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Bando Periferie, Renzi: ‘ci sono i 2 miliardi di euro per finanziare tutti i progetti’

Il Premier annuncia all’Assemblea Anci che le risorse saranno nella prossima Legge di Stabilità.
Tutti i progetti presentati dai Comuni sulle periferie saranno finanziati entro il 2017 con 2,1 miliardi di euro.

Lo ha annunciato il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all’Assemblea Anci 2016 alla Fiera del Levante di Bari, nel corso della quale ha assicurato ai sindaci l’innalzamento da 500 milioni a 2,1 miliardi di euro delle risorse per la riqualificazione delle periferie degradate.

Bando periferie: via libera a tutti i progetti
Il Bando periferie prevedeva uno stanziamento di 500 milioni di euro che non avrebbe permesso la realizzazione di tutti i progetti di riqualificazione. Infatti le richieste inviate dei Comuni ammontano ad oltre 2,1 miliardi di euro e, senza un ulteriore stanziamento, il nucleo di valutazione avrebbe dovuto bocciare tre progetti su quattro.

Renzi quindi ha fatto sapere che, dopo un’intesa con il CIPE, il Governo inserirà nella prossima Legge di Stabilità le risorse (500 milioni già stanziati e 1,6 miliardi presi dal Fondo sviluppo e coesione destinato alla rimozione degli squilibri economici e sociali) per finanziare tutti i progetti sulle periferie avanzati dalle singole amministrazioni comunali.

“Da ex sindaco prima ancora che da premier, credo che la sfida della qualità urbana e delle periferie sia uno dei più difficili e affascinanti del nostro tempo. Per questo abbiamo investito molto sulle periferie sia a livello economico che culturale, quasi sempre nel silenzio degli addetti ai lavori”, ha scritto Renzi su Facebook.

“Metteremo dunque a disposizione dei Comuni i due miliardi. Dalla rigenerazione urbana di Scampia a Napoli fino al Corviale a Roma, dal quartiere satellite di Pioltello nella città metropolitana di Milano fino alla ferrovia urbana nel profondo sud di Ragusa, gli interventi che i sindaci ci hanno proposto saranno finanziati senza distinzione alcuna, nella logica della leale cooperazione istituzionale” ha concluso il Premier.

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Riqualificazione delle periferie delle Città Metropolitane.

Lavora il nominato Nucleo di valutazione dei progetti.
Dopo il decreto del segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il quale si è proceduto alla costituzione del Nucleo per la valutazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie (in base al bando nazionale emesso il 3 Giugno 2016), si attende ora che si proceda speditamente per la valutazione delle proposte da finanziare.

Il Nucleo è composto dal segretario generale della Presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti, che svolge le funzioni di presidente, e da sei esperti di particolare qualificazione professionale: – ing. Michele Brigante, designato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome; – dott.ssa Veronica Nicotra, segretario generale dell’ANCI, designata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI);
– prof. Fabio Pammolli, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso la Scuola Superiore Universitaria IMT Alti Studi Lucca;
– prof.ssa Laura Ricci, direttore del Dipartimento di Pianificazione design tecnologia dell’architettura della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza;
– consigliere Ferruccio Sepe, dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
– arch. Elisabetta Fabbri – conosciuta a livello governativo per vari e importanti lavori pubblici e nel particolare settore dei Beni Culturali.

Nella prima riunione il Nucleo ha definito (stando alle notizie di stampa) le proprie modalità di funzionamento nonché ulteriori criteri di valutazione dei progetti rispetto a quelli di base indicati nel bando allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che ponevano in primo piano i requisiti della tempestività ed esecutività degli interventi, della capacità di attivare sinergie fra finanziamenti pubblici e privati, della fattibilità economica e finanziaria e della coerenza interna del progetto.

Come si ricorderà, il Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia menziona, nel relativo Bando, i seguenti obiettivi:
– realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione delle aree urbane degradate;
– l’accrescimento della sicurezza territoriale;
– il potenziamento della mobilità sostenibile;
– lo sviluppo di pratiche di inclusione sociale;
– l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali, culturali, educativi e didattici.

