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L’Academy di Resto al Sud riparte da Scampia

Sono Orazio Giammona di Lampedusa, Eliana Riva di Caserta, Lia Giannini di Cosenza, Antonella Guerriero di Potenza e Ilario Falcone di Foggia i partecipanti selezionati per la seconda edizione della Resto al Sud Academy, il progetto di sostegno ai giovani delle periferie del mezzogiorno nato grazie al contributo del gruppo Conad e al sostegno di Ninja Academy, la scuola di formazione di Ninja Marketing, e di Tiscali.

Dopo sei mesi di ricerca nei territori alla caccia di talenti digitali nelle periferie del mezzogiorno (http://www.restoalsud.it/2015/09/lampedusa-da-periferia-deuropa-a-terra-di-talenti/ http://www.restoalsud.it/2015/10/lacademy-a-caserta-in-un-bene-confiscato-alla-camorra-per-scegliere-un-giovane-di-libera/) la scuola che punta a valorizzare i giovani e le loro conoscenze digitali nelle aree più svantaggiate del Paese riparte.

L’evento di presentazione della seconda edizione si terrà a Napoli il 22 marzo prossimo nel quartiere di Scampia, presso la sede dell’istituto Ferraris, luogo simbolo della voglia di riscatto dei giovani del Sud (http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/04/23/news/il_futuro_oltre_le_vele_e_a_scampia_la_scuola_migliore_per_trovare_lavoro_-112644056/). A battezzare il secondo anno dell’academy sarà il ministro della Giustizia Andrea Orlando che da tempo segue con interesse il progetto. “Coniugare i talenti, le nuove tecnologie e le nostre periferie ritengo sia molto importante per sconfiggere il rischio dell’isolamento e degrado sociale e culturale” ha spiegato il ministro nell’annunciare la sua presenza a Scampia.

Saranno presenti l’amministratore delegato del gruppo Conad Francesco Pugliese, il fondatore di Tiscali Renato Soru e Mirko Pallera della Ninja Academy.

La manifestazione sarà l’occasione per il ministro per visitare una scuola di frontiera che si batte per consegnare un futuro migliore ai giovani di Napoli.
“Siamo lieti di questo evento” commenta il presidente Alfredo Fiore “il 22 marzo daremo voce ai tanti giovani che si sono formati in questa scuola e che oggi hanno raggiunto risultati importanti. Perché nelle periferie non c’è solo degrado ma la nostra scuola rappresenta un luogo di riscatto e di futuro migliore”.

Nel corso della manifestazione riceveranno l’attestato di frequenza i sei ragazzi che hanno partecipato all’academy nel corso del primo anno (http://www.restoalsudacademy.it/): Marina Finaldi (Napoli, Scampia), Andrea Saluti (Palermo, Zen), Maria Alagni (Taranto, Tamburi) Irene Sapienza (Catania, Librino) Alice Strano (Cagliari, Sulcis) e Daniele D’Innocenzo (L’Aquila, progetto case post terremoto).

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La palestra anti-illegalità dei Maddaloni

Un “presidio di legalità” tra le vele di Scampia che “non può restare al buio” E’ così che ha definito la palestra dei Maddaloni nel quartiere di Napoli Antonio Bassolino, il candidato alle primarie e a Sindaco di Napoli alle elezioni comunali 2016. Il commento è stato riportato da La Repubblica in un articolo in cui Gianni Maddaloni, allenatore e padre di Pino, Oro Olimpico di Sidney 2000, denuncia di essere stato “abbandonato da comune e regione”: “Voglio prendere le distanze da Comune e Regione, non siamo solo la palestra delle visite istituzionali: buoni si ma fessi no. De Magistris e la Regione di Caldoro ci hanno abbandonato: il progetto Sandro Pertini, finanziato in passato da Palazzo San Giacomo, con diecimila euro ci permetteva di fare attività sportive per 50 ragazzi di Secondigliano e di pagare le utenze. A gennaio però non è ripartito”. E stasera a Le Iene Show su Italia 1 andrà in onda un’intervista a Maddaloni dell’inviato Giulio Golia. Sulla pagina Facebook della Star Judo Club Centro Gianni Maddaloni è pubblicato il post che ricorda l’appuntamento: “Questa sera vi aspettiamo su Italia Uno ore 21.00, ESCLUSIVA – “Le Iene” – si parlerà di JUDO e di ciò che di noi non si è mai detto. Giulio Golia intervista un maestro Maddaloni stanco e senza peli sulla lingua. NON MANCATE”.

