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Utopie miseramente fallite?

Christian si svolge al Corviale, Roma, il serpentone costruito negli anni dell’utopia urbanistica – e di altre utopie miseramente finite. Edoardo Pesce, che interpreta il protagonista, è uno scagnozzo del boss. Un giorno si sveglia con le stimmate e, fra una Maria Maddalena che si prostituisce per droga (Silvia D’Amico) e un Arcangelo Gabriele sfregiato (Claudio Santamaria), fa miracoli.“ Così Concita Di Gregorio presenta il nuovo format delle fiction italiane.

Quello che ci domandiamo è “ma le utopie a Corviale sono veramente fallite?”

Un luogo con il più alto tasso di associazionismo.

Un simbolo di degrado che diventa una metafora di riscatto, anzi addirittura di miracolo.

Il più grande progetto di rigenerazione urbana.

Il tetto piano più grande che diventerà il più grande produttore di energia rinnovabile.

Il cambio di paradigma che non manda più le ruspe per risolvere i problemi sociali dell’abitare.

Una realtà studiata da miriadi di ricercatori.

Un palazzo visitato con interesse da visitatori di tutto il mondo.

Se questa è un’utopia fallita?




Il superbonus 110% arriva al comune di Roma

Il 29 settembre, come “Roma interrotta“, avevamo di nuovo sollecitato l’Amministrazione comunale a permettere l’utilizzo del superbonus 110% per il patrimonio comunale. Tra l’altro scrivevamo di “Una “patata bollente” lasciata in eredità al Sindaco che verrà“.

Ora finalmente, in un’intervista su TPI il sindaco Gualtieri, non solo cita il comune di Milano che “ricorre al bonus 110% per il proprio patrimonio immobiliare”, ma alla giornalista che l’intervista dichiara “Una delle mie prime delibere da sindaco sarà di trasferire le case di proprietà del comune a Risorse per Roma (partecipata del Campidoglio, ndr) così da poter sfruttare il 110%”. Esattamente come suggerivamo noi, sempre nella lettera del 29 settembre: “guardare fuori dal Raccordo Anulare per trovare soluzioni già in atto in altre città italiane. Noi ci permettiamo di consigliare di guardare la soluzione applicata dal Comune di Milano. Eppure non  mancano nello sterminato parterre delle società capitoline – vedi Aequa Roma o Risorse per Roma – chi potrebbe assumere il ruolo di gestore delle richieste come sta facendo Ater per la Regione Lazio.”

Nel frattempo “La Regione Lazio è la prima a mettere a terra i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza…solo a Roma sono destinati 140 milioni di euro di cui 40 dovranno essere gestiti direttamente dal Comune.” come c’informa l’articolo “PNRR, i primi fondi arrivano a Roma. Ci sono 140 milioni” di Marina de Ghantuz Cubbe su Repubblica Roma del 13 novembre:

Per cui ora più che mai “Caro Sindaco ora passi ai fatti




Il Mitreo di Corviale: una speranza contro il degrado che non deve chiudere – video

 