Dopo le valutazioni del Nucleo saranno successivamente proclamati i vincitori e verranno sottoscritti gli accordi di programma o convenzioni con gli stessi Enti presentatori dei progetti e saranno definiti i tempi e le modalità di realizzazione degli interventi.

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Roma, Coordinamento a Raggi: bando periferie gestito senza dialogo

La lettura della Città eterna da parte dell’amministrazione Raggi “rimane periferica e come tali restano le Periferie”. E’ la dura critica del Coordinamento Periferie di Roma all’amministrazione M5S rispetto alla gestione del bando periferie che avrebbe potuto alimentare le reti del territorio. “E’ da poco scaduto il bando della Presidenza del Consiglio sulla rigenerazione delle periferie – spiegano in una nota le associazioni del coordinamento -. Il bando entro il 31 agosto chiamava 12 aree metropolitane o capoluoghi di provincia ad esprimersi sulle necessità e per la riqualificazione di aree periferiche a rischio inclusione per abbandono manutentivo e ambienti ostili alla qualità comunitaria o comunicativa”. Il Coordinamento delle Periferie di Roma ha individuato nella data di scadenza un vulnus alla partecipazione dei cittadini al processo di identificazione delle debolezze e delle criticità presenti nei territori da individuare. La Presidenza del Consiglio ha deciso di non valutare la possibilità individuata e il bando ha avuto seguito nei tempi previsti. “Definita questa premessa, per chiarezza dei fatti, ci saremmo aspettati di poter interloquire in ogni caso con l’Amministrazione Capitolina, anche se in tempi ristretti ed estivi. Ma non c’è stato nessun passo in tal senso. Lo stesso dicasi per i Comuni dell’area metropolitana”.

L’intera vicenda delle scelte progettuali, criticano dal coordinamento “è stata gestita dai Dipartimenti dell’Urbanistica e delle Periferie con qualche timida richiesta ai Municipi. Già questa sembra una anomalia di una Città che non è in grado di esprimere un provvedimento unitario sul medesimo argomento. E’ evidente che ognuno dei due Dipartimenti ha tirato fuori le precedenti analisi di bisogno o i progetti sedimentati e con questo armamentario ci si è presentati alla valutazione senza esprimere una visione di Città, una metodologia complessiva, un coinvolgimento dei Cittadini se non altro del Terzo Settore come per altro richiesto dal bando. A nostro vedere, tali scelte ci appaiono come tampone di basso profilo utilizzato come completamento di manutenzioni, incurie e in assenza di una visione strategica della città e di azioni di rilancio e di promozione delle qualità ambientali, culturali, produttive e sociali presenti nei territori. In cosa è evidente la visione della Città? Quale rigenerazione e ricucitura si delinea?”, continuano le associazioni, che annunciano l’organizzazione di un eventi in cui chiariranno la loro posizione. “Rimane comunque il dato chiaro di una raffazzonata apertura dei cassetti di cui non se ne capisce spesso la logica se non quella riparatoria e di una mancanza totale di qualsiasi forma di partecipazione, nonché di trasparenza nella pubblicazione degli atti e nella presentazione dei progetti allegati”, concludono.

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SINDACA RAGGI: “BANDO PERIFERIE 2016” DOV’E’ LA VISIONE STRATEGICA DELLA CITTA’?

