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Il Mitreo di Corviale: una speranza contro il degrado che non deve chiudere – video

 

Corviale è un quartiere di Roma storicamente ricordato dai giornali più per criminalità e degrado che per i successi raggiunti nel combattere questa decadenza. Una di queste belle storie è rappresentata dal centro culturale Mitreo, presente nel quadrante sin dal 2007 e protagonista di una rinascita artistica e umana per tutti gli abitanti della zona. Un’esperienza che sembrava a rischio, ma ora le istituzioni ne riconoscono l’importanza e rassicurano sul suo proseguimento.
Come ci racconta Monica Melani, l’artista che con la sua impresa Iside vinse un bando nel 2005 per poterlo aprire, «il compito del Mitreo è sempre stato quello di mettere al centro della rigenerazione del quartiere il ruolo dell’arte e degli artisti. Insieme a una quindicina di associazioni abbiamo organizzato corsi di danza classica e contemporanea, di balli etnici e popolari, di tango; corsi di teatro, di disegno, di pittura, di inglese; e ancora, laboratori artistici e ginnici con attività specifiche per bambini e per la terza età, che includono anche lo yoga e il qi gong. Almeno 13000 ore di questa formazione sono state rese in forma gratuita. Abbiamo ospitato 600 tra eventi e spettacoli, 250 dei quali gratuiti. Circa 3600 artisti hanno potuto esprimere il loro talento da noi». Un enorme bagaglio di vita culturale su cui rischiava di calare il sipario: «Nel 2018 ci hanno riferito che al 7 dicembre 2020 la convenzione che tiene in vita il Mitreo non sarebbe stata rinnovata. Spero di potermi sedere presto con le istituzioni a un tavolo partecipato da cittadini e associazioni di Corviale per poter dire la nostra su come portare avanti questa esperienza; nessuno più di noi può sapere cosa serve al quartiere dal punto di vista culturale».
A dicembre 2020 è stata la stessa sindaca della capitale, Virginia Raggi, ad annunciare una proroga: a Iside viene concesso di rimanere fino al 31 luglio 2021 e nel frattempo, promise la prima cittadina, sarebbe stato avviato un percorso partecipato insieme alla comunità di Corviale per “dare continuità a questa esperienza importantissima”. Ed effettivamente a novembre 2020 era stata emanata la direttiva n.7 che chiedeva al Municipio XI, dove Corviale è compreso, l’apertura di questo tipo di consultazione; cosa mai messa in atto dal Municipio (che abbiamo interpellato con una istanza firmata da 35 gruppi no profit, senza ricevere risposta, per chiedere spiegazioni in merito a questa inefficienza). Ad agosto però è l’assessora alla Crescita Culturale del Campidoglio, Lorenza Fruci, a rassicurare: «L’amministrazione riconosce l’importanza socio-culturale del Mitreo; per questo annuncio che il percorso partecipato parte a settembre e che le consultazioni con cittadini e associazioni dureranno circa un paio di mesi. Purtroppo per problematiche relative alla sicurezza dell’immobile in cui si trova il Mitreo non è più possibile prorogare la concessione fatta all’impresa Iside; sono cambiate le leggi e non si può più autorizzarne l’uso con quelle vigenti al 2005. Si deve procedere a un nuovo bando e proprio attraverso il percorso partecipato capiremo se sarà il vincitore a occuparsi della messa in sicurezza oppure il Comune stesso. Ringrazio la delegata alle periferie Federica Angeli per aver mediato con la cittadinanza del quartiere come anche l’assessore Luca Montuori che si è reso disponibile per attivare il percorso partecipato». Dichiarazioni che saranno oggetto di approfondimento  durante il processo stesso.
Al Mitreo molte persone hanno trovato una possibilità per esprimere sé stesse. Ce lo racconta ad esempio Elisabetta, residente nel quartiere insieme ai suoi quattro figli. Due di loro hanno frequentato il centro facendo danza classica e pittura. «Si sono trovati benissimo; gli insegnanti hanno aiutato i miei figli a portare verso l’esterno contenuti molto personali e a superare le loro insicurezze. Entrambi sono davvero innamorati di loro. Viviamo una situazione difficile in famiglia, visto che mio marito è morto e ho un figlio disabile; il Mitreo ci ha aiutato molto». Elisabetta è inoltre testimone di come il centro sia stato reso disponibile per distribuire cibo durante il lockdown del 2020.
Attraverso le lezioni di danza del Mitreo, curate dall’associazione Danzando di Venanzia Mendozzi, c’è chi ha addirittura trovato una possibile strada nella vita. È il caso di una delle figlie di Adriano, altro residente di Corviale. «Lei ha cominciato a frequentare il corso di danza al Mitreo a tre anni. È diventata così brava che ora è entrata al Balletto di Roma». Percorso, ci si augura, simile a quelli già fatti da Chiara Marolla e Loredana Canditone: loro non sono residenti a Corviale, ma venivano fin qui dal quartiere Monteverde quando erano minorenni per partecipare alle lezioni di Danzando e ora, maggiorenni, sono ballerine professioniste, con importanti percorsi all’estero per quanto riguarda Chiara e in Italia per quanto riguarda Loredana.
Il 15 settembre è stata convocata la prima riunione del percorso partecipato. Sono intervenuti sia l’assessora Fruci che varie associazioni e cittadini del quartiere. Il video che vi presentiamo ne racconta alcuni passaggi e interventi. Che il centro culturale Mitreo continui a esistere, come promette ora il Comune di Roma, non può che essere una buona notizia per tutto il quartiere e non solo. Sempre che la promessa venga mantenuta.
di Christian Dalenz