Corviale è un quartiere di Roma storicamente ricordato dai giornali più per criminalità e degrado che per i successi raggiunti nel combattere questa decadenza. Una di queste belle storie è rappresentata dal centro culturale Mitreo, presente nel quadrante sin dal 2007 e protagonista di una rinascita artistica e umana per tutti gli abitanti della zona. Un’esperienza che sembrava a rischio, ma ora le istituzioni ne riconoscono l’importanza e rassicurano sul suo proseguimento.
Come ci racconta Monica Melani, l’artista che con la sua impresa Iside vinse un bando nel 2005 per poterlo aprire, «il compito del Mitreo è sempre stato quello di mettere al centro della rigenerazione del quartiere il ruolo dell’arte e degli artisti. Insieme a una quindicina di associazioni abbiamo organizzato corsi di danza classica e contemporanea, di balli etnici e popolari, di tango; corsi di teatro, di disegno, di pittura, di inglese; e ancora, laboratori artistici e ginnici con attività specifiche per bambini e per la terza età, che includono anche lo yoga e il qi gong. Almeno 13000 ore di questa formazione sono state rese in forma gratuita. Abbiamo ospitato 600 tra eventi e spettacoli, 250 dei quali gratuiti. Circa 3600 artisti hanno potuto esprimere il loro talento da noi». Un enorme bagaglio di vita culturale su cui rischiava di calare il sipario: «Nel 2018 ci hanno riferito che al 7 dicembre 2020 la convenzione che tiene in vita il Mitreo non sarebbe stata rinnovata. Spero di potermi sedere presto con le istituzioni a un tavolo partecipato da cittadini e associazioni di Corviale per poter dire la nostra su come portare avanti questa esperienza; nessuno più di noi può sapere cosa serve al quartiere dal punto di vista culturale».
A dicembre 2020 è stata la stessa sindaca della capitale, Virginia Raggi, ad annunciare una proroga: a Iside viene concesso di rimanere fino al 31 luglio 2021 e nel frattempo, promise la prima cittadina, sarebbe stato avviato un percorso partecipato insieme alla comunità di Corviale per “dare continuità a questa esperienza importantissima”. Ed effettivamente a novembre 2020 era stata emanata la direttiva n.7 che chiedeva al Municipio XI, dove Corviale è compreso, l’apertura di questo tipo di consultazione; cosa mai messa in atto dal Municipio (che abbiamo interpellato con una istanza firmata da 35 gruppi no profit, senza ricevere risposta, per chiedere spiegazioni in merito a questa inefficienza). Ad agosto però è l’assessora alla Crescita Culturale del Campidoglio, Lorenza Fruci, a rassicurare: «L’amministrazione riconosce l’importanza socio-culturale del Mitreo; per questo annuncio che il percorso partecipato parte a settembre e che le consultazioni con cittadini e associazioni dureranno circa un paio di mesi. Purtroppo per problematiche relative alla sicurezza dell’immobile in cui si trova il Mitreo non è più possibile prorogare la concessione fatta all’impresa Iside; sono cambiate le leggi e non si può più autorizzarne l’uso con quelle vigenti al 2005. Si deve procedere a un nuovo bando e proprio attraverso il percorso partecipato capiremo se sarà il vincitore a occuparsi della messa in sicurezza oppure il Comune stesso. Ringrazio la delegata alle periferie Federica Angeli per aver mediato con la cittadinanza del quartiere come anche l’assessore Luca Montuori che si è reso disponibile per attivare il percorso partecipato». Dichiarazioni che saranno oggetto di approfondimento  durante il processo stesso.
Al Mitreo molte persone hanno trovato una possibilità per esprimere sé stesse. Ce lo racconta ad esempio Elisabetta, residente nel quartiere insieme ai suoi quattro figli. Due di loro hanno frequentato il centro facendo danza classica e pittura. «Si sono trovati benissimo; gli insegnanti hanno aiutato i miei figli a portare verso l’esterno contenuti molto personali e a superare le loro insicurezze. Entrambi sono davvero innamorati di loro. Viviamo una situazione difficile in famiglia, visto che mio marito è morto e ho un figlio disabile; il Mitreo ci ha aiutato molto». Elisabetta è inoltre testimone di come il centro sia stato reso disponibile per distribuire cibo durante il lockdown del 2020.
Attraverso le lezioni di danza del Mitreo, curate dall’associazione Danzando di Venanzia Mendozzi, c’è chi ha addirittura trovato una possibile strada nella vita. È il caso di una delle figlie di Adriano, altro residente di Corviale. «Lei ha cominciato a frequentare il corso di danza al Mitreo a tre anni. È diventata così brava che ora è entrata al Balletto di Roma». Percorso, ci si augura, simile a quelli già fatti da Chiara Marolla e Loredana Canditone: loro non sono residenti a Corviale, ma venivano fin qui dal quartiere Monteverde quando erano minorenni per partecipare alle lezioni di Danzando e ora, maggiorenni, sono ballerine professioniste, con importanti percorsi all’estero per quanto riguarda Chiara e in Italia per quanto riguarda Loredana.
Il 15 settembre è stata convocata la prima riunione del percorso partecipato. Sono intervenuti sia l’assessora Fruci che varie associazioni e cittadini del quartiere. Il video che vi presentiamo ne racconta alcuni passaggi e interventi. Che il centro culturale Mitreo continui a esistere, come promette ora il Comune di Roma, non può che essere una buona notizia per tutto il quartiere e non solo. Sempre che la promessa venga mantenuta.
di Christian Dalenz

