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Una passeggiata narrante all’ ombra del Serpentone

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Corviale visto da Via Portuense

Avendo partecipato alla passeggiata, ciò che mi ha colpito è la libertà di vivere in maniera soggettiva quest’esperienza e allo stesso tempo poterla condividere con più persone.

Elisa ci racconterà come ha riscoperto il proprio quartiere durante la passeggiata e come ci si può emozionare davanti a un particolare, come un graffito, finora mai visto.

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Lato estremo a sud di Corviale

Ne abbiamo parlato anche con il presidente del Comitato Inquilini Angelo Scamponi che ha il suo ufficio nel piano terra del terzo lotto. Il comitato è stato attivo fin da subito, fin dai primi insediamenti negli appartamenti e da sempre si è contraddistinto per la forza con cui ha combattuto la lotta per ottenere i servizi primari per lo stabile: dalla linea di autobus che percorrono tutta la via, agli ascensori che funzionino fino al nono piano. Negli androni dei ballatoi moltissimi giovani si radunano, parlano, nascondono i loro segreti e le loro storie, tanto da sembrare infastiditi dalla nostra intromissione. Ma se a qualcuno di loro si chiede “Tu dove abiti?” risponderanno con tono deciso “Abito a Corviale”.

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Caselle di posta di un intero lotto

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la Cavea di Corviale

Introduzione di Ivan Selloni

Racconto  e  fotografie di Elisa Longo




Alla Città dei Ragazzi inizia la vendemmia

Ecco a voi alcuni momenti della vendemmia alla Città Dei Ragazzi con i nostri Valerio Cinzia e Brigitte

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“Si prevede un’annata eccezionale per il vino” dice Ottavio Foschi direttore agricolo della Città “l’uva è molto abbondante e dolce”

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Una buona notizia i visto che è possibile acquistare generi alimentari come uova, carne,, formaggi e vino tutti prodotti direttamente nei terreni della Città in modo biologico e naturale.

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Per questo invitiamo tutti a venire a visitare il centro, non solo per acquistare i prodotti agricoli, ma anche per passeggiare tra i campi coltivati e vedere direttamente tanti ragazzi impegnati nella coltivazione e nell’allevamento immergendosi così nella tranquillità di un oasi naturale a pochi passi dal centro della città.

per info consulta il sito: http://www.oncr.it/citta/?page_id=554

Città dei Ragazzi
Largo Città dei Ragazzi, 1
00163 Roma (altezza uscita 32 raccordo per via della Pisana)




ROMA, ASSUNZIONI E PROFESSIONI

lavoro

(Tra aprile e giugno 2013)

II trim. 2013
Dirigenti d’azienda 60
Ingegneri specialisti in discipline scientifiche e della vita 670
Specialisti e tecnici della sanità e servizi sociali 340
Specialisti e tenici amministrativi e bancari 730
Specialisti e tenici del marketing e vendite 630
Specialisti in scienze umane, sociali e artistiche 340
Insegnanti e altri tecnici dei servizi alla persone 160
Tecnici in campo informatico, ingegneristico e produzione 500
Addetti alla gestione magazzini e spedizionieri 190
Addetti accoglienza, informazione e assistenza clientela 860
Personale segreteria e servizi generali 1.040
Commessi e altro personale qualificato attività commerciali 1.800
Cuochi, camerieri e professioni simili 1.510
Operatori dell’assistenza sociale e dei servizi sanitari 250
Professioni operative dei servizi alle persone e di sicurezza 890
Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici 650
Operai specializzati e conduttori di impianti industria alimentare 50
Operai industrie chimiche, legno, carta e altre industrie 90
Conduttori di mezzi di trasporto e macchinari mobili 760
Personale generico 3.130
Fonte: EXCELSIOR-UNIONCAMERE, 2013

http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/dossier/dettaglio/roma-assunzioni-e-professioni/3743738?ref=HREC1-10




100 milioni di euro per start-up e PMI del settore tecnologico: un sostegno concreto della Commissione

ueLa nuova tornata di finanziamenti del partenariato pubblico-privato sull’Internet del futuro della Commissione europea prevede sovvenzioni per 100 milioni di EUR a favore di circa 1000 start-up e altre imprese altamente innovative per lo sviluppo di app e altri servizi digitali in settori quali i trasporti, la salute, la produzione intelligente, l’energia e i media.

Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea, ha dichiarato: “Durante la conferenza «Le Web» a Parigi, nel dicembre scorso, ho promesso un’azione concreta che ora è in fase di attuazione. L’Europa ha bisogno di più innovazione e di puntare maggiormente sull’economia digitale, e ciò comincia con un migliore ecosistema per le start-up. Stiamo dando un sostegno concreto lì dove crediamo ce ne sia bisogno.”

Questa terza fase del finanziamento del partenariato mira a sviluppare nuovi servizi e nuove applicazioni Internet in diversi settori. I fondi verranno erogati attraverso 20 consorzi – appartenenti all’ecosistema Internet – tra cui: acceleratori d’impresa, piattaforme di crowdfunding, società di capitale di rischio, spazi di co-working, organismi di finanziamento regionali, associazioni di PMI e imprese tecnologiche. I consorzi vincitori saranno selezionati in base alle modalità con cui intendono massimizzare l’impatto economico dei fondi nell’ecosistema Internet.

I servizi e le applicazioni si baseranno sulle tecnologie sviluppate nell’ambito del programma di partenariato pubblico-privato (PPP) della Commissione Europea sull’Internet del futuro.

Contesto

Questo annuncio di finanziamento rappresenta il terzo e ultimo invito a presentare proposte del PPP sull’Internet del futuro, un partenariato da 500 milioni di EUR avviato nel 2011 per aiutare imprese e governi a trarre il massimo vantaggio dall’Internet mobile e dalla rivoluzione informatica, stimolando l’innovazione e l’occupazione nel settore digitale in Europa (IP/11/525).

Il partenariato mira a rendere più intelligenti infrastrutture e processi aziendali (il che vuol dire anche più efficienti e più sostenibili) attraverso una maggiore integrazione con la rete Internet e le capacità di calcolo. Si rivolge a diversi settori quali i trasporti, la salute, i media, la produzione intelligente e l’energia, e definisce possibili modelli aziendali innovativi per tali settori. Esso ha sviluppato tecnologie europee uniche e posto le basi per nuovi strumenti e servizi in settori quali il cloud computing, le città intelligenti, i megadati e l’Internet degli oggetti. Nel 2013 sono stati avviati cinque test su larga scala per convalidare in contesti d’uso reali le tecnologie sviluppate. Le piattaforme settoriali specifiche messe a punto da questi test saranno messe a disposizione di PMI e imprenditori del web per lo sviluppo di servizi e applicazioni.

Il finanziamento rientra anche nell’iniziativa della Commissione StartUp Europe, volta ad accelerare, collegare e celebrare gli ecosistemi europei per l’imprenditoria, affinché le start-up tecnologiche nascano e rimangano in Europa. L’iniziativa include i seguenti elementi:

  • il Leaders Club (IP/13/262): gruppo indipendente di fondatori nel campo dell’imprenditoria tecnologica che si propongono come modello per gli imprenditori del web europei;
  • premi e concorsi. Europioneers: iniziativa per celebrare gli imprenditori europei del settore delle tecnologie, con la proclamazione dei due imprenditori tecnologici dell’anno (IP/13/359). Tech All Stars: concorso volto a individuare le migliori giovani start-up d’Europa per porle in contatto con le principali fonti di finanziamento dell’UE, imprenditori di successo ed altre personalità influenti (MEMO/13/557);
  • networking. EU Accelerators Network avvia e facilita la creazione di una rete europea di acceleratori di imprese web;
  • promozione dei talenti del web in Europa (attraverso la formazione, per esempio con i corsi aperti online (“Massive Online Open Courses”), il sostegno alla creazione di reti, programmi e risorse ai fini dello scambio tra imprese, la loro accelerazione e incubazione, nonché iniziative di patrocinio).



