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Io cambio, io collaboro

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eugenio de crescenzo 01

Eugenio De Crescenzo (presidente Agci solidarietà Lazio)

 

 

 

 

 

 

Roma, 11 novembre 2014 si è svolto presso la CCIAA nella sala del Consiglio, in Via del Burrò 147 il seminario organizzato dall’Osservatorio non Profit. Le nuove opportunità si generano nell’economia sociale e collaborativi? Ne hanno discusso Lorenzo Tagliavanti, vicepresidente della CCIAA di RM, Giuseppe Roma, Direttore del CENSIS, Maurizio Marotta Coordinatore dell’Osservatorio sul non Profit.

Una proposta operativa è stata presentata da Pino Rozzo: la collaborazione tra Profit, non Profit e e Pubblica Amministrazione con la presentazione di un manuale e la esposizione di buone prassi:

  • Il progetto Jump to sustainability a cura di Gabriella grandi
  • Il progetto SPQworRK a cura di Tommaso Spagnoli
  • LUDUS un modello della rete dei Nidi convenzionati di Roma Capitale

Moderati da Eugenio de Crescenzo, vicepresidente di AGCI Lazio, si sono succeduti gli interventi del Vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, dell’Amministratore Delegato Banca Prossima Marco Morganti, della vicepresidente CSVnet Francesca Danese, del Portavoce del Forum Terzo Settore Lazio Gianni Palombo, e del Presidente di Legacoop Lazio Stefano Venditti.

La sala è stata molto partecipata e interessata.

Il percorso di analisi e di indirizzo svolto nell’Osservatorio ha portato alla elaborazione di un modello operativo di collaborazione tra profit, non Profit e Pubblica Amministrazione. Dove ciò è reso possibile dalla capacità di ascoltarsi e collaborare si genera una economia sociale e condivisa che utilizza tecnologie innovative in alcuni casi, in altri ripercorre i saperi e i mestieri cambiando e scambiando, fa emergere le gradi potenzialità dal cambiamento di una regola che permette l’investimento e la gestione di servizi pubblici da parte di soggetti privati come è accaduto nella Rete dei Nidi Convenzionati, permette l’affermarsi di una economia condivisa, dando a soggetti giovani o in difficoltà Autonomia – Identità – e trovando nella Comunità il luogo di una possibile realizzazione di se stessi. In questi delicati passaggi il ruolo del terzo Settore appare cruciale per la sua capacità di essere vicino ai percorsi di coesione sociale e di sostenibilità.

Il dato identitario  generato nella promozione di investimenti sociali produce effetti in relazioni positive e in forti motivazioni, così precisa l’Amministratore Delegato di Banca Prossima Morganti citando il dato della restituzione dei capitali affidati al 98 % pur avendo di fatto allargato le condizioni di credito con nuove regole dedica al contesto del Terzo Settore.

L’elemento della relazione coltivata e della partecipazione gratuita del Volontariato produce poi azioni come nella Impresa Cooperativa  come quella di non privatizzare la ricchezza prodotta dall’azienda di farne la sua forza privilegiando l’investimento e la qualità.

La proposta diventa progetto e  fuori uscita dalla crisi nella analisi di Smeriglio tramite una buona programmazione dei Fondi UE, la messa a disposizione delle terre pubbliche, la pratica di un nuovo modello di sviluppo, la riorganizzazione dei servizi pubblici, il forte ruolo del Terzo Settore.

In conclusione un impegno preso dall’Osservatorio di proporre alla CCIAA un ruolo attivo sui territori per costruire una animazione che possa aiutare i soggetti imprenditoriali, il Terzo Settore e la Pubblica Amministrazione in una collaborazione virtuosa dei comportamenti.

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