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#Libera: presentati oggi dati di tre anni di attività di Fondazione nazionale Antiusura Interesse Uomo

Fondazione nazionale Antiusura Interesse Uomo
in collaborazione con Libera presenta dati sulle attività antiusura
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129 persone minacciate dall’usura, il 70% riguarda le regioni del sud;
32 persone minacciate da usura di mafia e che hanno denunciato alla magistratura.
La Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo in collaborazione degli sportelli del “Servizio SOS giustizia” di Libera, in quasi tre anni di attività sull’intero territorio nazionale ha incontrato circa 700 persone registrando tra il 2012 e il 2014 un aumento complessivo del 113%.

Tre anni di attività di ascolto di persone in difficoltà, colpite e minacciate dalla piaga dell’usura. La  Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo grazie alla collaborazione degli sportelli del “Servizio SOS giustizia” di Libera ha presentato stamattina a Potenza alla presenza di
don Marcello Cozzi, Presidente fondazione Antiusura Interesse Uomo e responsabile Sportelli SOS Giustizia di Libera, On. Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno, Dott. Santi Giuffrè, Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket.i dati, numeri e storia di  in quasi tre anni di attività sull’intero territorio nazionale: circa 700  persone incontrate registrando tra il 2012 e il 2014 un aumento complessivo del 113%.

Si tratta essenzialmente, di lavoratori autonomi e persone con reddito fisso. Nel 2014  rispetto al 2013 si registra un tracollo pari a -44,1% dei cosiddetti lavoratori dipendenti o pensionati.
Le storie, i numeri presenti nel Rapporto ci fotografano un aumento esponenziale delle situazioni debitorie procapite che genera  sempre piu’  rassegnazione che induce tanti a non cercare più alcuna soluzione a copertura dei propri debiti dovendo scegliere drammaticamente tra la chiusura del debito e la sussistenza quotidiana.

L’usura incontrate , 129 persone che si sono rivolti agli sportelli,  colpisce soprattutto il sud, circa il 70% dei casi. Fanno riflettere i dati del Piemonte (terzo) e del Veneto (ottavo), a conferma, soprattutto questi ultimi, dei dati preoccupanti riportati nella relazione della DIA relativa agli anni 2012-2014.
Le vittime incontrate sono prevalentemente uomini (84%) e soprattutto lavoratori autonomi (53%) le cui storie  dicono che sono vittime due volte, prima della crisi e poi dell’usura. Nel 57% dei casi, infatti, si è fatto ricorso al prestito usuraio per far fronte alle difficoltà economiche delle proprie imprese o attività commerciali e nel 64% dei casi i soldi avuti dagli usurai sono serviti per cercare di risolvere quelle stesse difficili situazioni, spesso inutilmente.

“Grazie al lavoro degli operatori degli sportelli- commenta Don Marcello Cozzi, Presidente fondazione Antiusura Interesse Uomo e responsabile Sportelli SOS Giustizia di Libera  – abbiamo accompagnato alla denuncia il 14% delle persone, ed è molto  significativo che in una regione difficile come la Calabria ciò sia avvenuto nella stragrande maggioranza delle persone incontrate (il 70,8%)  e che quasi sempre ci hanno confidato storie di usura gestita da clan mafiosi. L’usura di mafia è quella che maggiormente abbiamo incontrato nel 2014; ce ne hanno parlato, infatti, 32 vittime delle 57 che da nord e sud hanno deciso di denunciare. “

È vero- si legge nel Rapporto della Fondazione Nazionale Antiusura Interesse Uomo- che l’Istat evidenzia un lieve aumento delle denunce negli ultimi tre anni , è anche vero però che sono tantissimi a non denunciare anche perché non incoraggiati dalle storie di chi lo ha fatto ed è rimasto impantanato tra lungaggini burocratiche riguardo gli accessi ai benefici delle leggi e lentezze giudiziarie.

Tuttavia il dato complessivo di questo triennio ci parla prima di tutto della crisi in atto. E se i nostri numeri ci dicono, come anche la DIA e l’Istat confermano, che Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta rappresentano una sorta di isole felici sia sul versante dell’usura che su quello del rischio usura (non ci è pervenuta nessuna richiesta di aiuto), nello stesso tempo confermano, che la crisi flagella in modo particolare il Sud: il 78% delle richieste di aiuto infatti ci sono pervenute dal sud e dalle isole.

