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SFRATTI: NIENTE PROROGA BLOCCO PER IL 2015, TORNA L’EMERGENZA CASA

Roma- Niente proroga per il blocco degli sfratti . Ed é braccio di ferro tra Governo, Comuni e associazioni. Quest'anno non ci sarà il 'tradizionale' allungamento dei tempi per gli inquilini che si ritrovano con il contratto di affitto scaduto. Un diritto che veniva riconosciuto alle famiglie con determinati limiti di

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emergenza caseRoma- Niente proroga per il blocco degli sfratti. Ed é braccio di ferro tra Governo, Comuni e associazioni. Quest’anno non ci sarà il ‘tradizionale’ allungamento dei tempi per gli inquilini che si ritrovano con il contratto di affitto scaduto. Un diritto che veniva riconosciuto alle famiglie con determinati limiti di reddito e in difficoltà per avere a carico persone malate o più figli piccoli. Il Milleproroghe, pubblicato da due settimane in Gazzetta Ufficiale, non contiene infatti lo slittamento dei termini per impedire di mettere in strada quelle che per il Sunia, il sindacato degli inquilini, sono circa “30 mila famiglie, in estremo disagio abitativo“. Numeri subito contestati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il quale il 92% dei 140 mila sfratti richiesti è per morosità e non per fine locazione e quest’ultima interessa meno di 3 mila famiglie. D’altronde, dal ministero di via Nomentana si difendono: non c’é stata la proroga anche perché sul fronte affitti sono già operativi due fondi previsti nel decreto casa, con uno stanziamento di 446 milioni di euro: il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e quello per la morosità incolpevole.
Ma il problema persiste, soprattutto nelle grandi città, perché le risorse previste per il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione sono ripartite tra le varie Regioni e spetta poi ai singoli Comuni attivarsi con la pubblicazione di un bando che indichi i criteri per poter essere ammessi alla garanzia del Fondo, i tempi e le modalitá, senza dimenticare la burocrazia.
Tanto che le tre città a maggiore densità abitativa, Milano, Roma e Napoli, hanno lanciato un appello per richiedere la proroga degli sfratti. Solo Roma ha registrato oltre diecimila sentenze per fine locazione; 4500 a Napoli e 4 mila le sentenze di sfratto a Milano sempre tra il 2008 al 2013. Il 70% di queste famiglie avrebbe i requisiti di reddito e sociali (anziani, minori, portatori di handicap) previste dalla legge per la proroga.
Dall’inizio della crisi, cinque anni fa, sono stati emessi 265 mila sfratti per morosità e 140 mila provvedimenti sono stati eseguiti. Considerando quelli emessi precedentemente, si stima che almeno altri 200 mila nuclei familiari siano coinvolti in provvedimenti di prossima esecuzione. “Dati che – precisa Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil – riguardano solo l’emergenza più visibile: la punta dell’iceberg di un disagio sociale che la crisi fa lievitare, all’interno del quale il disagio abitativo e’ evidentemente una componente fondamentale. Almeno 400 mila famiglie – conclude – hanno bisogno di un’abitazione a costi sostenibili o di forme di sostegno al reddito che risolvano le morosità già presenti e quelle che potranno insorgere in un prossimo futuro. Occorrono azioni immediate, a partire dall’assegnazione degli alloggi disponibili e dall’utilizzo delle risorse stanziate”.
Una risposta, questa del sindacalista, all’intervento sul problema degli sfratti del ministro Maurizio Lupi durante il question time di mercoledì alla Camera: “Il disagio abitativo è un’emergenza che il governo ha posto come grande priorità” ma una proroga degli sfratti avrebbe “un effetto devastante sulla politiche innovative e concrete che il governo ha adottato in questo campo. La Consulta ha sancito per ben due volte che si tratta di uno strumento incostituzionale”. Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti ha aggiunto: “Non è pensabile tornare indietro, con un piccolo provvedimento, nella politica dell’emergenza abitativa”.
Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha inviato una lettera al ministro Maurizio Lupi in difesa della proroga: “In assenza della proroga degli sfratti, la già grave emergenza abitativa generata dalla crisi in atto da diversi anni rischia di acuirsi. Per far fronte a ciò, Ti ribadisco la necessità di inserire la questione in sede di conversione del decreto legge Milleproroghe”. Nella missiva il presidente dell’Anci sottolinea “la crescente preoccupazione dei Comuni, in particolar modo delle grandi Città, per la mancata proroga degli sfratti per finita locazione, in specie a tutela delle persone e delle famiglie in situazione di grave disagio. Pur apprezzando l’attenzione che hai riservato alle tematiche inerenti le emergenze abitative – da ultimo l’istituzione e i riparti del Fondo Affitto e Fondo Morosità incolpevole (annualità 2014) – rimane alto l’allarme, in quanto le risorse appaiono inadeguate ed erogate con procedure non celeri”.

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