1

ACCADE A CORVIALE: “Stasera cucino io” e “La scuola va in biblioteca”

cucino

La scuola va in biblioteca

 

In concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico sono riprese le visite guidate delle scuole alla Biblioteca Nicolini, via Marino Mazzacurati 76

 

Quest’anno le proposte di attività che si svolgono il lunedì mattina riguardano:

 

·       La caccia al libro :  Il Gioco è rivolto ai bambini delle scuole primarie 3° 4° e 5° elementare.   Il progetto curato dal  personale della biblioteca, ha come scopo principale quello di avvicinare i bambini al mondo dei libri attraverso la ricerca giocosa dei testi. I bambini, divisi in squadre di massimo 4 elementi devono cercare i testi e rispondere per scritto  ad alcune domande. Ogni squadra ha un percorso a tema: Storia, Geografia, Musica, Arte, Fantascienza, Miti e leggende.  Una volta concluso il percorso si procede alla verifica delle risposte. In questo gioco i bambini stimolati dalla gara imparano a cosa serve la  catalogazione e le modalità della ricerca dei testi sia on line che a scaffale.

 

·       CHIUDETE GLI OCCHI…  viaggiamo con la fantasia  Progetto rivolto ai bambini delle scuole primarie 3° 4° e 5° elementare e scuole medie che vogliono dare corpo alle loro fantasie attraverso la composizione di poesie. Il progetto  curato dalla poetessa Carla De Angelis in collaborazione con il personale della biblioteca, ha come scopo principale quello di avvicinare i bambini alla poesia.

 

·       AstronomiaProgetto rivolto ai bambini delle scuole primarie 3° 4° e 5° elementare e scuole medie.  1° PROPOSTA Sole chiama Terra Un’attività sulla nostra stella. 2° PROPOSTA  Andiamo a conoscere Pianeti. Le attività sono condotte/guidate da due astrofisici che lavorano presso il Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università Roma Tre:  Dott. Enrico Bernieri – Dott.ssa Ilaria De Angelis

LE ATTIVITA’ SONO COMPLETAMENTE GRATUITE E COMPORTANO SOLO L’ISCRIZIONE (gratuita) DEI BAMBINI ALLA BIBLIOTECA (con modalità da concordare). Le scuole interessate possono fare richiesta via email a;

s.achilli@bibliotechediroma.it; m.desalvo@biblitechediroma.it;   oppure telefonando alla biblioteca : 0645460421.

 

 

Affrettatevi a prenotare!!!!!!!

 

 




Istituire a Tor Pignattara la Casa della società civile

«Alla Marranella lì all’incrocio dell’Acqua Bullicante e la Casilina c’era più via vai di macchine e di gente che in via Veneto…» Così Pasolini descrive il centro di Tor Pignattara in Ragazzi di vita.

Ebbene, proprio in questa piazza, dove via dell’Acqua Bullicante fa angolo con via della Marranella, fu costruito nel 1950 un palazzo di otto piani. I primi due furono acquistati dall’ USIS (United States Information Service) per collocarvi una delle innumerevoli biblioteche che l’organizzazione americana aveva sparse in venti Paesi. Una biblioteca a scopo didattico per dare la possibilità a tutti di prendere in prestito ogni tipo di materiale utile a conoscere la vita americana e le novità in campo industriale. Nella struttura si svolgeva un’intensa attività culturale: mostre fotografiche, conferenze, presentazioni di libri. E i giovani studenti e i cittadini di ogni età la frequentavano con grande interesse.

Ma nelle prime ore di lunedì 19 settembre 1966 una bomba ad orologeria esplose nell’atrio della biblioteca. I locali subirono danni gravissimi. E schegge dell’ordigno colpirono un’auto parcheggiata di fronte, le vetrine dei negozi e le abitazioni dei palazzi vicini. Per fortuna non ci furono vittime. E non si seppe mai chi fosse l’autore del gesto dissennato.

Gli abitanti più anziani di Tor Pignattara ricordano l’episodio come una ferita non più risanata. Un atto insensato e oltraggioso nei confronti del quartiere e una perdita irreparabile. Infatti, dopo l’attentato, l’Usis vendette i locali e la biblioteca non fu più istituita. Col tempo quel luogo di cultura è stato rimpiazzato da una banca.

