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Festeggiare il lavoro senza il lavoro

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Che tristezza festeggiare il lavoro senza il lavoro, ma è proprio nei momenti di massima difficoltà che bisogna ricordarsi delle cose veramente importanti.
Domani è il Primo Maggio festa nata per ricordare un evento luttuoso e soprattutto per celebrare la leva che tiene in piedi l’intera società: appunto il lavoro.
Sembrerebbe che il lavoro esista da sempre, ma non è completamente vero: quello a cui il nostro Paese ha dedicato la Costituzione e una Festa Nazionale è il lavoro salariato, quel lavoro insomma che incontra la finanza creando il cuore democratico della nostra società: il contratto tra lavoro e denaro.
Non dobbiamo mai dimenticarci questo cuore oggi che i meno pagati lavoratori stanno tenendo in piedi la nostra vita a cominciare dalle donne che fanno la spesa, cucinano e badano ai figli senza uno stipendio, e poi tutti i sottopagati trasportatori, infermieri, spazzini, poliziotti, badanti, commessi, agricoltori…che hanno assistito il nostro forzoso ricovero in casa.
Dedichiamo a loro questa festa del lavoro senza il lavoro promettendogli che non li dimenticheremo se e quando l’epidemia cesserà.
Buon Primo Maggio a tutti




Servizio di consegna medicinali e spesa

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Coronavirus: dopo Corviale Comune e Regione insieme

IMG-20200313-WA0044 Ora insieme si parta dagli ultimi come l’Ater che comincia la sanificazione da Corviale il suo Palazzo più grande con le sue 1300 abitazioni e i suoi 5.000 abitanti.
La Regione Lazio e ATER hanno preso di petto il problema e hanno agito bene..
La nostra Comunità oltre a plaudire a questa scelta si era posta la domanda: se un paio di abitanti risultano positivi al Corona Virus che facciamo? mettiamo in quarantena i suoi 5.000 abitanti? La bomba Corviale deve essere gestita. Si parte dalla prevenzione e il Serpentone ieri sera manda un messaggio concreto a tutti i soggetti interessati.
Le foto girano in rete e trovano numerosi riscontri. Le risposte le sintetizziamo in “ora dobbiamo proseguire”.
La Regione Lazio e l’ATER in prima fila sanifichera’ tutti i quartieri dove ci sono suoi immobili.
Sindaca Raggi ora dobbiamo proseguire, tocca al Comune. Non perdiamo tempo, faccia un deciso passo in avanti, contatti la Regione e l’ATER. Avviate subito una fattiva collaborazione perché a Torbellamonaca, Ostia Nord, San Basilio, Tiburtino Nord, Tiburtino Sud, Torre Maura, Cinecittà Est, Acilia Sud ci sono quartieri condivisi e anche lì gli ultimi devono essere i primi.
Insieme chiedete e avete il potere di farlo, che i grandi agglomerati urbani anche privati procedano con la pulizia e la sanificazione dando un segnale di vicinanza ai nostri concittadini. I positivi ritorni che stiamo raccogliendo è quel buon segno in cui possiamo dire che le Istituzioni di vicinanza, Comune e Regione, ci sono.
Siamo fiduciosi.




Restart Scampia

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Da margine urbano a nuovo centro dell’area metropolitana

Restart Scampia è un progetto di rigenerazione urbana che prevede in una prima fase l’abbattimento di tre “Vele” (A, C e D) e la riqualificazione della quarta (B) destinata ad alloggi. L’intervento si inserisce in un piano complessivo che prevede la dotazione di servizi urbani integrati, di attrezzature collettive e di servizi alla persona. In particolare:

–  realizzazione di asili nido, di scuole materne e di scuole superiori;
–  potenziamento dei servizi sociali per le donne e per le famiglie;
–  realizzazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica;
–  realizzazione di strutture commerciali, culturali, per il tempo libero e lo spettacolo;
–  insediamenti per la produzione di beni e servizi (laboratori artigianali, piccole botteghe);
–  elaborazione di un Piano Urbanistico Attuativo relativo al lotto M (area delle “Vele”);
–  realizzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II;
–  riqualificazione del Parco di Scampia con nuove connessioni con l’intorno urbano;
–  riqualificazione dell’area antistante alla Stazione “Scampia” della Linea 1 della Metropolitana e dell’asse di collegamento tra questa e il Parco;

Una parte degli interventi descritti saranno realizzati con il concorso di tre differenti fonti di finanziamento per complessivi € 56.970.171,00:
a)  Programma straordinario per la sicurezza delle Periferie per € 17.970.171,00;
b)  Programma Operativo Città Metropolitane (Pon Metro 2014 – 2020) per € 9.000.000,00;
c)  Patto per lo sviluppo della città di Napoli per € 30.000.000,00.

