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Film contro le mafie, da Corviale a Rebibbia schermi nelle scuole firmati Cinema America

Il 15, 17, 18 e 21 marzo tre pellicole presentate dagli interpreti all’interno del meeting regionale contro le mafie.
Corviale, Montesaro e Rebibbia. Tornano in periferia gli schermi cinematografici firmati “Cinema America”, la sala di Trastevere ancora chiusa ma il cui spirito, grazie agli ex occupanti, è diventato una realtà errante per la città. Stavolta le proiezioni sono state organizzate in collaborazione con l’Osservatorio per la legalità della Regione Lazio in occasione del secondo Meeting regionale contro le Mafie “perché crediamo che un’altra società sia possibile, purché la politica e le istituzioni siano in grado di interagire e comprendere le migliaia di realtà che, spontaneamente, animano e rendono i nostri territori attivi e realmente sicuri. Il tema delle Mafie è il più grande cancro del nostro paese, ma spesso ci si è persi in un bicchier d’acqua e, nel tentativo di proteggere le istituzioni dalle infiltrazioni mafiose (vedi Mafia Capitale), si è finiti per renderle impermeabili a tutte le realtà, in particolare quelle giovanili”. “Pertanto – aggiunge Carocci – questa collaborazione con la Regione Lazio, voluta del Presidente Nicola Zingaretti e del Presidente dell’Osservatorio Giampiero Cioffredi, è per noi un segnale bellissimo e coraggioso: un’ottima occasione per render fiduciosi tutti i soggetti che come noi, anche se un po’ “scapestrati”, non si sono mai sporcati le mani, rendendosi baluardo di genuinità ed innovazione nei territori laziali”.

Con gli “schermi pirata” tornano anche tappeti e cuscini per accomodarsi comodi tra canestri e spalliere. Si inizia martedì 15 marzo alle 21 dall’Ex Gil diviale Adriatico 136, dove la palestra Agnini ospiterà Marco Risi, Libero De Rienzo e Valentina Lodovini per la presentazione di “Fortapàsc”di Marco Risi. Giovedì 17 alle 21 ci si sposta a Corviale, nella palestra simbolo per la lotta alle mafie, quella del CalcioSociale (via Poggio Verde, 455), dove il regista Francesco Munzi con Barbare Bobulova e Fabrizio Ferracane porteranno “Anime Nere”, vincitore di ben 9 David di Donatello. A Rieti invece venerdì 19 alle 11 presso l’istituto Luigi Di Savoia Duca degli Abbruzzi Monica Zapelli presenterà “LEA” di Marco Tullio Giordana, di cui è sceneggiatrice. La rassegna si concluderà in un altro territorio periferico della città di Roma, a Colli Aniene, nella palestra del liceo Croce di Via Bardanzellu 7, nel quale Luigi Lo Cascio ed ancora Monica Zapelli presenteranno un altro film storico e importantissimo per la narrazione cinematografica della lotta alle mafie, “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana. Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito, le palestre verranno aperte ai territori e non ci sarà bisogno di alcuna prenotazione. Abbiamo volutamente deciso di non allestire le sale con le sedie perché crediamo che la lotta alla Mafia debba partire in primis dall’attivazione di ogni singolo cittadino: portare un cuscino è un gesto simbolico per vivere attivamente l’evento, è un invito a farsi sentire, a schierarsi e non essere semplici fantasmi omertosi all’interno dei nostri territori.

“Ci siamo immediatamente domandati come poter coniugare la lotta alla mafia con quella della tutela degli spazi culturali e sociali – spiega Carocci – e abbiamo pensato che non ci fosse soluzione migliore di realizzare la rassegna “Il Cinema contro le mafie” nei luoghi della formazione e dello sport: quattro “Schermi” che trasformeranno per una notte scuole e palestre in sale cinematografiche erranti e aperte a tutto il territorio”.

