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Campagna #Senzatomica: il Consiglio Municipio XI approva la mozione di adesione

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E’ stata approvata quest’oggi all’unanimità la Mozione di adesione alla Campagna “Sentatomica Trasformare lo spirito umano per un mondo libero dalle armi nucleari”, una campagna internazionale promossa dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai in collaborazione con importanti organizzazioni internazionali che si occupano di disarmo mondiale e collegata ad altre due Campagne Internazionali con l’obiettivo di risvegliare la coscienza collettiva sui pericoli connessi all’utilizzo delle armi nucleari e che la Campagna promuoverà centinaia di iniziative e raccolte firme su tutto il territorio nazionale. – Lo dichiara Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI e firmataria dell’atto con i Consiglieri PD Gianluca Lanzi, Rossella Coltorti e Giulia Fainella.

Nell’ambito di questa Campagna, a Roma fino al 26 Aprile, è allestita la più grande mostra sul disarmo nucleare mai realizzata, che è già stata presente in 44 città italiane e che ha avuto più di 180 mila visitatori, di cui oltre 100 mila studenti e che ha come obiettivo quello di informare, far riflettere e dare l’opportunità alle persone di informarsi sul tema del disarmo nucleare arrivando a creare un  movimento di opinione per l’elaborazione e l’adozione di un trattato internazionale che vada nel senso dell’eliminazione totale e definitiva delle armi nucleari.

Importante in questo senso è l’impegno chiesto al Presidente Veloccia ed alla Giunta del Municipio affinchè veicoli l’informazione relativa a questa campagna e alle iniziative ad essa collegate e perché organizzi nel territorio iniziative di sensibilizzazione e promuova nelle Scuole la visita alla Mostra da parte degli studenti.

A distanza di 70 anni dall’immane tragedia del lancio dei primi ordigni nucleari su Hiroshima e Nagasaki, la minaccia delle armi nucleari non appartiene al passato ma è ancora un drammatico pericolo dei nostri giorni ed è per questo che dobbiamo portare avanti e sostenere iniziative come queste al fine anche di impegnare il Governo affinchè si faccia promotore in sede internazionale dell’immediato avvio delle trattative per l’elaborazione del testo definitivo della Convenzione sull’Abolizione delle Armi Nucleari.




No alle botticelle al Pincio: FlashMob Associazioni animaliste

Flash mob delle associazioni animaliste

ANIMALISTI ITALIANI – AVA – AVCPP – ENPA – LAV – OIPA davanti al cantiere del Pincio

1.350.000 euro pubblici per gli interessi privati di 38 vetturini

NO alle nuove scuderie delle botticelle

NO allo scempio illegittimo di Villa Borghese

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ROMA, 6 marzo 2015 – Travestiti da cavalli, con bandiere, fischietti, magliette “STOP botticelle”, oggi i volontari degli Animalisti Italiani, AVA, AVCPP, ENPA, LAV, OIPA si sono dati appuntamento davanti al cantiere delle nuove scuderie delle botticelle, nel cuore di Villa Borghese al Pincio.

“Su platee di calcestruzzo sono stati costruiti 121 box per il ricovero dei cavalli impiegati per il traino delle botticelle in mezzo al traffico cittadino – hanno denunciato in coro – Utilizzando le parole magiche  “trasferimento temporaneo di carrozzelle nell’area dell’ex galoppatoio di Villa Borghese” sono stati spesi 1.350.000 di euro pubblici per gli interessi privati di 38 vetturini. Ed è stato calpestato il Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio che vieta l’installazione di qualsiasi struttura all’interno di parchi, ville e giardini storici e la Legge Regionale 6 luglio 1998 n.24che ammette a Villa Borghese solo interventi che riguardano esclusivamente la conservazione, la manutenzione ed il restauro”.

Allo stato attuale, tutta l’area prospiciente l’ex Galoppatoio di Villa Borghese, una intera collina del Pincio di circa 2 ettari di dimensioni, è stata sventrata e deturpata. Il tutto con la benedizione della Sovrintendenza, del Comune e della Regione.