È da poco scaduto il bando della Presidenza del Consiglio sulla rigenerazione delle periferie. Il bando entro il 31 agosto chiamava 12 aree metropolitane o capoluoghi di provincia ad esprimersi sulle necessità e per la riqualificazione di aree periferiche a rischio inclusione per abbandono manutentivo e ambienti ostili alla qualità comunitaria o comunicativa.
Il Coordinamento delle Periferie di Roma ha individuato nella data di scadenza un vulnus alla partecipazione dei cittadini al processo di identificazione delle debolezze e delle criticità presenti nei territori da individuare. La questione era semplicemente che non “vedeva” la sovrapposizione tra il bando e le elezioni amministrative, mettendo in difficoltà i Comuni che partecipavano alle elezioni amministrative e quindi di recente insediamento, nelle scegliere consapevolmente le aree, i bisogni, le fragilità e nel verificare un processo di condivisione/scambio con le comunità locali penalizzate nei tempi, nelle informazioni delle procedure progettuali e le azioni di animazione sociale di accompagnamento opportune.
Per questa ragione il Coordinamento ha indirizzato una richiesta alla Presidenza del Consiglio per una proroga del bando di 60 giorni. Un tempo certo e minimo che avrebbe permesso lo svolgimento di consultazioni, di proposta, di conoscenza, di indirizzo: cioè gli elementi fondativi di ogni processo di partecipazione. Pur avendo il Coordinamento raccolto l’assenso di numerosi Comuni in turno elettorale, la Presidenza del Consiglio ha deciso di non valutare la possibilità individuata e il bando ha avuto seguito nei tempi previsti.
Definita questa premessa, per chiarezza dei fatti, ci saremmo aspettati di poter interloquire in ogni caso con l’Amministrazione Capitolina, anche se in tempi ristretti ed estivi. Ma non c’è stato nessun passo in tal senso. Lo stesso dicasi per i Comuni dell’area metropolitana.
L’intera vicenda delle scelte progettuali è stata gestita dai Dipartimenti dell’Urbanistica e delle Periferie con qualche timida richiesta ai Municipi. Già questa sembra una anomalia di una Città che non è in grado di esprimere un provvedimento unitario sul medesimo argomento. E’ evidente che ognuno dei due Dipartimenti ha tirato fuori le precedenti analisi di bisogno o i progetti sedimentati e con questo armamentario ci si è presentati alla valutazione senza esprimere una visione di Città, una metodologia complessiva, un coinvolgimento dei Cittadini se non altro del Terzo Settore come per altro richiesto dal bando. A nostro vedere, tali scelte ci appaiono come tampone di basso profilo utilizzato come completamento di manutenzioni, incurie e in assenza di una visione strategica della città e di azioni di rilancio e di promozione delle qualità ambientali, culturali, produttive e sociali presenti nei territori.
In cosa è evidente la visione della Città? Quale rigenerazione e ricucitura si delinea?
Aggiungiamo a queste considerazioni alcuni elementi su cui ci esprimeremo in un incontro pubblico, con più compiutezza, nel momento in cui avremo a disposizione il materiale complessivo di motivazioni e scelte delle progettazioni presentate. Rimane comunque il dato chiaro di una raffazzonata apertura dei cassetti di cui non se ne capisce spesso la logica se non quella riparatoria e di una mancanza totale di qualsiasi forma di partecipazione, nonché di trasparenza nella pubblicazione degli atti e nella presentazione dei progetti allegati.
La lettura della Città rimane periferica e come tali restano le Periferie.

Coordinamento Periferie di Roma

Roma, 30 settembre 2016

Bandi per le periferie di Roma




Bando per la riqualificazione delle periferie: nominato il Nucleo di valutazione dei progetti

Il nucleo di valutazione dei progetti intende procedere speditamente per la valutazione delle proposte da finanziare.
Buone nuove sulla riqualificazione delle periferie delle Città Metropolitane.

