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La caccia alle streghe

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pascaleLa premiata ditta Pascale & Pascale svela la trama della caccia alle streghe che ha tagliato le gambe all’agricoltura italiana istallando nell’opinione pubblica la paura millenaria del diverso, dell’alieno, del diabolico: la disinformacija che dagli ultimi decenni ha cancellato l’eccellenza italiana della ricerca nel campo delle biotecnologie agroalimentari ha ricacciato il paese nel medioevo delle credulità e delle cacce alle streghe impedendo lo sviluppo di una vera lotta all’onnipresenza della dittatura chimica. In una tranquilla chiacchierata a Centocelle Alfonso e Antonio Pascale ci hanno con pacate e argomentate poche parole raccontato l’incredibile ennesima malastoria italiana: un’Italia che taglia le gambe alle migliori menti della ricerca per inseguire le chimere di una nicchia pauperistica del mercato alimentare mondiale: quella del rimpianto e dell’utopia del “buon tempo antico”. Un “buon tempo antico” fatto di sapori e saperi che si mantengono in vita grazie alla chimica e agli anticrittogamici, un non detto sempre celato dai politically correct sulla cresta dell’onda mediatica da legambiente a greenpeace. La verità sempre celata, come nel miglior medioevo prossimo passato, dell’unica vera strada per combattere la chimica: la predisposizione genetica delle difese antiparassitarie. In altre, semplici, parole un’accelerazione dei normali tempi d’ibridazione dei generi da sempre operata in agricoltura fin dai primordi della storia. Un’accelerazione ideologicamente negata che, però, ci consegna – di fatto – nelle mani della chimica degli anticrittogamici.

articolo collegato: La società scientifica contesta il movimento anti OGM

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