“Proprio questo- conclude Don Marcello Cozzi- ci porta a considerare che, alla luce delle disastrose situazioni economiche che ascoltiamo nel racconto di tanti e delle situazioni debitorie sempre più senza rimedio, tutto ci parla di una crisi strutturale di più grande portata, dinanzi alla quale noi avvertiamo sempre più di rappresentare solo una specie di Lampedusa di un sistema sociale ed economico complessivo che scarta sempre più persone e del quale l’usura, da un lato è semplicemente una conseguenza devastante, e dall’altro un male necessario. Alla fine i disperati che approdano sulle nostre coste sono solo una minima parte dei tanti altri che invece si perdono e perdono tutto per strada.”




#Regoliamoci: Concorso di Libera contro le Mafie

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IX EDIZIONE CONCORSO REGOLIAMOCI

DI LIBERA IN COLLABORAZIONE CON IL

MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

PREMIAZIONE DEI LAVORI DELLE SCUOLE

SULLA CITTADINANZA ATTIVA

DOMANI 5 GIUGNO ORE 10,30

SEDE MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

VIALE TRASTEVERE 76/a-ROMA

SARANNO PRESENTI

STEFANIA GIANNINI MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
DON LUIGI CIOTTI , PRESIDENTE DI LIBERA

NANDO DALLA CHIESA, PRESIDENTE ONORARIO LIBERA-

Disegni, fumetti, fiabe, sceneggiature, spot, cortometraggi, etc. realizzati con passione e creatività. Sono centinaia i lavori esaminati dalla giuria per la lagiornata finale della nona edizione di Regoliamoci, il concorso per le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado organizzato da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.Circa diecimila gli studentiche hanno partecipato al concorso in rappresentanza di oltre 500 scuole di tutta Italia.

La premiazione si svolgerà domani 5 giugno alle 10,30 presso il Ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere-Roma alla presenza del Ministro Stefania Giannini, del Presidente di Libera don Luigi Ciotti e del presidente onorario Nando Dalla Chiesa, e con 100 studenti in rappresentanza delle scuole finaliste provenienti da diverse regioni d’Italia.

Questa edizione, dal titolo “Segui la traccia per far ripartire il futuro”, ha condotto gli studenti a riflettere attraverso alcuni stimoli in un’analisi del presente che vivono, per arrivare ad immaginare e racchiudere in un elaborato (differenziato per fasce d’età) un futuro senza violenze, mafie e corruzione, fatto di diritti e dignità per tutti.

Per la prima volta il Concorso è stato aperto anche alle scuole dell’infanzia, con la categoria “Filo di memoria” (3-7 anni), nella quale i piccoli protagonisti, a partire dal corto animato di Andrea Lucisano “La volpe Sofia”, che in maniera essenziale richiama il mito platonico della caverna e l’eterno rapporto tra bene e male, dovevano immaginare una storia che avesse come protagonista la volpe.

Radici nel futuro” è la categoria che ha visto protagonisti gli studenti tra gli 8 e 13 anni. Una responsabilità importante per loro: raccontare il futuro attraverso le storie dei territori che vivono quotidianamente. Ad accompagnarli nella riflessione il film-documentario dal titolo “Sarà un Paese” di Nicola Campiotti, che racconta la storia di un viaggio attraverso l’Italia compiuto da un bambino di dieci anni. Proposito di questo viaggio è quello di conoscere eascoltare uomini e donne del nostro Paese, testimoni di storie e realtà che incarnano una tensione verso un cambiamento culturale. L’oggetto del bando prevedeva la scrittura della sceneggiatura di un episodio aggiuntivo del film-documentario.

Infine “Riparte il futuro”, la terza categoria del concorso, pensata per gli studenti tra i 14 e 19 anni. La corruzione è il tema su cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di riflettere e confrontarsi. Un fenomeno, quello della corruzione, che rischia di essere sminuito e banalizzato dall’opinione pubblica ma che al giorno d’oggi ruba il futuro e la speranza a tutta la società civile.

Per questa ragione abbiamo proposto agli studenti di lavorare a partire dalla piattaforma di “Riparte il Futuro” e di creare una campagna di comunicazione sulla corruzione.