E’stato infatti emanato il decreto del segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, consigliere Paolo Aquilanti, con il quale si è proceduto alla costituzione del Nucleo per la valutazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie, in base al bando nazionale emesso ad inizio estate..
Il Nucleo è composto dal segretario generale della Presidenza del Consiglio Paolo Aquilanti, che svolge le funzioni di presidente, e dai seguenti sei esperti di particolare qualificazione professionale: ing. Michele Brigante, designato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome; dott.ssa Veronica Nicotra, segretario generale dell’ANCI, designata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI); prof. Fabio Pammolli, professore ordinario di Economia e gestione delle imprese presso la Scuola Superiore Universitaria IMT Alti Studi Lucca; prof.ssa Laura Ricci, direttore del Dipartimento di Pianificazione design tecnologia dell’architettura della Facoltà di Architettura dell’Università di Roma La Sapienza; consigliere Ferruccio Sepe, dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri; arch. Elisabetta Fabbri.
Nella prima riunione il Nucleo ha definito le proprie modalità di funzionamento nonché ulteriori criteri di valutazione rispetto a quelli di base indicati nel bando allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 maggio 2016 che ponevano in primo piano i requisiti della tempestività ed esecutività degli interventi, della capacità di attivare sinergie fra finanziamenti pubblici e privati, della fattibilità economica e finanziaria e della coerenza interna del progetto.
Come si ricorderà al bando hanno presentato progetti quasi tutti i Comuni della Città Metropolitana con una serie di proposte di grande interesse per la riqualificazione e la sicurezza del territorio

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Fare trasparenza sui progetti per le periferie

Gentile Sindaca Raggi, dopo le Sue dichiarazioni su Facebook dove ha messo al primo posto in questo primo report sulla Sua attività istituzionale la partecipazione al bando delle periferie, come Coordinamento Periferie Roma Le chiediamo trasparenza sul recente bando della Presidenza del Consiglio che ha attribuito 40 milioni di euro a Roma per progetti da realizzare nelle periferie e segnatamente su motivazioni e criteri con cui sono stati chiesti i finanziamenti.
Con una lettera (allegata) inviata qualche giorno fa abbiamo chiesto all’Amministrazione Comunale la pubblicazione dei progetti approvati con le delibere n. 29 e n. 30 del 25 agosto 2016. E’ per noi precondizione indispensabile per fare una valutazione ponderata cosi da poter analizzare compiutamente i contenuti delle scelte della nuova Amministrazione che ha fatto della trasparenza la sua bandiera.
Siamo dell’idea che avere la visione generale con cui sono state elaborate le richieste di finanziamento ci permetterà di capire meglio il filo logico dei progetti inviati alla Presidenza del Consiglio sia come Comune di Roma che come Area Metropolitana. Un’attenzione, la nostra, di chi ha nel DNA la collaborazione e il “bene di Roma” sul tema centrale delle Periferie su cui stiamo lavorando da anni. Tema tanto evocato e richiamato da chi spesso non vi ha mai messo i famosi “scarponi per terra”.

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Corviale e l’occasione perduta

I fondi dirottati ad altre periferie
Il progetto di riqualificazione vincitore di un concorso internazionale è stato proposto da Regione e Ater come candidato a ottenere una parte dei finanziamenti del governo. Ma il Campidoglio preferisce spargere a pioggia i soldi in altri ambiti come i Forti Boccea e Trionfale o San Basilio e il Litorale.
Lo Zen a Palermo, Scampìa a Napoli, Corviale a Roma: tre esperimenti di edilizia popolare realizzati tardi rispetto ai tempi a cui erano destinati e per di più nemmeno portati a termine. Tre «quartieri» all’avanguardia che seguivano però di decine d’anni l’Unité d’habitation di Le Corbusier a Marsiglia, quella sì, veramente anticipatrice.

Tre casi di degrado abitativo che mostrano come buone architetture possono diventare cattive se monche, senza manutenzione e senza mixité sociale. Da anni il Serpentone di un chilometro sulla Portuense è oggetto di modesti interventi di riqualificazione. La grande occasione si è presentata un paio di settimane fa, quando il progetto vincitore di un concorso internazionale (45 partecipanti) è stato proposto dalla Regione Lazio e dall’Ater (proprietario dell’immobile) come candidato ad ottenere una piccola parte del fondo di 500 milioni stanziato da Renzi per il recupero delle periferie. Entro agosto i Comuni delle sei città metropolitane a cui è diretta la somma dovevano presentare i progetti da finanziare. Napoli ha puntato sul risanamento delle Vele, Palermo sulla riqualificazione dello Zen.