Le prime due fonti finanziano l’abbattimento delle tre “Vele” e la riqualificazione della quarta. Il Patto per Napoli avvia la rigenerazione del Lotto M e delle aree circostanti e cofinanzia la realizzazione della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

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Mostra “Memorie, ombre e segni” al Mitreo

aPersonale di Umberto Ippoliti (12 – 25 ottobre 2019. Testo critico: Lidia Reghini di Pontremoli. Curatela: Monica Melani)

Inaugurazione: Sabato 12 ottobre ore 18,00 con performance di danza contemporanea e tavola rotonda con l’artista ed i M° Ennio Calabria e Gianpaolo Berto, Lidia Reghini di Pontremoli, Rita Pedonesi, Monica Melani e altri esponenti della cultura e società contemporanea.

23 ottobre: Visita guidata dall’artista ore 19,30

Nell’ambito della XV^ Giornata del Contemporaneo AMACI, Il Mitreo Arte Contemporanea, un presidio culturale e luogo/opera dedicato al dialogo dei linguaggi della contemporaneità, e vincitore del prestigioso Premio Cultura di Gestione 2018-2019, indetto da Federculture, ospita una grande mostra personale del M° Umberto Ippoliti.

“Memorie, ombre e segni, è il titolo di questo suggestivo viaggio nelle tracce della storia, che Ippoliti ha inscritto in una materia che affascina per il vissuto e la conoscenza che ne trasuda insieme ad un appassionato amore per il ruolo dell’artista che come un demiurgo la asserva restituendola a nuova creAzione. Sovrapposizioni, strati, segni, luci, ombre, numeri, lettere, simboli ed oggetti strappati al contemporaneo, tracce di antiche o più recenti memorie in cui l’artista trova, cancella o da vita ad un personale eppure archetipico mondo, precipitando in uno luogo quantico multidimensionale, linee spazio temporali altrimenti distanti fra loro, grazie alla “coerenza”, fatta di destrutturazioni e ricostruzioni di una feconda ed ispirata mente creativa”.

Il 12 ottobre, dalle ore 18,00, in occasione dell’inaugurazione, animata da “eteree presenze”, danzatrici del laboratorio di danza contemporanea della M^ Venanzia Mendozzi, si terrà una tavola rotonda a cui sono stati invitati esponenti dell’arte, cultura e società contemporanea, e a cui parteciperà lo stesso Umberto Ippoliti, il M° Ennio Calabria, il M° Gianpaolo Berto, Lidia Reghini di Pontremoli che ha redatto il testo critico, la gallerista Rita Pedonesi  e la curatrice Monica Melani. Per aggiornamenti vedi www.mitreoiside.com www.amaci.org

Il 23 ottobre, dalle ore 19,30, nell’ambito della RAW – Rome Art Week, www.romeartweek.com  l’artista guiderà i visitatori alla scoperta del suo mondo e della affascinante tecnica pittorica, frutto di quasi cinquant’anni di intenso ed appassionato lavoro.

Un evento culturale di alta qualità al MitreoIside,  interamente gratuito e assolutamente da non perdere!!!

Il Mitreo Arte Contemporanea – Via Marino Mazzacurati 61/63 – Roma

Ingresso libero dal lunedì al venerdi dalle 15,00 alle 20,00

UMBERTO IPPOLITI Nasce e lavora a Roma. Anni 1971-1973 biennio di liceo artistico che poi lascia insoddisfatto. Anni 1975-1976 vari corsi pubblici e privati di grafica e ceramica presso accademia di Roma e centro Cervantes patrocinato ambasciata di Spagna.1982-1984 corso di fotografia primo livello. Anni 1978-1983 lavora presso sezione pubblicità e marketing industria farmaceutica.1986-2019 ufficio pubblicità e diffusione audio televisiva presso ente ospedaliero. Da sempre autonomo ed indipendente da schemi e dogmi artistici. Assiduo ricercatore di nuove espressioni artistiche. Non ama definirsi pittore ne scultore ma semplice narratore d’arte…Un naufrago alla perenne ricerca di un approdo che non c’è.

