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Legge sull’Agricoltura Sociale: la Rete Fattorie Sociali scrive alla Commissione Agricoltura del Senato

La Rete Fattorie Sociali ha inviato una lettera ai componenti della Commissione Agricoltura del Senato in merito al disegno di legge sull’agricoltura sociale per sottoporre alcune proposte migliorative.

Dal momento che il relatore – è scritto nella missiva – ha presentato ulteriori emendamenti e che, qualora venissero approvati, diventerà necessario il rinvio del testo alla Camera, la Rete Fattorie Sociali torna ad insistere affinché siano considerate anche altre modifiche da ritenere in egual misura importanti. In particolare, occorre chiarire la norma che descrive le caratteristiche per il riconoscimento delle cooperative sociali come operatori di agricoltura sociale. Così come formulata, la norma è di difficile interpretazione e potrebbe costituire un serio ostacolo al riconoscimento di tante cooperative sociali che svolgono non solo l’attività agricola ma anche altre attività consentite dalla legge n. 381/91. Si chiede, pertanto, di semplificare il testo eliminando i limiti quantitativi all’attività agricola svolta dalle cooperative sociali che conducono una pluralità di attività produttive.

La Rete Fattorie Sociali sollecita anche la revisione della norma sulle organizzazioni dei produttori. Così come formulata è del tutto inapplicabile perché richiama le disposizioni comunitarie e nazionali sulle organizzazioni di produttori che prevedono, ai fini del riconoscimento, requisiti minimi troppo elevati per le realtà di agricoltura sociale. Si propone, dunque, di precisare che le organizzazioni di produttori di agricoltura sociale sono costituite da almeno tre imprese, senza limiti di carattere regionale, e con un volume minimo di produzione commercializzata e di servizi erogati pari a 90.000 euro.