#Libera contro le mafie: Nessun compromesso al ribasso

Approvare rapidamente la riforma anticorruzione non può significare fare passi indietro sulla prescrizione

Non sono accettabili accordi o compromessi al ribasso. La contropartita della rapida approvazione della legge anticorruzione, già in sé bisognosa di integrazioni importanti, non può essere un inaccettabile passo indietro sulla prescrizione. Ora con la nuova formulazione dei tempi di prescrizione si rischia di andare fuori strada. Con la campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele abbiamo lanciato a petizione, firmata da oltre 80mila cittadini, per chiedere lo stop dei tempi della prescrizione dopo l’inizio della fase processuale, ora con il nuovo testo il blocco è solo dopo la condanna di primo grado: due anni in Appello e uno in Cassazione. Si riusciva a recuperare severità prevedendo tempi più lunghi per i reati di corruzione, ma ora si sta facendo un passo indietro grave,passando da un tempo della prescrizione di 22 anni a uno di 16/18 anni. Inoltre si prevede che questa riforma valga solo per i processi futuri, ma “la Corte europea dei diritti dell’uomo si è più volte espressa dicendo che è possibile che la modifica riguardi anche i processi in corso.” Speravamo in un miglioramento al Senato e invece ci troviamo con un testo peggiorato”. In una nota Ufficio di Presidenza di Libera commenta le anticipazioni della stampa sul nuovo testo di riforma della prescrizione che rispetto quello votato alla Camera viene modificato raddoppiando (piuttosto che triplicando, come era nel precedente impianto di legge) i tempi per i reati di corruzione.




STOP vitalizio ai politici condannati per mafia e corruzione

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 Stop vitalizio ai politici condannati per mafia e corruzione

Piu’ di  500 mila firme di cittadini raccolte con la petizione di

Riparte il futuro, campagna contro la corruzione di Libera e Gruppo Abele 

Domani  6 maggio consegna simbolica delle firme al Presidente del Senato Piero Grasso e del Presidente della Camera Laura Boldrini

Ore 10.30 consegna al Presidente Piero Grasso

Ore 12.00 consegna al Presidente Laura Boldrini

Saranno consegnate domani 6 maggio alle 10,30 al Presidente del Senato Piero Grasso e alle 12.00 al Presidente della Camera Laura Boldrini simbolicamente  le 494.671 firme di cittadini raccolte con la petizione Stop Vitalizio ai politici condannati per mafia e corruzione lanciata dal Riparte il Futuro, la campagna contro la corruzione promossa da Libera e Gruppo Abele. La delegazione sarà guidata da Franco La Torre e Enrico Fontana di Liberae la consegna avviene in vista della convocazione prevista per il 7 maggio della riunione congiunta degli Uffici di presidenza di Camera e Senato sull’abolizione dei vitalizi ai parlamentari condannati con sentenza definitiva per gravi reati.




Newsletter dal Municipio XI

Ponte dei Congressi, con la Conferenza dei Servizi si fa un ulteriore passo in avanti

Ad inizio marzo si è tenuta la Conferenza dei Servizi per la realizzazione del Ponte dei Congressi: siamo molto soddisfatti per il rispetto dei tempi previsti e per le parole del Sindaco Marino in proposito. Con la Conferenza dei Servizi, infatti, la realizzazione di questa opera fa un ulteriore passo in avanti. Il Ponte dei Congressi rappresenta una grande vittoria, in primo luogo per Roma e per il nostro Municipio che da sempre si è battuto per la sua realizzazione, grazie a cui si potrà sbloccare il nodo fortemente congestionato Colli Portuensi – Newton – Magliana – Eur, e chiudere l’anello di collegamento con la parte nord della città. Sappiamo perfettamente che è un’opera molto complessa ma è importante procedere senza indugi in questo percorso e arrivare, nel più breve tempo possibile, alla sua cantierizzazione. Ancora una volta questa Amministrazione ed il Governo si sono dimostrati seri e lungimiranti, rifinanziando un’opera che nella precedente consiliatura era stata, invece, eliminata. Infrastrutture come il Ponte dei Congressi, sono fondamentali per lo sviluppo della nostra città e contribuiscono a far diventare Roma una grande capitale europea, non più prigioniera delle sue contraddizioni e dello sviluppo urbanistico degli anni scorsi.

Rifacimento marciapiedi Via Francesco Pallavicini

Partirà il 30 marzo il rifacimento del lato destro dei marciapiedi di via Pallavicini, nel tratto tra via Bartolucci verso Largo Ruspoli. I lavori consentiranno di ripristinare la corretta percorribilità dei marciapiedi, di ridimensionare le quote dei cigli e di sostituire quelli ammalorati. Prevista anche la pulizia delle caditoie presenti. Gli interventi avranno una durata di circa 45 giorni.