Ippoliti lavora per Cartelle ossia periodi esplorativi di durata biennale su cui sperimenta tecniche e tematiche a lui congeniali. Ippoliti cita alcuni temi a lui cari come Linearismo materico, le Caravelle, La serie bianca, Pergamene della vita, Sassi e nuvole, Carte sporche sporche, Carte del silenzio, I segni dell’anima, Gli scudi della vita, Piume di pietra, Serie dei Cesari, Rubo dai muri, Gli Apostoli e attualmente una ricerca sulla Mitologia lo porta a completare una cartella importante come Memorie ombre e segni.

 




La rivolta di Fondi tra antica e nuova agricoltura – 5 ottobre 2019 dalle 18:30, Fondi (LT)

Una giornata per raccontare “La Rivolta di Fondi”. A cinquant’anni dalla “rivolta delle arance”, Antonio Di Fazio e Alfonso Pascale fanno riaffiorare nel libro che hanno scritto, i fatti successi a Fondi il 3 febbraio del 1969.La presentazione si svolgerà sabato 5 ottobre alle 18:30 presso la Sala Carlo Lizzani del Complesso di San Domenico, in Largo Luigi Fortunato, a Fondi

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È uscito per i Quaderni di Annali del Lazio Meridionale, il testo “1969 – 2019. La rivolta di Fondi. Tra antica e nuova agricoltura”, di Antonio Di Fazio e Alfonso Pascale, ed. Di Rienzo.

Di Fazio e Pascale hanno riportato alla luce, nel loro accurato lavoro, il profondo legame che lega il contadino fondano alla sua terra, riuscendo a trasmettere la connessione che avvenne tra il momento socio-politico e l’impianto umano, restituendo al lettore l’immagine della realtà comunitaria in cui la rivolta esplose.

È possibile, inoltre, ritrovare nell’opera un’attenta analisi dell’Italia del tempo, in cui lo sviluppo economico avveniva a discapito dell’agricoltura a favore dell’industrializzazione. In questo contesto, il drammatico crollo delle vendite del biondo di Fondi, che portò i contadini fondani alla rivolta, in uno scenario così descritto dalle cronache del tempo: “un’intera città in sciopero, paralizzata, vestita a lutto”.

L’incontro vedrà la partecipazione di Gabriele Panizzi, vice presidente dell’Istituto Spinelli, già assessore all’agricoltura e presidente della Giunta della Regione Lazio dal 1984 al 1985.
È subentrato al Parlamento europeo nel maggio 1994 dopo essere stato candidato alle elezioni del 1989.

Antonio Di Fazio è fondatore e direttore della rivista “Annali del Lazio Meridionale”. Professore di Italiano, Latino e Storia ha concluso la sua carriera nella scuola come dirigente di diversi istituti tra Formia e Roma. Numerose le sue pubblicazioni a carattere storico e antropologico (ricordiamo “Popolo e cultura a Fondi”, “Contadini e Borghesi a Fondi”, “Giulia Gonzaga e il movimento di riforma”, “Gli indiani e l’America”), è apprezzato collaboratore di riviste culturali e scolastiche.

Alfonso Pascale viene da una lunga esperienza di direzione nelle organizzazioni di rappresentanza dell’agricoltura. Nel 2005 promuove l’associazione “Rete Fattorie Sociali”, di cui è presidente fino al 2011. Presidente del Ceslam(Centro Sviluppo Locale in Ambiti Metropolitani), è impegnato come docente per il Master di I Livello in Agricoltura Sociale dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata in convenzione con la Rete Fattorie Sociali e Associazione Oasi.

L’evento è promosso dall’Associazione Iford e Annali del Lazio Meridionale, con il Patrocinio del Parco Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi.




Roma Capitale, orgoglio italiano. Da Porta Pia la passeggiata civica dei cittadini – 20 settembre 2019

Il  20 settembre ore 17 una nostra delegazione sarà presente a Porta Pia per un presidio e una “passeggiata civica”. Alle 18 c’incammineremo verso il Quirinale per consegnare il nostro appello al Presidente Mattarella affinchè si dia seguito al comma 3° dell’articolo 114  della Costituzione (“Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento”). Scendendo dal colle andremo con l’appello a Palazzo Chigi dal Presidente Conte a cui chiederemo, viste le sue dichiarazioni, un incontro affinchè il 150° anniversario di Roma capitale venga riconosciuto anniversario di interesse nazionale come da dpcm 12 novembre 2018. Con pochi passi saremo alla Camera e al Senato dove lo consegneremo l’appello e le nostre proposte ai presidenti Fico e Casellati e ai capigruppo delle forze politiche presenti nelle due istituzioni.
L’ appello verrà recapitato anche alla Sindaca Raggi, al Presidente Zingaretti e ai capigruppi di Comune e Regione affinchè ognuno faccia la sua parte.