Ora, a piazza della Marranella, il Municipio V ha concesso ai cittadini la sala dove fino a qualche anno fa si riuniva il consiglio municipale. Si potranno svolgere laboratori e riunire gruppi di studio al fine di elaborare proposte su diversi problemi, da quelli più gravi, come la presenza delle mafie sul territorio, alla necessità impellente di diffondere cultura e conoscenza nel quartiere, integrare gli immigrati con gli italiani, gestire in modo partecipato i beni comuni e progettare lo sviluppo locale.

Sarebbe utile che il Comune di Roma affidasse in modo permanente i locali di piazza della Marranella ad un soggetto partenariale aperto a tutti i comitati, associazioni e singoli cittadini per farne la Casa della Società Civile di Tor Pignattara.

In questo modo, dopo quarantotto anni, la ferita che la comunità locale subì con l’attentato alla biblioteca potrà finalmente essere sanata. E la cultura diffusa potrà riprendere a svolgere la sua funzione generatrice di coesione sociale e sviluppo umano.

 

 

Piazza della Marranella

Piazza della Marranella

 

 




Video > Break teatrale in Biblioteca Renato Nicolini – serata Dacia Maraini

longo

Elisa Longo e Dacia Maraini




Video > Lettori, autori e attori e tutti in scena alla Biblioteca Renato Nicolini

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata




Dacia Maraini in Biblioteca: presentazione del libro “Il sogno del teatro. Cronaca di una passione”

Evento partecipato e sentito quello del 4 giugno a Corviale, nella Biblioteca Renato Nicolini con un’ ospite d’onore e d’eccezione: la scrittrice Dacia Maraini accompagnata dal giovane coautore del suo nuovo libro Eugenio Muralli. 

Dacia Maraini, Eugenio Murrali ed Antonio Trimarco nella biblioteca Renato Nicoli

Dacia Maraini, Eugenio Murrali ed Antonio Trimarco nella biblioteca Renato Nicolini

In un periodo di forte crisi culturale, in cui i tagli finanziari tolgono il respiro a tutte quelle attività e istituzioni che rendono una società libera ed emancipata, l’incontro con l’Autrice è stato entusiasmante.

Il tema trattato era denso e ricco di ricordi, una nebulosa carica di immagini, quando più sfuocate quando meno, e di esperienze vissute.

Il teatro, come sogno e utopia, è stato centrale nella vita di Dacia Maraini, pregnante dai primi esordi nel Collegio della Santissima Annunziata quando, a dieci anni, scriveva sceneggiature da recitare a ricreazione alle prime prove in un teatro vero, con la compagnia di Guicciardini Il Porcospino, agli anni Sessanta al circolo Culturale Centocelle, al teatro – cantina “La Maddalena”.

Attivista politica e impegnata tuttora nella battaglia a favore della cultura ha accolto gli inviti di partecipazione del direttore della Biblioteca, Antonio Trimarco, a protestare contro la chiusura delle biblioteche, simboli di cultura del popolo e di tutti, <<..un luogo pieno di libri, in cui mi sento come se vivessi in mezzo ai fiori, dove qualcosa mi da nutrimento>> ha commentato la scrittrice.
Una donna prima, una donna dalla parte delle donne, fatta con lo stampino “femminista”, una donna di cultura <<Basta la parola per fare il teatro>> ha affermato durante la serata.

Dacia Maraini intende il teatro come unico strumento e modo di mettere in contatto corpi veri che si realizzano nel rapporto dialettico con il pubblico, del quale ci si riempie l’anima. E intende anche il teatro come unico posto dove non c’è nulla di virtuale, un posto che va difeso “con le unghie e con i denti”.

La serata è stata accompagnata da testi teatrali e frammenti di spettacoli della Maraini: a cura di Roberta Gasparetti e Emanuela Amato accompagnate dal sax di Claudia Ciabatti.

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata

Roberta Gasparetti e Emanuela Amato recitano durante la serata

Per Dacia Maraini il teatro è sempre stato impegno, poesia, piacere, dono, e questo libro-intervista trice ci guida alla scoperta della sua scrittura: dalla collaborazione con Alberto Moravia negli anni Sessanta alle opere realizzate negli ultimi anni, e ne restituisce tutto il suo fascino.

