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Torna a ottobre Maker Faire la fiera europea degli inventori

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Robot, droni, stampanti 3d, ma anche mostre, workshop sul teletrasporto e laboratori per catapultare il mondo nel futuro.

Robot, droni, stampanti 3d, ma anche mostre, workshop sul teletrasporto e laboratori per catapultare il mondo nel futuro. Torna Maker Faire Rome, la fiera europea degli inventori e degli artigiani digitali promossa dalla Camera di Commercio di Roma e organizzata dall’azienda Asset Camera, che quest’anno per la sua terza edizione sarà ospitata dall’Università La Sapienza. Dal 16 al 18 ottobre i creativi che avranno fatto domanda e passato le selezioni occuperanno la città universitaria con i propri gioielli di tecnologia e innovazione. Ma quest’anno non mancheranno le novità.
Robot di impatto sociale
La “Call 4 Makers” si aprirà il prossimo 15 aprile e fino al 31 maggio gli inventori di tutto il mondo (lo scorso anno erano 800 provenienti da 65 diversi Paesi) avranno tempo per elaborare le creazioni. La valutazione e la selezione spetterà, invece, a una commissione capitanata dai curatori della manifestazione: “Vista la location chiederemo progetti di grande impatto visivo e sociale – ha spiegato Massimo Banzi, curatore Maker Faire Rome insieme a Riccardo Luna, e co-fondatore di Arduino -. Magari avremo un numero inferiore di stand occupati ma saremo ancora più selettivi. Invitiamo tutti i makers a presentare progetti utili anche da un punto di vista sociale, progetti che potranno cambiare davvero la vita ad alcune persone”.
La Città del futuro
Lo scorso anno la Maker Faire Roma ha raggiunto 90 mila visitatori, 15 mila studenti, 600 progetti esposti, oltre 200 performance live. Numeri destinati ad essere superati. La Sapienza si trasforma, infatti, da luogo simbolo di studio a vera e propria Città del futuro con oltre 80 mila metri quadri a disposizione di makers e visitatori. “Il momento è maturo per dare maggiore attenzione al futuro – ha detto il rettore dell’Università La Sapienza, Eugenio Gaudo – E’ un’occasione per avvicinare l’innovazione al Paese reale”. L’area dedicata gli artigiani innovativi passerà, infatti, dai 48 stand del 2014 ad 80. E l’area kids da 1300 a 3500 metri quadri pieni di attrazioni per i più piccoli. Ci sarà anche un’area droni: una grande voliera per l’esposizione ma anche per dimostrazioni e corsi.
Calls 4 Schools
E anche i giovani talenti delle scuole superiori italiane sono già all’opera. Il primo aprile scorso, in collaborazione con il Miur e l’assessorato alla Scuola del Comune, è partita la “Call 4 School”. Nel 2014 parteciparono 100 scuole e ne furono scelte 18. In questa edizione, grazie anche ai maggiori spazi a disposizione, saranno 30 gli istituti ammessi (e non solo istituti tecnici), ha ricordato l’assessore capitolino alla Scuola, Paolo Masini, aggiungendo che “chi si occupa come noi di formazione ha grandi responsabilità verso i giovani: stiamo creando un piano di offerta formativa per le scuole di tutta Roma che punterà anche sui temi dell’innovazione”.
Roma hub internazionale – “Roma sta tornando ad essere la Roma che vorrei e cioè una città vibrante, tornata nella legalità contabile che fa i bilanci ed indica precisamente come vengono spesi i soldi”, ha commentato il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che giovedì ha partecipato alla presentazione della kermesse in Campidoglio. Mentre l’assessore capitolino alla Roma Produttiva, Marta Leonori, ha sottolineato la volontà “che Roma diventi un hub internazionale dell’innovazione per dimostrare che non siamo solo la città dell’archeologia ma anche del futuro”. Resta in tema l’appello lanciato dal curatore Massimo Banzi: 15 mila euro per mettere in rete tutte le stampanti del Lazio e realizzare una gigantesca mappa di Roma in 3d da lasciare poi in regalo alla città.

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