 

Riqualificate le aree pedonali davanti le scuole “G. Pascoli” e “G. Perlasca”

Proseguono gli interventi per la messa in sicurezza delle aree pedonali davanti alla scuola elementare “G. Pascoli”, nel quartiere Marconi. I lavori hanno permesso la sistemazione della pavimentazione, dei parapedonali e dei dissuasori di velocità per l’accesso all’area pedonale. Contestualmente sono state sistemate anche le panchine ed i cestini. In collaborazione con la scuola, inoltre, si sta realizzando un murales sul muro di via dei Papareschi: i bambini della Pascoli hanno scelto il tema e realizzato dei disegno dai quali è stato tratto il bozzetto dell’opera.

Anche l’area pedonale davanti la scuola “G. Perlasca”, a Monte Cucco, è stata ripristinata.

 

Riqualificazione Largo Santa Silvia, spunta anche un murales!

Proseguono i lavori di riqualificazione di Largo Santa Silvia. Gli interventi riguardano la risistemazione dei giardini, con il ripristino dei giochi e della pavimentazione anti-trauma, la piantumazione di essenze erbose, l’installazione di un impianto di irrigazione e l’installazione di parapedonali intorno alla piazza per impedire l’accesso ai motorini. L’area, inoltre, è stata interessata, nei giorni scorsi, da un intervento di pulizia straordinaria da parte dei Pics. Per sabato 14 marzo, a partire dalle ore 11, è prevista una festa di inaugurazione dell’area durante la quale sarà anche mostrato il pannello con un murales realizzato appositamente dall’Associazione Scuola Viva Onlus.

Sos Azzardo, nel Municipio XI aperto il primo sportello gratuito per le vittime di ludopatie

È attivo, nel nostro territorio, un servizio totalmente gratuito contro le ludopatie. E’ stato presentato infatti il 2 marzo nella sede di Villa Bonelli, il nuovo sportello “SOS Azzardo” realizzato dal Gruppo Magliana ’80, in collaborazione con il Municipio e con il Servizio per le Dipendenze patologiche (SerD). SOS Azzardo offre programmi di accoglienza, orientamento e supporto legale, sociale e psicologico in collaborazione con psicologi, medici, avvocati ed educatori, a tutte le persone che soffrono di patologie legate al gioco d’azzardo ed a tutti i potenziali giocatori, con particolare attenzione agli adolescenti, alle donne e agli anziani.

Le problematiche relative alla dipendenza da gioco d’azzardo sono in costante crescita e rappresentano un vero e proprio allarme sociale. Questo dato di fatto ci ha portato a riflette sulla crescente gravità del problema e sulla necessità di offrire il giusto supporto a chi sta vivendo un momento di difficoltà in un contesto storico di crisi e di precarietà lavorativa ed economica, in cui le persone tendono a rinunciare a servizi e consulenze che potrebbero aiutarli a superare situazioni che mettono a dura prova la propria resistenza personale.

Lo sportello si trova in via della Magliana Nuova 160, presso la sede della Cooperativa Magliana ’80, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.

 

Prorogati i termini Premio Arvalia: vota il tuo candidato entro il 15 aprile!

Prorogati di un mese i termini per presentare le candidature per il Premio Arvalia 2015. La scadenza, originariamente fissata al 15 marzo è stata, infatti, posticipata al 15 aprile 2015, al fine di consentire una più ampia partecipazione dei cittadini del Municipio.

Il Premio è uno speciale riconoscimento che il Municipio XI ha istituito nei mesi scorsi per “dare risalto all’impegno di quanti abbiano contribuito a valorizzare le capacità e peculiarità della comunità municipale”. Il premio sarà assegnato, con cadenza annuale, a personalità, a singoli cittadini, ad organizzazioni, che operano nel territorio del Municipio e che si siano distinti per l’impegno sociale, culturale, sportivo, educativo o nella loro attività lavorativa. Una speciale commissione valuterà le candidature che potranno essere presentate, debitamente motivate e documentate, da almeno 20 cittadini residenti nel Municipio o da comitati, associazioni ed enti.

