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APPasseggio: nuovi incontri con la passeggiata della cultura

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Cari Gowalkers,

ben ritrovati a tutti e benvenuti ai nuovi iscritti.

Il fine settimana appena trascorso è stato molto interessante: siamo saliti a bordo di un tram storico che presto non correrà più e siamo andati…”alla deriva” lungo il Tevere in un’esperienza nuova e divertente, grazie anche al tempo che alla fine è stato dalla nostra parte.

Per chi volesse avere un assaggio dei momenti trascorsi condividiamo alcune immagini scattate durante le due passeggiate. Le trovate sul nostro profilo Facebook ai link seguenti:
Centocelle: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.887883574605236.1073741897.308270892566510&type=3
Ostiense: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.888274404566153.1073741899.308270892566510&type=3


Passiamo ora al programma del prossimo fine settimana:

Roma, sabato 28 febbraio 2015, dalle 10,30 alle 13,00
Testaccio operaio, Testaccio borghese
Accompagna: Chiara Morabito

La riscoperta del territorio e della storia di Testaccio avrà inizio dal Museo di Porta San Paolo, custode di memorie antiche e moderne della storia di Roma, dall’antichità  ai combattimenti del 9 settembre 1943 (la visita, della durata di circa 45 minuti, è gratuita). L’itinerario proseguirà con la visita del Cimitero del Commonwealth per poi seguire le tracce dell’archeologia industriale (Mattatoio) e classica (Emporium e Porticus Aemilia) e osservare i complessi abitativi operai progettati dagli architetti Magni e Pirani. Ma vedremo anche dove vissero Elsa Morante e Gabriella Ferri e termineremo la passeggiata nella neo risistemata Piazza Testaccio dove è tornata a far bella mostra di sé la Fontana delle Anfore.

Punto di partenza: Piazzale Ostiense, sotto Porta San Paolo
Punto di arrivo: Piazza Testaccio
Lunghezza: 3,8 km
Info: 3338958414
Costo: offerta libera

CEDOLA DI PRENOTAZIONE: http://www.appasseggio.it/index.php?it/125/modulo-online-per-la-prenotazione-della-passeggiata-testaccio-operaio-testaccio-borghese

 
Roma, domenica 1 marzo 2015, dalle 10,00 alle 13,00
Walkshop e passeggiata acquerellata per le vie della Garbatella
Accompagnano: Carla Bernardi e Gabriella Morbin

Vi piace o vi piacerebbe disegnare? Avete mai pensato di documentare le vostre passeggiate o i vostri viaggi con taccuino, matita e acquerelli? Volete diventare degli urban sketchers? Lo sketch, sia che resti nel privato o sia reso pubblico, non è testimonianza di abilità, ma frutto del nostro piacere o interesse, realizzato nel modo e nel momento più adatto alle nostre esigenze. Guidati da due tra le più abili urban sketchers romane – Carla Bernardi e Gabriella Morbin – apprenderete a interpretare e documentare l’ambiente circostante con taccuino e acquerelli durante il corso di una passeggiata molto lenta per le vie di Garbatella.

Punto d’incontro: Piazza Benedetto Brin, accanto alla fontana
Coordinate: 41.862255, 12.482159
N. partecipanti: max 30
Info: 3476952281
Costo: evento gratuito
Materiali da portare: i partecipanti sono pregati di portare un taccuino per acquerello di max 20 cm circa di lato o in alternativa dei fogli per acquerello; una matita 2b, una penna a inchiostro indelebile, una scatoletta di acquarelli in pasticca, 2 pennelli sintetici punta tonda n. 5 e n. 2, un seggiolino da campo (quest ultimo facoltativo)

CEDOLA DI PRENOTAZIONE: http://www.appasseggio.it/index.php?it/250/modulo-ecologicamente-1-marzo-2015

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Altre informazioni

APPasseggio nella Roma degli anni Settanta
Abbiamo in programma di elaborare una serie di itinerari nella Roma degli Anni Settanta dal centro alle periferie, da proporre a partire dal prossimo autunno.
Vi invitiamo a collaborare con noi.
Inviateci immagini di luoghi ed eventi, storie e ricordi dei locali che frequentavate, delle scuole in cui studiavate, dei negozi in cui vi vestivate, dei luoghi di aggregazione dove vi riunivate e cosi’ via.
Scriveteci ad appasseggioromaanni70@gmail.com, ma ricordate di aggiungere sempre, oltre al commento, la data o il periodo e i luogo, possibilmente l’indirizzo preciso. Potete inviare immagini, MP3, testi, video.
Grazie!

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Corsi e seminari presso la nostra sede a Monteverde Living Lab (MOLL), via Andrea Busiri Vici 10)
Il calendario degli incontri che proponiamo nei prossimi mesi è consultabile al link:http://www.monteverdelivinglab.it/index.php?it/159/corsi-seminari-incontri-professionali

Sempre a MOLL, continuamo poi i gruppi di conversazione in lingua inglese:
http://www.monteverdelivinglab.it/index.php?it/91/archivio-eventi/62/gruppi-di-conversazione-libera-in-inglese-e-francese

e i laboratori di lettura per bambini dai 5 agli 8 anni:
http://www.monteverdelivinglab.it/index.php?it/91/archivio-eventi/64/leggendo-si-diventa-grandi-letture-per-bambini-dai-5-agli-8-anni




Roma: a piedi alla scoperta della storia di Testaccio

testaccio

Il 2 marzo 2014 è domenica. La sveglia “presto” la domenica mattina è valida solo per gite ed escursioni come in questo caso, altrimenti non nego che adoro rimanermene tra le coperte. Oggi mi aspetta una bella passeggiata alla scoperta della storia di Testaccio, storico quartiere popolare di Roma Capitale.