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“Non è accettabile – accusano gli animalisti – consentire a 38 vetturini privati di continuare a guadagnare senza fattura, grazie ad una tradizione obsoleta e crudele che tantissimi romani vogliono cancellare, tanto è vero che sono più del doppio del necessario le firme raccolte sulla delibera di iniziativa popolare contro le botticelle consegnate in Campidoglio lo scorso 27 febbraio. Non è accettabile che nel tempo si sia impegnata la somma di 1.350.000 euro di fondi pubblici per realizzare le nuove scuderie per garantire la sopravvivenza delle botticelle. Tutto questo mentre si chiudono canili e gattili comunali delegando strutture private all’accoglienza dei randagi, ed il Bilancio di Previsione 2015 riduce il budget dell’Ufficio Tutela Animali da 7.5 milioni di euro a 5.4 milioni di euro. Ma la vicenda delle scuderie è anche un ferita per tutta la città, a causa dello scempio di un bene paesaggistico protetto come Villa Borghese, una villa storica sede di sette musei, tutelata dall’Unesco e dalla Carta di Firenze che equipara le ville storiche a monumenti e le rende inedificabili, e decretata zona SIC (sito di interesse comunitario)”.

“Chiediamo lo smantellamento dello scempio ed il ripristino dei luoghi al loro assetto originario”, così gli animalisti romani.

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Anche il Coordinamento Residenti Città Storica si schiera contro l’impropria invasione di casette-chalet-scuderie nel cuore di villa Borghese costruite per pochi privati con molti soldi pubblici  in contraddizione alle norme tecniche del PRG ed al Codice dei Beni Culturali.

 




Manifestazione contro l’internalizzazione delle biblioteche di Roma

26 GENNAIO ORE 9.30 BIBLIOTECA RISPOLI
PIAZZA GRAZIOLI (VICINO PIAZZA VENEZIA)

INTERNALIZZAZIONE DELLE BIBLIOTECHE DI ROMA : UNA PROPOSTA NATA SENZA UN CONFRONTO

Il CdA dell’Istituzione Biblioteche di Roma, riunito questa mattina in via Zanardelli, esprime all’unanimità la sua opposizione all’ipotesi di internalizzazione dell’Istituzione.

Questa proposta determina, infatti, per le Biblioteche di Roma, un forte cambiamento di identità con la perdita della sua autonomia progettuale, interrompendo di colpo un’esperienza che ha dato nel tempo risultati positivi sia sul piano della gestione economica che della qualità dei servizi.

Il CdA non può quindi accettare che una formula che ha funzionato, ed è stata una conquista maturata con un ampio dibattito culturale, venga ora liquidata con un gesto unilaterale, senza confronto con le parti in causa e senza ascoltare il suo parere, dopo essere stato chiamato, tra l’altro, proprio dalla stessa amministrazione comunale ad offrire la propria competenza.

Il CdA non è convinto delle motivazioni di “economicità e convenienza”, con cui è stata sostenuta la decisione. Chiede comunque che vengano dimostrate.

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L’internalizzazione priva le biblioteche del loro slancio progettuale senza reali benefici di economicità. I presìdi culturali che esse rappresentano non possono essere gestiti senza riconoscerne lo specifico irriducibile.

In conclusione il CdA convoca per Lunedì 26 alle ore 9.30, presso la Biblioteca Rispoli di Piazza Grazioli un’Assemblea cittadina a cui chiama a partecipare le rappresentanze sindacali, i capigruppo dell’Assemblea capitolina, i componenti della Commissione Cultura, gli amministratori dei Municipi, i lavoratori delle Biblioteche e i cittadini stessi.
Il CdA sarebbe molto lieto di poter contare sulla presenza dell’Assessora alla Cultura Giovanna Marinelli e della Assessora al Bilancio Silvia Scozzese.

Michela De Biase, Presidente della Commissione Cultura ha già confermato la sua partecipazione.

Il CdA dell’Istituzione Biblioteche di Roma Capitale

IO DICO NO.
Come Consigliera del CdA dell’Istituzione Biblioteche ora non dirò nulla. Attendo di condividere le parole pubbliche con i miei colleghi e soprattutto con la Presidente.