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Prendiamo in parola la dichiarazione di Tagliavanti al convegno Roma 2030 di considerare la Camera di Commercio la casa dei cittadini aperta ai contributi di chi vuole collaborare affinché Roma ottenga lo status di capitale. Noi ci siamo.
info:
Tommaso Capezzone 3317151167 tommasocapezzone@hotmail.com
Sandro Zioni 3755028130 informat.agenzia@gmail.com
Anna Ventrella 3386587734 anna-ventrella@libero.it

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Questa di “Roma Capitale, orgoglio italiano” è una storia che viene da lontano. La Costituzione ne parla, al comma 3° dell’art. 114, e prima ancora Cavour ne rivendicava, con un suo intervento al Parlamento del 25 marzo 1861, le prerogative per tale ruolo: “Roma è la sola città d’Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali: tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d’oggi, è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio. Di una città, cioè, destinata ad essere la capitale di un grande Stato”.

Oggi, invece, la città scivola lentamente in un sempre maggiore degrado. Dopo 150 anni non esprime ancora a pieno il suo ruolo di capitale. Per noi italiani, in particolare per noi romani, è davvero un’umiliazione continua vivere in questo totale abbandono. Perché devono essere sempre i cittadini, costretti a “sopravvivere” in quella che dovrebbe essere la città che tutto il mondo ci invidia, a pagare il prezzo più alto?

Il recente “decreto crescita”, votato dal precedente governo nel silenzio dell’opposizione, sembra quasi un timbro sul processo incompiuto per farne una vera capitale. “Se i fondi li date a Roma dovete darli anche agli altri comuni in difficoltà” è stato il ritornello politico ripetuto sul tavolo di una trattativa improponibile che ha messo la capitale sullo stesso piano di qualunque altro comune.

L’umiliazione si è ripetuta ancora al punto 20 del programma del nuovo governo.

Roma ha la più vasta estensione territoriale tra le capitali europee, la presenza di tutte le funzioni di governo, di uno stato estero (il Vaticano) e della Fao con le rappresentanze di ben tre corpi diplomatici, la custodia del parco storico-archeologico più importante del globo, il peso dell’organizzazione di tutte le più importanti manifestazioni.

Questo appello promosso da noi cittadini vuole contribuire al rispetto, alla stima e all’orgoglio di vivere nella nostra città, ma anche a rendere consapevole l’intero Paese che Roma Capitale ne rappresenta l’unità territoriale, la sua coesione sociale, culturale e politica.

Chiediamo

che sia applicato il comma 3° dell’art. 114 della Costituzione che assegna alla città la condizione giuridica propria con poteri e prerogative che la mettano alla pari con le altre capitali europee;

chiediamo

che il Parlamento si assuma la responsabilità politica nei confronti della comunità nazionale di dare risposte concrete all’indilazionabile esigenza di riconoscere a Roma il ruolo e lo status di capitale d’Italia chiudendo definitivamente la stagione delle emergenze e delle umilianti contrattazioni.

Roma Capitale, orgoglio italiano

continuerà a coinvolgere cittadini, associazioni, comitati, istituzioni a diversi livelli con qualsiasi attività volta alla sensibilizzazione della politica e delle istituzioni per ottenere finalmente le risposte che da oltre 150 anni Roma e gli italiani aspettano.

Il nostro obiettivo

è che nel 2020, a 150 anni dalla sua liberazione e unanime individuazione come capitale, Roma e tutti gli italiani possano essere orgogliosi di partecipare ai festeggiamenti nelle tante realtà nazionali che ci hanno consentito di essere “un grande paese”, riconsegnando alla città il ruolo che auspicava Cavour.




MITREO: Presentazione corsi 2019-2020

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Giovedì 12 Settembre 2019

dalle 17.00 alle 19.00

Presentazione dei corsi e laboratori

per il nuovo anno accademico 2019 – 2020

Troverete tutti gli insegnanti che vi daranno informazioni sui corsi di vostro interesse, sulle eventuali lezioni di prova e sulle date di inizio delle varie attività!