 

 




Roberto Gualtieri incontra le associazioni culturali romane – video

Roma, teatro Marconi – Il 14 settembre 2021 Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma per il Partito Democratico, ha incontrato alcune delegazioni di associazioni culturali operanti nella capitale per discutere del rilancio del settore.

Interventi di Checco Galtieri (Forum Nazionale Educazione Musicale) e Francesca Danese (Forum Terzo Settore – Lazio)




Change The Change, 30-31 luglio 2021: Corviale esempio europeo di rigenerazione urbana – video cronaca (ita/eng)

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Il 30 e il 31 luglio Corviale Domani ha guidato attraverso il quadrante Corviale di Roma gli esponenti di tre importanti associazioni europee (Hesed Sofia dalla Bulgaria, Action Sinergy dalla Grecia e Weltgewandt dalla Germania) con le quali collabora nel progetto Change The Change, dedicato alla comunicazione e alla formazione nel campo del cambiamento climatico e finanziato dall’Unione Europea. L’obiettivo della visita era quello di mostrare il lavoro di Rigenerare Corviale, il piano con il quale Corviale Domani in collaborazione con la Regione Lazio intende ristrutturare, ammodernare e ravvivare l’intero quartiere.
Il quadrante soffre di una situazione di degrado sia sul piano edilizio che su quello culturale, che finisce purtroppo per provocare anche occasioni per la criminalità. Come spiega Pasquale Liguori, uno dei consulenti di “Rigenerare Corviale”: «Il progetto originale prevedeva idee molto significative per i servizi. Questa parte non è però mai stata applicata, e gli spazi ad essa adibiti sono perciò stati oggetto di occupazioni abusive. Ciò ha tolto agli abitanti ogni possibilità di usare il proprio tempo nel quartiere per qualcosa che non fosse semplicemente dormire o tornare a casa dal lavoro, per chi il lavoro ce l’ha. Escludere possibilità sociali, culturali e in generale di dialogo ha finito per portare a Corviale il disagio e renderlo oggetto di stigma».
Durante la visita è stato possibile vedere alcuni di questi spazi, perlopiù abbandonati o male utilizzati.
Anche dal punto di vista culturale esistono situazioni critiche, come per esempio quella relativa all’anfiteatro all’aperto situato in uno dei cortili interni, in disuso da almeno 5 anni. E i pochi servizi attivati rischiano di chiudere: è il caso del centro Mitreo, dal 2007 gestito dall’artista Monica Melani.
Il Mitreo ha ospitato da allora 137 esposizioni e 600 eventi, molti dei quali gratuiti, e organizzato moltissimi corsi in tutti i campi artistici, culturali e ginnici (danza, yoga teatro, disegno, lezioni di lingue e altro ancora) anche in collaborazione con varie associazioni, enti e singoli professionisti. Ma ora il municipio XI ha sospeso la convenzione in corso e tutto questo lavoro rischia di andare perduto. «Il Mitreo vuole rimettere a centro della rigenerazione di Corviale il ruolo degli artisti. Purtroppo, nonostante il nostro rispetto di tutti i controlli e le richieste fatteci dalle istituzioni, ci hanno chiesto di abbandonare l’edificio a partire dal 31 luglio 2021, dopo un’iniziale proroga che ci ha concesso la sindaca. Sia lei che l’assessorato hanno mostrato interesse per quanto fatto finora al Mitreo, perciò spero di potermi sedere a un tavolo insieme ad altri esponenti della comunità per capire cosa fare; nessuno più di noi può sapere cosa è giusto per il nostro territorio rispetto le politiche culturali».

