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#Libera: presentati oggi dati di tre anni di attività di Fondazione nazionale Antiusura Interesse Uomo

Fondazione nazionale Antiusura Interesse Uomo
in collaborazione con Libera presenta dati sulle attività antiusura
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129 persone minacciate dall’usura, il 70% riguarda le regioni del sud;
32 persone minacciate da usura di mafia e che hanno denunciato alla magistratura.
La Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo in collaborazione degli sportelli del “Servizio SOS giustizia” di Libera, in quasi tre anni di attività sull’intero territorio nazionale ha incontrato circa 700 persone registrando tra il 2012 e il 2014 un aumento complessivo del 113%.

Tre anni di attività di ascolto di persone in difficoltà, colpite e minacciate dalla piaga dell’usura. La  Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo grazie alla collaborazione degli sportelli del “Servizio SOS giustizia” di Libera ha presentato stamattina a Potenza alla presenza di
don Marcello Cozzi, Presidente fondazione Antiusura Interesse Uomo e responsabile Sportelli SOS Giustizia di Libera, On. Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno, Dott. Santi Giuffrè, Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket.i dati, numeri e storia di  in quasi tre anni di attività sull’intero territorio nazionale: circa 700  persone incontrate registrando tra il 2012 e il 2014 un aumento complessivo del 113%.

Si tratta essenzialmente, di lavoratori autonomi e persone con reddito fisso. Nel 2014  rispetto al 2013 si registra un tracollo pari a -44,1% dei cosiddetti lavoratori dipendenti o pensionati.
Le storie, i numeri presenti nel Rapporto ci fotografano un aumento esponenziale delle situazioni debitorie procapite che genera  sempre piu’  rassegnazione che induce tanti a non cercare più alcuna soluzione a copertura dei propri debiti dovendo scegliere drammaticamente tra la chiusura del debito e la sussistenza quotidiana.

L’usura incontrate , 129 persone che si sono rivolti agli sportelli,  colpisce soprattutto il sud, circa il 70% dei casi. Fanno riflettere i dati del Piemonte (terzo) e del Veneto (ottavo), a conferma, soprattutto questi ultimi, dei dati preoccupanti riportati nella relazione della DIA relativa agli anni 2012-2014.
Le vittime incontrate sono prevalentemente uomini (84%) e soprattutto lavoratori autonomi (53%) le cui storie  dicono che sono vittime due volte, prima della crisi e poi dell’usura. Nel 57% dei casi, infatti, si è fatto ricorso al prestito usuraio per far fronte alle difficoltà economiche delle proprie imprese o attività commerciali e nel 64% dei casi i soldi avuti dagli usurai sono serviti per cercare di risolvere quelle stesse difficili situazioni, spesso inutilmente.

“Grazie al lavoro degli operatori degli sportelli- commenta Don Marcello Cozzi, Presidente fondazione Antiusura Interesse Uomo e responsabile Sportelli SOS Giustizia di Libera  – abbiamo accompagnato alla denuncia il 14% delle persone, ed è molto  significativo che in una regione difficile come la Calabria ciò sia avvenuto nella stragrande maggioranza delle persone incontrate (il 70,8%)  e che quasi sempre ci hanno confidato storie di usura gestita da clan mafiosi. L’usura di mafia è quella che maggiormente abbiamo incontrato nel 2014; ce ne hanno parlato, infatti, 32 vittime delle 57 che da nord e sud hanno deciso di denunciare. “

È vero- si legge nel Rapporto della Fondazione Nazionale Antiusura Interesse Uomo- che l’Istat evidenzia un lieve aumento delle denunce negli ultimi tre anni , è anche vero però che sono tantissimi a non denunciare anche perché non incoraggiati dalle storie di chi lo ha fatto ed è rimasto impantanato tra lungaggini burocratiche riguardo gli accessi ai benefici delle leggi e lentezze giudiziarie.

Tuttavia il dato complessivo di questo triennio ci parla prima di tutto della crisi in atto. E se i nostri numeri ci dicono, come anche la DIA e l’Istat confermano, che Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta rappresentano una sorta di isole felici sia sul versante dell’usura che su quello del rischio usura (non ci è pervenuta nessuna richiesta di aiuto), nello stesso tempo confermano, che la crisi flagella in modo particolare il Sud: il 78% delle richieste di aiuto infatti ci sono pervenute dal sud e dalle isole.

“Proprio questo- conclude Don Marcello Cozzi- ci porta a considerare che, alla luce delle disastrose situazioni economiche che ascoltiamo nel racconto di tanti e delle situazioni debitorie sempre più senza rimedio, tutto ci parla di una crisi strutturale di più grande portata, dinanzi alla quale noi avvertiamo sempre più di rappresentare solo una specie di Lampedusa di un sistema sociale ed economico complessivo che scarta sempre più persone e del quale l’usura, da un lato è semplicemente una conseguenza devastante, e dall’altro un male necessario. Alla fine i disperati che approdano sulle nostre coste sono solo una minima parte dei tanti altri che invece si perdono e perdono tutto per strada.”




#Regoliamoci: Concorso di Libera contro le Mafie

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IX EDIZIONE CONCORSO REGOLIAMOCI

DI LIBERA IN COLLABORAZIONE CON IL

MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

PREMIAZIONE DEI LAVORI DELLE SCUOLE

SULLA CITTADINANZA ATTIVA

DOMANI 5 GIUGNO ORE 10,30

SEDE MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

VIALE TRASTEVERE 76/a-ROMA

SARANNO PRESENTI

STEFANIA GIANNINI MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
DON LUIGI CIOTTI , PRESIDENTE DI LIBERA

NANDO DALLA CHIESA, PRESIDENTE ONORARIO LIBERA-

Disegni, fumetti, fiabe, sceneggiature, spot, cortometraggi, etc. realizzati con passione e creatività. Sono centinaia i lavori esaminati dalla giuria per la lagiornata finale della nona edizione di Regoliamoci, il concorso per le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado organizzato da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.Circa diecimila gli studentiche hanno partecipato al concorso in rappresentanza di oltre 500 scuole di tutta Italia.

La premiazione si svolgerà domani 5 giugno alle 10,30 presso il Ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere-Roma alla presenza del Ministro Stefania Giannini, del Presidente di Libera don Luigi Ciotti e del presidente onorario Nando Dalla Chiesa, e con 100 studenti in rappresentanza delle scuole finaliste provenienti da diverse regioni d’Italia.

Questa edizione, dal titolo “Segui la traccia per far ripartire il futuro”, ha condotto gli studenti a riflettere attraverso alcuni stimoli in un’analisi del presente che vivono, per arrivare ad immaginare e racchiudere in un elaborato (differenziato per fasce d’età) un futuro senza violenze, mafie e corruzione, fatto di diritti e dignità per tutti.

Per la prima volta il Concorso è stato aperto anche alle scuole dell’infanzia, con la categoria “Filo di memoria” (3-7 anni), nella quale i piccoli protagonisti, a partire dal corto animato di Andrea Lucisano “La volpe Sofia”, che in maniera essenziale richiama il mito platonico della caverna e l’eterno rapporto tra bene e male, dovevano immaginare una storia che avesse come protagonista la volpe.