Per informazioni e candidature: www.premioarvalia.it

Il Municipio aderisce a “Spiazziamoli: 50 piazze per la democrazia e contro le mafie”

Il nostro Municipio ha aderito formalmente alla manifestazione “Spiazziamoli: 50 piazze per la democrazia e contro le mafie” del 6 e 7 marzo 2015. L’iniziativa, aperta alla partecipazione di associazioni, gruppi, comitati e cittadini, ha avuto come obiettivo la realizzazione di 50 eventi nella città per rompere il silenzio sulle mafie e la corruzione e fare di Roma un palcoscenico e una piattaforma di democrazia e impegno antimafia. Nel nostro territorio, in particolare, il 7 marzo si è svolto a Corviale, presso il Campo dei Miracoli di via Poggio Verde 455, l’evento “Un calcio contro l’illegalità contro Mafia Capitale”, che ha visto insieme la Nazionale Magistrati, l’Associazione Avviso Pubblico, e l’Associazione Calciosociale, in una giornata dedicata allo sport e al confronto. Continua, quindi, l’impegno del nostro Municipio contro le mafie e l’illegalità, iniziato a novembre 2013 con l’adesione al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco di azzardo” e la firma del Protocollo “Municipi senza Mafie” promosso dall’Associazione DaSud, per ribadire il proprio impegno nella diffusione dei valori della legalità e di buone pratiche di prevenzione e controllo sui fenomeni di corruzione e illegalità. Impegno che, inoltre, ha visto il Municipio partecipare alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si è tenuta il 22 marzo 2014 a Latina.

Siglato un protocollo d’intesa con Amministrazione penitenziaria per reinserimento sociale

Il Municipio Roma XI grazie ad un protocollo di intesa con il Provveditorato regionale Amministrazione penitenziaria del Lazio, metterà a disposizione opportunità lavorative, formative e di reinserimento sociale per lo svolgimento di lavori di utilità pubblica in favore di persone in esecuzione di pena e in messa alla prova: il Provveditorato, tramite l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina, individuerà un numero di persone per le quali sussistano le condizioni per l’ammissione al lavoro all’esterno e/o alle misure alternative da inserire nelle attività previste, mentre il Municipio XI metterà a disposizione opportunità lavorative, formative e di reinserimento sociale. Il Protocollo prevede il coinvolgimento, nel lungo periodo, di circa 10 persone di cui 3 nell’immediato, in lavori di utilità pubblica a titolo volontario per periodi determinati nell’attività di manutenzione del decoro urbano e delle aree verdi del Municipio XI. Grazie a questo Protocollo le persone con problemi di giustizia potranno scontare la pena in lavori di pubblica utilità, anziché in carcere. Per la prima volta un’amministrazione di Roma Capitale sigla un’intesa di questo genere. Siamo molto orgogliosi, quindi, che il nostro Municipio faccia da esempio e speriamo che sia seguito anche da altre Amministrazioni.

Corsi di italiano per donne straniere al Centro Maree

Al Centro per le Donne “MAREE” di Via Monte delle Capre, si svolgerà un corso di italiano gratuito per donne straniere. Il corso è del Livello A2, ha una durata di 80 ore e prevede un esame finale per il rilascio della certificazione valida per l’Accordo di Integrazione e il Permesso di Soggiorno UE di lungo periodo. Il Municipio ha patrocinato e promosso questo corso di “alfabetizzazione” per favorire l’integrazione delle molte persone straniere che vivono nel nostro territorio e che, soprattutto nel caso delle donne, spesso non hanno opportunità per migliorare la conoscenza della lingua italiana. Il corso si rivolge, in particolare, alle donne più vulnerabili, ospitate per ragioni di sicurezza ed incolumità presso il Centro Antiviolenza “Maree” e presso il centro per vittime di tratta “Prendere il volo”.

Presto le “Casa dell’Acqua” nei mercati rionali

In alcuni mercato rionali del nostro territorio saranno presto installate le “Case dell’Acqua”, moderni nasoni hi-tech che offrono acqua fresca, naturale o frizzante ai cittadini, con dosi da bicchiere o da bottiglia di un litro. Il Municipio ha scelto i mercati rionali per posizionare le “Case dell’acqua” con l’obiettivo di promuovere le attività degli stessi mercati, mettendo a disposizione un servizio originale che, creando un nuovo punto di interesse e di attrazione, può favorire una maggiore presenza di utenti. I mercati scelti sono: Mercato Magliana in via Fauglia, Mercato Trullo in via Campagnatico e Mercato Santa Silvia in via degli Irlandesi.