Ma sono Consigliera perché sono stata eletta come cittadina, perché riconosciuta (forse) capace di rappresentare, come presidente di un’associazione dedicata a promuovere la lettura, ciò che le biblioteche sono chiamate a fare per il territorio e quindi ho un’opinione precisa su questa decisione annunciata di “internalizzare l’Istituzione Biblioteche” mandando a casa il CdA, l’autonomia progettuale, una storia di 18 anni che è stata sempre e solo una crescita. Cosa che nessuna delle altre idee/aziende comunali può vantare: la crescita.
Perché la storia dell’Istituzione Biblioteche è un vanto per la Città, dal 1996 anno di sua fondazione; è una storia che rende onore al lavoro culturale in quanto dà valore al singolo bibliotecario che vi opera quanto al singolo utente che vi accede.
Ma soprattutto dà valore al territorio che non è un concetto astratto e nemmeno un’idea universale ma tante specificità concrete e un insieme articolato di esigenze..
Ora ci si dovrebbe fermare tutti, sindacati, giunta, commissioni varie e chiedersi perché una macchina culturale capace di produrre senso debba essere smantellata. Perché una crescita dimostrabile in numeri di utenza, prestiti, attività, sedi e metri quadri, che definiscono profili reali di efficienza e di vitalità, debba cambiare gestore. “Costa troppo questa macchina culturale, bisogna risparmiare” – questa la sentenza. “La soluzione è affidare al Dipartimento Cultura, competente e più bravo a risparmiare, tutta la baracca”. Ma il piano reale di risparmio non viene tracciato. Si risparmia e basta. Sicuramente non si risparmia buttando a mare il CdA appena eletto: nessuno di noi prende soldi. Quindi dove e come si risparmia? E da quando il Risparmio è la Visione di un’azione culturale?
Ho il sospetto che la competenza reale di cui ci si vanta è quella del saper far di conto, l’unica “sapienza” che sembra avere ragioni e ragionieri in questo piccolo mondo di roma ex capitale.
Ancora una volta la Cultura si trova faccia a faccia con la Ragioneria. Che non è più vera delle cosiddette “finzioni culturali” perché anch’essa si basa su strutture narrative quando cambia capitoli di spesa per “fingere” risparmi.
Una volta la lotta era più nobile perché la Ragion di Stato non faceva i conti della serva ma disegnava visioni del mondo.
Temo che l’Inverno sia arrivato e che quei granai costruiti con cura rischino di perdere il senso stesso della loro missione: erano lì per indicare a tutti che il Mondo è vasto non per ridurlo all’ombra di pochi.
Le Biblioteche sono presidi culturali…così si dice: “presidi”, sa di strutture militari, di stanziamenti, di fortezze. No, le biblioteche per me sono persone che leggono, persone che s’incontrano, persone che imparano, persone che sanno, sono silenzi e parole: i mattoni immateriali con cui si costruiscono le persone. E le persone non sono né stanziamenti né stanziali.
Mi dispiace tanto: l’Istituzione Biblioteche era una visione, imperfetta nel suo realizzarsi ma mai più in basso dei suoi sogni.
Non c’è Dipartimento fatto di funzionari che possa avere questa stessa “esigenza”. La grammatica è cosa diversa dalla Letteratura.
Io sono costretta a stare dalla parte degli offesi.




Mobilitazioni contro il degrado a Magliana

Corteo presso Via Pasquale Baffi

Corteo presso Via Pasquale Baffi

“Tradizione e dignità basta degrado in questa città” citava oggi lo striscione dei manifestanti,  in Piazza De Andrè, nel quartiere Magliana.

 

I protagonisti: il Comitato di Quartiere Magliana e un’ampia fascia di cittadini, del quartiere, e non; commercianti, passanti, amici di amici.

Tutti per dire “basta al degrado, basta all’abusivismo rom”.

Piazza De Andrè

Piazza De Andrè

Un presidio statico, quello autorizzato. Il corteo, partito spontaneamente, che ha visto la partecipazione di 400 persone, quello non autorizzato.

 

 

 

 

 

Cittadini comuni, ragazze con i fidanzati, esponenti politici del Municipio ma anche persone anziane, bambini. Tutti con l’unico scopo di voler gridare in piazza che “Magliana non è un quartiere di serie B” e che “non ne possiamo più di mondezza e disagio”.

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La tensione è salita quando il gruppo ha deciso di muoversi. Obiettivo: arrivare al Municipio, a Villa Bonelli attraverso il percorso che, da via dell’Impruneta ha visto bloccate la viabilità di via della Magliana e fermo il passaggioa Via Pasquale Baffi.

Tafferugli presso Via dell'Impruneta

Tafferugli presso Via dell’Impruneta

 

Una signora mi ferma “E’ della televisione? Lei deve dire in giro che non sopportiamo più questa intransigenza, che detestiamo questo su e giù di mondezza, carrelli e roulotte parcheggiate”

A partecipare anche l’esponente de La Destra Augusto Santori, il senatore Domenico Gramazio, il consigliere municipale del Popolo della Libertà Daniele Calzetta.
Eccezion fatta per i precedenti nomi indicati si è registrata la totale assenza delle altre forze politiche quali SEL, PD, e Movimento 5 Stelle.

 

Sarà un caso che, finito il corteo, a via della Magliana, non c’erano più camper stanziati a produrre diossina?

 

Montaggio Video