Radici nel futuro” è la categoria che ha visto protagonisti gli studenti tra gli 8 e 13 anni. Una responsabilità importante per loro: raccontare il futuro attraverso le storie dei territori che vivono quotidianamente. Ad accompagnarli nella riflessione il film-documentario dal titolo “Sarà un Paese” di Nicola Campiotti, che racconta la storia di un viaggio attraverso l’Italia compiuto da un bambino di dieci anni. Proposito di questo viaggio è quello di conoscere eascoltare uomini e donne del nostro Paese, testimoni di storie e realtà che incarnano una tensione verso un cambiamento culturale. L’oggetto del bando prevedeva la scrittura della sceneggiatura di un episodio aggiuntivo del film-documentario.

Infine “Riparte il futuro”, la terza categoria del concorso, pensata per gli studenti tra i 14 e 19 anni. La corruzione è il tema su cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di riflettere e confrontarsi. Un fenomeno, quello della corruzione, che rischia di essere sminuito e banalizzato dall’opinione pubblica ma che al giorno d’oggi ruba il futuro e la speranza a tutta la società civile.

Per questa ragione abbiamo proposto agli studenti di lavorare a partire dalla piattaforma di “Riparte il Futuro” e di creare una campagna di comunicazione sulla corruzione.




Corruzione Capitale, Roma ai tempi degli ingranaggi lubrificati. Arte Contemporanea reattiva.

11 giugno – 5 luglio 2015. Museo dello Stadio di Domiziano – Via di Tor Sanguigna 3 (Piazza Navona) Roma.
Il prossimo 11 giugno si terrà a Roma presso lo Stadio di Domiziano, un evento multidisciplinare: performances/musica, arti visive, fotografia, arte digitale, proiezioni e video, dibattiti. La manifestazione con la direzione artistica di Antonietta Campilongo, vede la partecipazione di oltre 60 artisti.
Se è vero che uno dei motivi d’essere dell’Arte è quello di aprire gli occhi, di suscitare la crescita e la riflessione, di accendere il dibattito sulle più scottanti tematiche coeve, allora Corruzione Capitale è la mostra per antonomasia. Un vero e proprio percorso che parte dall’odierno ma ha le proprie radici nel passato e abbraccia tutte le epoche del malaffare.

Mafia Capitale, altrimenti nota come Cupola Romana, è una delle organizzazioni criminali di stampo mafioso e politico-imprenditoriale operante a Roma dal 2000. Ha come antecedenti le rapine dei Nuclei Armati Rivoluzionari degli anni Ottanta, e successivamente la banda della Magliana. L’inchiesta «Mondo di Mezzo» del 2014, che si spera abbia efficacemente smantellato l’organizzazione criminale, ha rivelato la facilità con cui la corruzione e la malavita hanno potuto inserirsi nelle attività gestite dalla Pubblica Amministrazione Italiana. O forse, semplicemente, ha puntato i riflettori su cose che erano sotto gli occhi di tutti da chissà quanto tempo.

Che Roma sia una grande sacca, piena di virtù ma anche di radicati vizi, non è una novità. Lo sapevano i Romani, nostri antenati, ben prima di noi. Lo gridavano senza timore i letterati della caput mundi, lasciandocene testimonianza nei loro scritti.
Era già il primo poeta aristocratico, Lucilio (II sec a.C.), ad attaccare nelle sue satire i politici romani e la loro corruzione. A predire ai suoi concittadini che se non avessero abbandonato l’amore per il lusso e il denaro, avrebbero perso la propria moralità. Due secoli dopo Tacito, negli Annales, apre il sipario su un’epoca di profondo disagio sociale, mostrandoci i veri meccanismi del potere in una Roma sempre più distante dal mos maiorum, da quegli antichi costumi che avevano reso grande la capitale in tutto il mondo.

L’indagine sulla corruzione, che è essenzialmente studio della natura umana e delle sue declinazioni in prossimità del potere, continua ancora in epoca trecentesca con Dante Alighieri e la sua Divina Commedia. Nei canti XXI e XXII dell’Inferno, il poeta tratta la casistica dei peccatori di frode. Coloro, cioè, che a vario titolo hanno imbrogliato, rubato, tradito la fiducia altrui approfittando del proprio carisma e della propria posizione sociale.
Li troviamo nell’ottavo cerchio dell’inferno, che ha il nome di Malebolge.
In dieci bolge – quasi borse, gole di pietra in cui gettare questi disonorevoli individui – si alternano gli adulatori, che ingannarono i potenti con le loro lusinghe per fini personali; i barattieri che, complice la propria posizione politica, si macchiarono del peccato di concussione; i falsari di metalli, di persona, di parola e di monete. E ancora ladri, seminatori di discordia, indovini, ipocriti, ruffiani e seduttori, simoniaci.

L’animo umano si deforma ad assumere ogni possibile, deviata sfumatura, e ne ricava la terribile punizione che merita secondo la dantesca legge del contrappasso.
Incedendo tra le bolge li si sente urlare eternamente, immersi tra la pece bollente o nello sterco, lambiti dalle fiamme, frustati e mutilati da demoni.

Una battaglia antica, una indagine sempre aperta sulle meschinità umane. Un perché al quale, ancora oggi, si cerca risposta. L’Arte di Corruzione Capitale è in grado di raccontare la sopraffazione e la devianza criminale che hanno insanguinato e umiliato Roma e tutta la Nazione. Una tematica ancora viva e scottante, che i singoli artisti interpretano e modificano attraverso scenari immaginari di mondi, però, terribilmente verosimili. Con le lenti del gioco e del colore, con tratti onestamente disarmanti, gli artisti protagonisti dell’evento offrono un rinnovato dibattito agli spettatori odierni, una riflessione propositiva su una questione tristemente concreta e che ci riguarda tutti.
E così Corruzione Capitale è un percorso di idee differenti che si alternano ad indagare, tra le scelte umane, quelle dettate dai giochi di potere, dai giochi di corruzione che passano per il sesso e il denaro, di mano in mano fino ad avvelenare l’aria e l’acqua di una società avvizzita. A privarla della sua linfa, in bella mostra, gli eterni difetti umani.

Corruzione Capitale lascia la parola a un’Arte che non si limita a farsi osservare, ma si fa scrutatrice a sua volta. E guarda dall’interno il popolo romano, ma anche l’Italia tutta e il nostro tempo con le sue logiche inquinate da quell’aria e quell’acqua. E restituisce, come un implacabile specchio, ogni terribile deformità della morale umana.