Nuove potature degli alberi in via del Trullo

Si stanno effettuando, in questi giorni, le potature degli alberi in via del Trullo. Le operazioni, che non venivano effettuate da molti anni, hanno riguardato circa 90 alberi. Questi interventi rientrano nel programma di potature previsto per 2015 dall’Assessorato all’ambiente di Roma Capitale che, nel nostro territorio, comprende anche via Blaserna e via Borghesano Lucchese.

Corviale 3D: al via progetto per over 65

Il Municipio Roma XI, in collaborazione con Arci Solidarietà Onlus e grazie al finanziamento della Regione Lazio – Direzione Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, ha promosso Corviale 3D: un progetto di sensibilizzazione verso l’invecchiamento attivo e lo scambio intergenerazionale. Il suo obiettivo primario è il benessere sociale della persona anziana (over 65), attraverso l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, vero e proprio “patrimonio collettivo” in grado di moltiplicare le occasioni di incontro e confronto. Ma non solo. Corviale 3D mira a riunire, attraverso uno scambio di informazioni, esperienze e competenze due generazioni e, di conseguenza, tutto il quartiere. Il progetto, infatti, propone un modello di scambio intergenerazionale: attraverso le risorse presenti sul web, come i social media, i blog, i portali aggregatori, sarà possibile stimolare un atteggiamento solidaristico tra i giovani e gli anziani, partendo dalla trasmissione di conoscenze e competenze in entrambe le direzioni. Si partirà giovedì 12 marzo alle 16, dal Centro di Aggregazione Giovanile “Luogocomune”, frequentato dai giovani del quartiere, che si aprirà ai cittadini over 65. A partire da questo spazio i giovani e gli anziani collaboreranno per realizzare un modello di mappatura partecipata del quartiere, individuandone i luoghi di aggregazione, i servizi, gli spazi comuni e proponendo un racconto nuovo di Corviale, che sia il risultato dei due punti di vista.




#Spiazziamoli all’ Università Roma Tre

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La gravità e la diffusione dei fatti messi in luce dall’indagine “Mondo di mezzo” della Procura di Roma, rendono urgente una reazione civile e sociale diffusa nella città e nei luoghi della formazione.
Da questa idea nasce “SPIAZZIAMOLI”, una rete di associazioni che scelgono di contrastare le mafie in modo autentico che nella giornata del 6 e del 7 marzo mettono in campo 50 iniziative sul tema di Mafia Capitale all’interno della città di Roma.

Noi studenti e studentesse di Link Roma Tre abbiamo deciso di aderire a SPIAZZIAMOLI perché crediamo sia necessario parlare di contrasto alle mafie anche nelle Università,
perché crediamo che l’informazione e la formazione sul tema rappresentino il primo necessario passo verso un’azione comune, perché la mafia uccide il territorio, accentua le diseguaglianze, saccheggia le nostre risorse e rompere il silenzio sulle mafie significa aprire una discussione pubblica sul futuro di questa città, promuovere la trasparenza nelle amministrazioni locali, promuovere i diritti sociali e civili come antidoto al ricatto dei clan, valorizzare le buone pratiche, per costruire una nuova stagione di impegno profondo, che coinvolga i territori e lavori sui diritti e la partecipazione.
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Per approfondire la tematica, capirne le dinamiche, i protagonisti, e capire come si affronta un fenomeno di tale complessità ne parliamo con

– Lirio Abbate – Giornalista de L’Espresso

– Celeste Costantino – ex portavoce di “Associazione antimafie daSud”

– Marco Genovese – Referente di “Libera.Associazioni,nomi,numeri contro le mafie”

– Prof. Eligio Resta – Filosifa del Diritto, Roma Tre
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L’incontro si terrà

il 6 Marzo alle ore 9.30
in Aula 7
nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma Tre




#Spiazziamoli al Mitreo Arte Contemporanea

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#Spiazziamoli a Corviale

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Raffaele Cantone: “Corruzione, non la sconfiggeremo mai davvero del tutto, si può solo limitarla”

 

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l presidente dell’Anticorruzione: “Orlando fa bene a non sottovalutare il fenomeno. Positive le decisioni del governo su Expo, voto di scambio e autoriciclaggio”

di LIANA MILELLA 


ROMA – Un aggettivo per definire la corruzione in Italia?

“Stabile e duratura”.

L’anno in cui non ci sarà più?
“Mai. Non riusciremo mai a sconfiggerla del tutto perché nessuno degli Stati moderni ne è indenne”.

