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Tutti i bambini delle periferie in un murales firmato da Jorit

Sospeso nel vuoto tra cielo e terra, per dare un volto bambino alle periferie di Napoli. Jorit Agoch, papà italiano e mamma olandese, è nato è cresciuto nella periferia di Napoli nord. Ha iniziato a dipingere a tredici anni con lo spray sui muri della sua città natale, Quarto e non ha più smesso, diventando uno dei più promettenti graffiti artist della scena italiana ed estera. È famoso per i suoi graffiti iperrealisti, ispirati a star del mondo hip-hop. Ma a Ponticelli ha deciso di dipingere il volto di un bambino: un bimbo per dipingere i tanti bambini che popolano le periferie e raccontare i loro sorrisi, i loro giochi, le loro storie. Un murales di dieci metri. L’intervento artistico, coordinato da Inward- Osservatorio sulla creatività urbana (che da anni promuove la street art), è inserito nel programma dell’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali del dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri) ed è patrocinato dal Comune di Napoli. In via Aldo Merola, a Ponticelli, Jorit Agoch lavora con le sue bombolette, abbarbicato su un ponteggio mobile messo a disposizione dal Comune di Napoli. Il gruista, Michele, in genere lavora nei cantieri edili, ma per questa volta ha cambiato lavoro e segue, asseconda e dirige con la sua gru i movimenti di Jorit, grazie a una coppia di walkie talkie. I residenti di via Merola, come la signora Mariella, che abita nel palazzo e segue i lavori dal balcone, hanno adottato l’artista e l’operaio, rifocillandoli con succhi di frutta freschi e panini. Per ultimare il graffito ci vorranno dieci giorni. Finito il lavoro Agoch partirà per New York

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