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Nella piazza Don Bosco l’antimafia è vera

Roma, piazza don Bosco circa 500 persone si raccolgono gioiosamente intorno ad una dichiarazione di contrasto alle mafie e di socialità. Tanti bambini, tanti scout, Antimafia sociale e Cinecittà bene comune, iniziano a giocare intorno alle frasi colorate dei manifesti, tavoli, panche , gazebo, e giochi di piazza. Gli anziani si raccolgono sul muretto della aiuola centrale. Gli Stand di Libera e una raccolta di firme per ampliare il Policlinico di Tor Vergata, un comitato di sviluppo locale, l’associazione del Settimo biciclettari. Ecco il cluod antimafia proposto da Link e tante domande. Rispondono Danilo Chirico dell’associazione da Sud e la giornalista di Repubblica Federica Angeli raccontano le minacce e l’intreccio dei gruppi di mafia di Ostia. Le persone ascoltano in silenzio la narrazione di una comune violenza quotidiana. Dietro il palco improvvisato affiora lo striscione del Comitato di quartiere e del Coordinamento Spiazziamoli che il 6 e il 7 marzo 2015 ha mobilitato 100 piazze di iniziative antimafia. Si domanda è si risponde di scuola, diritti, dignità. Molti dei presenti non sono del quartiere, sono raccolti in associazioni, movimenti, famiglie interessate al loro futuro e decisi a dire la propria. Alle ore 18 si accende una lampada per rammentare a tutti che terrà accesa la nostra attenzione e promuove una comunità consapevole. Sotto la lampada lo striscione dello sportello di aiuto per la prevenzione dell’usura. Cinecittà bene comune chiede l’apertura del parco di Centocelle e il contenimento dei voli all’aeroporto di Ciampino come previsto dalla legge. La Comunità territoriale, un coordinamento che raggruppa quasi tutti i comitati di quartiere rappresentato da Ferrari, sottolinea la funzione di controllo sul territorio, producendo trasparenza, legalità e partecipazione. Parla Marco Petruccioli di Scoup riporta due casi di speculazione, Via Nola 5 ex Motorizzazione svenduta e abbandonata e poi demolita distruggendo la palestra sociale e il centro di aggregazione, un nuovo spazio sociale è poi nato a via stazione Tuscolana. Parla poi la Diversamente coop che educa al contrasto all’azzardo. A Roma gli anticorpi ci sono eccome!

 




“Roma non sarà mai dei criminali”

Ci uniamo con profonda convinzione a queste parole con cui Orfini ha invitato tutti i cittadini amanti della propria città a scendere in piazza il 3 settembre a piazza Don Bosco a Cinecittà contro il malaffare e la criminalità.
Da sempre sul nostro territorio e nelle nostre tante iniziative pratichiamo la linea politica che senza legalità e sicurezza non si fa rigenerazione urbana.
Questo percorso di lotta e riflessione si è sempre più consolidato nella convinzione che non c’è ripristino della legalità nei nostri territori se non c’è animazione sociale e cioè iniziativa e partecipazione politica, sociale, culturale, economica.
Corviale, il nostro territorio, si è conquistato l’attenzione delle istituzioni e della politica lottando e fabbricando progetti reali di cambiamento.
Noi portiamo questo nostro contributo all’intera città, in particolare ai suoi territori più problematici e bisognosi di attenzione.
Che la politica ritrovi la sua alta funzione di servizio a cominciare dal 3 settembre.