 

 




Il Campidoglio riconosce il valore sociale della Comunità di Corviale

Dopo il protocollo d’intesa tra Regione Lazio e Comunità di Corviale quest’ultima ottiene il riconoscimento ufficiale anche del Campidoglio con l’avvio del processo di coprogettazione per il Mitreo. Il Mitreo è stato, dall’inizio del processo di costruzione della rigenerazione urbana del quadrante di Corviale, uno degli attori fondamentali del progetto. È quindi giusto che questo tanto atteso riconoscimento istituzionale di Roma Capitale parta dal ruolo culturale di valore sociale del Mitreo. Non a caso abbiamo sempre affermato, con forza, che “siamo tutti il Mitreo”.

Il Mitreo, che è la casa del progetto di riscatto e di rigenerazione di Corviale Domani, è il luogo della firma del protocollo con la Regione e l’oggetto dell’inizio della coprogettazione col Comune. Questo binomio istituzionale e politico mette in primo piano la rilevanza culturale di un progetto sociale complessivo e multidisciplinare di partecipazione.
Il ruolo che nei tanti Forum di Corviale hanno avuto istituzioni universitarie e di ricerca, il Ministero dei Beni Culturali, il Forum del Terzo Settore insieme a decine di Associazioni e di operatori ha sempre messo in rilievo l’importanza dell’arte e della cultura nei processi sociali di formazione, informazione e comunicazione civica.

Voglio, inoltre, ricordare il fondamentale sviluppo delle arti amatoriali che, a partire dal Mitreo, ha creato i presupposti per un rilancio dell’identità e della coscienza collettiva di una comunità: appunto “La Comunità di Corviale”.




Il Mitreo si salva progettando insieme il futuro

da Reti solidali

Il 15 settembre è iniziato il percorso partecipato tra associazioni, cittadini e amministrazione, per la gestione del “nuovo” Mitreo.

Possono finalmente tirare un sospiro di sollievo le associazioni di Corviale Domani. Lo spazio culturale Mitreo, chiuso lo scorso 31 luglio, potrà ritornare alle associazioni che lo hanno animato in questi lunghi anni. La difficile battaglia del Mitreo (ne abbiamo parlato qui), il presidio culturale di circa 800 mq che sorge a Corviale e che ospita 15 associazioni, al momento è vinta, e si può voltare pagina. Questo è stato possibile grazie all’avvio da parte del Campidoglio del processo di co-progettazione, cominciato il 15 settembre, affinché associazioni, cittadini e operatori, insieme al Comune di Roma, abbiano l’opportunità di confrontarsi sulle linee guida da utilizzare per la messa a bando della nuova concessione degli spazi del Mitreo.

Il Mitreo resta ai cittadini

Il percorso per arrivare fin qui è stato lungo e sofferto, arrivando fino alla chiusura del presidio culturale a seguito della scadenza della proroga di sette mesi, voluta fortemente dall’ex assessore alla Crescita Culturale Luca Bergamo.

Mitreo
Roma. Un momento della riunione del 15 settembre al Mitreo

Il nuovo assessore, Lorenza Fruci, insediatosi a gennaio 2021, ha impiegato del tempo prima di venire a capo della vicenda, ma è grazie a una sua nuova direttiva che oggi le attività del Mitreo possono continuare fino alla nuova assegnazione. «Oggi l’amministrazione», ha esordito la Fruci durante il primo incontro del percorso partecipato «è nella condizione di dover necessariamente mettere a bando questo bene immobiliare; ma l’intenzione politica è che il bene resti a disposizione dei servizi socioculturali, e che rimanga a disposizione di quelle che sono le esigenze del territorio. Questo è il primo di quattro incontri volti a costruire le linee guide per il bando, che dovrà essere redatto dal Municipio (XI), e far tornare il bene a disposizione della cittadinanza.»

La rigenerazione urbana inizia dalla rigenerazione umana

«Nelle periferie c’è bisogno di presidi culturali multifunzionali», afferma il coordinatore di Corviale domani, Pino Galeota, e chiudere il Mitreo avrebbe significato non solo «spegnere un’altra luce», aggiunge Monica Melani, «ma vanificare il grande lavoro di bonifica fatto in questi anni, anche a livello di sicurezza».

