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Periferie giovedì 26 maggio parliamo noi

Periferie: adesso parliamo noi

26 maggio 2016 – ore 16.00 Città dell’Altra Economia

Largo Dino Frisullo-Testaccio

PRESENTAZIONE
I Perché del Parliamo Noi: valutazioni e risposte Pino Galeota

INTRODUZIONE
Riconoscere le Comunità territoriali nella città policentrica Roberta Cipollini
Un Quadro di lavoro condiviso e vocazionale Francesco Truglia
La centralità dell’Animazione sociale e delle Comunità locali Eugenio De Crescenzo
CONTRIBUTI
Prima le Persone Pasquale De Muro
Riorganizzazione della Governance Alfredo Fioritto
Mettere mano all’organizzazione Comunale Luca Lo Bianco
Coesione sociale e comunità territoriale Carlo Cellammare
Le opportunità delle reti Stefano Panunzi & Federico Canoppia
Il verde urbano fattore di sviluppo e di inclusione Roberto Pallottini
Legalità e sicurezza: quale e come Maurizio Fiasco

Coordinamento Periferie: Corviale, Statuario Torbellamonaca, Torpignattara, Torrespaccata

“Le attivita dei diversi settori Istituzionali devono cooperare e promuovere partecipazione e socialità.

La legalità e la sicurezza urbana non si costruisce con l’intervento esclusivo della Magistratura e delle forze dell’ordine ma realizzando opere e progetti che aiutino a ridurre le situazioni di marginalità e disagio sui territori.

Si tratta in sostanza di costruire una migliore qualità della vita,

con migliori relazioni interpersonali e maggiore vivibilità dello spazio urbano.

Agli interventi assistenziali debbono essere affiancate attività sul territorio che riescono a realizzare migliori livelli di socialità, attuando politiche di prevenzione del disagio ed accompagnando i soggetti più deboli verso una piena inclusione della realtà che li circonda.

Per le istituzioni si apre così uno spazio inedito che mette i servizi sociali in relazione alla cultura,

all’urbanistica, alla difesa dell’ambiente, alla sicurezza….e alla legalità.”

Maurizio Bartolucci Roma Sicura 1998

Nel corso di questi anni, salvo rare e positive eccezioni, abbiamo assistito al connubio periferie uguale emergenze. La risposta è sempre stata, nel migliore dei casi, una mera amministrazione del problema. Spesso con interventi che avevano il solo scopo del ripristino di sicurezza e legalità e quindi senza nessuna capacità progettuale di indirizzo e di scelta che avesse l’orizzonte lungo e work in progress per la città del futuro. Le periferie, vecchie e nuove, in questi anni hanno subito mutazioni, cambiamenti, migrazioni che non conosciamo. Un fiato corto che relega il tema da affrontare al come “sedare” conflitti, esplosioni e violenze che di volta in volta si verificano. Una risposta emergenziale che non giunge mai al come intervenire. Programmazione, pianificazione, inchiesta, analisi dei territori sono concetti ormai, da tempo, non frequentati pur essendo essenziali per la rigenerazione urbana di cui tanti parlano. Noi ci siamo conosciuti sul campo nel marzo 2015 quando organizzammo 50 piazze contro le mafie, purtroppo unica e pubblica risposta a mafia capitale. E’ da questo rapporto che abbiamo condiviso la necessità di dire la nostra sul tema periferie. Nella nostra proposta quei concetti li abbiamo usati e declinati avendo ben presente che il cambio di paradigma che riteniamo necessario e urgente richiede disponibilità culturale, conoscenza delle situazioni, condivisioni e assunzioni di responsabilità. Nel nostro dna c’è la consapevolezza della necessità di collaborare insieme istituzioni, società civile e settori produttivi a forte valenza sociale. Concetti che ci hanno consentito di cooperare e di incontrare altre competenze e passioni che esistono e che ci hanno arricchito. Inviteremo i candidati sindaci a venire ad ascoltare perché le valutazioni e il “da fare” spetta a loro. Affermiamo che su questi contenuti c’è la nostra disponibilità alla collaborazione, con chiunque sarà eletto o sarà all’opposizione.

Il racconto delle periferie

Corviale, Statuario, Torbellamonaca, Torpignattara, TorreSpaccata