Gli Scout in merito ai funerali Casamonica

Comunicato della Comunità Capi del gruppo Scout Agesci Roma 118 in merito ai funerali Casamonica.
La Comunità Capi del gruppo AGESCI RM118 sente la necessità, in quanto comunità di educatori e di cattolici, di prendere le distanze da quanto accaduto ieri sul sagrato della basilica di San Giovanni Bosco, sede del gruppo, che è stato la celebrazione di uno stile di vita che rifiutiamo categoricamente.
Siamo soci adulti di una delle Associazioni fondatrici di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, e già da tempo come Gruppo abbiamo, con diversi strumenti, rinnovato il nostro impegno nell’educare i nostri ragazzi alla legalità e alla buona cittadinanza.
Dall’anno 2000 prestiamo il nostro servizio accettando le sfide educative che questo territorio difficile, pieno di contraddizioni e di rischi, spesso ci impone; ciò è stato fatto con il sostegno delle famiglie, che ci hanno affidato i loro ragazzi proprio con lo scopo di renderli buoni cittadini e buoni cristiani, come auspicato dal nostro fondatore Baden Powell e dallo stesso Don Bosco.
Non possiamo che ribadire, prima di tutto a loro e poi a tutti coloro che ci sono intorno, il nostro sostegno a chi lotta contro le mafie e contro una mentalità mafiosa ed omertosa.
Per questo domenica 23 agosto alle 11 saremo a Messa in basilica in uniforme, ed invitiamo ad essere presenti tutti coloro, scout e non, che vogliono dare un segnale forte di presenza e di presidio, per dire a voce alta che questo territorio è nostro, e che nessuna carrozza e nessun elicottero ci faranno venir meno dall’impegno di educare i ragazzi ai valori associativi.

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#Libera: presentati oggi dati di tre anni di attività di Fondazione nazionale Antiusura Interesse Uomo

Fondazione nazionale Antiusura Interesse Uomo
in collaborazione con Libera presenta dati sulle attività antiusura
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129 persone minacciate dall’usura, il 70% riguarda le regioni del sud;
32 persone minacciate da usura di mafia e che hanno denunciato alla magistratura.
La Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo in collaborazione degli sportelli del “Servizio SOS giustizia” di Libera, in quasi tre anni di attività sull’intero territorio nazionale ha incontrato circa 700 persone registrando tra il 2012 e il 2014 un aumento complessivo del 113%.

Tre anni di attività di ascolto di persone in difficoltà, colpite e minacciate dalla piaga dell’usura. La  Fondazione nazionale antiusura Interesse Uomo grazie alla collaborazione degli sportelli del “Servizio SOS giustizia” di Libera ha presentato stamattina a Potenza alla presenza di
don Marcello Cozzi, Presidente fondazione Antiusura Interesse Uomo e responsabile Sportelli SOS Giustizia di Libera, On. Filippo Bubbico, Viceministro dell’Interno, Dott. Santi Giuffrè, Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket.i dati, numeri e storia di  in quasi tre anni di attività sull’intero territorio nazionale: circa 700  persone incontrate registrando tra il 2012 e il 2014 un aumento complessivo del 113%.

Si tratta essenzialmente, di lavoratori autonomi e persone con reddito fisso. Nel 2014  rispetto al 2013 si registra un tracollo pari a -44,1% dei cosiddetti lavoratori dipendenti o pensionati.
Le storie, i numeri presenti nel Rapporto ci fotografano un aumento esponenziale delle situazioni debitorie procapite che genera  sempre piu’  rassegnazione che induce tanti a non cercare più alcuna soluzione a copertura dei propri debiti dovendo scegliere drammaticamente tra la chiusura del debito e la sussistenza quotidiana.

L’usura incontrate , 129 persone che si sono rivolti agli sportelli,  colpisce soprattutto il sud, circa il 70% dei casi. Fanno riflettere i dati del Piemonte (terzo) e del Veneto (ottavo), a conferma, soprattutto questi ultimi, dei dati preoccupanti riportati nella relazione della DIA relativa agli anni 2012-2014.
Le vittime incontrate sono prevalentemente uomini (84%) e soprattutto lavoratori autonomi (53%) le cui storie  dicono che sono vittime due volte, prima della crisi e poi dell’usura. Nel 57% dei casi, infatti, si è fatto ricorso al prestito usuraio per far fronte alle difficoltà economiche delle proprie imprese o attività commerciali e nel 64% dei casi i soldi avuti dagli usurai sono serviti per cercare di risolvere quelle stesse difficili situazioni, spesso inutilmente.