Il quartiere–palazzo, che nell’idea originale doveva rappresentare una struttura autonoma, dotata al sproprio interno di negozi e servizi, è stato sin dall’inizio un fallimento prima urbanistico e poi sociale. Ed è solo grazie all’impegno dei cittadini che, a partire dal 2008, attraverso un percorso di partecipazione dal basso, è stato possibile trasformare quello che era un disastro urbanistico in un’«esperienza di sviluppo sostenibile segnalata anche all’interno del Rapporto 2020 dell’Asvis», sottolinea Simone Ombuen, professore di urbanistica all’università Roma Tre (nonché tra i firmatari del patto d’intesa con la Regione Lazio per la rigenerazione di Corviale). Il professor Ombuen ha inoltre sottolineato che la rigenerazione urbana è possibile solo partendo dalla rigenerazione umana. E in fondo, la rinascita di Corviale è oggi realtà grazie soprattutto all’impegno e alla passione dei propri abitanti; passione che è emersa dalle numerose testimonianze riportate durante l’incontro.

Co-programmazione: l’occasione persa da parte dell’amministrazione

Ma l’impegno dei cittadini da solo non basta e le istituzioni devo fare la loro parte; in questa vicenda avrebbero dovuto e potuto muoversi prima per salvaguardare il Mitreo.

Mitreo
Roma. L’ingresso del Mitreo

È di questo parere Francesca Danese, portavoce del Forum del Terzo settore del Lazio, che parla di «occasione persa» da parte delle istituzioni, che non hanno avuto la capacità e la lungimiranza di sostenere e promuovere un progetto della portata del Mitreo, non solo un luogo di cultura ma un vero e proprio esempio di welfare di comunità. «Per fare co-progettazione e co-programmazione, ci vuole tempo e una macchina amministrativa preparata», evidenzia la portavoce; gli strumenti ci sono, e sono dati dal Codice del Terzo settore, ma l’utilizzo di questi è venuto meno da parte dell’Amministrazione, incapace di cogliere le istanze del territorio.

Lo strumento del bando, seppur passaggio obbligato in questo contesto, risulta essere troppo limitante, e con le elezioni comunali alle porte presto le associazioni di Corviale dovranno interfacciarsi con nuovi amministratori. Per il momento però il valore dell’operato delle associazioni è riconosciuto, e seppure restano alcune incognite, Corviale non perderà il suo prezioso Mitreo. «Un lavoro di comunità di questo tipo va assolutamente sostenuto», conclude Paola Capoleva presidente di Csv Lazio, e noi come Centro di Servizi continueremo a essere vicini alle associazioni in questo percorso, che va valorizzato, affinché possa fungere da esperienza pilota per tutte le associazioni che si trovano della medesima situazione».




Percorso partecipato Mitreo Corviale – Primo incontro

Il 15 Settembre 2021 parte il percorso di progettazione partecipata per la messa a bando della nuova concessione degli spazi del Mitreo di Corviale.

Il 15 Settembre prende il via un percorso di ascolto, consultazione e progettazione partecipata con i cittadini, le Associazioni e gli operatori, per confrontarsi insieme sulle linee guida da utilizzare per la messa a bando della nuova concessione degli spazi del Mitreo a Corviale.

La riunione pubblica si svolgerà il 15 settembre alle ore 18,00 presso la sala Consiliare di questo Municipio, ubicata in via Mazzacurati.

Circa 800 mq da mettere a disposizione dei cittadini e delle Associazioni.

L’Amministrazione ha intenzione di conservare gli attuali usi socio culturali del Mitreo e concedere l’uso degli spazi affinché tali attività vi possano essere svolte in sicurezza.

Con il percorso di partecipazione, potranno essere affrontati insieme i vari temi progettuali come gli usi, le attività da svolgere e la loro programmazione, la distribuzione funzionale degli spazi e le peculiarità degli operatori che andranno a gestire le attività e gli spazi stessi.