VELE DI SCAMPIA, UN’OASI PULITA IN MEZZO ALLA TERRA DEI FUOCHI (LE IENE SHOW, MARTEDI’ 23 FEBBRAIO 2016) – Le vele di Scampia rappresentano anche un’opportunità in controtendenza rispetto al clima che si respira nella Terra dei Fuochi. E’ di questo che si parlerà, fra le altre cose, nella puntata di questa sera de Le Iene Show. La Iena Giulio Golia ci parlerà della situazione in cui versa quella la Terra dei fuochi fra Caserta e Napoli, dove per decenni la Camorra ha sepolto e sversato rifiuti tossici in modo illegale. Questa volta non sarà al centro del servizio de Le Iene la situazione disastrosa delle vele di Scampia, ma un’altra realtà, quella promettente che offre la palestra di Gianni Maddaloni, allenatore e padre di Pino, Oro Olimpico di Sidney 2000. Sono tante le iniziative della struttura che si propone di mettere al centro lo sport per ridonare ai ragazzi del luogo energia e bellezza. Si ricorda in particolare un gemellaggio avvenuto nel 2015 e riportato dalla Gazzetta, fra il quartiere Corviale di Roma e Scampia di Napoli che hanno permesso ai ragazzi di partecipare ad una partita di calcio “onorevole”. La partita in quel caso si è svolta al Serpentone del Corviale, un complesso comprensivo di due palazzi lunghi 1km ed alti nove piani. Gianni Maddaloni ha racchiuso nel suo libro “L’oro di Scampia” il suo impegno sia nella società sportiva sia nel ridonare speranza a molti ragazzi, grazie, per esempio, a corsi di judo anti-bulli. Questo è quanto riporta invece La Repubblica, parlandoci di quel “codice comportamentale del clan Maddaloni” che implica coraggio, altruismo, fedeltà, umiltà e rispetto per gli altri. Nel 2012 i ragazzi di Scampia dello Star Judo Club hanno conquistato il podio per quanto riguarda il campionato nazionale di judo, una vera conquista per Maddaloni, l’uomo che tutti chiamano “o maestro”. I comandamenti a cui devono sottostare i ragazzi parlano il linguaggio di strada, quello dei clan a cui sono abituati i giovani di Scampia. In questo modo Maddaloni comunica con loro stravolgendo in positivo tutto ciò che possono aver appreso in anni di disagio. “Abbiamo insegnato ai bimbi le regole attraverso lo sport”, ha spiegato Maddaloni a La Repubblica”, “con delle scenette ginniche abbiamo ridicolizzato e ridimensionato la figura del boss e del bullo”. Quella della palestra Maddaloni si tratta a tutti gli effetti di una prevenzione del disagio psicofisico e sociale che colpiscono i più giovani e che grazie al progetto “Vincere da grandi”, come riporta Il Giornale, aderiscono al principio del diritto allo sport per chiunque, anche per quelle famiglie che versano in gravi difficoltà.

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Apple, ipotesi Città della Scienza E poi Cisco si insedierà a Scampia

Nicodemo: «Saranno formati sviluppatori di App per i sistemi operativi».
«Questa è la dimostrazione che il Governo pensa a Napoli. E non soltanto in termini di risorse. È appena partita la bonifica di Bagnoli e ora la città rientra a pieno titolo nelle policy nazionali di sviluppo. Il digitale costituisce l’architrave dello sviluppo moderno e ora Napoli è diventata centrale in un processo straordinario». Francesco Nicodemo, ex membro della segreteria nazionale del Partito democratico, oggi impegnato nello staff della comunicazione di Palazzo Chigi, è laureato in Lettere classiche ma è un vero appassionato di tecnologia e di social network. Ed è entusiasta del duplice accordo che porterà Apple e Cisco a Napoli.