Una scrittrice unica nel catturare e mettere in scena le sfumature più intime dell’esistenza umana.

Un libro reportage che è la cronaca di un sogno, di una passione, citando il sottotitolo, e di un progetto che ha animato e che anima ancora lo spirito di tante persone.

Tutti diversi e con intenti differenti. A legarli e a legarci un palcoscenico.

Luci spente.

 

La serata è stata dedicata a Giuseppe Testa, un giovane e validissimo bibliotecario in servizio presso la Renato Nicolini scomparso da pochissimo tempo.




Un baule pieno di gente: storia e storie di Antonio Tabucchi, a Corviale in biblioteca

Lunedì 31 marzo vi invitiamo a passare una bella serata su Antonio Tabucchi. Si inizia alle 19 presso la Biblioteca Renato Nicolini, via Marino Mazzacurati 76, Nuovo Corviale.
antonio-tabucchi_0x440
Antonio Tabucchi
A due anni dalla scomparsa dello scrittore e traduttore pisano la biblioteca Renato Nicolini dedica a lui una serata, ci accompagnerà dentro la vita e l’opera di Tabucchi Dario Pontuale giovane critico e scrittore romano. La serata sarà allietata anche dalle note del musicista Alfredo Tagliavia. A seguire, ore 20.30, proiezione del film tratto dal romanzo  “Notturno Indiano”.Dario Pontuale ha collaborato con l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico ed attualmente collabora con le riviste letterarie “Aghios: quaderni di studi sveviani”, “Esperienze Letterarie”, “Soglie”, “Narrativa” e “Medioevo Letterario italiano”. Autore nel 2007 del libro “La biblioteca delle idee morte” premiato con il “Mario Soldati”, nel 2009 de “L’irreversibilità dell’uovo sodo”, entrambi edizioni Il Filo e nel 2012 “Nessuno ha mai visto decadere l’atomo di idrogeno” ed. Bordeaux.

Il Film
Un viaggiatore senza nome arriva a Bombay alla ricerca di un amico. Prosegue verso sud, verso Goa, passando per Madras, ma è una pista falsa. Il mistero non è nel ricercato, ma nell’investigatore: il suo è un viaggio iniziatico. Se non fosse per la conclusione ciancicata, sarebbe un film perfetto come una conchiglia chiusa in sé stessa, ma piena di echi. Il suo fascino inquietante nasce dal contrasto tra la concretezza della realtà e lo sguardo assorto e perplesso del viaggiatore, ora angosciato, ora attraversato da lampi di follia. La musica di Schubert risuona misteriosamente intonata a questo film multitonale. Adattato da un romanzo breve (1984) di Antonio Tabucchi, vinse il 1° premio al Florence Film Festival.AUTORE LETTERARIO: Antonio Tabucchi.
L’incipit del libro
Il tassista aveva una barba a pizzo, una reticella sui capelli e un codino legato con un nastro bianco. Pensai che fosse un sikh, perché la mia guida li descriveva esattamente così. La mia guida si intitolava: India, a travel survival kit, l’avevo acquistata a Londra più per curiosità che per altro, perché forniva sull’India informazioni assai bizzarre e a prima vista superflue. Solo più tardi mi sarei accorto della sua utilità. L’uomo correva troppo forte per il mio temperamento e suonava il clacson con ferocia. Mi parve che sfiorasse i pedoni di proposito, con un sorriso indefinibile che non mi piaceva. Alla mano destra portava un guanto nero, e anche questo non mi piacque. Quando imboccò Marine Drive parve calmarsi e si allineò tranquillamente in una delle file del traffico, dalla parte del mare. Con la mano guantata indicò le palme del lungomare e l’arco del golfo. «Quello è Trobay», disse, «e davanti a noi c’è l’isola di Elephanta, ma non si vede. Sono certo che vorrà visitarla, i battelli partono ogni ora dal Gateway of India».

https://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW597675&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode

 Antonio Tabucchi
Dario Pontuale – http://www.stradariopontuale.com/