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”La luna non è di nessuno e nessuno la può comperare”

spaceSpace Metropoliz | serata meticcia _18 Marzo❝In questi anni occupare ha significato restituire vita, corporeità, energia sociale a luoghi svuotati dal processo di astrazione finanziaria. L’occupazione non è finalizzata a contrattare, e non è neppure un gesto di protesta simbolica. È riattivazione di un desiderio che l’astrazione finanziaria ha sterilizzato, svuotato, distrutto.❞ (Bifo, 2014)

Nell’ambito degli appuntamenti sul DIRITTO ALLA CITTA’, la proiezione di questa opera ci da l’opportunità di incontrare i registi, i protagonisti, gli abitanti di Metropoliz, gli attivisti dei movimenti per il diritto all’abitare, e gli artisti che espongono al MAAM.

PROGRAMMA

▣ h 19.oo dibattito “Energia sociale in luoghi svuotati”
con Paolo di Vetta (BPM), Fabrizio Boni (regista), Giorgio de Finis (regista, curatore del MAAM), Tarik Fedouach (Metropoliz), Gian Maria Tosatti (artista) e altri…

▣ h 21.oo proiezione di *Space Metropoliz* di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis

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METROPOLIZ CITTA’-METICCIA è uno spazio liberato, un’esperienza autorganizzata di recupero di un’ex fabbrica a Roma in via Prenestina 911-913, dove peruviani, africani, ucraini, rom e italiani convivono lottando per il diritto all’abitare. La fabbrica, un ex-salumificio, è diventata così sede di un esperimento continuamente in-progress di adattamento, autocostruzione e convivenza.

Nel 2011 nasce il progetto di SPACE METROPOLIZ di Fabrizio Boni e Giorgio de Finis con l’intento di utilizzare il cinema come strumento di aggregazione, di progettazione e di trasformazione del territorio, e per contribuire alla rigenerazione socio-ambientale del Metropoliz, proseguito con l’apertura del MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove, aperto ad aprile 2012.

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La bella, bella solidarietà al Valle

valle2«Espri­miamo, come già ha fatto Ale­xis Tsi­pras, e anche a nome della lista di cui siamo stati pro­mo­tori e di tutti coloro che la stanno soste­nendo, la nostra più piena soli­da­rietà con tutti gli orga­ni­smi sotto minac­cia di sgom­bero in que­sti giorni e in par­ti­co­lare con gli occu­panti del Tea­tro Valle, da tempo costi­tui­tisi in fon­da­zione attra­verso un per­corso di alto valore giu­ri­dico, poli­tico e cul­tu­rale. Il Tea­tro Valle è diven­tato per molti versi l’emblema dell’Italia che resi­ste alle poli­ti­che di impo­ve­ri­mento eco­no­mico, di deser­ti­fi­ca­zione pro­dut­tiva, di degrado cul­tu­rale e di cre­scente dise­gua­glianza ed esclu­sione sociale impo­sto dalle poli­ti­che dell’Unione euro­pea. Noi rico­no­sciamo in que­sto straor­di­na­rio espe­ri­mento un esem­pio lim­pido di quell’Europa che tutti insieme vogliamo e impe­gniamo a rea­liz­zare: un’Europa demo­cra­tica, inclu­siva, soli­dale, costruita e “garan­tita” soprat­tutto attra­verso ini­zia­tive dal basso come que­ste. Invi­tiamo per­tanto tutti coloro che si sono schie­rati o si schie­re­ranno a soste­gno della lista per Tsi­pras a mobi­li­tarsi e a mani­fe­stare nelle forme che riter­ranno più oppor­tune la loro soli­da­rietà nei con­fronti della Fon­da­zione Tea­tro Valle Bene Comune e di tutte le altre sedi del movi­mento romano sotto attacco». (Barbara Spinelli, Andrea Camilleri, Luciano Gallino, Guido Viale, Marco Revelli, Paolo Flores D’Arcais)