Grazie a Rigenerare Corviale in altri casi si sta intervenendo con decisione per rimettere in sesto il quartiere. Ad esempio è in corso d’opera la ristrutturazione del quarto piano, il cosiddetto “chilometro verde”, con effetti che sono già visibili: molti appartamenti sono infatti stati consegnati ai residenti. Ma molti altri sono gli obiettivi da raggiungere. «Oltre alla stecca del quarto piano, dove hanno già trovato posto 100 famiglie aventi diritto, si stanno riammodernando gli spazi comuni dove si trovano un anfiteatro e altri ambienti per momenti di convivialità. Il percorso è ancora lungo per arrivare a rigenerare questo posto insieme agli abitanti. Si sta cercando di trovare una sistemazione per tutti e tutte senza sfrattare nessuno; solo chi non ha diritto e ha i mezzi economici per permettersi altra abitazione potrebbe essere allontanato, mentre chi pur non essendo in regola si trova in una situazione di fragilità sarà assistito con un nuovo appartamento, qui o in altra zona». Così Adriano Sias, uno dei promotori di “Rigenerare Corviale”.

Gli ospiti delle due giornate sono responsabili di associazioni impegnate in settori particolari nell’ambito sociale: Hesed Sofia si impegna nell’integrazione delle famiglie Rom, Action Sinergy di educazione a tutti i livelli e Weltgewandt di formazione sociale, politica ed economica.
Kostas Diamantis di Action Sinergy è rimasto molto colpito dai progetti di efficientamento energetico e da quelli riguardanti i giardini urbani. Ancora di più ha gradito il metodo di partecipazione dal basso che Rigenerare Corviale porta avanti: «Sono idee che potremmo provare a trasferire anche nelle periferie greche dove svolgiamo i nostri progetti». La collega Anastasia Balaska ha espresso altrettanto gradimento: «Ho notato con piacere che sono in atto molte attività che tengono uniti gli abitanti del quartiere, oltre a quelle dedicate all’ambiente; il cinema all’aperto, per esempio».
Anche Sophie Bickhardt, coordinatrice di Weltgewandt, ha apprezzato la visita: «Mi piace molto l’idea di imparare qualcosa in posti autentici come questo. Stiamo cercando di capire perché alcuni progetti in questo quartiere non hanno funzionato e troviamo molto interessante quanto si sta facendo con Rigenerare Corviale». Anche Ulrike Schuhose, collaboratrice della stessa organizzazione, ha gradito «lo spirito collaborativo con cui si stanno portando avanti le attività di Rigenerare Corviale».

Presente anche un rappresentante delle istituzioni: Riccardo Sbordoni, facente parte della segreteria dell’assessore alle Politiche Abitative, Urbanistica e Ciclo dei Rifiuti, Massimiliano Valeriani. «Per noi Corviale è una priorità. Rispetto alle amministrazioni del passato abbiamo stanziato molte risorse e stiamo coinvolgendo le associazioni che vivono in prima persona il “Serpentone” di Corviale. Vogliamo che i cittadini di questo luogo non si sentano più cittadini di serie B; Corviale deve diventare simbolo di riscatto anche per altre periferie romane, italiane ed europee».
Non si può che essere d’accordo: Corviale ha la storica possibilità di rappresentare un esempio di rigenerazione dal degrado.

di Christian Dalenz

Si ringraziano per l’organizzazione della visita Pasquale Liguori, Aisling Pallotta e Riccardo Sbordoni

Corviale ad Atene (Αθήνα) “Change the Change”