Alfonso Pascale interviene sull’impresa sociale

Eclettica festival

Eclettica festival

Grande interesse per l’esposizione e le idee di Alfonso Pascale alla tavola rotonda su “Diritti, luoghi e ideali. La collettività autorganizzata crea la nuova economia dell’impresa sociale”,  al tramonto di venerdì 26 luglio 2013, nell’ambito della IX edizione del festival Eclettica, Parco delle Energie (ex Snia), Roma Pigneto. «… costruire regole condivise per l’uso dei beni comuni che attengono alle comuntà locali e, dunque, direttamente ai cittadini… Prima dello Stato e del mercato c’è la società civile che si autorganizza liberamente per svolgere funzioni di interesse generale, gestendo i beni comuni e garantendo i diritti collettivi… La pubblica amministrazione deve solo favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini e delle comunità locali, sulla base del principio di sussidiarietà… Gestendo direttamente e in modo sostenibile i beni comuni, i cittadini potranno accrescere il senso di responsabilità e i valori di reciprocità, mutuo aiuto e fraternità civile, che sono gli ingredienti indispensabili per uscire dalla crisi».

Chiara  Crupi

Chiara Crupi

 

Grazie agli organizzatori e alla moderatrice Chiara Crupi

http://www.chiaracrupi.eu/

http://www.ecletticafest.com

 

 

 

http://www.alfonsopascale.it/

Alfonso Pascale (1955) si occupa di agricolture civili, campagne urbane e di tutto quello che ruota intorno al cibo. Ha pubblicato Radici & Gemme. La società civile delle campagne dall’Unità ad oggi,  (Cavinato editore, 2013).

DiPascale




Startup innovative, online i modelli di certificazione per iscriversi al registro Imprese. Srl a 1 euro anche per gli Over 35

Importanti novità sul fronte startup innovative? Pare di si, anche se, come sempre, aspettiamo il corso finale degli eventi per esprimere un giudizio complessivo: da qualche giorno, comunque, sono disponibili i moduli elettronici per certificarsi.

L’autocertificazione dei requisiti delle start up e degli incubatori certificati per l’iscrizione nella sezione speciale del registro imprese, quindi, viaggia solamente in formato elettronico. Le Camere di commercio, con il coordinamento del MSE, hanno redatto e pubblicato sul sito Mise, dal 21 giugno, i moduli di domanda in formato elettronico con il quale le start up e gli incubatori di start up innovative possono autocertificarsi e iscriversi nell’apposita sezione speciale del registro delle imprese. È stata inoltre aggiornata la guida sintetica sugli adempimenti della startup innovativa.

L‘iscrizione è un adempimento regolamentato dall’articolo 25, commi 8 e 9, della legge 17 dicembre 2012 n. 221 (di conversione al dl 18 ottobre 2012 n. 179 c.d. decreto sviluppo bis) che pone l’iscrizione nella sezione speciale del registro imprese (al 24 giugno iscritte 908 start up) come condizione per ottenere le agevolazioni previste per tali nuove tipologie societarie.

Va ricordato che seppur ci si aspetti una regolamentazione e delle agevolazioni sempre migliori, le startup sono state introdotte per la prima volta nell’ordinamento del nostro Paese attraverso il decreto Crescita 2.0, convertito poi nella legge 221/2012.

Secondo quanto stabilito dalla legge, la startup innovativa è “una società di capitali di diritto italiano, costituita anche in forma cooperativa, o società europea avente sede fiscale in Italia” che ha come fine principale “lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.