“Grazie al lavoro degli operatori degli sportelli- commenta Don Marcello Cozzi, Presidente fondazione Antiusura Interesse Uomo e responsabile Sportelli SOS Giustizia di Libera  – abbiamo accompagnato alla denuncia il 14% delle persone, ed è molto  significativo che in una regione difficile come la Calabria ciò sia avvenuto nella stragrande maggioranza delle persone incontrate (il 70,8%)  e che quasi sempre ci hanno confidato storie di usura gestita da clan mafiosi. L’usura di mafia è quella che maggiormente abbiamo incontrato nel 2014; ce ne hanno parlato, infatti, 32 vittime delle 57 che da nord e sud hanno deciso di denunciare. “

È vero- si legge nel Rapporto della Fondazione Nazionale Antiusura Interesse Uomo- che l’Istat evidenzia un lieve aumento delle denunce negli ultimi tre anni , è anche vero però che sono tantissimi a non denunciare anche perché non incoraggiati dalle storie di chi lo ha fatto ed è rimasto impantanato tra lungaggini burocratiche riguardo gli accessi ai benefici delle leggi e lentezze giudiziarie.

Tuttavia il dato complessivo di questo triennio ci parla prima di tutto della crisi in atto. E se i nostri numeri ci dicono, come anche la DIA e l’Istat confermano, che Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta rappresentano una sorta di isole felici sia sul versante dell’usura che su quello del rischio usura (non ci è pervenuta nessuna richiesta di aiuto), nello stesso tempo confermano, che la crisi flagella in modo particolare il Sud: il 78% delle richieste di aiuto infatti ci sono pervenute dal sud e dalle isole.

“Proprio questo- conclude Don Marcello Cozzi- ci porta a considerare che, alla luce delle disastrose situazioni economiche che ascoltiamo nel racconto di tanti e delle situazioni debitorie sempre più senza rimedio, tutto ci parla di una crisi strutturale di più grande portata, dinanzi alla quale noi avvertiamo sempre più di rappresentare solo una specie di Lampedusa di un sistema sociale ed economico complessivo che scarta sempre più persone e del quale l’usura, da un lato è semplicemente una conseguenza devastante, e dall’altro un male necessario. Alla fine i disperati che approdano sulle nostre coste sono solo una minima parte dei tanti altri che invece si perdono e perdono tutto per strada.”




#Regoliamoci: Concorso di Libera contro le Mafie

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IX EDIZIONE CONCORSO REGOLIAMOCI

DI LIBERA IN COLLABORAZIONE CON IL

MINISTERO ISTRUZIONE, UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

PREMIAZIONE DEI LAVORI DELLE SCUOLE

SULLA CITTADINANZA ATTIVA

DOMANI 5 GIUGNO ORE 10,30

SEDE MINISTERO DELL’ISTRUZIONE

VIALE TRASTEVERE 76/a-ROMA

SARANNO PRESENTI

STEFANIA GIANNINI MINISTRO DELL’ISTRUZIONE
DON LUIGI CIOTTI , PRESIDENTE DI LIBERA

NANDO DALLA CHIESA, PRESIDENTE ONORARIO LIBERA-

Disegni, fumetti, fiabe, sceneggiature, spot, cortometraggi, etc. realizzati con passione e creatività. Sono centinaia i lavori esaminati dalla giuria per la lagiornata finale della nona edizione di Regoliamoci, il concorso per le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado organizzato da Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.Circa diecimila gli studentiche hanno partecipato al concorso in rappresentanza di oltre 500 scuole di tutta Italia.

