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Le periferie sempre ad agosto

Ad agosto il MIBACT ha fatto uscire un bando per le periferie con scadenza 31 agosto. L’Osservatorio Pubblica Amministrazione, un organismo di volontariato che svolge una funzione di controllo sugli atti della PA, chiede il rinvio della scadenza con la lettera che pubblichiamo.

Oggetto: avviso pubblico per la manifestazione di interesse alle procedure per l’individuazione di n. 10 aree periferiche ricadenti sul territorio dei comuni Italiani, da sottoporre a interventi di riqualificazione urbano mediante l’indizione di una procedura di concorso di idee

Egregio Ministro,

Spett.le Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane,

chi, come lo scrivente, ha qualche anno sulle spalle, ha memoria di quando il telegiornale, al 31 luglio, dava atto dello spegnimento degli impianti della FIAT e delle grandi fabbriche italiane. Da quel momento, era l’Italia intera a spegnersi e le grandi città diventavano una babele multilingue attraversate solo da turisti, mentre milioni di operai tornavano ai paeselli per la meritata villeggiatura.

Da allora l’Italia è cambiata molto e le ferie agostane, per chi se le può permettere, non sono più così tassative anche se, ovviamente, la maggior parte delle imprese e conseguentemente degli italiani, continua a preferirle rispetto ad altri periodi.

Anche il Parlamento chiude per ferie in questo periodo ma, a quanto sembra, non i solerti funzionari del MIBACT che proprio in questi giorni, precisamente il 10 agosto, hanno pubblicato un avviso con scadenza il 31 agosto per la manifestazione d’interesse alle procedure per l’individuazione di 10 aree periferiche.

Come appartenenti a quella cosiddetta società civile che da anni si batte per la riqualificazione delle periferie, abbiamo, ovviamente, interesse non solo che tutti i Comuni possano partecipare ma anche a dire la nostra ed a partecipare al processo di individuazione degli interventi e delle aree sulle quali intervenire e ciò, non solo per l’importantissimo e necessario coinvolgimento dei cittadini e delle realtà territoriali, ma soprattutto al fine di evitare nuove “cattedrali nel deserto” destinate a divenire nuovi mausolei dell’italica capacità di sprecare risorse.

Non sappiamo, anche se ci appare difficile, se Roma Capitale o se altri comuni o unioni di comuni, siano in grado di avere la dovuta conoscenza del bando e la capacità di individuare consapevolmente, in tempi così ristretti, le aree da indicare ed i finanziamenti successivamente necessari per la realizzazione degli eventuali progetti ma, onestamente, ci appare impossibile comprendere perché un bando, anche se solo volto alla selezione delle aree, e, almeno apparentemente, non giustificato da alcuna ragione di urgenza, debba essere pubblicato nel periodo in cui la maggior parte degli italiani sono in ferie e con scadenza nel medesimo periodo e non possono, quindi, esercitare il proprio diritto/dovere nei confronti degli Enti locali interessati dal bando e spingerli ad una partecipazione realmente utile per la collettività.

Per questa ragione non possiamo che richiedere a Codesto Ministero di voler procedere ad una congrua proroga dei termini di scadenza del bando.

Confidando nell’accoglimento della richiesta ed in una Vostra cortese nota di riscontro, inviamo i nostri più cordiali saluti

Coordinamento Periferie Roma periferiediroma@tiscali.it

Pino Galeota Eugenio De Crescenzo Renato Mastrosanti

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