Vantaggi e mancanze

Le principali agevolazioni della certificazione online consistono, evidentemente, in:

  • totale esenzione dal pagamento dei diritti di segreteria, dall’imposta di bollo nonché dal pagamento del diritto annuale(tale esenzione dura non oltre il quarto anno di iscrizione);
  • rilevanti deroghe al diritto societario(in caso di copertura delle perdite che superano il terzo del capitale, viene prevista la possibilità di rinviare la decisione di procedere alla riduzione del capitale e al contemporaneo aumento del medesimo ad una cifra non inferiore al minimo legale, alla chiusura dell’esercizio successivo);
  • regime fiscale e contributivo di favore per i piani di incentivazione basati sull’assegnazione di azioni, quote o titoli similari ad amministratori, dipendenti e collaboratori e in una specifica disciplina dei rapporti di lavoro.

La start up innovativa e incubatore certificato sono automaticamente iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese, a seguito della compilazione e presentazione, tramite ComUnica.  Però le note positive finiscono qui, perché ci si attende a breve l’attuazione di tutta una serie di decreti attuativi, sempre riferiti al decreto crescita 2.0, tra i quali in particolare spiccano le agevolazioni fiscali a favore di chi investe nel capitale sociale di start up innovative, che prevede che le persone fisiche abbiano diritto a una detrazione Irpef del 19% sulla somma investita nel triennio 2013-2015 fino a un massimo di 500 mila euro.

E le Srl semplificate a 1 euro anche per gli Over 35

Le società giuridiche possono invece portare in deduzione dal reddito imponibile il 20% dell’investimento, sempre che esso venga mantenuto per almeno due anni, fino a un massimo di 1,8 mln di euro. Inoltre è allo studio il decreto attuativo della norma che istituisce, sotto forma di credito di imposta, un contributo del 35% sulle spese effettuate per le nuove assunzioni di personale altamente qualificato.

Particolare interessante a livell0 di imprese e non solo di startup, infine, è l’abolizione del limite di età per la creazione di società a responsabilità semplificate (le famose Srl a 1 euro). Il decreto lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri, ha eliminato il limite di 35 anni di età per la loro creazione.




Il welfare produce occupazione: in Europa creati un milione e 600 mila nuovi posti di lavoro

“Il welfare produce occupazione. I dati lo confermano”.  E’ la ricerca presentata dal coordinamento “Cresce il welfare cresce l’Italia” su investimenti nel welfare e rilancio dell’occupazione, realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma.

Dai dati emerge che è proprio il settore dei servizi ad aver registrato una costante crescita in Europa, anche durante la crisi. Dal 2002 e al 2009 il settore dei servizi sociali e in quello della salute ha creato più di 4 (4,2) milioni nuovi posti di lavoro, oltre un quarto dei 15 milioni totali. Tra il 2008 e il 2012, in piena crisi economica, i servizi di welfare, cura e assistenza sono cresciuti di un milione e 600 mila unità (1.623.000).