Scheda tecnica

Titolo della manifestazione:
Corruzione Capitale | Roma ai tempi degli ingranaggi lubrificati
Arte Contemporanea Reattiva
Progetto a cura dell’Associazione Neworld
Direzione Artistica di Antonietta Campilongo
Genere: Arte Contemporanea
Testi in catalogo:
Collettivo Neworld, Giovanni Argan, Michela Becchis, Raffaella A. Caruso, Antonella Catini, Anna Cochetti, Umberto Croppi, Francesco Giulio Farachi, Laura Lioce, Massimo Rossi Ruben.
Catalogo in sede
Organizzazione e ufficio stampa: Associazione Neworld – ecologia e sociale – NWart
Periodo esposizione: dal 11 giugno al 5 luglio 2015
Sede: Stadio d Domiziano
Indirizzo: Via di Tor Sanguigna 3 (piazza Navona) Roma
Opening: Giovedì 11 giugno ore 18.00 – Ingresso libero
Ingresso: da Lunedì a Domenica 10.00-19.00
Sabato 10.00-20.00

Programma giovedì 11 giugno 2015:
ore 18.00 Apertura mostra a cura di Antonietta Campilongo
Artisti in mostra:
Aidan, Francesco Amadori, Art & Design (Lucia Petracca- Sandra Naggar), Oliver Baretella, Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Giuliano Besio, Mariagrazia Borhy, Antonella Bosio, Mauro Camponeschi, Silvia Castaldo, Cristina Castellani, Antonella Catini, Marco Cavalieri, Federica Cecchi, Maria Giovanna Cinquina, Silvio Corteggiani, Simona Cristofari, Breda Cuk, Rosy D’Ascola, Cecilia De Paolis, Simonetta De Santis, Silvano Debernardi, Eleonora del Brocco, Easypop, Francesco Fai, Alessandra John Finocchio, Daniela Foschi, Miro Gabriele, Michael Gambino, Fabrizio Garghetti, Fabio Gismondi, Domenico Grande, Antonella Graziano, Pier Maurizio Greco, Marcho Gronge, Kalòs (Calogero Carbone), Valentina Lo Faro, Maria Grazia Lunghi, Christian Molin (Iospazio), Giancarlo Montuschi, Melita Olmeda, Onda Bianca, Albino Palamara, Leopap (Leonardo Pappone), Tommaso Pensa, Piero Petracci, Adriana Pignataro, Loredana Raciti, Eugenio Rattà, Marcello Reboani, Gualtiero Redivo, Luigi Rovella, Paolo Russo, Fabio Santi, Stefania Scala, Angela Scappaticci, Giuseppe Scelfo, Linda Schipani, Gianfranco Sergio, Stefania Vassura, Lisa Yachia, Grace Zanotto, Franco Zuanetto.
Special Guest: Artista Marco Veronese – 2014 D.C. a cura di Antonietta Campilongo e Jada Mucerino
Ore 19.30 Performances:
D’Olio Cospargere degli artisti§innocenti
(Petra Arndt, Daniele Casolino, Davide Cortese, Sara Davidovics, Alfonso Frontanelli, Roberta Guerrera, Rita Mandolini, Carlo Massaccesi, Armando Moreschi, Francesca Saracino, Donato Simone, Franco Ottavianelli, Bivio Piumetini, Daniele Villa)
DECORO (almeno un po’ di decoro, ancora) Installazione site specific degli artisti§innocenti con intervento poetico di Sara Davidovics

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Intervista a Danilo Chirico

Danilo Chirico giornalista presso daSud e  Spiazziamoli (100 piazze per la democrazia e contro le mafie)

L’Associazione daSud è un’associazione di promozione sociale con sede a Roma e iscrizione al registro regionale del Lazio che ha come obiettivi principali ricostruire memoria in maniera condivisa e dal basso, mettere in rete competenze del Sud e per il Sud, lavorare al contrasto culturale e sociale alle mafie attraverso un percorso di approfondimento, elaborazione, racconto e divulgazione, utilizzando linguaggi espressivi contemporanei.

DaSud nasce in Calabria, nel 2005, con queste ambizioni. Nasce dalla volontà di un gruppo di giovani donne e uomini che sono partiti dal Mezzogiorno, ma non intendono lasciarlo nelle mani di ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra e sacra corona unita. L’associazione lavora a percorsi di comunicazione, cultura, memoria, identità e ricerca, attorno a progetti concreti, alleanze possibili tra cittadini, intellettuali, associazioni, artisti e buona politica.

Progetto Memorie estorte: daSud a partire dal 2005 ad oggi ha lavorato per tenere insieme il tessuto dell’antimafia e recuperare la memoria dal basso. Di questo progetto fanno parte i libri: “Il sangue dei giusti” (Città del Sole edizione, 2007) sulla storia delle vittime di ‘ndrangheta Ciccio Vinci e Rocco Gatto, “Il caso Valarioti” sulla storia di Giuseppe Valarioti ucciso nel 1980 (Round Robin editrice, 2010) e “Dimenticati. Vittime della ‘ndrangheta” (Castelvecchi editore, 2010).

Con il progetto “e-migranti” dal 2007 daSud lavora sulla nuova emigrazione intellettuale Sud-Nord, indagandone le cause e provando a capire chi sono, come vivono e cosa fanno i tanti giovani del Mezzogiorno costretti a lasciare il proprio territorio. «Troppa (in)tolleranza e nessun diritto» (gennaio 2010) è la campagna a sostegno dei diritti dei migranti di Rosarno a cui ha lavorato daSud con tantissime realtà di tutta Italia. Arance insanguinate (febbraio 2010) è il dossier di Stopndrangheta e daSud sui fatti di Rosarno del gennaio 2010.

daSud ha prodotto tre documentari e uno spettacolo teatrale sulla ‘ndrangheta e la camorra collaborando con il Goethe Institut, l’Istituto Culturale della Repubblica Federale di Germania attivo in tutto il mondo. L’associazione ha lavorato per la valorizzazione del teatro e della musica come strumenti per la costruzione di percorsi antimafia, offrendo storie, contributi e spazi di esibizione a gruppi e compagnie che hanno riscoperto il territorio meridionale, le sue storie, i suoi dialetti utilizzandoli come mezzi espressivi per la costruzione di una nuova identità meridionale senza le mafie. Nella città di Roma, nel corso della primavera 2011, l’associazione ha contribuito alla realizzazione del ciclo di incontri “La responsabilità degli eroi: combattere la mafia”. In particolare, l’associazione ha curato la rassegna di teatro civile “La Calabria vuole diventare Italia e chiama l’Europa” a cui hanno partecipato alcune tra le principali compagnie teatrali calabresi nel tentativo di fare emergere tutta l’urgenza di indagare una storia occultata e forse anche il desiderio e l’esigenza di riconoscersi in un’identità collettiva. Compito arduo in una terra, la Calabria, che fatica tutt’oggi a sentirsi parte anche della nazione che abita.

Con il Progetto Libeccio l’associazione daSud e la Round Robin Editrice si propongono di diffondere l’impegno contro le mafie ricorrendo a un linguaggio immediato e trasversale: quello del fumetto. La cosiddetta “graphic novel”, il romanzo grafico, è ormai uno strumento espressivo molto apprezzato che consente di spaziare dalla narrativa pura al giornalismo d’inchiesta passando per il reportage. Le graphic novel – tre volte vincitrici del premio Giancarlo Siani – sono state realizzate sulle storie di Don Peppe Diana, Pippo Fava, Giancarlo Siani, Lollò Cartisano, Natale De Grazia, Libero Grassi, Antonino Caponnetto, Roberta Lanzino.