In città arriveranno due giganti, appunto Apple e Cisco, con due iniziative separate: è una coincidenza?
«No, non è una combinazione. Infatti Renzi aveva già scritto qualcosa nelle sue Enews alcune settimane fa. È la conclusione non casuale di un percorso. Infatti tutto questo accade subito dopo la riforma del Senato. Il Governo sta lavorando per cambiare l’Italia e creare stabilità rendendo quindi il paese più attrattivo per gli investitori stranieri. Il tema è nazionale, dunque, ma trova applicazione a Napoli. La cosa davvero importante è che queste grandissime aziende si insedino qui».

Cisco dovrebbe fare base in un istituto superiore di Scampia, l’Itis Galileo Ferraris, è così? E l’avete suggerito voi?
«Sì, Cisco va a Scampia, ed è vero anche che c’è stata una segnalazione da parte nostra. Quella è una scuola straordinaria che si è aggiudicata molti premi nazionali e dove, alla fine dei corsi, è altissimo il placement per gli studenti. Merita attenzione in un progetto più ampio adesso che Cisco viene a Napoli, a Scampia, non nella Silicon Valley, a investire per creare una academy che formerà sistemisti».

Apple ha spiegato che «sosterrà gli insegnanti a preparare migliaia di futuri sviluppatori».
«Saranno formate centinaia di sviluppatori di app per i sistemi operativi Apple. Attenzione, non parliamo di assunzioni. Ma l’iniziativa vale molto di più di 600 sviluppatori e non va assolutamente sottovalutata, è una cosa gigantesca perché sarà l’unico centro di formazione in Italia e Europa. Qui a Napoli. Un altro centro analogo esiste soltanto in Brasile».

E dove sarà collocato? Il comunicato di Apple dice che «il centro di sviluppo App iOS sarà situato in un istituto partner a Napoli»: anche in questo caso avete segnalato una scuola superiore? Ci sono tanti centri di studio e di ricerca dell’università…
«Sono possibilità da non sottovalutare. C’è anche la Città della Scienza. E tanti istituti del Cnr. Queste opportunità potrebbero non essere alternative, nel senso che potrebbe anche crearsi una sana competizione tra vari istituti».

Insomma non è tutto già deciso?
«È così, non è tutto già deciso. Del resto Renzi e Cook hanno portato a Napoli l’iniziativa perché qui ci sono moltissimi programmatori e startupper, operano consorzi per lo sviluppo del digitale e incubatori di imprese. Si può formare un sistema con Apple al centro e tutto il resto intorno. Quindi si può superare la situazione in cui si producono solo idee per realizzare economie di scala per una città che si regga sull’innovazione. Il Governo sta facendo molto per Napoli e la Campania. Da una parte ha puntato sulla cultura, per esempio rafforzando i musei con una nuova organizzazione e con direttori stranieri, e sul turismo culturale, valorizzando gli Scavi di Pompei, Ercolano, la Reggia di Caserta. E ora sta fornendo ciò che serve per una vision . In una vecchia intervista avevo detto che a Bagnoli sarebbe dovuta venire Google. Ecco, viene Apple e abbiamo messo i soldi per la bonifica».

Questo dovrebbe anche migliorare non l’immagine turistica della città che in questo periodo è già buona, ma la sua reputazione. Non crede?
«Certamente. E soprattutto così si evitano discussioni ideologiche e poco concrete. Ricorda il libro Se Steve Jobs fosse nato a Napoli di qualche anno fa? Ecco, i l mio sogno è che tra qualche anno sia Tim Cook a scrivere un libro in cui racconti che si è innamorato di Napoli. Per ora, tuttavia, mi fermo al fatto politico».

A proposito, bisognerà capire chi amministrerà la città nei prossimi cinque anni. Per ora nel Pd è in corsa solo Bassolino.
«Il totonomi non ci porta da nessuna parte. Io credo che il Pd abbia le capacità per mettere sul piatto più nomi validi. Poi si faranno le primarie e chi vincerà sarà il candidato di tutti. Vinca il migliore».

