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Ecco perchè Roma Capitale faceva Kafka sull’accesso agli atti sul palazzetto dello sport di Corviale

Lettera del M5s al Coni sull’impianto sportivo di Corviale

Corviale, sfuma il palazzetto di via Maroi: al suo posto il M5s vuole un impianto “più gestibile”

Su richiesta di Comune e Municipio ridimensionato il vecchio progetto

di Fabio Grili

Tredicimila e cinquecento metri quadri di impianti all’interno del quale praticare ogni tipo di sport. Dalla boxe alla pallacanestro, dal tennis alla pallamano. La struttura, con i suoi tre campi coperti e le tribune fisse capaci di ospitare fino a mille spettatori, doveva rappresentare il fiore all’occhiello di Corviale. I lavori, iniziati nel 2011, si sono definitivamente interrotti  due anni più tardi. Cantiere fermo e contratto rescisso “in danno della società aggiudicatrice”.

Partita riaperta

La posa della prima pietra da parte di Alemanno fu una buffonata – commentano oggi i consiglieri del PD del Municipio XI. Non il progetto che invece venne ritenuto valido. Così, nel corso della consiliatura di Marino, si riprese in mano il lavoro per reperire quelle risorse necessarie con cui riavviare i cantieri.  Missione compiuta, grazie ai fondi del CONI. Cinque  milioni di euro,  messi a disposizione nella partita della candidatura di Roma alle Olimpiadi. “Nonostante la scelta della Sindaca Raggi di rinunciare a tale candidatura, il Coni aveva confermato il finanziamento e dunque ci aspettavamo una imminente ripresa dei lavori”. Ma quei lavori, non sono destinati a ripartire. Semplicemente perchè, quello specifico progetto, non interessa più.

Decisione non condivisa

C’è una lettera che testimonia il cambio d’indirizzo dell’attuale amministrazione. E’ datata 12 ottobre 2017 ed è firmata dal presidente Torelli e da tutta la Giunta. E’ stata inoltrata poi dall’assessore Frongia al Capo di Gabinetto del Coni. Con questa iniziativa, spiegano i democratici ” è stato chiesto di spostare il finanziamento su altre opere“. Si tratta di una scelta che non è stata condivisa con il parlamentino di Corviale. “Tale lettera è stata tenuta nascosta al Municipio, alle forze politiche ed ai cittadini infatti non se ne trova traccia in nessuna delibera e neppure in una memoria di Giunta”.

Un progetto rimodulato

Per difendere la scelta dell’amministrazione pentastellata, è sceso in campo direttamente l’assessore allo Sport di Roma Capitale. “Abbiamo deciso di rimodulare il progetto prevedendo la realizzazione di un altro palazzetto nello stesso Municipio XI – ha spiegato l’assessore Daniele Frongia –  È stato già presentato un piano esecutivo, condiviso tra gli uffici competenti e di concerto con CONI, Federazione e lo stesso Municipio e rappresenta una valida alternativa più sostenibile in termini di manutenzione e gestione rispetto a quello precedentemente ipotizzato”.

Opere già finanziate

La risposta non ha però soddisfatto i consiglieri municipali del PD. Sia per la mancata trasparenza, visto che “la notizia, mai passata per le aule consiliari, è stata tenuta nascosta per 3 mesi”. E poi per una questione di merito. “La rimodulazione che chiede Frongia è sbagliata – asseriscono i consiglieri Dem Veloccia, Lanzi, Fainella e Vastola –sia perché chiede di finanziare opere di cui il comune non è proprietario, come per l’impianto del Calciosociale, sia  perchè lo fa in relazione ad opere che già hanno un proprio finanziamento, come nel caso dell’impianto di Via Alagno”. Resta la decisione di non realizzare più il faraonico progetto annunciato sotto l’amministrazione di Alemanno. In via Maroi niente impianto da 13500 metri quadrati.

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ULTIMO AGGIORNAMENTO DELLA QUERELLE INFINITA:

Buonasera Assessori,

sono uno dei legali del CILD.

Il Collega Soro, capo di gabinetto del Coni (che ci legge per conoscenza), mi ha suggerito di scrivervi per tentare di sbloccare l’empasse che si è venuta a creare presso gli Uffici Capitolini con riferimento alla problematica relativa alla realizzazione del palazzetto dello sport di Corviale.