La giunta Raggi non ha tenuto conto che il progetto per la rinascita di Corviale ha avuto già oltre sette milioni dalla Regione, mentre ne mancano 15 per il suo completamento. Ed ha proposto di spargere a pioggia i soldi del governo in diversi ambiti periferici come i Forti Boccea e Trionfale o San Basilio e il Litorale. Per Corviale il Campidoglio chiede solo 2,5 milioni, oltretutto in gran parte per la scuola del quartiere. Sul piano elettorale si può capire la scelta della giunta Raggi, ma le elezioni sono alle spalle. Il risanamento di Corviale, secondo il progetto dell’architetto Laura Peretti vincitrice del concorso, si basa sull’idea, apprezzata dall’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, di «creare differenze in un ambito indifferenziato», cioè articolare il Serpentone monoblocco in parti riconoscibili e identitarie per suscitare un rapporto tra abitanti ed edificio. Forse la giunta Raggi non vuole associare il recupero del Corvialone al nome di Renzi: e così ha preferito raccogliere consensi sparsi nel fermento periferico.

Ancora una volta Roma manca un’occasione per dimostrare la capacità di immaginare il futuro, scegliendo la mera gestione del presente. Un presente dove le cose normali diventano fatti straordinari, come le strade pulite o i bus in marcia. Dove il riscatto di Corviale resta solo nelle mani di chi lo abita.

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Delibera Bando periferie Napoli

Delibere città metropolitane Bando periferie 2016




Riqualificazione Periferie: selezionate le dieci aree tra quelle indicate dai Comuni

È terminata la selezione delle proposte ideative per la promozione di interventi di riqualificazione di periferie urbane che saranno oggetto di un concorso di idee per la promozione di dieci interventi, tra quelli selezionati, destinati a giovani architetti under 35.

Sulla base di una serie di proposte presentate dai Comuni chiamati ad individuare siti di periferie urbane da riqualificare, sono state selezionate le seguenti aree che adesso saranno oggetto di concorso di idee finalizzato alla loro riqualificazione:

Il quartiere Toscanini ad Aprilia (Latina);
Case minime in rione Belvedere a Corato (Bari);
l’ex Casa Cioni in frazione Avane a Empoli (Firenze);
il Parco della Salinella a Marsala (Trapani);
la Cittadella dello sport a S. Filippo Neri, allo Zen (Palermo);
i rioni Trabocchetto e Sant’Anna a Reggio Calabria;
l’ex Convento in rione Cappuccini a Ruvo di Puglia (Bari);
il quartiere Praissola a San Bonifacio (Verona);
l’ex Collegio Carta-Meloni a Santu Lussurgiu (Oristano);
il quartiere Latte Dolce a Sassari

Le dieci aree sono state selezionate dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del MiBACT e dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. L’iniziativa, frutto di una convenzione sottoscritta tra i due organismi, ha registrato grande interesse con la partecipazione di 140 Comuni, 58 del Sud e delle Isole, 35 del Centro e 47 del Nord e ha visto premiare proprio il Sud del Paese con ben 7 aree selezionate. Tra le finalità della convenzione quelle di promuovere, attraverso interventi finalizzati alla riqualificazione delle periferie, la centralità e la qualità del progetto, la partecipazione e la condivisione delle comunità locali e la promozione dei talenti dei giovani architetti.

Su quest’ultimo aspetto l’iniziativa prevede che al concorso di idee finalizzato all’acquisizione delle proposte per la riqualificazione delle dieci aree scelte – lanciato oggi ed il cui bando scade il prossimo 11 novembre – partecipi, tra i firmatari degli elaborati, almeno un giovane professionista di età inferiore ai 35 anni.

Alle dieci proposte vincitrici (una per ciascuna area) la Direzione Generale assegnerà un premio di 10.000 euro; le idee saranno offerte gratuitamente ai Comuni interessati affinché, una volta reperite le necessarie risorse, possano procedere alle successive fasi della progettazione e della realizzazione degli interventi di riqualificazione urbana che dovranno essere affidate agli stessi architetti vincitori del concorso di idee.