Mediateca sulle mafie “Giuseppe Valarioti”: nel 2012 è stato avviato il progetto della Mediateca Giuseppe Valarioti, aperta al pubblico il 14 gennaio 2013. La mediateca è un progetto per la realizzazione, all’interno dello Spazio daSud a Roma, di un laboratorio permanente sui diritti e sulla responsabilità civile. La mediateca raccogliere in un unico spazio, accessibile e aperto a tutti, libri, pubblicazioni, documentari, video, film, documenti istituzionali e atti processuali relativi a tutte le mafie del nostro Paese. Contemporaneamente ha avviato la pubblicazione di materiali creativi originali per raccontare la mafia e l’antimafia nel nostro Paese e nella città di Roma.

Sdisonorate. Le mafie uccidono le donne” (2012), è la prima pubblicazione, promossa dalla mediateca ed autofinanziata, che racconta le storie di oltre 150 donne vittime delle mafie, oltre ad analisi e contributi di riflessione sul tema. Nel 2013 viene approvato e finanziato con i fondi dell’otto per mille della Chiesa Valdese il progetto relativo alla pubblicazione e diffusione del volume, oltre che la creazione di un sito web dedicato.

La lotta alla violenza di genere è un percorso che l’Associazione daSud porta avanti da diversi anni e che ha fatto si che il progetto Donne daSud avviato nel 2009 contro la violenza sulle donne e per e decostruire gli stereotipi di genere, venisse poi abbracciato dall’intera associazione e che il contrasto alla discriminazione sessuale diventasse esso stesso prerequisito di lettura dei fenomeni e di ideazione di percorsi alternativi per affrontarlo. Anche in questo ambito l’Associazione ha scelto l’utilizzo di linguaggi creativi e di un approccio culturale incentrato sulla prevenzione. Si ricorda tra gli ultimi eventi organizzati, il concerto “Antimafia suona!”, che si è svolto l’11 agosto del 2014 presso la “Villa Pennisi” di Acireale (CT) ed è stato dedicato  alle donne uccise dalle mafie e ai nuovi linguaggi creativi contro i clan. La musica da camera è stata quindi messa, anch’essa, al servizio di una serata all’insegna dell’antimafia sociale. Il programma ha previsto il Quintetto op 57 di Dmitri Sostakovic per pianoforte e archi, con Michele Campanella al pianoforte e David Romano e Ingrid Belli – violini, Raffaele Mallozzi – viola, Diego Romano – violoncello. La serata ha previsto anche alcuni reading di brani tratti da “Sdisonorate” e dalle memorie di Pippo Fava, giornalista catanese ucciso il 5 gennaio 1984 dalla mafia.

Io mi chiamo Giovanni Tizian” (2012), è la campagna di comunicazione a sostegno del giornalista – membro di daSud – Giovanni Tizian, che vive sotto scorta dopo l’uscita del libro inchiesta “Gotica”, sulle mafie al nord.

A gennaio 2013 daSud organizza #RestartAntimafia, l’assemblea di daSud, un confronto tra gruppi, associazioni, rappresentanti delle istituzioni, della politica e del sindacato, cittadine e cittadini per una discussione pubblica e la costruzione di un percorso antimafia e per i diritti collettivo e partecipato. Nasce così #RestartAntimafia, assemblea congressuale di daSud del 12 gennaio 2013 – Goethe Institut Roma.

Tra le migliori pratiche proposte dall’associazione daSud:

– Reddito minimo garantito in funzione antimafia, che renderebbe più difficile l’arruolamento della criminalità organizzata, il rifiuto del voto di scambio, delle sirene dei soldi facili offerti dalle cosche;

– Beni confiscati alla mafia per il diritto allo studio: destinare immobili sottratti ai clan a residenze per gli studenti e il denaro confiscato alle borse di studio.

– Accademia popolare antimafia: costruire un’alleanza tra artisti, associazioni, giornalisti e istituzioni per avviare un percorso di ricostruzione dell’immaginario delle mafie e dell’antimafia.

Sul sito http://www.dasud.it/category/documenti/ è possibile scaricare i dossier e documenti prodotti per la giornata.

Nel 2013 parte il progetto daSudLAB, in collaborazione con l’assessorato provinciale alla Formazione professionale. Quattro workshop dedicati ai giovani, con particolare riferimento a quelli in età formativa, sui temi dell’antimafia e della comunicazione: buone pratiche contro i clan, la relazione tra donne e mafie, l’immaginario, il reddito minimo garantito.

Il 18 Novembre 2013 il protocollo Municipi Senza Mafie, promosso dall’Associazione daSud è firmato da tutti i Presidenti dei Municipi di Roma Capitale; una carta d’intenti che prevede un impegno concreto su cinque temi strategici per il futuro della città: appalti, corruzione, gioco d’azzardo, beni confiscati, formazione e la cultura.

La Lunga Marcia della Memoria è l’evento annualmente promosso da daSud per creare un nuovo tessuto dell’antimafia sociale e si articola nel corso degli anni in diverse iniziative le cui principali finora realizzate sono le seguenti:

“Per il Quarto Stato dell’anti-’ndrangheta” (2007-2008) daSud restituisce alla collettività, restaurandolo, il murales dedicato a Rocco Gatto nel 1978. La storia di Rocco Gatto e del recupero del dipinto è raccontata dai documentari La lunga marcia della memoria e Colori d’agave, finalista al premio Ilaria Alpi 2009.

“Strade e piazze antimafia” (2009), il 15 luglio a mezzogiorno duecento luoghi in tutta Italia sono stati intitolati alle vittime della criminalità organizzata:centinaia di intitolazioni simboliche in tutta Italia per riscrivere per un giorno la toponomastica delle città per raccontare storie di vittime innocenti e comporre nuovo mosaico della memoria antimafia.

“Nuovi linguaggi antimafia” (2010), creatività come strumento di comunicazione e informazione. Nel 2010 la manifestazione è stata dedicata ai nuovi linguaggi antimafia e alla libertà d’espressione con eventi in tutte le regioni meridionali. “Le mafie ci uniscono” è la campagna multimediale di comunicazione dell’associazione daSud realizzata in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia.

“L’ultima foto alle mafie” (2011), concorso fotografico nazionale e premio speciale “Lollò Cartisano”.

L’associazione daSud ha anche contribuito al progetto Stopndrangheta.it (vincitore del bando del ministero delle Politiche giovanili “Giovani idee cambiano l’Italia”), il primo archivio multimediale e multi piattaforma sulla ‘ndrangheta e l’antimafia in Calabria.

#Romacittàdimafie è il titolo che daSud ha dato alla Lunga Marcia della Memoria del 2013. Dal 15 al 29 giugno la Lunga Marcia della Memoria, organizzata dall’associazione antimafie daSud, ha toccato le periferie e il centro della Capitale. Con un obiettivo preciso: far luce sul lato oscuro della città, quello in cui finanza, professionisti, politica, trafficanti e palazzinari si incontrano per fare gli interessi dei clan. Questa edizione della Lunga Marcia, nel corso delle sue 8 tappe, ha provato a raccontare una città fatta di tante città, valorizzando territori ancora da decifrare e affrontare in chiave antimafie. Tor Bella Monaca come il centro storico, Ostia come i Parioli, l’Appia Antica come Corviale, il Pigneto come Piazza Bologna e il Laurentino 38. In ognuno di questi quartieri la Lunga Marcia ha portato un momento di scambio e riflessione, attraverso incontri, assemblee, film, documentari, musica dal vivo e reading teatrali. Un’occasione importante per ascoltare la città che ogni giorno vive sulla propria pelle la presenza mafiosa sul territorio, e attuare finalmente quell’approccio concreto e sistematico alla lotta alle mafie che finora a Roma non c’è mai stato. Il dossier di daSud sulla Capitale delle mafie è scaricabile da http://www.dasud.it/romacittadimafie-dossier/.