Danza Classica, Contemporanea, Movimento Creativo – Yoga per bambini – Kundalini Yoga – Hatha Yin Yoga – Qi Gong – Pittura e Disegno per adulti e bambini – Danze Popolari Internazionali – Tango Argentino – Laboratorio Teatrale per adulti e bambini – Musica d’insieme per ragazzi – Canto libero – Ginnastica per la terza età – Ginnastica Posturale – Inglese per bambini Hocus&Lotus – Orologeria – Burraco e varie attività aggregative… e tanto altro ancora!

Inoltre, in occasione della presentazione:

– Esposizione delle opere realizzate dagli allievi dei corsi dell’Accademia di Decorazione, Pittura, Disegno e Copie D’autore per adulti e bambini presso Il Mitreo a cura di Lidia Di Donato

– Storie lunghe 1Km: Latitudo Art projects presenterà quanto realizzato durante i laboratori dell’Artista Patricia Geraldes per il progetto “Magic Carpets”, svolti presso Il Mitreo lo scorso anno. Dei veri e propri libri-diari realizzati dall’artista portoghese insieme ad alcune persone del territorio che si sono raccontate attraverso fotografie, disegni, oggetti e collage. I diari sono stati inoltre esposti presso la prestigiosa sede dell’Accademia di belle Arti di Roma lo scorso giugno.

Ingresso libero e gratuito… Vi aspettiamo anche solo per un saluto!

Potete trovate l’elenco completo dei corsi alla pagina corsi/laboratori del nostro sito www.mitreoiside.com




Corviale: il sogno di un singolo diventa un’opera d’arte collettiva

15350679_1330251293703733_3788251395413348270_nNel cuore di Corviale, nella periferia romana, dal 2007 c’è uno spazio dedicato all’arte e alla comunità, al servizio dell’individuo e della sua Evoluzione. Il Mitreo-Iside è un’opera d’arte in continua evoluzione dove gli elementi creativi sono le persone con i loro sogni e desideri.

Che cosa è un’opera d’arte? Che cosa significa trasformare la propria vita in un’opera d’arte? Mi accade spesso di confrontarmi con questi quesiti, sentendoli profondamente connessi alla missione di Italia che Cambia e alla mia vita. Di fronte ai grandi problemi di questo periodo storico e alle difficoltà che la vita presenta, c’è il rischio di considerare l’arte come un bene superfluo. E invece abbiamo bisogno di artisti, di creativi, perché essere un creativo significa anche saper cogliere delle potenzialità diverse nella realtà che ci circonda, qualità essenziale per il cambiamento, e saperle concretizzare, renderle opera, appunto, superando le difficoltà con creatività.

Siamo a Corviale, nella periferia romana, è qui che l’artista Monica Melani è cresciuta. Viveva qui quando ancora il Nuovo Corviale, il così detto “Serpentone”, complesso residenziale lungo quasi un chilometro costruito a partire dagli anni ’70, non c’era ancora. All’ombra di questo imponente manufatto architettonico ispirato a Le Courbusier, Monica ha iniziato a portare avanti la sua personale ricerca sentendo che l’arte si era allontanata dalla sua vera funzione. Quella di ricordarci che siamo tutti co-creatori della realtà, che, come oggi ci dice anche la fisica quantistica, quando poniamo la nostra attenzione su qualcosa creiamo una possibilità che poi diventa la nostra realtà.

Una ricerca che ha portato Monica alla creazione della pittura energetica, ma sopratutto a considerare il luogo in cui abita, fatto di luoghi, persone, dinamiche sociali, la tela sulla quale creare la propria opera d’arte.

«Sentivo la necessità di rimettere al centro del territorio il valore dell’arte e degli artisti. Come molti artisti della mia età, mi sentivo un po’ emarginata, non coinvolta nella riqualificazione del territorio e della qualità della vita. Quindi ho pensato di fare qualcosa, partendo dal territorio che abitavo. Quando era stato costruito il Nuovo Corviale erano state predisposte una serie di strutture per i servizi che però poi non erano state ultimate. Tra queste c’era un luogo abbandonato da più di 20 anni, che si trova attualmente sotto la sala del Consiglio del Municipio XI, dove ci sono gli uffici tecnici, i vigili urbani. Di fronte c’è una scuola e una biblioteca, un luogo ideale per ospitare un centro per i servizi alla comunità di questo grande quartiere. Quando sono entrata in questo grande spazio seminterrato (oltre 800 metri quadri), sono rimasta folgorata dalla sua struttura inconsueta, con soffitti alti fino a otto metri e una parte centrale circolare tipo anfiteatro. Ho iniziato ad immaginarmelo già finito, ma ovviamente non avevo i soldi per poterlo risistemare», racconta Monica.

