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Dacia Maraini in Biblioteca: presentazione del libro “Il sogno del teatro. Cronaca di una passione”

Evento partecipato e sentito quello del 4 giugno a Corviale, nella Biblioteca Renato Nicolini con un’ ospite d’onore e d’eccezione: la scrittrice Dacia Maraini accompagnata dal giovane coautore del suo nuovo libro Eugenio Muralli. 

Dacia Maraini, Eugenio Murrali ed Antonio Trimarco nella biblioteca Renato Nicoli

Dacia Maraini, Eugenio Murrali ed Antonio Trimarco nella biblioteca Renato Nicolini

In un periodo di forte crisi culturale, in cui i tagli finanziari tolgono il respiro a tutte quelle attività e istituzioni che rendono una società libera ed emancipata, l’incontro con l’Autrice è stato entusiasmante.

Il tema trattato era denso e ricco di ricordi, una nebulosa carica di immagini, quando più sfuocate quando meno, e di esperienze vissute.

Il teatro, come sogno e utopia, è stato centrale nella vita di Dacia Maraini, pregnante dai primi esordi nel Collegio della Santissima Annunziata quando, a dieci anni, scriveva sceneggiature da recitare a ricreazione alle prime prove in un teatro vero, con la compagnia di Guicciardini Il Porcospino, agli anni Sessanta al circolo Culturale Centocelle, al teatro – cantina “La Maddalena”.

Attivista politica e impegnata tuttora nella battaglia a favore della cultura ha accolto gli inviti di partecipazione del direttore della Biblioteca, Antonio Trimarco, a protestare contro la chiusura delle biblioteche, simboli di cultura del popolo e di tutti, <<..un luogo pieno di libri, in cui mi sento come se vivessi in mezzo ai fiori, dove qualcosa mi da nutrimento>> ha commentato la scrittrice.
Una donna prima, una donna dalla parte delle donne, fatta con lo stampino “femminista”, una donna di cultura <<Basta la parola per fare il teatro>> ha affermato durante la serata.

Dacia Maraini intende il teatro come unico strumento e modo di mettere in contatto corpi veri che si realizzano nel rapporto dialettico con il pubblico, del quale ci si riempie l’anima. E intende anche il teatro come unico posto dove non c’è nulla di virtuale, un posto che va difeso “con le unghie e con i denti”.

La serata è stata accompagnata da testi teatrali e frammenti di spettacoli della Maraini: a cura di Roberta Gasparetti e Emanuela Amato accompagnate dal sax di Claudia Ciabatti.

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata

Per Dacia Maraini il teatro è sempre stato impegno, poesia, piacere, dono, e questo libro-intervista trice ci guida alla scoperta della sua scrittura: dalla collaborazione con Alberto Moravia negli anni Sessanta alle opere realizzate negli ultimi anni, e ne restituisce tutto il suo fascino.

Una scrittrice unica nel catturare e mettere in scena le sfumature più intime dell’esistenza umana.

Un libro reportage che è la cronaca di un sogno, di una passione, citando il sottotitolo, e di un progetto che ha animato e che anima ancora lo spirito di tante persone.

Tutti diversi e con intenti differenti. A legarli e a legarci un palcoscenico.

Luci spente.

 

La serata è stata dedicata a Giuseppe Testa, un giovane e validissimo bibliotecario in servizio presso la Renato Nicolini scomparso da pochissimo tempo.

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