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‘Sport e Periferie’: si parte da Corviale, Scampia e Zen

Individuate dal CONI le prime sette strutture che beneficeranno dei fondi stanziati dal decreto Expo-Giubileo.
Sono sette le strutture individuate dal CONI per effettuare i primi interventi con il fondo di 100 milioni di euro previsto dal Governo per gli impianti sportivi nelle periferie.

Impianti sportivi nelle periferie: i primi sette interventi
Gli impianti su cui agire sono dislocati soprattutto al sud o al centro. Ecco l’elenco delle strutture sportive prioritarie:
Piscina Cardellino a Lorenteggio, a Milano;
Palazzetto dello Sport del Corviale, Roma;
Stadio Giannattasio di Ostia, a Roma;
Pista Pietro Mennea di Barletta;
Centro Sportivo Boscariello di Scampia, a Napoli;
Polo Sportivo Piazza della Pace di Reggio Calabria;
Palazzo dello Sport del quartiere Zen, a Palermo.

La scelta della localizzazione delle strutture sportive da riqualificare è in linea con quanto dichiarato la settimana scorsa dal presidente del CONI, Giovanni Malagò, che in un’intervista aveva dichiarato di “puntare su luoghi simbolo, come Scampia, per usare lo sport come una barriera per allontanare le persone dalla malavita”.

Impianti sportivi in periferia: il decreto
Ricordiamo che il decreto Expo-Giubileo (Decreto-Legge 185/2015) ha istituito il fondo ‘Sport e Periferie’ da 100 milioni di euro per il potenziamento dell’attività sportiva agonistica nazionale e lo sviluppo della relativa cultura in aree svantaggiate e zone periferiche urbane, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana”.

I 100 milioni di euro (per il triennio 2015-2017) saranno destinati alla riqualificazione e alla costruzione di nuovi impianti per dare impulso allo sport, nell’accezione di movimento chiamato a favorire l’aggregazione, l’inclusione e la promozione dei valori che rappresentano la base.

Il Fondo e’ finalizzato ai seguenti interventi:
– ricognizione degli impianti sportivi esistenti sul territorio nazionale;
– realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività’ agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane e diffusione di attrezzature sportive nelle stesse aree con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti;
– completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all’attività’ agonistica nazionale e internazionale;
– attività e interventi finalizzati alla presentazione e alla promozione della candidatura di Roma 2024.

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Da Corviale a Scampia: gemellaggio e sport sociale

Corviale e Scampia, le periferie di due grandi città, a confronto oggi al Campo dei Miracoli, a Corviale.

Quattro classi di due scuole romane, la scuola media Raffaello della Romanina e la Primaria dell’Istituto Corviale, sono intervenute alla “festa dello sport sociale”, organizzata dall’associazione ASD Miriade e patrocinata dalla Presidenza dell’Assemblea Capitolina, nella struttura sportiva inaugurata un anno fa nella periferia dell’XI Municipio a via di Poggio Verde.

L’occasione dell’incontro: la presentazione  del libro “L’Oro di Scampia” di Gianni Maddaloni, che si è confrontato con i ragazzi sullo sport modello e occasione di integrazione e formazione. Proprio come nella palestra  Star Judo di Scampia, gestita proprio dal maestro Maddaloni, dove i corsi sono occasione di riscatto alla criminalità e all’abbandono, a Roma nel Campo dei Miracoli del “Serpentone” l’aggregazione e la socialità si mettono in gioco sul campo di calcio.

A Napoli, in uno dei quartieri più difficili, Scampia, lo sport della Star Judo alimenta il sogno di bambini e famiglie della costruzione di una società civile attraverso sport e legalità. Oggi, per la passione con la quale opera nel sociale, la palestra e il “progetto Maddaloni” sono realtà affermate e impegnate in prima linea per il recupero di giovani in difficoltà, compresi bambini diversamente abili e non vedenti. L’associazione Maddaloni consente a moltissimi giovani di fare sport gratuitamente, senza costi per le famiglie. L’idea forte del progetto Maddaloni è poi quella di esportare nei territori altri poli dello sport.