All’interno di questa lunga marcia è stato organizzato il “Roma mafie tour”, giro turistico nei luoghi simbolo delle mafie di ieri e di oggi. Per mostrare a politici, giornalisti e semplici cittadini il lato oscuro della Dolce Vita.

A giugno e luglio 2014 si è svolta nella Capitale la settima edizione della “Lunga Marcia della Memoria”di daSud. Il titolo di quest’anno,“MammaMafia. Il welfare te lo paghiamo noi”, è il frutto del lavoro di analisi che l’associazione daSud ha maturato su Roma, studiando l’economia modello clan che innesca una relazione perversa con il diritto al lavoro, la gestione dei servizi e il consenso sociale. Questo lavoro ha portato alla stesura del nuovo Dossier daSud, edito da terrelibere.org  e curato da Danilo Chirico, “Mamma Mafia”, sul welfare e il controllo del territorio.

L’evento itinerante è stato costruito su 5 tappe. Tra le più importanti ricordiamo la presentazione del libro collettivo  “Roma tagliata Male”, edito da terrelibere.org, che racconta il sistema delle mafie e della droga nella Capitale e che si inserisce nella campagna #Fattidimafia, organizzata per raccontare Roma e le mafie attraverso la lente della droga. La campagna ha prodotto il gioco Trafficante in fiera”, con vere carte da gioco (realizzate per daSud dai due artisti Giacomo Bendotti e Attilio Tomaselli) che rappresentano luoghi e personaggi della droga e che raccontano com’è cambiata Roma.

Il 4 giugno daSud ha realizzato una proiezione notturna presso il Museo dell’Ara Pacis dei disegni di Makkox contro le mafie, con le illustrazioni inedite di Marco D’Ambrosio, mentre la tappa conclusiva ha previsto la realizzazione del primo murales antimafia di Roma, realizzato alla Collina della Pace da Diavù (David Vecchiato), coordinatore del Progetto Museo Urban Art di Roma.

daSud




#Libera contro le mafie: Nessun compromesso al ribasso

Approvare rapidamente la riforma anticorruzione non può significare fare passi indietro sulla prescrizione

Non sono accettabili accordi o compromessi al ribasso. La contropartita della rapida approvazione della legge anticorruzione, già in sé bisognosa di integrazioni importanti, non può essere un inaccettabile passo indietro sulla prescrizione. Ora con la nuova formulazione dei tempi di prescrizione si rischia di andare fuori strada. Con la campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele abbiamo lanciato a petizione, firmata da oltre 80mila cittadini, per chiedere lo stop dei tempi della prescrizione dopo l’inizio della fase processuale, ora con il nuovo testo il blocco è solo dopo la condanna di primo grado: due anni in Appello e uno in Cassazione. Si riusciva a recuperare severità prevedendo tempi più lunghi per i reati di corruzione, ma ora si sta facendo un passo indietro grave,passando da un tempo della prescrizione di 22 anni a uno di 16/18 anni. Inoltre si prevede che questa riforma valga solo per i processi futuri, ma “la Corte europea dei diritti dell’uomo si è più volte espressa dicendo che è possibile che la modifica riguardi anche i processi in corso.” Speravamo in un miglioramento al Senato e invece ci troviamo con un testo peggiorato”. In una nota Ufficio di Presidenza di Libera commenta le anticipazioni della stampa sul nuovo testo di riforma della prescrizione che rispetto quello votato alla Camera viene modificato raddoppiando (piuttosto che triplicando, come era nel precedente impianto di legge) i tempi per i reati di corruzione.




STOP vitalizio ai politici condannati per mafia e corruzione

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 Stop vitalizio ai politici condannati per mafia e corruzione

Piu’ di  500 mila firme di cittadini raccolte con la petizione di

Riparte il futuro, campagna contro la corruzione di Libera e Gruppo Abele 

Domani  6 maggio consegna simbolica delle firme al Presidente del Senato Piero Grasso e del Presidente della Camera Laura Boldrini

Ore 10.30 consegna al Presidente Piero Grasso

Ore 12.00 consegna al Presidente Laura Boldrini

Saranno consegnate domani 6 maggio alle 10,30 al Presidente del Senato Piero Grasso e alle 12.00 al Presidente della Camera Laura Boldrini simbolicamente  le 494.671 firme di cittadini raccolte con la petizione Stop Vitalizio ai politici condannati per mafia e corruzione lanciata dal Riparte il Futuro, la campagna contro la corruzione promossa da Libera e Gruppo Abele. La delegazione sarà guidata da Franco La Torre e Enrico Fontana di Liberae la consegna avviene in vista della convocazione prevista per il 7 maggio della riunione congiunta degli Uffici di presidenza di Camera e Senato sull’abolizione dei vitalizi ai parlamentari condannati con sentenza definitiva per gravi reati.




Se lo Stato scommette sulla pubblicità

win4lifeVincite facili, possibilità di cambiare il proprio destino e di provare il “brivido” di un’emozione ogni 5 minuti. Sono queste le informazioni veicolate dalle varie pubblicità di gratta e vinci, scommesse sportive, poker online e lotto in tutti i suoi formati.

Lo Stato non solo autorizza il gioco d’azzardo ma lo promuove attraverso martellanti campagne pubblicitarie create ad hoc, specialmente televisive e in rete. I circa 500 milioni di euro l’anno investiti in pubblicità, favoriscono l’aumento esponenziale del volume generale delle giocate.

L’azzardo legalizzato rappresenta un fattore importante per le casse dello Stato, circa 8 miliardi di euro l’anno: solo profitti e business a scapito, però, di costi sociali enormi. Un’attività talmente pericolosa che impone di domandarsi quanto sia legittimo un messaggio promozionale di esaltazione del rischio e di spinta alla scommessa. Per tutelare la salute dei cittadini e anche per evitare al servizio sanitario nazionale rilevanti costi diretti e indiretti, sarebbe auspicabile applicare all’azzardo i limiti imposti al tabaccoil cui uso è libero ma la promozione pubblicitaria è vietata dalla legge.

https://www.youtube.com/watch?v=H_6ZazgjIQ4

Dietro ai 30 secondi di uno spot che vediamo in tv o ascoltiamo alla radio, come dietro ai messaggi lampeggianti che invadono i siti web, si celano dinamiche comunicative ben strutturate e pensate da esperti operatori per rapire l’attenzione degli utenti. Sono tre le caratteristiche peculiari della comunicazione pubblicitaria: di forma, di contenuto e didiffusione. Colori attraenti, suoni orecchiabili, poche parole chiave da ricordare: questa è la forma di una pubblicità che faccia centro, come quella di Tombola.it. In un clima di carnevale di Rio de Janeiro, volteggianti bussolotti del bingo “colorano” le grigie vite delle persone che ne vengono colpite.

