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RomArchè, una app per scoprire l’archeologia in periferia

Geolocalizzazione per creare mappe interattive che identificano i punti d’interesse più vicini e calcolano i percorsi. Nella app, aperta al contributo dei cittadini, anche informazioni su osterie e ristoranti, gallerie d’arte, musei e monumenti.
Dalle Mura Aureliane al Raccordo Anulare, lungo le antiche arterie viarie romane, per scoprire l’archeologia di periferia. È “RomArché”, il progetto multimediale che diventerà un sito web e una app per smartphone, sfruttando la geolocalizzazione per creare delle mappe della città interattive che identificano i punti d’interesse più vicini alla posizione dell’utente e calcolano i percorsi per raggiungerli. L’attenzione sarà focalizzata su tre aree tematiche: le strade, gli acquedotti e le fontane, e infine la Roma sotterranea. A guidare cittadini e turisti, saranno le principali strade, dalla Prenestina all’Ardeatina, fino alla Portuense, costellate da tesori antichi spesso dimenticati, che diventeranno delle schede multimediali con foto e descrizioni scientifiche.

La partecipazione. Il progetto – nato in seno al mensile archeologico “Forma Urbis” e alla fondazione Dià Cultura – diventerà accessibile solo a novembre, con l’app e il sito in italiano e inglese, fruibili gratuitamente. Ma in realtà lo sviluppo è già partito da mesi, perché la mappatura è in fase avanzata e oggi si apre al dialogo con i cittadini, accogliendo suggerimenti e segnalazioni all’indirizzo mail ad hoc info@diacultura.org. Infatti, oltre ai segreti archeologici, gli itinerari proposti saranno delle vere e proprie guide ai rispettivi quartieri, segnalando gli indirizzi di osterie e ristoranti storici dove fermarsi per una pausa golosa, ma anche associazioni attive sul territorio, gallerie d’arte e musei, oltre a monumenti contemporanei e moderni.

Gli itinerari. «Così l’archeologia di periferia diventa una chiave per far conoscere, anche a chi li abita, quartieri spesso dimenticati – spiega Simona Sanchirico della fondazione Dià Cultura – e grazie al contributo dei fruitori “RomArché” diventerò un progetto in continuo divenire, aggiornabile in ogni momento anche dopo la sua messa online». Allora il tracciato protostorico delle attuali vie Prenestina e Casilina, inevitabilmente prende il via da Porta Maggiore e dalla sua Basilica Sotterranea, per poi toccare il mausoleo di Elena e le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, ma anche il parco archeologico di Centocelle e il sepolcro di largo Preneste, spesso oscurato alla vista dei passanti dal brulicare di traffico, pedoni e caos della piazza. «L’obiettivo è quindi unire il centro alle periferie attraverso passeggiate ricche di storia e cultura, ma in maniera non convenzionale, capace di guardare anche al presente e connetterlo al passato», continua Sanchirico, spiegando l’aggettivo del sottotitolo dato al progetto: “archeoguida inconsueta delle periferie di Roma”.

La rassegna. Ma la chiamata a raccolta degli appassionati di archeologia, già
da subito invitati a segnalare i tesori nascosti del proprio quartiere, coincide anche con la settima edizione del Salone dell’editoria archeologica, in programma dal 26 al 29 maggio nei suggestivi spazi delle Terme di Diocleziano. Qui decine di case editrici del settore saranno protagoniste in un calendario di rievocazioni storiche, mostre, visite guidate sperimentali, laboratori e performance, secondo il filo conduttore dell’edizione di quest’anno, dedicata al Tempo.

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Parco di Centocelle, rinasce la villa della piscina

Una delle ville romane ora ‘nascostè nel parco di Centocelle, la cosiddetta Villa della Piscina, sarà musealizzata e dotata di tutti i servizi. I lavori, già finanziati, potrebbero partire già il prossimo anno e ricreare, con l’ausilio delle tecnologia, nella piscina del monumento degli effetti tali da sembrare ‘pienà di acqua. «Uno dei finanziamenti ottenuti in occasione della rimodulazione dei fondi di Roma Capitale riguarda il parco di Centocelle ed è molto importante perchè lì ci sono nel sottosuolo importanti ville romane prima scavate e poi ricoperte – ha detto il sovrintendente ai beni culturali di Roma Claudio Parisi Presicce -. L’idea è di riportarle alla luce e valorizzarle per rimettere a disposizione dei cittadini quel luogo. Il progetto è in corso, il finanziamento è cospicuo e il monumento – la Villa della Piscina – sarà dotato di tutti quei servizi necessari alla visita: un punto ristoro, probabilmente un bookshop, per il coinvolgimento di chi vive nell’area, non solo per i turisti». Il minisindaco del V municipio Gianmarco Palmieri, interpellato in merito, ha spiegato che «si interverrà su una delle ville romane presenti nel parco, attualmente non visibile: la cosiddetta Villa della Piscina, che verrà musealizzata, con tutti i servizi per le visite. Gli archeologi stanno pensando anche ad un modo per rendere la piscina della villa – da cui questa prende il nome – ‘pienà, ovviamente senza metterci dell’acqua, ma con l’ausilio della tecnologia e della luce». «I fondi complessivi per gli interventi nel Parco di Centocelle ammontano a 2 milioni e 300 mila euro, una parte già c’era, l’altra è arrivata con l’ultimo provvedimento su Roma Capitale – ha spiegato ancora il minisindaco -. Si conta di concludere il progetto preliminare a inizio estate, fare entro 2-3 mesi il definitivo, per andare poi in conferenza dei servizi e a gara. Sarà una gara europea. La durata dei lavori presumibilmente sarà di un anno e, se tutto procede secondo questa tabella di marcia, potrebbero partire nella prima metà del 2016». «Io credo che rifinanziare un’opera definanziata nella passata legislatura sia stato un atto concreto da parte dell’amministrazione Marino di attenzione alle periferie non solo a parole – il commento di Palmieri -. Nel V municipio, abbiamo già aperto le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, dove c’è un grande afflusso di visitatori, all’interno del Mausoleo di Sant’Elena è stato allestito il Museo delle Catacombe, che è pronto ad aprire. Poi c’è il Parco di Centocelle, che oltre ad un valore ambientale ha anche un valore archeologico. Qui oltre alla Villa della Piscina c’è anche un’altra villa romana, Ad Duas Lauros, l’auspicio è musealizzare anch’essa. Noi crediamo che il connubio patrimonio archeologico-ambientale possa diventare grande attrattore per lo sviluppo turistico del territorio».

