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Roma 2020, anche Corviale finisce nel dossier olimpico

Ieri la proposta bipartisan – avanzata da Giovanni Quarzo del Pdl e da Umberto Marroni del Pdl – di inserire Corviale nel dossier olimpico per «Roma 2020». Oggi la presentazione della relazione della Commissione di compatibilità economica, presieduta da Marco Fortis (tra i membri anche Giulio Napolitano) e del sondaggio di Renato Mannheimer sui Giochi nella Capitale. E, a febbraio, la nascita di una «commissione speciale» in Assemblea capitolina, per le Olimpiadi che sarà guidata da un rappresentante dell’ opposizione. A presiederla, infatti, sarà Giulio Pelonzi, consigliere del Pd. Chiaro il messaggio: sulle Olimpiadi, per battere la concorrenza di Istanbul (fortissima, data per favorita), Tokyo, Madrid, Doha e Baku, ci vuole unità, soprattutto politica. Va in questo senso anche la proposta avanzata ieri da centrodestra e centrosinistra, e che ha avuto come ispiratore l’ ex consigliere comunale Pino Galeota, oggi responsabile del «Coordimento Corviale domani»: far entrare il quartiere, noto per il «serpentone», nel dossier olimpico. C’ è anche un elenco di cose da fare: impianti, palestre, infrastrutture. Il presidente del XV Municipio Gianni Paris pungola l’ amministrazione: «Quelle cose sono promesse da anni, e mai realizzate. Ora serve anche altro a Corviale». Tempo ce n’ è ancora, comunque. Il Cio ha inviato al Comitato promotore il questionario con 100 domande, alle quali Roma deve rispondere entro il 15 febbraio. A maggio verrà definita la short list: da sei «application city», ne resteranno – probabilmente – quattro. Doha e Baku, ad oggi, sono le più a rischio. A quel punto, le quattro città saranno effettivamente «candidate» e partirà la corsa vera e propria. Entro il 7 gennaio 2013 va presentato il dossier olimpico, in primavera i membri Cio visiteranno le città aspiranti, il 7 settembre a Buenos Aires la votazione. Alessandro Cochi, delegato allo sport del Comune, precisa: «In ogni caso, non ci saranno tasse per le Olimpiadi. Come invece è capitato ad Atene».




Corviale nel dossier Roma 2020 Quarzo: “Siamo già a buon punto”

Nella Sala commissione Lavori pubblici di via Petroselli è stato presentato il “Dossier Olimpiadi 2020: inseriamo il Quadrante Corviale”. Al momento le strutture da realizzare già progettate e finanziate sono il Palazzatto dello Sport/PalaCorviale (900 posti) e il Palazzetto del Pattinaggio (300 posti), spazi polifunzionali che possono ospitare diverse discipline; le Terme Arvalia, ampio e qualificato complesso dedicato al benessere e allo sport; la Cavea Mazzacurati, struttura triangolare da 800 posti che può ospitare tennistavolo, arti marziali e pesi, ma anche eventi, concerti, danza e spettacoli teatrali. All’evento erano presenti, tra gli altri, il presidente della Commissione Lavori Pubblici di Roma Capitale, Giovanni Quarzo, il capogruppo Pd in Campidoglio, Umberto Marroni, e il delegato del sindaco allo Sport, Alessandro Cochi.

UN GRANDE SERVIZIO PER IL QUARTIERE – “Siamo qui – ha spiegato Quarzo – per rilanciare la richiesta e la forte spinta di Corviale affinché venga inserita nel percorso verso le Olimpiadi 2020. Mesi fa la Commissione Lavori pubblici, su spinta delle associazioni locali, ha effettuato alcuni sopralluoghi nel quartiere: con somme di poche centinaia di migliaia di euro si possono completare il Palazzetto del Pattinaggio e il PalaCorviale. “Molti interventi di riqualificazione sono stati già finanziati (strade, scuole e parchi) – ha aggiuto Quarzo e siamo a buon punto anche oer rendere fruibili gli impianti sportivi. Credo che completando gli impianti sportivi e riqualificando il quadrante potremo dare un grande servizio al quartiere e alla città. Ribadisco quindi la richiesta al delegato Cochi e al sindaco Alemanno di continuare questa battaglia per inserire Corviale nel dossier olimpico”.

SFRUTTARE L’OCCASIONE – “Stiamo lavorando affinché questo dossier non preveda strutture concepite solo per le discipline olimpiche – ha affermato Marroni – questa dev’essere un’occasione perché le strutture vengano usate anche per lo sport di base in tutti i quartieri della città, anche nelle periferie. Come Commissione Lavori pubblici – ha aggiunto – chiediamo che il Comune sblocchi i fondi del contratto di quartiere e attivi le procedure per ristrutturare le strutture di Corviale, e che anche la Regione sblocchi presto i suoi fondi, fermi da lungo tempo. Bisogna fare in modo che quel quadrante si senta pienamente all’interno di una grande città come Roma”.

IL DELEGATO ALLO SPORT – È intervenuto poi il delegato allo Sport, Alessandro Cochi: “Fa piacere che i cosiddetti territori di periferia mostrino questo dinamismo. Il comitato promotore è ancora alle prese con gli impianti di gara, ma è giusto accertare questo interesse e pianificare la mappatura dei 19 Municipi, anche per quelli che saranno sedi di allenamento. Corviale non prevede impianti sportivi di vertice, ma sedi di allenamento, anche perché qui si sta costruendo uno dei tre palazzetti polivalenti previsti per le periferie”.

DAL COMITATO – “Non possiamo che accogliere l’invito di questo territorio. L’organizzazione dei Giochi non riguarda solo i grandi impianti di gara, ma anche quelli di allenamento e gli impianti di base – ha affermato il vice direttore generale del Comitato Roma 2020, Bruno Campanile – Roma ha già un’ottima dotazione di impianti, che però vanno ristrutturati, riammodernati e adeguati alle tendenze sportive del nuovo millennio e ai requisiti richiesti del Cio”.