La crescita del settore accomuna tutti i paesi europei,

le strategie adottate sono molto diverse: c’è chi ha puntato sulla crescita dell’occupazione formale, pubblica o privata o di terzo settore, esterna alla famiglia, e altri – come Italia, Spagna, Portogallo -, in cui lo sviluppo è stato perlopiù trainato dall’occupazione in seno alle famiglie, con un’ampia quota tuttavia di lavoro nero e irregolare. Secondo stime del ministero per le Attività produttive francese, la percentuale di lavoro nero in questo ambito varia dal 70 per cento in Italia e in Spagna, al 45 per cento nel Regno Unito, fino rispettivamente al 30 per cento e 15 per cento della Francia e della Svezia. D’altro canto in alcuni paesi – come la Germania e anche l’Austria – è poco sviluppata sia l’occupazione formale sia quella alle dipendenze delle famiglie. L’incremento dell’occupazione nei servizi sociali non ha però solo aspetti positivi. Secondo il Coordinamento è mancato un adeguato sviluppo sul versante della qualificazione dell’occupazione, spesso a più bassi salari o sprovvista di adeguate tutele. Eppure, il contrasto ai circuiti dei bassi salari e delle basse qualifiche implica, per gli estensori del rapporto, “un di più di spesa sociale che né il mercato privato né peggio quello informale presuppongono. E questo è stato senza dubbio uno dei motivi che in questi anni ha più influito su un certo trend occupazionale”, spianando di fatto la strada anche al lavoro nero. Invece, alcuni studi mostrano che “l’introduzione degli incentivi fiscali e contributivi per l’acquisto di cura in famiglia hanno ridotto l’area del lavoro sommerso” si spiega nel documento, che cita a maggiore conferma il caso della Danimarca, dove è stato documentato un aumento del lavoro sommerso parallelamente alla riduzione degli incentivi fiscali.




Decreto Lavoro 2013, sintesi e commento

Il Ministero del Lavoro ha rilasciato una utilissima guida alla lettura del Decreto Lavoro 2013, ovvero al decreto-legge n. 76 del 28 giugno e illustra i principali contenuti nella parte riguardante il mercato del lavoro e le politiche sociali.

Premessa

Il Governo e i principali istituti di ricerca Italiani ed Europei, prevedono che nell’autunno dovrebbe esserci una ripresa del prodotto interno lordo, ma questa non appare sufficiente per assorbire in tempi brevi la disoccupazione, la sottoccupazione e l’inattività che la debolezza strutturale dell’economia italiana degli ultimi venti anni e la crisi dell’ultimo quinquennio hanno generato.

Ecco perché, continua la nota, il Decreto Lavoro punta ad aumentare il contenuto occupazionale della ripresa, a ridurre l’inattività e migliorare l’occupabilità dei giovani e a fronteggiare il disagio sociale, soprattutto nel Sud Italia, dove il fenomeno è più acuto.

Gli interventi si sviluppano lungo cinque assi principali:

  • accelerare la creazione di posti di lavoro, a tempo determinato e indeterminato, soprattutto per giovani e disoccupati di tutte le età;
  • anticipare la “Garanzia Giovani”, per creare nuove opportunità di lavoro e di formazione per i giovani, ridurre l’inattività e la disoccupazione;
  • migliorare il funzionamento del mercato del lavoro e potenziare le politiche attive;
  • aumentare le tutele per imprese e lavoratori;
  • intervenire per ridurre la povertà assoluta e accrescere l’in clusione sociale.

Gli interventi contenuti nel decreto lavoro 2013, quindi, rappresentano solo il primo passo della strategia del Governo. Un secondo gruppo di interventi verrà definito, a detta del Ministero, una volta che le istituzioni europee avranno approvato le regole per l’utilizzo dei fondi strutturali relativi al periodo 2014 – 2020 e di quelli per la “Garanzia giovani”.

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L’economia riparte dai «territori»

Che cosa serve all’Italia per rendere i propri territori più attraenti per le attività produttive, siano esse industriali o di servizi avanzati e sempre più dematerializzati? Il presidente Giorgio Napolitano ha indicato meno burocrazia come la priorità, ed è certamente così poiché regole più semplici, più trasparenza e meno discrezionalità nell’azione della Pubblica amministrazione hanno un impatto positivo su diversi elementi che contribuiscono all’attrattività dei territori che è sempre più cruciale in questa fase storica.
Nel 2005, in un volume diventato celebre («Il mondo è piatto. Breve Storia del Ventunesimo Secolo») Thomas Friedman sosteneva la tesi che il rapporto tra geografia e ricchezza delle genti stava mutando radicalmente, e che questo avrebbe presto costretto le popolazioni e le élite a confrontarsi con un nuovo panorama socio-economico. Molti distorsero quel messaggio riducendolo all’affermazione che la geografia era diventata quasi irrilevante per lo sviluppo economico, in analogia con quanto Fukuyama annunciava con «La fine della storia».

