidoglio di attivarsi per sostenere le possibilità di accesso alla cura e prevenzione per i cittadini e di funzionamento concreto dei consultori”.

Lo dichiarano, in una nota, Rossella ColtortiGiulia Fainella, Emanuela Mino, Rosella Paniconi, membri della commissione Elette Municipio Roma XI.
Noi vigileremo – aggiungono – perché quanto chiediamo, come le iniziative per informare la cittadinanza o la gratuità della contraccezione, vengano effettivamente realizzate. La crisi attuale acuisce tutti i problemi e, ora, diventa tutto più difficile. Un aspetto importante, per esempio, è quello del rapporto tra i generi. Tutto questo, rende urgente agire con azioni concrete e solide che aiutino tutte le fasce sociali, anche le più fragili. Tutti devono poter vivere serenamente una vita completa, una genitorialità consapevole, e devono poter accedere alla possibilità di prevenire le malattie sessualmente trasmissibili.

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Per evitare i concreti sabotaggi al diritto alla contraccezione e alla salute, il presidente Zingaretti ha già compiuto un ottimo passo rispetto agli obiettori di coscienza che lavorano nei consultori. E su questa strada intendiamo continuare con fermezza. Non solo perché ogni disagio e ogni malattia ha un costo economico per la comunità, ma soprattutto perché il “costo sociale” deve essere vissuto dalle istituzioni come una ferita, perché il singolo cittadino non è un’ entità astratta e statistica ma una persona che le Istituzioni devono accompagnare e tutelare.

Questa è la politica delle donne.