Una forma di comunicazione con queste caratteristiche è compatibile con la salute fisica e mentale dei cittadini? La risposta non può che essere negativa. “E pensare – ha dichiarato il sociologo Maurizio Fiasco – che si potrebbe imporre lo stop alla “pubblicità di Stato” con un semplice decreto ministeriale”. Eppure la pubblicità non si tocca: in ballo ci sono enormi interessi della lobby dell’azzardo, dei media e dello Stato stesso.

L’unica misura imposta altro non è che un espediente ipocrita: l’obbligo di inserimento negli annunci pubblicitari di avvertimenti, scritti in caratteri minuscoli e pronunciati in fretta, a giocare solo se maggiorenni e responsabilmente. Come se queste fredde avvertenze marginali bastassero da sole a rendere “razionale” la promozione del caso, del rischio, del piacere di vincere facile.

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oltremedianews.it




La primavera di Bologna, 20esima giornata della memoria e impegno (video)

bolognaIl popolo dalla coscienza inquieta, che non si rassegna e che resiste, ha inondato la città di Bologna, come un fiume tutt’altro che sotterraneo. Un fiume di ragazze e ragazzi, testimoni di verità, di libertà e di giustizia, ha inondato una manifestazione commovente, sorridente, appassionante. Una manifestazione silenziosa, di un silenzio assordante così forte da far sembrare i nomi delle 1300 vittime letti dal palco urla strazianti di terrore, boati nella memoria.

Un popolo silenzioso che aveva tatuato sui propri volti, non solo sulle magliette, i nomi di quelle vittime, eredi delle storie di mafia e di terrore ma anche testimoni dei nostri errori. Se ancora oggi vi sono atti segretati, politici corrotti a tutti i livelli, Istituzioni vilipese, scuole bistrattate, la responsabilità é di tutti noi, che non siamo in grado di opporci nei piccoli gesti quotidiani a quel “sistema” che accontenta pochi e ti fa accontentare di poco a sfavore di tutti.

Un sistema che danneggia l’idea stessa di comunità, di Stato sociale, di società civile, perché mina i valori collettivi premiando l’interesse privato. Quel popolo silenzioso oggi ha chiesto ad ognuno di noi di opporci a quei fenomeni mafiosi che hanno contaminato la Pubblica Amministrazione, hanno distratto fondi statali che invece che alimentare le scuole e i servizi sociali sono stati succhiati dalla corruzione e hanno inquinato anche una regione come l’Emilia Romagna, terra di cooperazione e antifascismo. La manifestazione di oggi, la primavera di Bologna, sembrava un immenso abbraccio che i giovani di tutta Italia hanno voluto stringere intorno ad un luogo che ha così sofferto per il terrorismo, per il terremoto, per la perdita graduale di quei valori che un tempo facevano da traino al nostro Paese.

Alcuni dicono che é normale che in Emilia Romagna le mafie abbiamo trovato terreno fertile, perché terra ricca e prosperosa: non è così e questa non può essere una giustificazione!

Se le mafie sono giunte anche qui é perché si è rotta la cinghia di trasmissione dei valori della democrazia. Se le leggi del Parlamento hanno consentito l’insinuarsi nel sistema cooperativo del morbo mafioso, se innumerevoli leggi di stabilità hanno tagliato fondi alla cultura e all’istruzione, se decine di condoni hanno consentito lo sfruttamento del territorio e la speculazione edilizia, attraverso un sistema del credito malato e fuori controllo, la responsabilità é di ognuno di noi che abbiamo eletto una classe politica inadeguata, complice o collusa. La vera lotta alla mafia si fa in Parlamento come dice Don Ciotti, “seguendo il denaro” come ci ha insegnato Giovanni Falcone ma anche sui banchi di scuola, nei teatri, nei cinema. Oggi duecentomila studenti hanno impollinato questa città, hanno voluto fertilizzare questa terra che si stava inaridendo, hanno contaminato il luogo in cui la mafia è riuscita a modificare il significato delle parole: cooperazione, partito, appalto, associazione, servizio pubblico, sanità. Bisogna agire un cambiamento a partire dalla proposta di legge popolare sull’appalto, dalla normazione del falso in bilancio, con una legge anticorruzione, un limite alla circolazione dei capitali, un controllo serrato sui lavori precari e sottopagati.

Non possiamo deludere i ragazzi della primavera di Bologna, dobbiamo denunciare, accompagnare il cambiamento, uscire allo scoperto perché la verità illumina la giustizia.

Migliaia di persone hanno sfilato per le vie di Bologna per la manifestazione organizzata da Libera, nella 20esima giornata della memoria. Una giornata dedicata alle tante vittime delle mafie. Al microfono di Angela Caponnetto di Rainews 24 il fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti




Newsletter dal Municipio XI

Ponte dei Congressi, con la Conferenza dei Servizi si fa un ulteriore passo in avanti

Ad inizio marzo si è tenuta la Conferenza dei Servizi per la realizzazione del Ponte dei Congressi: siamo molto soddisfatti per il rispetto dei tempi previsti e per le parole del Sindaco Marino in proposito. Con la Conferenza dei Servizi, infatti, la realizzazione di questa opera fa un ulteriore passo in avanti. Il Ponte dei Congressi rappresenta una grande vittoria, in primo luogo per Roma e per il nostro Municipio che da sempre si è battuto per la sua realizzazione, grazie a cui si potrà sbloccare il nodo fortemente congestionato Colli Portuensi – Newton – Magliana – Eur, e chiudere l’anello di collegamento con la parte nord della città. Sappiamo perfettamente che è un’opera molto complessa ma è importante procedere senza indugi in questo percorso e arrivare, nel più breve tempo possibile, alla sua cantierizzazione. Ancora una volta questa Amministrazione ed il Governo si sono dimostrati seri e lungimiranti, rifinanziando un’opera che nella precedente consiliatura era stata, invece, eliminata. Infrastrutture come il Ponte dei Congressi, sono fondamentali per lo sviluppo della nostra città e contribuiscono a far diventare Roma una grande capitale europea, non più prigioniera delle sue contraddizioni e dello sviluppo urbanistico degli anni scorsi.

Rifacimento marciapiedi Via Francesco Pallavicini

Partirà il 30 marzo il rifacimento del lato destro dei marciapiedi di via Pallavicini, nel tratto tra via Bartolucci verso Largo Ruspoli. I lavori consentiranno di ripristinare la corretta percorribilità dei marciapiedi, di ridimensionare le quote dei cigli e di sostituire quelli ammalorati. Prevista anche la pulizia delle caditoie presenti. Gli interventi avranno una durata di circa 45 giorni.