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«Periferie, Giubileo e trasporti» Tour archeologico e priorità

Il sindaco con gli assessori Improta e Pucci si è recato in tram elettrico in visita al mausoleo di Aquilio Regolo e al complesso termale di via Carciano. L’annuncio: «Nel bilancio i soldi per il parco della Serenissima».

Il Piano per le periferie del Campidoglio è partito sul web (#ideefuoricentro) e prosegue con le visite archeologiche tra la storia e la memoria. Primo tour: domenica mattina con partenza da piazza Tiburtino in bus elettrico per raggiungere via Tiburtina e Collatina. Insieme al sindaco Ignazio Marino, gli assessori ai Lavori Pubblici e ai Trasporti, Maurizio Pucci e Guido Improta, la consigliera Sel Annamaria Cesaretti e il minisindaco del IV Municipio, Emiliano Sciascia. Il sindaco al ritorno ha postato una foto sul profilo twitter rilanciando l’hashtag #RomaTuttaRoma con il commento: «Tra le tante bellezze archeologiche delle periferie».

Tra mosaici, travertino e vasche termali

Prima sosta del tour è stata l mausoleo di Aquilio Regolo, d’epoca imperiale (II secolo d. C.), con pavimenti in mosaico e mensole in travertino. «Il bene è demaniale ma il suolo è privato – ha detto Cesaretti – l’impegno come amministrazione è terminare l’esproprio e realizzare il parche archeologico tra Casalbertone, la Roma-L’Aquila, via Casal Bruciato e via Tiburtina». Seconda tappa la villa romana in via Carciano. Tra i mosaici e le vasche del complesso termale frequentato tra il II e il IV secolo d. C., Marino ha parlato del piano strategico per il Giubileo: «Vogliamo realizzare entro l’inizio dell’Anno Santo cinque percorsi archeologici nelle periferie».

Parchi per l’educazione ambientale

E se Cesaretti ha annunciato che «sarà inaugurato il primo museo del Pleistocene a Casal de’ Pazzi», il sindaco ha promesso la realizzazione del Parco della Serenissima nel V Municipio (tra via Serenissima e via Grotta di Gregna): «Nel bilancio 2015 sono stati inseriti 6,3 milioni attesi da anni per compensazione TAV». L’assessore Improta ha aggiunto: «Si tratta di fondi che risalgano agli inizi del 2000 e per cui c’è un ritardo di almeno 15 anni. Grazie al rilancio dei rapporti con FS abbiamo sbloccato diverse cose tra cui questa». L’area caratterizzata da un percorso ad anello è ricca di vegetazione e acqua, indicato per l’educazione ambientale nelle scuole.

I lavori pubblici sulla Tiburtina

Il sindaco ha poi colto l’occasione per parlare dei lavori sulla via Tiburtina: «Completeremo in tempo breve il restante 50% dei lavori per il raddoppio della via Tiburtina dal km 9,3 al 15,8. Da sottolineare come nel cantiere, sotto l’assessorato di Maurizio Pucci, gli operai siano passati da 20 a 70 e ci siano 25 macchine in movimento ogni giorno». E l’assessore Pucci ha aggiunto: «Nelle prossime settimane passeremo a 90 operai e poi andremo al doppio turno. Lavoriamo per terminare gli interventi entro fine anno». </p><p>«Da aree marginali a nuove centralità»: così il sindaco Marino ha definito l’operazione periferie, ricordando: «Al di fuori delle Mura Aureliane vivono circa 2,8 milioni di persone su un totale di 3 milioni. Si tratta di dare la giusta rilevanza al 90% dei romani».</

«Idee fuori centro»

Il piano per le periferie è partito sul web con #ideefuoricentro e con i confronti alla Casa della Città tra il vice sindaco Luigi Nieri, le associazioni, i blogger e i municipi. Primo tavolo il 25 marzo, il secondo il 27. «Dai primi due tavoli di lavoro – ha detto Nieri – dedicati a Cultura e socialità fuori le mura e Riqualificare per trasformare: dalla periferia alla città contemporanea, sono arrivati molti spunti di riflessione». nei programmi dell’Assessorato alle Periferie ci sono 14 incontri pubblici nei prossimi tre mesi, uno in ogni Municipio escluso il I, per dare voce alle proposte dei cittadini sui loro quartieri.

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