È nata così l’idea de Il Mitreo, spazio polifunzionale dedicato all’arte e alla comunità. Un progetto che il Municipio XI ha subito apprezzato. «Chiaramente anche loro non avevano i soldi necessari, così ho iniziato a cercare bandi che mi permettessero di realizzarlo e nel 2004 ho individuato un bando dell’assessorato alle periferie del Comune di Roma, che ho vinto nel febbraio 2005. Ho dovuto creare un’impresa, una srl, perché il bando prevedeva un soggetto giuridico di questo tipo che ho chiamato Iside, Impresa al Servizio dell’Individuo e Della sua Evoluzione, e così ho ottenuto dal Municipio la convenzione per attuare il progetto. I lavori sono iniziati nel 2005 e lo abbiamo inaugurato ufficialmente nel maggio del 2007 questo spazio».

Certo ci sono state tante difficoltà lungo il percorso ormai decennale, a partire dalla iniziali difficoltà finanziarie. Infatti, «il bando prevedeva un contributo di 98.000€, ma ne dovevano spendere almeno 200 per averli e nessuna banca era disposta ha fare credito ad una nuova impresa. Però alla fine sono sempre riuscita a trovare delle soluzioni. In questo caso, ho posto il problema al Comune di Roma che ha deciso di fare da garante presso alcune banche. Per ottenere l’autorizzazione al pubblico spettacolo ci sono voluti due anni e mezzo, perché l’ambiente polifunzionale che abbiamo creato, uno spazio ideato per trasformarsi e stimolare la creatività grazie a pareti mobili, non rientrava in nessuna casistica normativa. Ma alla fine siamo stati i primi nel comune di Roma ad avere l’autorizzazione triplice, per rappresentazioni teatrali, concerti, serate danzanti.

Una delle battaglie più impegnative è stata portare qui le persone. Abbiamo iniziato a fare serate con ospiti internazionali, ma quando arrivano a Termini nessun tassista voleva portarli a Corviale di sera. C’è voluto tempo per farci conoscere e superare questi problemi. E non è stato semplice neanche portare qui le persone del quartiere, erano disilluse dalle tante promesse tradite in passato e ci guardavano con sospetto. Abbiamo iniziato a fare attività specifiche per loro, attirando prima gli anziani che vivono di più il territorio, con incontri di movimento corporeo ed anche una giornata a settimana dedicata al burraco, con i tavoli in mezzo alle opere d’arte».

Oggi il Mitreo è frequentato da tantissime famiglie, anche dei quartieri limitrofi, che vogliono stare insieme in un modo creativo. All’interno sono ospitate numerose associazioni, insieme all’associazione “Mitreo-Iside” fondata nel 2011, che offrono quotidianamente corsi e laboratori sui vari linguaggi dell’arte per bambini e adulti dai 3 ai 90 anni (arti visive, danza classica, contemporanea, popolare, teatro, artiterapie, canto, ecc. e migliaia di ore offerte gratuitamente a soggetti svantaggiati affinché abbiano pari opportunità). Un luogo-opera in continuo divenire, dove si incontrano artisti di vari linguaggi, istituzioni, enti pubblici, associazioni, imprese private e pubblico, coniugando cultura, impegno sociale e sviluppo economico. Un luogo divenuto negli anni un importante punto di aggregazione e riferimento culturale che ha saputo anche avvicinare le persone all’arte.

«Per me il Mitreo è un’opera d’arte perché è calzante con quello che ho sempre pensato rispetto al valore dell’arte: qualcosa a servizio dell’essere umano e che lo aiuta a conoscersi meglio, a conoscere le dinamiche anche quelle invisibili. È vero che è nato da me, ma è un progetto collettivo. Un’opera in cui gli elementi non sono più il colore, la figura che metti in uno spazio per creare un quadro, ma sono le persone, con i loro sogni, con i loro bisogni, con i loro caratteri, personalità e quello che c’è da fare è armonizzare il tutto, come avviene su una tela. Cambia solo la dimensione, cambia la complessità, ma la dinamica del processo creativo è la medesima. Devi osservare, capire l’altro chi è, come quando hai un colore in mano, che ha le sue caratteristiche, il suo modo di porsi su una tela. Devi comprendere come raggiungere il massimo risultato, cioè la massima armonia con gli elementi che hai a disposizione».