Considerato che, anche di recente, sulla base dei (noti) finanziamenti assentiti sono state inaugurate altre realtà locali, non si comprende per quale motivo un progetto così importante per la comunità locale non abbia ancora visto la luce.

In allegato la nostra prima istanza di accesso e tutta la restante corrispondenza, sia col Coni (compresa l’ultima risposta della Collega Naldini pervenutami qualche giorno fa) che con gli Uffici Capitolini.

Nel restare in attesa di conoscere l’esito del Vostro cortese interessamento, invio cordiali saluti.

Avv. Fabio Canestrelli

PRECEDENTI:

Il CILD chiede se è stato conferito incarico ad una o più imprese per la realizzazione del palazzetto dello sport a Corviale e, in caso affermativo, i nominativi di tali imprese e la documentazione idonea a verificare le ragioni per cui i lavori non sono ancora iniziati.

Istanza accesso atti palazzetto sport corviale 10.08.17

Gabinetto sindaca risposta del 23.8.17

Risposta dipartimento programmazione del 7.11.17

Risposta dipartimento sviluppo 21.11.17

Coni risposta istanza del 6.9.17

Coni risposta del 6.11.17




Kafka fa un baffo a Roma Capitale sull’accesso agli atti sul palazzetto dello sport di Corviale

Il CILD chiede se è stato conferito incarico ad una o più imprese per la realizzazione del palazzetto dello sport a Corviale e, in caso affermativo, i nominativi di tali imprese e la documentazione idonea a verificare le ragioni per cui i lavori non sono ancora iniziati.

 




Va in porto un altro pezzo del puzzle del Quadrante di Corviale

La notizia:
“Campidoglio-Coni per riqualificazione impianti Corviale e Ostia.” (in allegato l’agenzia)

Il significato:
Quando abbiamo cominciato a ragionare del Quadrante di Corviale lo sport, insieme alla cultura e all’innovazione tecnologica, aveva un peso di rilievo.
Il progetto prevedeva infatti la valorizzazione delle vocazioni territoriali finalizzata alla creazione di un distretto tecnologico culturale e sportivo.
La bontà di quest’intuizione, suffragata da un’inchiesta che ha messo in luce tutte le realtà e le potenzialità del quadrante, sta finalmente vedendo la controprova amministrativa e istituzionale fin dall’inizio tenacemente ricercata.
Dopo il concorso internazionale per la rigenerazione del palazzone, insieme alla presentazione di un piano generale di mobilità (i Pontili di Corviale), la firma della convenzione tra Roma Capitale e Coni finalizzata alla realizzazione del Palazzetto dello Sport di Corviale comincia a delineare l’assetto del distretto progettato da Corviale Domani insieme ai tanti cittadini e associazioni che negli anni vi hanno collaborato.

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‘Sport e Periferie’: si parte da Corviale, Scampia e Zen

Individuate dal CONI le prime sette strutture che beneficeranno dei fondi stanziati dal decreto Expo-Giubileo.
Sono sette le strutture individuate dal CONI per effettuare i primi interventi con il fondo di 100 milioni di euro previsto dal Governo per gli impianti sportivi nelle periferie.

Impianti sportivi nelle periferie: i primi sette interventi
Gli impianti su cui agire sono dislocati soprattutto al sud o al centro. Ecco l’elenco delle strutture sportive prioritarie:
Piscina Cardellino a Lorenteggio, a Milano;
Palazzetto dello Sport del Corviale, Roma;
Stadio Giannattasio di Ostia, a Roma;
Pista Pietro Mennea di Barletta;
Centro Sportivo Boscariello di Scampia, a Napoli;
Polo Sportivo Piazza della Pace di Reggio Calabria;
Palazzo dello Sport del quartiere Zen, a Palermo.

La scelta della localizzazione delle strutture sportive da riqualificare è in linea con quanto dichiarato la settimana scorsa dal presidente del CONI, Giovanni Malagò, che in un’intervista aveva dichiarato di “puntare su luoghi simbolo, come Scampia, per usare lo sport come una barriera per allontanare le persone dalla malavita”.

Impianti sportivi in periferia: il decreto
Ricordiamo che il decreto Expo-Giubileo (Decreto-Legge 185/2015) ha istituito il fondo ‘Sport e Periferie’ da 100 milioni di euro per il potenziamento dell’attività sportiva agonistica nazionale e lo sviluppo della relativa cultura in aree svantaggiate e zone periferiche urbane, con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economico sociali e incrementare la sicurezza urbana”.