Non è la triste ammissione di una sconfitta?
“Assolutamente no, perché l’obiettivo è ridimensionarla nei limiti fisiologici “.

È questa l’analisi del presidente dell’Authority Anti-corruzione Raffaele Cantone.

Corruzione “intollerabile” dice Orlando. È il solito slogan della politica per coprirsi le spalle?
” Ho letto integralmente il suo intervento. Quella definizione è inserita in un’analisi di contesto che mi pare assolutamente corretta. E comunque la condivido”.

Parlare male della corruzione i questi tempi non è un modo per sgravarsi la coscienza?
“È vero il contrario. È coraggioso non sottovalutare il fenomeno. Chi è al governo di solito lo fa, invece quella di Orlando è un’analisi giusta”.

Davvero pensa che ci vogliano 10 anni per far calare gli indicatori della corruzione?
“Ho volutamente esagerato. La prevenzione non è un processo i cui risultati si apprezzano subito. La prevenzione non è un arresto. Ci vorranno meno di 10 anni. Ma la politica deve capire che non può usare la logica della trimestrale di cassa… I problemi complessi hanno bisogno di soluzione complesse e di tempi non brevi”.

Non le pare che il governo, a parte la sua nomina, sia terribilmente in ritardo nelle misure anti-corruzione? Se ne parla, ci si vanta, ma non si approva nulla…
“Non sono d’accordo. Sono state fatte cose importanti. È stato rafforzato il potere del mio ufficio in modo significativo, sono stati messi in sicurezza i lavori dell’Expo, tant’è che l’Ocse è venuto a Milano e ha apprezzato i nostri controlli e vuole esportarli. Sono stati approvati voto di scambio e autoriciclaggio. È un pezzo di un percorso, ma Renzi ha promesso altri poteri per noi e c’è il pacchetto di Orlando… “.

…Non è un pannicello caldo portare da 8 a 10 anni la pena massima della corruzione e lasciare il resto com’è?
“Nella lotta alla corruzione, più che aumentare pene, preferisco approvare il nuovo codice degli appalti. Bisogna smetterla di pensare che i problemi si possano risolvono mettendo mano al diritto penale”.

Guardi la prescrizione… siano ai primissimi passi. E già si litiga sulla norma transitoria.
“Questa riforma è ineludibile, quanto meno per i reati di corruzione, perché si tratta di correggere un errore della ex Cirielli che ha ridotto a metà i tempi della prescrizione”.

Deve valere o no per i processi in corso?
“La faccenda non mi entusiasma. Sarebbe utile se le nuove regole potessero valere per i processi in corso, ma sarebbe un segnale importante anche se valessero per il futuro”.

Falso in bilancio, le soglie, il guazzabuglio sulla delega fiscale. È un grande pasticcio.
“Parliamoci chiaro, una cosa sono i reati tributari, un’altra i falsi in bilancio. Sono due delitti completamente diversi. Nei primi il danneggiato è il fisco, per cui è irrilevante il livello di ricchezza di chi evade ai fini del danno, al massimo potrà essere un’attenuante avere un reddito più alto. Nel falso in bilancio invece il danneggiato è la fede pubblica, l’esatta esposizione della situazione economica di una società. Di conseguenza é chiaro che, entro certi limiti di tolleranza, lo spostamento dal vero può anche essere non punibile. Ma la percentuale non può essere molto elevata e soprattutto non convince che ci sia un pezzo di perseguibilità a querela”.

Se la corruzione è “intollerabile ” perché premiare chi non paga le tasse?
“Reputo giusto che nei reati tributari ci sia una soglia al di sotto della quale il giudice penale non deve intervenire, non stabilita in percentuale, ma fissa e uguale per tutti i cittadini. Al di sotto il fatto resta sanzionato in via amministrativa “.

Gli evasori non meriterebbero di restar fuori dalla vita pubblica? Ma qui si discute di agibilità politica per Berlusconi….
“Bisogna uscire dalla trappola di guardare ogni norma con la lente dell’utilizzabilità per l’ex premier. Ne esistono di non corrette a prescindere da lui. L’evasione fiscale è un reato grave e merita una stigmatizzazione sociale rilevante. È necessario un cambiamento culturale”.

Milano e Roma, Expo e Mafia capitale. Chi sta peggio?
“All’Expo si sono verificati fatti molto gravi, ma c’è stata una prevenzione antimafia e anticorruzione che sta funzionando. Mafia capitale ha colto tutti di sorpresa. Se un sistema corruttivo poteva essere immaginato, l’ampiezza accertata e il coinvolgimento della mafia sono un pugno nell’occhio”.