Quest’anno il Mitreo ha vinto il Premio Cultura di Gestione per la rigenerazione urbana di Federculture, e si è formata una rete tra le imprese locali grazie al progetto Co&Ca. Ma è arrivata anche l’imprevista comunicazione che alla scadenza della convenzione, a dicembre 2020, la nuova giunta ha intenzione di non rinnovarla e mettere a bando la gestione dello spazio in base alla delibera 140 del Comune di Roma che prevede il riordino delle concessioni degli immobili e proprietà del Comune. Una decisione a cui tutta la comunità si oppone.

da italiachecambia




Sindaca Raggi la scuola Mazzacurati c’è…mancano solo i bambini

La scuola Mazzacurati ha una lunga storia:  già nel lontano 2004 l’Amministrazione comunale ne riconosceva l’utilità.

Essa rappresenta un’opera essenziale per un quartiere che ha subito una forte espansione residenziale negli ultimi 10 anni.
E’ utile riportare le dichiarazioni rese dall’Ex dirigente scolastico del plesso scolastico Placido Martini Fratelli Cervi Dott. Rinzivillo e dal Vicepreside attuale Dott. Ciancaglini nella
commissione dell’8 giugno scorso (prot.n.95614), in cui veniva ribadito che l’apertura della scuola non era solamente necessaria da un punto di vista generale per il quartiere di
Corviale, ma rappresentava un’esigenza cogente: nella sede di Ponte Galeria (succursale della Placido Martini) non sono più disponibili nuove aule e quindi eventuali nuove iscrizioni
dovrebbero essere dirottate nei comuni limitrofi di Fiumicino e Maccarese.
Stando alla nostra ricostruzione dei fatti il bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 3 gennaio 2018 (link) prevedeva la costituzione e convocazione della commissione valutante
le offerte economiche in prima convocazione il 7 febbraio 2018.
L’8 Febbraio si è tenuta la prima seduta pubblica di gara per l’apertura dei plichi ed è stato contestualmente nominato il seggio di gara che si occupa dell’analisi dei documenti
amministrativi nelle persone dei sig Cunto, Guardabascio e Ferrari. ( link )
Il 5 giugno con det. dirigenziale n.787 viene nominata la Commissione giudicatrice nelle persone dei sig. Domizi/Bucci/Giammusso e il 6 agosto il dott Bucci viene sostituito dal dott.
Colapicchioni.
A distanza di 9 mesi dalla presentazione delle offerte e a più di 3 mesi dall’insediamento della Commissione con piene funzioni non è stata ancora convocata la seduta pubblica per
l’apertura delle offerte tecnica, determinando, così, un fermo inspiegabile al completamento della ristrutturazione dell’edificio scolastico.

Stando al cronoprogramma indicato nel bando diventa improbabile riuscire a garantire l’apertura entro l’avvio dell’anno scolastico 2020/2021.
Ci chiediamo quindi come possa un’opera così importante essere lasciata vittima di tali lungaggini.
A tal proposito vorremmo porvi due quesiti:
1) la seduta pubblica per l’apertura delle offerte tecniche e, quindi, per consentire l’avvio dei lavori del secondo stralcio non si è mai riunita e mai è stata convocata ufficialmente.
Perché?
2) come è stato sottolineato nelle Commissioni svoltesi, potrebbe sorgere a breve un problema di sorveglianza della struttura, in quanto i precedenti lavori del primo stralcio sono
terminati da molto tempo.

Se la scuola rimarrà senza sorveglianza, sarà esposta a rischio vandalizzazione. Chi sarà responsabile di eventuali danni? Avrebbe un peso, non aver convocato la commissione?

Si potrebbe figurare un danno erariale?
Facciamo notare, come per la struttura, siano già stati spesi, circa 2.800.000 euro di lavori per il completamento del primo stralcio e, quindi, il danno sarebbe cospicuo non solo in
termini di mancato servizio ma anche dal punto di vista economico.