I 100 milioni di euro (per il triennio 2015-2017) saranno destinati alla riqualificazione e alla costruzione di nuovi impianti per dare impulso allo sport, nell’accezione di movimento chiamato a favorire l’aggregazione, l’inclusione e la promozione dei valori che rappresentano la base.

Il Fondo e’ finalizzato ai seguenti interventi:
– ricognizione degli impianti sportivi esistenti sul territorio nazionale;
– realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi con destinazione all’attività’ agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate del Paese e nelle periferie urbane e diffusione di attrezzature sportive nelle stesse aree con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali ivi esistenti;
– completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all’attività’ agonistica nazionale e internazionale;
– attività e interventi finalizzati alla presentazione e alla promozione della candidatura di Roma 2024.

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Assemblea capitolina, approvata la delibera per la realizzazione di 26 progetti: C’E’ IL PALAZZETTO DI CORVIALE

palazzettoAl via il primo grande stanziamento per Roma, che permetterà la realizzazione di opere preziose per la città. L’Assemblea capitolina ha approvato – con 26 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti – la delibera che dà il via alla realizzazione di 26 progetti.
Grazie alla rimodulazione dei fondi della legge Roma Capitale 396/90, ottenuto con un lavoro attento e condiviso dell’Amministrazione capitolina, si sono recuperati 38 milioni di euro.

 
Ai finanziamenti recuperati della legge 396/90, si è poi aggiunto un fondo di circa 1,5 milioni della Soprintendenza di Stato sui Beni culturali, inizialmente destinato ad altri interventi.
Dal 1992 il governo eroga finanziamenti per Roma Capitale tramite la legge 396/90, l’ultimo stanziamento risale alla finanziaria 2007. Le risorse sono servite a finanziare 148 interventi, tra cui grandi opere come l’Auditorium Parco della Musica, la progettazione della linea Metro C e del prolungamento della linea B, il miglioramento della linea tramviaria 8, il restauro di parte del Mattatoio di Testaccio.
Dopo numerose rimodulazioni dei fondi residui avvenute nella scorsa consiliatura comunale, che ha definanziato programmi di spesa per 88,7 milioni di euro, la commissione Roma Capitale ha effettuato una ricognizione delle opere immediatamente cantierabili. Sono stati individuati 74 progetti per un valore complessivo di 325 milioni di euro. La selezione definitiva, basata sui criteri delle opere realizzabili e delle economie di gara d’appalto, ha proceduto ad una scrematura finale in favore di 26 progetti riguardanti il decoro urbano, la viabilità, i beni archeologici.

 

Il sindaco Ignazio Marino ha così commentato la decisione: “E’ un risultato importantissimo per il futuro della città.  Voglio ringraziare il Consiglio e in particolare la commissione Roma Capitale, guidata da Gianni Paris, che con un lavoro straordinario è riuscita a recuperare uno stanziamento di circa 38 milioni di euro, prima bloccati, che serviranno a realizzare opere preziose per la tutela dei beni archeologici, il decoro, le periferie, la mobilità.
Interventi fondamentali che, grazie al recupero di fondi che rischiavano di andare perduti, potranno essere immediatamente cantierabili. Tra questi la riqualificazione di piazza Augusto Imperatore, gli scavi al Mausoleo di Augusto, il restauro delle Mura Aureliane, la valorizzazione delle ville romane del Parco di Centocelle e il cofinanziamento della Prenestina Bis. In questo modo, daremo nuovo ossigeno alle piccole e medie imprese di Roma.
Il risultato raggiunto oggi testimonia l’impegno di questa amministrazione per assicurare a Roma una azione di cambiamento e rigenerazione urbana all’altezza delle altre Capitali europee.”
La stessa soddisfazione per “il recupero e la rimodulazione di fondi immediatamente spendibili, non sottoposti a patto di stabilità, un tesoretto che altrimenti sarebbe andato perduto” è stata espressa anche da Mirko Coratti, presidente dell’Assemblea capitolina.
Rispetto alle opere che verranno realizzate, l’assessore capitolino ai Lavori Pubblici, Paolo Masini, ha detto “Queste opere danno dignità ad un pezzo di città che nel passato è stato dimenticato. È un bel segnale perché gli interventi riguardano anche le periferie».

26 progetti per Roma

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