 

Riqualificate le aree pedonali davanti le scuole “G. Pascoli” e “G. Perlasca”

Proseguono gli interventi per la messa in sicurezza delle aree pedonali davanti alla scuola elementare “G. Pascoli”, nel quartiere Marconi. I lavori hanno permesso la sistemazione della pavimentazione, dei parapedonali e dei dissuasori di velocità per l’accesso all’area pedonale. Contestualmente sono state sistemate anche le panchine ed i cestini. In collaborazione con la scuola, inoltre, si sta realizzando un murales sul muro di via dei Papareschi: i bambini della Pascoli hanno scelto il tema e realizzato dei disegno dai quali è stato tratto il bozzetto dell’opera.

Anche l’area pedonale davanti la scuola “G. Perlasca”, a Monte Cucco, è stata ripristinata.

 

Riqualificazione Largo Santa Silvia, spunta anche un murales!

Proseguono i lavori di riqualificazione di Largo Santa Silvia. Gli interventi riguardano la risistemazione dei giardini, con il ripristino dei giochi e della pavimentazione anti-trauma, la piantumazione di essenze erbose, l’installazione di un impianto di irrigazione e l’installazione di parapedonali intorno alla piazza per impedire l’accesso ai motorini. L’area, inoltre, è stata interessata, nei giorni scorsi, da un intervento di pulizia straordinaria da parte dei Pics. Per sabato 14 marzo, a partire dalle ore 11, è prevista una festa di inaugurazione dell’area durante la quale sarà anche mostrato il pannello con un murales realizzato appositamente dall’Associazione Scuola Viva Onlus.

Sos Azzardo, nel Municipio XI aperto il primo sportello gratuito per le vittime di ludopatie

È attivo, nel nostro territorio, un servizio totalmente gratuito contro le ludopatie. E’ stato presentato infatti il 2 marzo nella sede di Villa Bonelli, il nuovo sportello “SOS Azzardo” realizzato dal Gruppo Magliana ’80, in collaborazione con il Municipio e con il Servizio per le Dipendenze patologiche (SerD). SOS Azzardo offre programmi di accoglienza, orientamento e supporto legale, sociale e psicologico in collaborazione con psicologi, medici, avvocati ed educatori, a tutte le persone che soffrono di patologie legate al gioco d’azzardo ed a tutti i potenziali giocatori, con particolare attenzione agli adolescenti, alle donne e agli anziani.

Le problematiche relative alla dipendenza da gioco d’azzardo sono in costante crescita e rappresentano un vero e proprio allarme sociale. Questo dato di fatto ci ha portato a riflette sulla crescente gravità del problema e sulla necessità di offrire il giusto supporto a chi sta vivendo un momento di difficoltà in un contesto storico di crisi e di precarietà lavorativa ed economica, in cui le persone tendono a rinunciare a servizi e consulenze che potrebbero aiutarli a superare situazioni che mettono a dura prova la propria resistenza personale.

Lo sportello si trova in via della Magliana Nuova 160, presso la sede della Cooperativa Magliana ’80, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.

 

Prorogati i termini Premio Arvalia: vota il tuo candidato entro il 15 aprile!

Prorogati di un mese i termini per presentare le candidature per il Premio Arvalia 2015. La scadenza, originariamente fissata al 15 marzo è stata, infatti, posticipata al 15 aprile 2015, al fine di consentire una più ampia partecipazione dei cittadini del Municipio.

Il Premio è uno speciale riconoscimento che il Municipio XI ha istituito nei mesi scorsi per “dare risalto all’impegno di quanti abbiano contribuito a valorizzare le capacità e peculiarità della comunità municipale”. Il premio sarà assegnato, con cadenza annuale, a personalità, a singoli cittadini, ad organizzazioni, che operano nel territorio del Municipio e che si siano distinti per l’impegno sociale, culturale, sportivo, educativo o nella loro attività lavorativa. Una speciale commissione valuterà le candidature che potranno essere presentate, debitamente motivate e documentate, da almeno 20 cittadini residenti nel Municipio o da comitati, associazioni ed enti.

Per informazioni e candidature: www.premioarvalia.it

Il Municipio aderisce a “Spiazziamoli: 50 piazze per la democrazia e contro le mafie”

Il nostro Municipio ha aderito formalmente alla manifestazione “Spiazziamoli: 50 piazze per la democrazia e contro le mafie” del 6 e 7 marzo 2015. L’iniziativa, aperta alla partecipazione di associazioni, gruppi, comitati e cittadini, ha avuto come obiettivo la realizzazione di 50 eventi nella città per rompere il silenzio sulle mafie e la corruzione e fare di Roma un palcoscenico e una piattaforma di democrazia e impegno antimafia. Nel nostro territorio, in particolare, il 7 marzo si è svolto a Corviale, presso il Campo dei Miracoli di via Poggio Verde 455, l’evento “Un calcio contro l’illegalità contro Mafia Capitale”, che ha visto insieme la Nazionale Magistrati, l’Associazione Avviso Pubblico, e l’Associazione Calciosociale, in una giornata dedicata allo sport e al confronto. Continua, quindi, l’impegno del nostro Municipio contro le mafie e l’illegalità, iniziato a novembre 2013 con l’adesione al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco di azzardo” e la firma del Protocollo “Municipi senza Mafie” promosso dall’Associazione DaSud, per ribadire il proprio impegno nella diffusione dei valori della legalità e di buone pratiche di prevenzione e controllo sui fenomeni di corruzione e illegalità. Impegno che, inoltre, ha visto il Municipio partecipare alla Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie che si è tenuta il 22 marzo 2014 a Latina.

Siglato un protocollo d’intesa con Amministrazione penitenziaria per reinserimento sociale

Il Municipio Roma XI grazie ad un protocollo di intesa con il Provveditorato regionale Amministrazione penitenziaria del Lazio, metterà a disposizione opportunità lavorative, formative e di reinserimento sociale per lo svolgimento di lavori di utilità pubblica in favore di persone in esecuzione di pena e in messa alla prova: il Provveditorato, tramite l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Roma e Latina, individuerà un numero di persone per le quali sussistano le condizioni per l’ammissione al lavoro all’esterno e/o alle misure alternative da inserire nelle attività previste, mentre il Municipio XI metterà a disposizione opportunità lavorative, formative e di reinserimento sociale. Il Protocollo prevede il coinvolgimento, nel lungo periodo, di circa 10 persone di cui 3 nell’immediato, in lavori di utilità pubblica a titolo volontario per periodi determinati nell’attività di manutenzione del decoro urbano e delle aree verdi del Municipio XI. Grazie a questo Protocollo le persone con problemi di giustizia potranno scontare la pena in lavori di pubblica utilità, anziché in carcere. Per la prima volta un’amministrazione di Roma Capitale sigla un’intesa di questo genere. Siamo molto orgogliosi, quindi, che il nostro Municipio faccia da esempio e speriamo che sia seguito anche da altre Amministrazioni.

