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Un senso per l’arte?

Patchwork da Repubblica del 5/7/15
Secondo Baricco oggi l’arte è la “capacità di comporre figure di senso attraverso il montaggio di frammenti del reale…di trovare delle sequenze coerenti nella caotica superproduzione di senso…di mettere cose insieme…dando l’illusione di un ritrovato controllo sulle cose…di tracciare una mappa…di fondere in un’unica narrazione frammenti dispersi…di ricomporre, scegliere, montare, riordinare, catalogare…restituendoci un ordine…linee…rimisurando distanze, ritracciando perimetri” (1)
Secondo Lodoli invece l’arte è “la musica che sgorga meravigliosa dai tasti di un pianoforte poggiato contro la parete della biglietteria…della stazione Tiburtina…il senso della bellezza nel viavai confuso dell’esistenza…è l’idea dell’artista londinese Luke Jerran che ha piazzato più di mille pianoforti nelle stazioni del mondo…un’arte che nasce nel disordine e nell’imperfezione della vita e allude a un’altra vita, più serena, più armoniosa…in nome del diritto alla bellezza” (2)

(1) “Con i miei occhi”

(2) “Il pianoforte a Tiburtina e la bellezza ritrovata”