La premiazione si svolgerà domani 5 giugno alle 10,30 presso il Ministero dell’Istruzione, in Viale Trastevere-Roma alla presenza del Ministro Stefania Giannini, del Presidente di Libera don Luigi Ciotti e del presidente onorario Nando Dalla Chiesa, e con 100 studenti in rappresentanza delle scuole finaliste provenienti da diverse regioni d’Italia.

Questa edizione, dal titolo “Segui la traccia per far ripartire il futuro”, ha condotto gli studenti a riflettere attraverso alcuni stimoli in un’analisi del presente che vivono, per arrivare ad immaginare e racchiudere in un elaborato (differenziato per fasce d’età) un futuro senza violenze, mafie e corruzione, fatto di diritti e dignità per tutti.

Per la prima volta il Concorso è stato aperto anche alle scuole dell’infanzia, con la categoria “Filo di memoria” (3-7 anni), nella quale i piccoli protagonisti, a partire dal corto animato di Andrea Lucisano “La volpe Sofia”, che in maniera essenziale richiama il mito platonico della caverna e l’eterno rapporto tra bene e male, dovevano immaginare una storia che avesse come protagonista la volpe.

Radici nel futuro” è la categoria che ha visto protagonisti gli studenti tra gli 8 e 13 anni. Una responsabilità importante per loro: raccontare il futuro attraverso le storie dei territori che vivono quotidianamente. Ad accompagnarli nella riflessione il film-documentario dal titolo “Sarà un Paese” di Nicola Campiotti, che racconta la storia di un viaggio attraverso l’Italia compiuto da un bambino di dieci anni. Proposito di questo viaggio è quello di conoscere eascoltare uomini e donne del nostro Paese, testimoni di storie e realtà che incarnano una tensione verso un cambiamento culturale. L’oggetto del bando prevedeva la scrittura della sceneggiatura di un episodio aggiuntivo del film-documentario.

Infine “Riparte il futuro”, la terza categoria del concorso, pensata per gli studenti tra i 14 e 19 anni. La corruzione è il tema su cui i ragazzi hanno avuto la possibilità di riflettere e confrontarsi. Un fenomeno, quello della corruzione, che rischia di essere sminuito e banalizzato dall’opinione pubblica ma che al giorno d’oggi ruba il futuro e la speranza a tutta la società civile.

Per questa ragione abbiamo proposto agli studenti di lavorare a partire dalla piattaforma di “Riparte il Futuro” e di creare una campagna di comunicazione sulla corruzione.




#Libera contro le mafie: Nessun compromesso al ribasso

Approvare rapidamente la riforma anticorruzione non può significare fare passi indietro sulla prescrizione

Non sono accettabili accordi o compromessi al ribasso. La contropartita della rapida approvazione della legge anticorruzione, già in sé bisognosa di integrazioni importanti, non può essere un inaccettabile passo indietro sulla prescrizione. Ora con la nuova formulazione dei tempi di prescrizione si rischia di andare fuori strada. Con la campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele abbiamo lanciato a petizione, firmata da oltre 80mila cittadini, per chiedere lo stop dei tempi della prescrizione dopo l’inizio della fase processuale, ora con il nuovo testo il blocco è solo dopo la condanna di primo grado: due anni in Appello e uno in Cassazione. Si riusciva a recuperare severità prevedendo tempi più lunghi per i reati di corruzione, ma ora si sta facendo un passo indietro grave,passando da un tempo della prescrizione di 22 anni a uno di 16/18 anni. Inoltre si prevede che questa riforma valga solo per i processi futuri, ma “la Corte europea dei diritti dell’uomo si è più volte espressa dicendo che è possibile che la modifica riguardi anche i processi in corso.” Speravamo in un miglioramento al Senato e invece ci troviamo con un testo peggiorato”. In una nota Ufficio di Presidenza di Libera commenta le anticipazioni della stampa sul nuovo testo di riforma della prescrizione che rispetto quello votato alla Camera viene modificato raddoppiando (piuttosto che triplicando, come era nel precedente impianto di legge) i tempi per i reati di corruzione.