Corsi di italiano per donne straniere al Centro Maree

Al Centro per le Donne “MAREE” di Via Monte delle Capre, si svolgerà un corso di italiano gratuito per donne straniere. Il corso è del Livello A2, ha una durata di 80 ore e prevede un esame finale per il rilascio della certificazione valida per l’Accordo di Integrazione e il Permesso di Soggiorno UE di lungo periodo. Il Municipio ha patrocinato e promosso questo corso di “alfabetizzazione” per favorire l’integrazione delle molte persone straniere che vivono nel nostro territorio e che, soprattutto nel caso delle donne, spesso non hanno opportunità per migliorare la conoscenza della lingua italiana. Il corso si rivolge, in particolare, alle donne più vulnerabili, ospitate per ragioni di sicurezza ed incolumità presso il Centro Antiviolenza “Maree” e presso il centro per vittime di tratta “Prendere il volo”.

Presto le “Casa dell’Acqua” nei mercati rionali

In alcuni mercato rionali del nostro territorio saranno presto installate le “Case dell’Acqua”, moderni nasoni hi-tech che offrono acqua fresca, naturale o frizzante ai cittadini, con dosi da bicchiere o da bottiglia di un litro. Il Municipio ha scelto i mercati rionali per posizionare le “Case dell’acqua” con l’obiettivo di promuovere le attività degli stessi mercati, mettendo a disposizione un servizio originale che, creando un nuovo punto di interesse e di attrazione, può favorire una maggiore presenza di utenti. I mercati scelti sono: Mercato Magliana in via Fauglia, Mercato Trullo in via Campagnatico e Mercato Santa Silvia in via degli Irlandesi.

Nuove potature degli alberi in via del Trullo

Si stanno effettuando, in questi giorni, le potature degli alberi in via del Trullo. Le operazioni, che non venivano effettuate da molti anni, hanno riguardato circa 90 alberi. Questi interventi rientrano nel programma di potature previsto per 2015 dall’Assessorato all’ambiente di Roma Capitale che, nel nostro territorio, comprende anche via Blaserna e via Borghesano Lucchese.

Corviale 3D: al via progetto per over 65

Il Municipio Roma XI, in collaborazione con Arci Solidarietà Onlus e grazie al finanziamento della Regione Lazio – Direzione Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport, ha promosso Corviale 3D: un progetto di sensibilizzazione verso l’invecchiamento attivo e lo scambio intergenerazionale. Il suo obiettivo primario è il benessere sociale della persona anziana (over 65), attraverso l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, vero e proprio “patrimonio collettivo” in grado di moltiplicare le occasioni di incontro e confronto. Ma non solo. Corviale 3D mira a riunire, attraverso uno scambio di informazioni, esperienze e competenze due generazioni e, di conseguenza, tutto il quartiere. Il progetto, infatti, propone un modello di scambio intergenerazionale: attraverso le risorse presenti sul web, come i social media, i blog, i portali aggregatori, sarà possibile stimolare un atteggiamento solidaristico tra i giovani e gli anziani, partendo dalla trasmissione di conoscenze e competenze in entrambe le direzioni. Si partirà giovedì 12 marzo alle 16, dal Centro di Aggregazione Giovanile “Luogocomune”, frequentato dai giovani del quartiere, che si aprirà ai cittadini over 65. A partire da questo spazio i giovani e gli anziani collaboreranno per realizzare un modello di mappatura partecipata del quartiere, individuandone i luoghi di aggregazione, i servizi, gli spazi comuni e proponendo un racconto nuovo di Corviale, che sia il risultato dei due punti di vista.




#Spiazziamoli: Mafia Capitale e il racket degli ultimi

Roma, 6 marzo 2015 – È cominciata oggi la manifestazione Spiazziamoli, 50 piazze per la democrazia e contro le mafie. Il primo appuntamento, che si è tenuto alle 9,30 al Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Roma Tre, è stato Mafia Capitale e il racket degli ultimi, organizzato da Link Roma Tre (sindacato universitario) in collaborazione con Libera contro le Mafie e Associazione daSud.

Hanno partecipato molti studenti, determinati a conoscere meglio il mistero celato dietro l’inchiesta che ha fatto rabbrividire il mondo intero e non solo i romani. «”La mafia a Roma non esiste” è una frase che non possiamo più permetterci», ha sostenuto Marco Genovese, referente di Libera di Roma. «Non si tratta più di piccole guerre tra bande, come sentivamo dire per gli omicidi di Ostia. E a confermarcelo è stato anche Lirio Abbate che pubblicò sull’Espresso l’articolo I quattro re di Roma».

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L’incontro si è acceso con la partecipazione di Lirio Abbate (giornalista del settimanale L’Espresso), Celeste Costantino (deputata della Commissione Affari Costituzionali, ex portavoce di daSud) e Eligio Resta (professore di Filosofia del Diritto dell’Università di Roma Tre).

DSCF2981«Spiazziamoli è un coordinamento nato spontaneamente dalla volontà di scendere in piazza per rompere il silenzio, dopo l’inchiesta di Mafia Capitale», afferma Marco Genovese.

Consapevolezza e attenzione ai fatti che accadono intorno a noi. Questo è il messaggio che Celeste Costantino ha esplicitato nel suo intervento: «Normalizzare una situazione, che è già fuoriuscita con un’inchiesta della magistratura, non è possibile. Io parto anche da un’esperienza personale… Sono tra le fondatrici dell’Associazione daSud, nata dieci anni fa in Calabria, terra dei miei natali. Spostandomi dal sud come tanti altri, chi per studio chi per lavoro, ho portato le mie conoscenze e mi sono resa conto che anche i quartieri romani erano ricchi dello stesso problema mafioso. A Roma questo ancora non c’è. Le persone che vengono dal Sud hanno invece la capacità, purtroppo, di capirlo. La parola stessa mafia a Roma non compariva come fenomeno esistente. Il primo passo di cultura politica e sociale che dobbiamo fare è proprio nominare le cose per quello che sono. Far diventare i cittadini una lente per riuscire a scoprire qualcosa che sta intorno a noi in maniera evidente».

 

“Il fenomeno mafioso è un fatto antropologico” aggiunge il professor Eligio Resta.

Mafia Capitale e il racket degli ultimo - Aula 7 - Dipartimento Giurisprudenza Università di Roma Tre

Mafia Capitale e il racket degli ultimo – Aula 7 – Dipartimento Giurisprudenza Università di Roma Tre

Qual è il metodo con cui un giovane giornalista può approcciare il fenomeno mafioso e imparare a denunciare su un giornale?

«Bisogna avere curiosità. Non basta avere una sensibilità al fenomeno e non basta informarsi. Bisogna andare a cercare ed essere curiosi. Chiedersi perché un ristorante cambia insegna ogni sei mesi e lascia gli stessi dipendenti oppure chiedersi perché è stato chiuso quel negozio. Sapere cosa succede nel tuo quartiere è importante per scoprire se il fenomeno è presente oppure no», consiglia Lirio Abbate.

Ci aspettiamo grandi interventi in questi giorni della manifestazione. Tutta Roma, dal centro alle periferie è coinvolta. In attesa del 21 marzo, Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia indetta da Libera, quest’anno a Bologna (#ventiliberi), seguiamo la diretta di Spiazziamoli tramite i social network e le cronache romane.

Per partecipare basta ricevere gli inviti tramite Facebook alla pagina https://www.facebook.com/spiazziamoli?fref=ts 

Evento di riferimento

https://www.facebook.com/events/1003827039644649

foto e articolo di Elisa Longo