Il CNAPPC ha sottolineato che la partecipazione al Concorso, in tutte le sue fasi, avverrà esclusivamente on line, attraverso la piattaforma “Concorrimi” messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti di Milano e Provincia.

In particolare, il Concorso di idee, con procedura aperta, per la riqualificazione di dieci aree urbane periferiche, è aperto agli Architetti e agli Ingegneri ed articolato in unica fase in forma anonima (anonimato assicurato dal sistema Concorrimi che prevede l’assegnazione ad ognuno dei concorrenti un codice che sarà utilizzato per l’intero procedimento). Di seguito il calendario del Concorso:

12.09.2016 – pubblicazione del bando
12.10.2016 ore 23:59:59 – presentazione dei quesiti;
18.10.2016 ore 23:59:59 – pubblicazione delle risposte ai quesiti;
11.11.2016 ore 16:00:00 – ricezione delle proposte ideative;
12.11.2016 ore 11:00:00- prima seduta pubblica della Commissione Giudicatrice;
18.11.2016 – pubblicazione degli esiti del concorso.

Premi

Il concorso si concluderà con una graduatoria di merito per ciascuna delle dieci aree oggetto del concorso. Ai dieci concorrenti redattori delle proposte ideative classificate al primo posto (una per ciascuna area), sarà attribuito un premio di €. 10.000,00 (al lordo di IVA e contributi previdenziali).
Elaborati richiesti – Fase unica

La proposta ideativa dovrà riguardare solo una delle aree da riqualificare, poste a concorso e dovrà essere sviluppata con gli elaborati seguenti:

n. 1 relazione descrittiva, utile ad illustrare i criteri guida delle scelte progettuali in relazione agli obiettivi previsti dal bando e alle caratteristiche dell’intervento e stima sommaria dell’intervento. Dovrà essere contenuta in un numero massimo di 2500 battute, spazi inclusi, in formato UNI A4 su file PDF, orientamento in senso verticale, per un totale di max 2 facciate;
n. 3 (tre) tavole nel formato UNI A3, orientamento in senso orizzontale, su file PDF, contenente rappresentazioni grafiche, immagini, testo e quant’altro utile a rappresentare l’idea progettuale.

Affidamento dello sviluppo degli ulteriori livelli progettuali

I Sindaci dei Comuni nel cui territorio ricadono le aree selezionate e ammesse al concorso, hanno assunto, in sede di selezione, l’impegno di affidare i successivi livelli di progettazione ai vincitori del concorso, ai sensi del comma 6 dell’art. 156 del D.Lgs. n. 50/2016, a mezzo di procedura negoziata senza bando, a condizione che gli stessi vincitori comprovino, anche successivamente alla proclamazione, il possesso dei requisiti di capacità tecnico-professionale ed economica di cui al presente articolo, in rapporto ai livelli progettuali da sviluppare.

Al fine di quantificare i requisiti speciali richiesti per la procedura negoziata a cui ricorrere per l’attribuzione del servizio di progettazione dei livelli successivi (progetto di fattibilità tecnico-economica, definitiva ed esecutiva anche in unico livello), le categorie e le ID delle opere saranno individuate sulla base dei contenuti della proposta ideativa a base di gara, applicando, per il calcolo, il D.M. 17 giugno 2016, a cui fa riferimento l’art. 24, comma 8, del D.Lgs.50/2016.