Ma non era questo il messaggio di quel libro, ed in ogni caso oggi la geografia conta ancora – e molto – per la produttività ed il benessere, ma in termini diversi dal passato. Nel 7° Rapporto sulla Classe Dirigente , realizzato da LUISS e Fondirigenti (www.managementclub.it) , viene affrontato quello che possiamo definire il paradosso della relazione tra territorio, ricchezza e produttività. È vero infatti che il mondo è diventato in un certo senso un po’ “piatto”: gli scambi economici a medio e lungo raggio sono oggi meno difficili e costosi da realizzare rispetto a qualche decennio fa. E la relazione tra imprese e territorio si è andata modificando profondamente. Oggi la produzione industriale si organizza su scala continentale e spesso mondiale, in molti comparti e anche per le imprese piccole e medie, con catene del valore che incorporano molti passaggi tra territori lontani e relazioni di commercio e investimento complesse. Tutto molto distante dal modello dei distretti industriali che si è affermato nel Dopoguerra, quando imprese fornitrici e clienti di beni intermedi e servizi erano concentrati in territori ben delimitati.

 

Ma questo non significa affatto che il territorio non influisca, e molto, sulla produttività e sulla ricchezza delle persone. L’addensarsi delle attività produttive – in specie manifatturiere – in alcune aree del Paese è ancora un fattore importante del benessere materiale e dello sviluppo. Ma con molte differenze rispetto al passato. Anzitutto, i vantaggi della concentrazione produttiva sul territorio sono molto più effimeri e richiedono un continuo aggiornamento dei vantaggi competitivi.
In secondo luogo, i fattori che contribuiscono al successo delle imprese sul territorio sono diversi dal passato, quando l’Italia emergeva dal Dopoguerra e la spinta allo sviluppo del mercato nazionale era fortissima. Oggi il volano industriale non può che essere quello dei mercati esteri, ed in particolare extra-europei. Ma sui territori italiani, quelli a vocazione industriale oppure quelli del terziario, vi sono almeno tre fattori che possono contribuire in positivo, o in negativo, al radicamento ed alla crescita delle imprese.
Il primo riguarda il peso ed il ruolo delle amministrazioni pubbliche, che possono costituire un volano di sviluppo, oppure un formidabile elemento di rendita, e strangolare la produttività e lo sviluppo. Il secondo fattore riguarda le infrastrutture, materiali e immateriali, che spesso cambiano il destino economico di un territorio, ma che sono anche materia di scontro politico e sociale. Se si interrogano i top manager delle imprese italiane con forte proiezione verso l’estero su quali siano le loro priorità in termini di infrastrutture, quella principale riguarda le reti di trasporto e di logistica, che per circa la metà delle aziende rappresenta la prima strozzatura del Paese rispetto alla vocazione internazionale del sistema produttivo.

In particolare, le imprese medio-grandi indicano nello sviluppo dell’inter-modalità dei sistemi di trasporto (specie nella relazione tra sistema portuale e ferroviario) e nella miglior connessione con le infrastrutture estere di trasporto e logistica, i nodi cruciali per favorire la partecipazione delle imprese italiane agli scambi globali. È necessaria una grande responsabilità nelle scelte rispetto al passato, quando l’Italia era un Paese povero ma in crescita, e con un ritardo generalizzato in termini di opere pubbliche.
Dialogo con le genti dei territori interessati, no alle opere inutili, stretto controllo di procedure, costi e tempi di realizzazione. Ma una volta compiute e condivise le scelte, occorre dotarsi di strumenti amministrativi adeguati: le risorse finanziarie per le infrastrutture esistono, ma le nostre procedure bizantine non le invogliano.
Infine, non ci stancheremo di ripeterlo, il futuro economico e sociale dei territori italiani dipende dagli investimenti immateriali che ivi si concretizzano. La “conoscenza” potrebbe apparire il più mobile dei fattori produttivi, ma questo non è sempre vero. Gli investimenti “locali” in capitale intangibile (istruzione, ricerca, progettazione, marketing, qualità dei prodotti, software, conoscenza di lingue e culture lontane ecc.) oggi forniscono agli individui, produttori e consumatori, il sapere necessario per muoversi nel nuovo ambiente globale, e sono decisivi per non subire passivamente le trasformazioni di quest’ultimo.

