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Riforma terzo settore, tutte le richieste delle 37 audizioni alla Camera

In Commissione Affari sociali si è concluso il giro di audizioni informali con le associazioni e gli enti pubblici che avevano chiesto di essere ascoltate: fra quelle convocate, hanno risposto in 37. Ecco dove trovare online i loro contributi Un altro passo è compiuto. Si sono concluse in Commissione Affari sociali,

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In Commissione Affari sociali si è concluso il giro di audizioni informali con le associazioni e gli enti pubblici che avevano chiesto di essere ascoltate: fra quelle convocate, hanno risposto in 37. Ecco dove trovare online i loro contributi
Un altro passo è compiuto. Si sono concluse in Commissione Affari sociali, a Montecitorio, le audizioni informali sul disegno di legge delega di riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale: due settimane di lavoro nel corso del quale sono state convocate e poi ascoltate quelle realtà – del terzo settore, ma non solo – che avevano chiesto di essere sentite per portare il proprio contributo alla discussione. Delle circa cinquanta sigle che erano state convocate, sono state 37 quelle che effettivamente si sono presentate e con le quali i parlamentari della Commissione hanno potuto confrontarsi. Una parte di queste ha reso anche noto, attraverso il proprio sito internet, il contributo scritto consegnato alla Commissione: una scelta preziosa, dal momento che il servizio della Camera dei deputati non fornisce, nel caso delle audizioni informali, alcun contenuto – neppure in sintesi – degli interventi svolti davanti alla Commissione. Commissione che ora è pronta, dopo aver formalmente indicato il testo del governo come testo base per la discussione, ad aprire i termini per la presentazione degli emendamenti e per la discussione nel dettaglio sul testo. Come la relatrice, la deputata Pd Donata Lenzi, anticipa a RS – l’Agenzia di Redattore sociale , la discussione verterà soprattutto sulla necessità di rendere più chiaro il testo del ddl delega in quelle parti che si prestano a differenti interpretazioni, e in particolare ci si confronterà sul modello di impresa sociale che intende promuovere.

Ecco in ordine cronologico l’elenco delle organizzazioni che erano state convocate: riportiamo non soltanto le 37 che si sono effettivamente presentate, ma tutte quelle che avevano fatto domanda e avevano ricevuto la convocazione alla Camera. Laddove si è fatta la scelta di rendere pubblico il proprio contributo, viene indicato anche il link dal quale è possibile giungere al documento integrale (o ad una sua sintesi).

Il 10 novembre scorso, nella prima audizione, dedicata in modo specifico al servizio civile, sono stati convocati: la Conferenza nazionale enti per il servizio civile (CNESC); il Forum Nazionale Servizio Civile ; la Consulta nazionale servizio civile, l’Associazione mosaico ; Cesc project ; l’Associazione italiana servizio civile (AISeC); l’Associazioni provinciali invalidi civili e cittadini anziani (A.P.I.CI).

Data la sua importanza e la sua ampia rappresentanza, a seguire, sempre lo scorso 10 novembre, è stato dato spazio al Forum nazionale del terzo settore , che ha presentato nel dettaglio un documento contenente la posizione sull’intero testo del ddl, comprensivo di proposte di emendamenti.

A seguire, lo stesso giorno, l’audizione informale è continuata con la convocazione di Caritas Italiana (assente); Conferenza permanente delle associazioni, federazioni e reti di volontariato (ConVol); Coordinamento nazionale dei centri di Servizio per il volontariato (CSVnet); Associazione di fondazioni e di casse di risparmio (Acri), Associazione difesa utenti servizi bancari finanziari postali e assicurativi (Adusbef); Cittadinanzattiva ; Fondazione I bambini delle fate, Campagna sbilanciamoci, Fairwatch, Libera, Dipartimento advocacy dell’Associazione WeWorld onlus, Federazione volontari del soccorso della regione Lombardia, oltre a Luca Gori (ricercatore Istituto Dirpolis-Scuola Sant’Anna di Pisa) e al giornalista Giuliano Marrucci.

In una successiva audizione, sempre del 10 novembre scorso, la Commissione ha potuto ascoltare i contributi di Alleanza delle cooperative italiane sociali ; Banca Popolare Etica ; Emergency; Transparency International; Human Foundation (la cui posizione era stata precedentemente resa nota ); Centro Elis; Harambée-Africa International; Centri di aiuto alla Vita (Cav).

A conclusione della giornata del 10 novembre è stata infine la volta di Guardia di finanza; Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili; Consiglio nazionale del notariato (Cnn).

Nella seduta del 13 novembre sono stati ascoltati i rappresentanti della Conferenza delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, che ha fatto riferimento al parere sul ddl delega che la stessa Conferenza aveva presentato in Conferenza unificata quattro settimane prima; in seguito i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil (che hanno presentato un documento unitario ). A seguire, è stata la volta dell’ Istituto nazionale di statistica (Istat), che ha presentato il documento integrale e un allegato statistico . Ha poi preso la parola l’Agenzia delle Entrate , seguita dall’ Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol). L’audizione dell’ Autorità nazionale anticorruzione (Anac), prevista per il 13 novembre, è stata rinviata al 18 novembre.

Il 18 novembre, oltre all’Anac, sono state ascoltate Transparency International (audizione non effettuata il 10 novembre precedente), la Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), la Federazione italiana della mutualità integrativa volontaria (Fimiv), la Comunità di San Patrignano , il Movimento delle associazioni di volontariato italiano (Mo.D.A.V.I.) e l’ Organizzazione per l’educazione allo sport (Opes). Il 21 novembre, infine, si sono svolte le ultime due audizioni previste, quella della Corte dei Conti e quella del Codacons. (ska)

Su RS – L’Agenzia di Redattore sociale puoi leggere il Focus dedicato alla riforma del terzo settore con tutti gli articoli sul tema. In particolare, fra quelli dedicati alle audizioni:

– Riforma terzo settore, oltre 30 sigle in audizione non stop alla Camera
– Riforma terzo settore, Forum: “Troppa impresa sociale, il volontariato si sente trascurato”
– Riforma terzo settore, le regioni: “E’ centralista, fate spazio anche a noi”
– Non profit, Istat verso il censimento continuo: “Registro unico, ma distinzioni chiare”
– Riforma terzo settore, Convol: “No ai rimborsi forfettari”
– Riforma terzo settore, Modavi: “Eliminare incertezza sul 5 per mille è una svolta”
– Riforma terzo settore, “sull’impresa sociale testo a rischio incostituzionalità”

 

 

http://www.associazioniinrete.it/riforma-settore-tutte-richieste-delle-37-audizioni-camera/


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