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#rinogaetanoday: Aida, la democrazia e chi ce l’ha

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In una Roma ancora in lutto per l’uscita di campo del Capitano e per la recentissima perdita dell’attore Thomas Milian, si celebra un’altra ricorrenza cara ai romani. La morte di Rino Gaetano – avvenuta il 2 giugno 1981, a seguito di un incidente stradale nelle vie di Montesacro – coincide quest’anno con il quarantennale dall’uscita del terzo EP del cantautore calabrese, Aida. Roma alza i cori e le grida al cielo: “Olè! olè olè olè,Rino, Rino” durante le cinque ore di concerto del Rino Gaetano Day, il raduno nazionale organizzato dalla Rino Gaetano Tribute band e dall’Associazione culturale “Rino Gaetano”.

La Rino Gaetano Band e Dino Giarrusso, presentatore della serata

La Rino Gaetano Band e Dino Giarrusso, presentatore della serata

Ad aprire il concerto il gruppo romano La Scelta. Ad accompagnare la band ufficiale, la Rino Gaetano Band, come ospiti e per la prima volta sul palco di Piazza Sempione, i Sei Ottavi, fiancheggiati da Artù e da David William Caruso – voce de I Vinile. Per i non udenti, presenti anche due interpreti del linguaggio LIS  ad interpretare i testi più amati. Ospiti d’onore il “Barone”, proprietario del bar frequentato da Rino Gaetano e citato in “Tu, forse non essenzialmente tu”: “e vado dal Barone ma non gioco a dama/ e bevo birra chiara in lattina”. Sul palco anche Andrea Rivera, con la sua saga di giochi linguistici, Enrico Gregori, critico musicale e amico del cantautore, autore di diversi libri musicali.

I Sei Ottavi

I Sei Ottavi

A presentare il concerto, Dino Giarrusso, giornalista e inviato de Le Iene. Evento gratuito per tutti, pubblico e artisti, staff e organizzatori. Unico obiettivo: diffondere una musica ancora attuale, condivisa e cantata da un pubblico di ogni età, che racconta l’Italia del passato e del presente.

 

I Sei Ottavi

I Sei Ottavi e la Rino Gaetano Band

Video e articolo: Elisa Longo

Foto: Luca Allegrezza




No alle botticelle al Pincio: FlashMob Associazioni animaliste

Flash mob delle associazioni animaliste

ANIMALISTI ITALIANI – AVA – AVCPP – ENPA – LAV – OIPA davanti al cantiere del Pincio

1.350.000 euro pubblici per gli interessi privati di 38 vetturini

NO alle nuove scuderie delle botticelle

NO allo scempio illegittimo di Villa Borghese

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ROMA, 6 marzo 2015 – Travestiti da cavalli, con bandiere, fischietti, magliette “STOP botticelle”, oggi i volontari degli Animalisti Italiani, AVA, AVCPP, ENPA, LAV, OIPA si sono dati appuntamento davanti al cantiere delle nuove scuderie delle botticelle, nel cuore di Villa Borghese al Pincio.

“Su platee di calcestruzzo sono stati costruiti 121 box per il ricovero dei cavalli impiegati per il traino delle botticelle in mezzo al traffico cittadino – hanno denunciato in coro – Utilizzando le parole magiche  “trasferimento temporaneo di carrozzelle nell’area dell’ex galoppatoio di Villa Borghese” sono stati spesi 1.350.000 di euro pubblici per gli interessi privati di 38 vetturini. Ed è stato calpestato il Piano Territoriale Paesistico della Regione Lazio che vieta l’installazione di qualsiasi struttura all’interno di parchi, ville e giardini storici e la Legge Regionale 6 luglio 1998 n.24che ammette a Villa Borghese solo interventi che riguardano esclusivamente la conservazione, la manutenzione ed il restauro”.

Allo stato attuale, tutta l’area prospiciente l’ex Galoppatoio di Villa Borghese, una intera collina del Pincio di circa 2 ettari di dimensioni, è stata sventrata e deturpata. Il tutto con la benedizione della Sovrintendenza, del Comune e della Regione.

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“Non è accettabile – accusano gli animalisti – consentire a 38 vetturini privati di continuare a guadagnare senza fattura, grazie ad una tradizione obsoleta e crudele che tantissimi romani vogliono cancellare, tanto è vero che sono più del doppio del necessario le firme raccolte sulla delibera di iniziativa popolare contro le botticelle consegnate in Campidoglio lo scorso 27 febbraio. Non è accettabile che nel tempo si sia impegnata la somma di 1.350.000 euro di fondi pubblici per realizzare le nuove scuderie per garantire la sopravvivenza delle botticelle. Tutto questo mentre si chiudono canili e gattili comunali delegando strutture private all’accoglienza dei randagi, ed il Bilancio di Previsione 2015 riduce il budget dell’Ufficio Tutela Animali da 7.5 milioni di euro a 5.4 milioni di euro. Ma la vicenda delle scuderie è anche un ferita per tutta la città, a causa dello scempio di un bene paesaggistico protetto come Villa Borghese, una villa storica sede di sette musei, tutelata dall’Unesco e dalla Carta di Firenze che equipara le ville storiche a monumenti e le rende inedificabili, e decretata zona SIC (sito di interesse comunitario)”.

“Chiediamo lo smantellamento dello scempio ed il ripristino dei luoghi al loro assetto originario”, così gli animalisti romani.

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Anche il Coordinamento Residenti Città Storica si schiera contro l’impropria invasione di casette-chalet-scuderie nel cuore di villa Borghese costruite per pochi privati con molti soldi pubblici  in contraddizione alle norme tecniche del PRG ed al Codice dei Beni Culturali.

 




#FortePortuense: apertura al pubblico

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21 febbraio 2015 ore 10,30

Municipio Roma XI Arvalia-Portuense: percorsi storico-archeologici.