È normale che non si commettano reati solo se c’è il commissario?
“Non lo è affatto, ma è il segnale che pezzi delle istituzioni stanno provando a mettere in sicurezza gli appalti. C’è una parte del sistema sana, che vuole essere garantita”.




Mafia e illegalità a Roma: intervista esclusiva a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Anticorruzione

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Roma – Corviale, Raffaele Cantone (magistrato, presidente Autorità Anticorruzione) e Elisa Longo (giornalista) nella palestra di Calcio sociale, convegno Contromafie 2014

Le organizzazioni mafiose ricercano il consenso sostituendosi allo Stato e alla società civile nei territori. Raffaele Cantone risponde alle domande di CorvialeDomani sulle preoccupazioni dei cittadini, durante la giornata di apertura di Contromafie 2014, svoltasi nella sede di CalcioSociale a Corviale il 23 Ottobre.

Una delle cause principali del degrado in cui viviamo a Roma è l’intreccio tra economie criminali e fenomeni di corruzione. Si può affermare che nella Capitale si stia manifestando una nuova tipologia di mafia, frutto anche della contaminazione tra mafie di origine nazionale e mafie straniere?

«Non ho contezza di fatti specifici a riguardo, ma è sicuramente vero che le mafie, ormai, abbiano assunto un carattere transnazionale, a Roma come nel resto del paese. Si tratta di un rapporto bidirezionale, che vede gruppi italiani di criminalità organizzata in perfetta osmosi con “colleghi” di provenienza prevalente dai paesi dell’est Europa. Si tratta di organizzazioni che si scambiano uomini e mezzi, nonché supporto logistico, per la gestione dei loro affari illeciti».

Le attività criminali si stanno concentrando soprattutto nei quartieri multietnici di Roma dove stanno prendendo piede forme di strumentalizzazione e promozione di movimenti populistici e xenofobi.  Esiste un interesse diretto da parte delle organizzazioni criminali a favorire questa  modalità di controllo sociale per ottenere in tal modo un consenso diffuso intorno alle proprie attività illecite? 

«La ricerca del consenso è fondamentale per la sussistenza di queste organizzazioni criminali; un modo per ottenere tale consenso è, ovviamente, sostituirsi allo Stato nel rispondere ai bisogni fondamentali della gente. Ecco perché lì dove lo Stato non riesce ad essere presente, se non in modo repressivo, le organizzazioni mafiose prosperano. Io sono napoletano, ed il quartiere Corviale di Napoli si chiama Scampia: deficit di urbanizzazione e totale assenza di presidi minimi di legalità – se non quelli realizzati da associazioni e volontari – rappresentano il comune denominatore di due realtà che sono molto più vicine di quanto si possa immaginare».

Non sarebbe il caso di svolgere una ricerca-azione di tipo interdisciplinare – tipo quella che fece Franco Ferrarotti negli anni Sessanta proprio nelle periferie romane – per venire a capo di tutte le tipologie del fenomeno e delle connessioni nazionali e internazionali?

«Senza nulla togliere al valore educativo e pedagogico della sociologia, credo di poter dire, senza tema di smentita, che questo fenomeno, con tutte le sue declinazioni e connessioni dentro e fuori dai confini del Paese, sia già ampiamente noto a chi è chiamato a contrastarlo e sconfiggerlo».

In alcuni quartieri di Roma, come Corviale, Torpignattara, Pigneto, si stanno sperimentando percorsi partecipativi “dal basso”.  In tali percorsi, quali forme di contrasto alle mafie si potrebbero realizzare da parte della società civile, nonostante la persistente sottovalutazione della presenza del fenomeno mafioso nella Capitale e della sua specificità da parte delle istituzioni?

«La lotta alle mafie deve necessariamente seguire due binari: quello repressivo e punitivo – compito precipuo di magistrati e forze dell’ordine – e quello culturale, che attiene alle coscienze di ciascuno di noi. Il rispetto delle regole, anche le più elementari, che caratterizzano una comunità è il primo passo per l’affermazione dei principi del vivere civile».

Quale ruolo svolge il giornalismo d’inchiesta e quali forme di collaborazione si potrebbero realizzare tra giornalisti e cittadini?

«Se il giornalismo, tout court, è il cane da guardia della democrazia, i cittadini possono, e devono, diventarne le sentinelle»