S. Manzocchi

il sole 24 ore




Stefano Panunzi interviene al convegno “Per una città intelligente”: consigli alla nuova giunta capitolina per rendere Roma più di una smart city

Innovazione allo sviluppo, sostenibilità, occupazione e coesione sono le parole chiave dell’incontro “Per una città intelligente” giovedì 27 giugno 2013, alle ore 15.00, presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati, in via Poli n. 19, Roma.

« Strategie di sviluppo territoriale in relazione tanto alla dimensione storico-culturale, geografica, creativa e innovativa anche in rapporto al web ed alla tecnologia digitale, quanto alle funzioni tipiche di una città capitale a naturale vocazione internazionale» afferma Michele Gerace, Presidente di O.S.E.C.O. e Consigliere d’Amministrazione dell’Azienda Speciale Palaexpo.

5 minuti per ogni relatore per individuare problematiche e presentare delle proposte.

Stefano Panunzi (Coordinatore Corviale Expo 2015 – Roof top lab), Stephen Benians (Direttore programmi culturali della British Council), Lawrence Bartolomucci (Professore aggiunto alla John Cabot University), Claudio Bocci (Direttore Sviluppo e Relazioni Istituzionali di Federculture), Luca Borriello (Direttore della Inward), Mauro Botticelli(Amministratore di Primamusa), Dario Carrera (Cofondatore di The Hub), Paolo Corda (Responsabile Pianificazione tecnica di Infratel Italia s.p.a), Ines Caloisi (Presidente e Responsabile Formazione e Coordinamento di TIA), Umberto Croppi (Direttore generale di Fondazione Valore Italia) Francesco D’Ausilio (Consigliere Comunale per Roma Capitale), Pier Luigi Dal Pino (Direttore Relazioni Istituzionali di Microsoft), Alessandro Di Matteo (Fondatore di Raggio verde), Gianluca Di Nunzio (Avvocato presso Barzanò e Zanardo), Andrea Gallo (Editore di EurActiv), Francesco Lucà (Responsabile area Economia & Mercato  di O.S.E.C.O.), Paolo Marcesini ( Direttore di Memo magazzini culturali), Maria Moreni ( Presidente di Physeon), Flavia Piccoli Nardelli (Deputato), Vincenzo Pensa (Presidente del Comitato di gestione del pneumatici fuori uso), Francesco Saverio Profiti (Responsabile area Innovazione & ICT di O.S.E.C.O.), Patrizia Riccioni (Architetto), Antimo Sambucci (Amministratore di ADF Green vision), Fabio Severino (Vicedirettore del  Master in Digital Heritage de La Sapienza), Alessandro Sterpa (Vice-Segretario generale alla Regione Lazio. Rapporti con gli Enti Locali, le Regioni, lo Stato e l’Ue. Ufficio legislativo), Michelangelo Suigo (Head of Public Affairs di Vodafone Italia), Massimiliano Tonelli (Direttore di Artribune), Gabriele Valli (Amministratore di Spazio Informale) e Cristiano Zagari (Direttore di Semestre europeo).

Moderatori dell’incontro saranno Maria Elena Viggiano e Plinio Limata.

L’incontro è organizzato da O.S.E.C.O. e Cento Giovani, in collaborazione con Raggio Verde e TIA.

http://t.co/mbedXkrHN7

http://www.formiche.net/