Si punta sulle qualità e sulla voglia di affermarsi dei ragazzi anche a Corviale, nel Campo dei Miracoli, una cittadella dello sport che ha le caratteristiche della palestra di Scampia: dallo sport la medicina per emergere per tanti ragazzi e giovani di periferia. Il Campo dei Miracoli è una struttura in bioarchitettura ed ecosostenibile: il cemento ha lasciato il posto a legno, argilla, canapa, pannelli solari e geotermia. Non solo, i campi di calcio sono realizzati in materiale organico (fibra di cocco, sughero e olio di lino), la palestra non ha barriere architettoniche ed è rivestita in faggio naturale e cortecce. Dalla struttura al messaggio il passo è breve: qui si sperimentano laboratori e modelli nuovi di integrazione, attraverso il gioco del calcio e grazie a spazi polifunzionali destinati al tempo libero dei ragazzi. E oggi sono almeno 500 i tesserati del Calcio Sociale di Corviale.

Insieme all’autore, Gianni Maddaloni, sono intervenuti tra gli altri: Valeria Baglio, presidente dell’Assemblea Capitolina, Paolo Masini, assessore alla Scuola e allo Sport, Maurizio Veloccia, presidente del Municipio XI, l’onorevole Laura Coccia, parlamentare, Giovanna Boda direttore generale Dipartimento per lo Studente del MIUR, insieme al giornalista di Rai Sport Carlo Paris.

“Lo Sport è certamente un’occasione di crescita sana ed equilibrata per tanti ragazzi – ha dichiarato la Presidente dell’Assemblea Capitolina, Valeria Baglio – Questo ce lo insegna egregiamente il maestro Maddaloni, che ne ha fatto un progetto di vita. E un’ulteriore testimonianza arriva dal Campo dei Miracoli di Massimo Vallati. Ma tutto questo impegno, pure importantissimo, da solo non basta se poi le Istituzioni non ci sono e non fanno sentire la loro voce, scommettendo sui giovani e sulle periferie, su progetti come questi. Lo scorso 21 giugno avevo sostenuto l’edizione dei campionati nazionali di judo per non vedenti e ipovedenti, organizzati dall’ASD Miriade, svolti all’interno  dell’impianto scolastico di via Biagio Petrocelli. Oggi continuo a sostenere con forza il ruolo delle istituzioni cittadine che vivono e fanno propri i valori comuni della solidarietà, dello sport come occasione di aggregazione e di riscatto per tante ragazze e tanti ragazzi delle periferie delle nostre città”.

 

L’associazione Miriade, organizzatrice dell’evento, svolge da tempo attività sportiva, in particolare con la disciplina del judo, nel quartiere della Romanina, presso l’istituto Comprensivo Raffaello, nella palestra del plesso Petrocelli.

Una copia del libro L’Oro di Scampia verrà donato alle due scuole e a ogni biblioteca romana.

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fatto@scampia

La Cooperativa Sociale “La Roccia” ha per scopo il perseguimento dell’interesse generale della comunità locale mirato alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini attraverso lo svolgimento di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. La cooperativa opera sul territorio di Scampia, periferia a nord della città di Napoli, ed è retta da principi di mutualità e solidarietà; non ha fini di lucro e persegue lo scopo mutualistico nell’interesse e per il vantaggio di tutti i soci ed al suo interno esistono due realtà produttive, i laboratori di sartoria e di cartotecnica.

