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La sedia della felicità

L'ultimo sorriso di un poeta

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di Carlo Mazzacurati. Con Valerio MastandreaIsabella RagoneseGiuseppe BattistonKatia RicciarelliRaul Cremona  Italia 2013

Iesolo. Dino (Mastandrea), fa il tatuatore e se la passa maluccio: un cliente (Daniele Craco) al quale ha tatuato una balena lo paga con un grosso pesce , che lui cerca di rifilare all’ex-moglie (Lucia Mascino) con la quale ha un forte arretrato nel versamento degli alimenti. Bruna (Ragonese) gestisce un centro estetico e ne perde costantemente gli arredi, sequestrati da Volpato (Natalino Balasso) che glieli ha affittati e che lei non riesce a saldare. Bruna ha una cliente in carcere ,Norma Pecche (Ricciarelli), madre di un famoso rapinatore; Norma le muore tra le braccia e le confida di aver nascosto un ricco bottino in una delle otto sedie del suo salotto. Giunta alla villa di Norma, Bruna, che, braccata da un cinghiale, ha chiamato in soccorso Dino, scopre che le sedie sono state sequestrate. Dino ottiene, corteggiando la magistrato Pamela (Roberta Da Soller), gli indirizzi dei compratori. Partono così le ricerche, che coinvolgono, Infruttuosamente, il mago Kasimir (Cremona),due gemelli (Antonio Albanese), un bambino cinese, un pescivendolo afasico (Roberto Citran) e sua sorella (Maria Paiato); proprio da questi ultimi trovano padre Weiner (Battiston), il confessore di Norma, anche lui alla ricerca del tesoro; con il prete vanno da una veggente, Armida (Milena Vukotich) che li spedisce da un fioraio e indiano (Marco Marzocca) ma anche la sua sedia è vuota. Dino ha esaurito gli indirizzi, Armida muore e, quando non sembrano esserci più speranze, una televendita d’arte, gestita da due cialtroni (Silvio Orlando e Fabrizio Bentivoglio), li fa arrivare ad un pittore naif (Mirko Artuso) e a suo fratello (Roberto Abbiati), che nella loro eremitica malga tengono l’ultima sedia.

Dal racconto russo “Le 12 sedie” di Il’ja Arnol’dovic Il’f e Evgenji Petrovic Petrov sono stati tratti numerosi film – tra questi Una su 13 (1969) di Nicolas Gessener e Luciano Lucignani con Vittorio Gassman, Orson Welles e Sharon Tate (l’’ultimo girato dalla moglie di Polanski prima di essere uccisa) e Il mistero delle 12 sedie (1970) di e con Mel Brooks (il più fedele al testo originario e nel quale Dom DeLuise aveva il ruolo del prete). Mazzacurati lo ha usato come pretesto per raccontare, con la poetica ironia che gli è propria, il piccolo mondo di provincia che è l’habitat dei suoi lavori migliori. E’ scomparso da poco e ci mancheranno i suoi ritratti in punta di penna e la sua dolce abilità nel fare del set una casa di amici che lavorano lietamente insieme e qui molti di loro hanno accettato piccole, amichevoli partecipazioni per essergli, una volta di più, accanto.

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