Ad accompagnarci in questo giro ci sarà Irene, testaccina doc e sociologa esperta di fenomeni di rigenerazione urbana e gentrification. Andare alla scoperta di un quartiere la cui storia è estremamente contemporanea accompagnati da una persona così esperta come lei è davvero un piacere. Non per niente le abbiamo chiesto di mettere in palio per il gioco della community di Gente in viaggio una sua passeggiata in questi luoghi. Ci sembra il modo migliore per scoprire delle aree urbane così affascinanti.

Unica pecca della passeggiata è la pioggia battente che talvolta impedisce al gruppetto di soffermarsi ad approfondire dei particolari dando sfogo alla curiosità di tutti i presenti.

Quella di testaccio è la storia di un sogno interrotto“. Esordisce così Irene all’inizio del percorso che parte dall’ingresso del museo MACRO Testaccio. Questo ai tempi dell’unità d’Italia doveva diventare il quartiere industriale della capitale. Una campagna, all’interno delle mura aureliane, che poteva accogliere tutto il disagio della trasformazione industriale della città e i suoi operai.

E’ per questo che la narrazione della storia di Testaccio parte proprio dal MACRO, un museo installato all’interno del vecchio mattatoio. Una struttura immensa che generò un’indotto enorme quando venne costruito e attivato negli ultimi decenni del 1800.

Neanche partiamo che dobbiamo fermarci a ricordare una vecchia locanda dove i lavoratori del mattatoio si consumavano a scommesse. Ben più romantica è invece la storia della “cabina dei ragionieri”. Ovvero quella piccola struttura circolare all’interno del campo boario ormai devastata dal degrado. Lì dentro i ragionieri del mattatoio decidevano i prezzi delle merci. Nel pomeriggio e la sera diventava ritrovo dei giovani del quartiere che bevevano vino e si innamoravano.

Molto particolare è la storia del Monte Testaccio. A detta della nostra accompagnatrice è possibile visitare la collina – che è anche un incredibile documento a cielo aperto per la storia del commercio dell’antica Roma – pochissimi giorni l’anno. Il Monte dei Cocci è formata dai pezzi delle anfore di terracotta attraverso le quali venivano trasportati olio e vino provenienti dall’Etiopia e dall’Andalusia. Ogni anno da settembre a novembre team di archeologi spagnoli studiano questi resti.

La passeggiata storica prosegue uscendo dal rione testaccio, passando per gli archi delle mura aureliane in direzione di via del porto fluviale. Peccato non poter visitare il Cimitero Monumentale Acattolico dove sono sepolti alcuni dei più grandi scrittori e artisti europei protestanti che morirono a Roma, ma anche personalità del calibro di Gramsci.

In via del porto fluviale entriamo nell’edificio occupato da numerosi nuclei familiari la cui enorme facciata è interamente dipinta dallo street artist Blu. La struttura anche al suo interno conserva il suo fascino. Infatti è proprio da qui che inizia il percorso di archeologia industriale del quartiere. Ed è qui, nei paraggi, che l’ex sindaco di Roma Ernesto Nathan (1907-1913) ha lasciato alcuni dei più importanti “prodotti” della sua amministrazione: la Centrale elettrica Montemartini (adesso adibita a museo, ma ancora attivabile in caso di emergenze democratiche visto che le sue turbine hanno il compito di illuminare Palazzo Madama e Montecitorio), i Mercati e i Magazzini generali. Nathan viene ricordato soprattutto perché fu il sindaco che indisse il referendum che portò i romani a imporre la municipalizzazione i servizi essenziali e alla diffusione dei mercati rionali che fino ad allora erano abusivi. Viene un po’ di tristezza pensare a come siano ridotti adesso e di come, in alcuni casi, il degrado causato dalle ultime amministrazioni comunali sia così ben evidente anche in una passeggiata piacevole come questa. Mi riferisco, per esempio al ponte della Scienza o al Teatro India. Due strutture realizzate e abbandonate all’ombra del Gazometro diventato famoso per le notti bianche veltroniane.

La passeggiata continua sul lungotevere Gassman nel “retro” del quartiere Marconi fino ad arrivare al famoso“Ponte di Ferro” che congiunge l’area di Testaccio-Ostiense con Marconi appunto. Nascostissima in un angolino è possibile vedere una lapide che ricorda l’omicidio di dieci donne testaccine durante il fascismo. In questa zona ai tempi insistevano numerosi mulini e granai e il pane era razionato per il popolo. A volte gruppi di donne di Testaccio saccheggiavano questi granai per poter soddisfare la propria fame e quella dei propri figli. La lapide ricorda l’omicidio di dieci di loro tradite da un uomo che che lavorava in uno di questi granai e che doveva essere loro complice ma che invece si vendette la soffiata ai tedeschi.

Brutti ricordi della storia di Testaccio e di tutta Roma ma assolutamente affascinanti se osservati dal punto di vista della caparbietà della popolazione del primo vero quartiere operaio della città.

Alessio Genteinviaggio  link all’articolo