Il laboratorio di sartoria nasce nel 2004, all’interno della Cooperativa Sociale “La Roccia”, a seguito di un corso di formazione per Sarte della Regione Campania che ha coinvolto un gruppo di ragazze di Scampia interessate all’inserimento lavorativo in questo campo professionale; esso si trova presso il Centro “Alberto Hurtado” e si propone di formare al lavoro ragazze e donne del quartiere Scampia. In particolare, oltre al trasferimento delle competenze professionali specifiche, lo scopo è offrire un’esperienza di serena crescita nei valori della cultura del lavoro e della legalità.
Il laboratorio di cartotecnica della Cooperativa Sociale “La Roccia” di Scampia, nato nell’anno 2009, si trova presso la “Bottega artigiana per il libro” nella ex casa del custode della Scuola Elsa Morante in viale della Resistenza. Ne sono promotori e protagonisti 4 giovani, ai quali sono state trasferite le competenze, durante una formazione biennale, da un allievo della scuola del grande maestro napoletano Michele Eliseo. Il progetto nasce da un importante finanziamento della Fondazione Vodafone Italia e dalla collaborazione della Provincia di Napoli che ha concesso i locali della ex casa del custode all’interno della Scuola Elsa Morante.
Nel corso di questi anni i laboratori di sartoria e di cartotecnica della Cooperativa Sociale “La Roccia” sono cresciuti, grazie allo sviluppo professionale e personale delle persone che ne fanno parte: la formazione sul campo ha permesso alle nostre sarte e ai nostri artigiani un incremento delle competenze professionali, attraverso un confronto costante con la realtà del mercato e le problematiche legate al lavoro quotidiano, attraverso la possibilità di sperimentare lo spirito della cooperazione e condividere le responsabilità dell’attività professionale.
Il marchio fatto@scampia veicola l’idea di un prodotto completamente made in Scampia, progettato e realizzato secondo lavorazione artigianale, e legato inestricabilmente al territorio in cui nasce ed opera la realtà cooperativa, il cui scopo è certamente quello di contribuire allo sviluppo e al radicamento della cultura del lavoro e della legalità sul territorio.
Dal 2013, con il negozio online fatto@scampia, la Cooperativa Sociale “La Roccia” affronta una nuova sfida: l’e-commerce, la nuova frontiera del mercato.

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A Scampia serve il lavoro

“Più sostegno alle associazioni sportive di Scampia”. L’appello è di Gianni Maddaloni, titolare della palestra che da dieci anni offre corsi gratuiti ai ragazzi disagiati con padri in galera e madri senza lavoro. A offrire lo spunto per una riflessione sul futuro delle periferie di Napoli è “L’oro di Scampia”, il libro in cui Maddaloni descrive la speranza e la voglia di riscatto sociale degli abitanti di un quartiere diventato sinonimo di camorra e degrado. “Lo sport è uno strumento formidabile per educare, formare e insegnare le regole della convivenza civile ai ragazzi – sottolinea il judoka, padre del campione olimpico Pino – A Scampia abbiamo sottratto molti giovani dalla strada e coinvolto altrettante famiglie nei progetti di rilancio del quartiere, senza dimenticare gli otto detenuti recentemente messi alla prova”.

Per Maddaloni, però, all’impegno delle associazioni non corrisponde sempre il necessario sostegno da parte delle istituzioni. Ecco perché il judoka napoletano chiede più attenzione per le realtà sportive che operano a Scampia e nelle altre periferie cittadine, ma anche maggiori opportunità di lavoro per giovani ed ex detenuti. “Lo sport è fondamentale per contrastare patologie come diabete e obesità, oltre che per combattere la delinquenza. Eppure rischia di non bastare – aggiunge Maddaloni – Alla gente di Scampia serve il lavoro e le discipline sportive possono risultare utili anche in questa prospettiva: sostenere lo sport è un investimento e un segno di intelligenza politica”.

In prima fila, alla presentazione de “L’oro di Scampia”, anche Giovandomenico Lepore. Per l’ex procuratore della Repubblica di Napoli, “Gianni Maddaloni ha fatto e continua a fare tanto per Scampia, ma le sue sole forze non bastano”. Anche per il magistrato, dunque, è necessaria una presa di coscienza da parte delle istituzioni: “Gli aiuti non giungono a tutte le associazioni sportive oppure non a tutte in egual misura – conclude Lepore – Per anni ho denunciato queste disparità ai politici, ma nulla sembra essere cambiato. Per salvare le periferie napoletane occorre un intervento più deciso e omogeneo da parte delle istituzioni”.