In particolare, per l’affidamento dell’incarico, relativo ai livelli progettuali da sviluppare, con le modalità di cui al presente articolo, saranno richiesti i seguenti requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-amministrativa:

all’avvenuto espletamento, nell’arco della carriera professionale e sino alla data di pubblicazione del presente bando, dei servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria, di cui all’art. 3, lett. vvvv) del Codice, relativi a lavori appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo globale per ogni classe e categoria pari ad 1 volta l’importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con riguardo ad ognuna delle classi e categorie;
all’avvenuto svolgimento, nell’arco della carriera professionale e sino alla data di pubblicazione del presente bando, di due servizi attinenti all’architettura ed all’ingegneria, di cui all’art. 3, lett. vvvv) del Codice, relativi ai lavori appartenenti ad ognuna delle classi e categorie dei lavori cui si riferiscono i servizi da affidare, individuate sulla base delle elencazioni contenute nelle vigenti tariffe professionali, per un importo totale non inferiore a 0,40 volte l’importo stimato dei lavori cui si riferisce la prestazione, calcolato con riguardo ad ognuna delle classi e categorie e riferiti a tipologie di lavori analoghi per dimensione e per caratteristiche tecniche a quelli oggetto dell’affidamento.

I sopraelencati requisiti sono estesi all’intera carriera professionale, al fine di garantire la più ampia partecipazione dei soggetti di cui al precedente art. 3, in linea con le indicazioni riportate nella parte II (capacità tecnica) dell’allegato XVII al D.Lgs.50/2016.

Qualora l’autore del progetto vincitore non fosse in possesso dei requisiti sopra elencati, potrà associarsi con altri soggetti di cui all’articolo 46, comma 1 del D.Lgs.50/2016, che ne siano in possesso, nelle forme del raggruppamento temporaneo e/o ricorrere allo strumento dell’avvalimento previsto dall’art. 89 del D.Lgs. n. 50/2016.

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Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie di Roma

Deliberazione n. 29
Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle Città Metropolitane e dei Comuni capoluoghi di provincia – partecipazione da parte di Roma Capitale al “Bando Periferie 2016” (DPCM 25/05/2016).

Deliberazione n. 30

Bando per la presentazione di progetti per la predisposizione, da parte della Città Metropolitana di Roma Capitale, del “Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia”. Approvazione del progetto pilota di azioni integrate “Una strategia olistica per la rigenerazione delle aree periurbane del quadrante nord-ovest di Roma” e dei relativi progetti di fattibilità tecnica ed economica. Nomina del R.U.P.

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Mancata pubblicazione dei progetti presentati sul bando periferie 2016

Alla Sindaca di Roma Capitale

Virginia Raggi

virginia.raggi@comune.roma.it

e p.c.: All’ Assessore all’Urbanistica e Infrastrutture

Paolo Berdini

paolo.berdini@inwind.it

Oggetto: mancata pubblicazione dei progetti presentati sul bando periferie 2016

Gent.ma Sindaca,

in rappresentanza di associazioni e cittadini impegnati da anni in azioni a tutela del territorio, per la crescita della qualità della vita e lo sviluppo dell’integrazione sociale nelle periferie urbane, notiamo con stupore la mancata pubblicazione sul sito istituzionale del comune dei progetti presentati dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, relativi al bando statale in favore della riqualificazione urbana delle periferie (Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia – G.U. Serie Generale n. 127 del 1/06/2016).

È molto importante, sia per i cittadini, sia per le associazioni ed enti che da anni si occupano di tali problemi, che il comune – di cui sono cittadini o dove svolgono la propria attività – dia informazione in maniera trasparente degli atti che adotta sul tema della riqualificazione urbana e della sicurezza delle periferie della città di Roma.

Unitamente alla necessità della trasparenza e conoscenza delle decisioni assunte dall’Amministrazione, ribadiamo l’esigenza della partecipazione, perché il recupero e la rigenerazione delle periferie si fa insieme alle associazioni dei cittadini attivi e riaffermiamo la nostra disponibilità alla collaborazione e alla condivisione degli impegni che ci assumiamo e che ci siamo già assunti in piena autonomia con le passate amministrazioni.

Successivamente a tale pubblicazione, Le chiederemo di incontrarci per dare il nostro contributo sul tema della riqualificazione delle periferie romane.

Confidando in una rapida pubblicazione dei progetti sul sito di Roma Capitale, Le porgiamo cordiali saluti e ci auguriamo di vederci presto.

Coordinamento Periferie Roma