Corviale diventa ufficialmente comunità

Ora, con la firma del protocollo d’intesa tra 67 realtà associative la Regione Lazio e Ater Roma, la comunità di Corviale è ufficiale. Arriva ad un importante passaggio istituzionale un’avventura cominciata nel lontano 2008 quando su iniziativa di Pino Galeota si gettarono le basi di un intervento complessivo di rinascita del quadrante. La stesura della bozza del “manifesto di Corviale” del 2014 ad opera di Alfonso Pascale e Stefano Panunzi con la collaborazione di Tommaso Capezzone gettò le prime basi teoriche del progetto. Un lavoro reso possibile dalla ricerca del 2010 “Dossier Corviale 2010: progetto per un distretto culturale” curato da Isicult. Il protocollo è l’atto dell’intesa che gli attori del progetto di rigenerazione di Corviale s’impegnano ad attuare attraverso le varie fasi di un masterplan

La firma del protocollo è stato un evento in cui tutti i firmatari hanno collettivamente aderito all’intesa rinnovando così il loro impegno per il progetto di Rigenerare Corviale

Rassegna stampa dell’iniziativa:

CORVIALE: UN PROTOCOLLO E UN TAVOLO DI COORDINAMENTO PER RIQUALIFICARLO

IBIMI conferma la sua partecipazione al più grande esperimento di #riqualificazione urbana #green in Europa

AGCI Settore “Ambiente e Sviluppo Urbano” tra i firmatari del protocollo

A Corviale oltre 70 associazioni insieme per la riqualificazione
Arch Laura Peretti – Sottoscrizione Atto d’Intesa progetto “Rigenerare Corviale”
nel quartiere Corviale 70 associazioni insieme per la rigenerazione del territorio
Corviale, 70 associazioni unite per la rigenerazione urbana
Sottoscrizione Atto d’Intesa progetto “Rigenerare Corviale”
Corviale: oggi, in streaming, l’intesa con Regione Lazio per la rigenerazione del quartiere

intervista all’assessore Valeriani

intervista al direttore dell’ATER Napoletano

Masterplan ita

Firmatari del protocollo:

 
Regione Lazio
Ater del Comune di Roma
Calpurnia Aps
Comitato di Quartiere Magliana-Arvalia
UNILAS (Piccola Università del Lavoro Sociale)
Aiapp – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio
Associazione Artenova
Ass. Cult. Gruppo Teatro Essere
AGCI Settore Nazionale Ambiente e Sviluppo Urbano
Informart Press
Corviale domani & amici
Art Arvalia Onlus
Dipartimento Architettura Roma 3 – Gruppo Permanente di Ricerca LABOR
DIAP – Facoltà di Architettura Roma La Sapienza 
Ass. Mela Magica
Innovazione Sociale Aps
Forumambientalista
Dipartimento di BioScienze e Territorio e di Ateneo dell’Università del Molise
Sicet Roma
Comitato Inquiini Corviale
Uniat
Alleanza contro la povertà
Ordine degli architetti PPC di Roma e Provincia
Parsec Consortium
Acli Roma
Federconsumatori Lazio
Auser Roma e Lazio
Calciosociale
CSV Lazio
Associazione IBIMI
Ass. Cult. Alinautica Italia Club
sireneonline
Fondazione Opera Nazionale per le Città dei Ragazzi
Mitreo
Associazione Culturale Socio Ricreativa “Stamperia del Tevere”
Reter – Reti e territorio
Società Sportiva Dilettantistica Arvalia Swimming &Fitness Club
Aps Movimento Legge Rifiuti Zero
Upter
Associazione “Il giardino in festa”
Consulta cittadina sicurezza stradale, mobilità dolce, sostenibilità
Tor Più Bella
Artigiardinaggio Srls
Factum Est Aps
Forum Terzo Settore Lazio
CILD, Centro di iniziativa per la legalità democratica
Virtus Roma ssdrl
Asd Arvalia Villa Pamphili Rugby Roma
Legambiente “Mondi possibili”
Sunia Roma e Lazio
Comunità di Sant’Egidio Municipio XI
Mapparoma
Asd Danzando
Gruppo cerchio dell’amicizia
Associazione culturale “Il sentiero”
Gruppo diversamente giovani
Ass. Tango Allegria
Kundalini Galya School
Associazione “Dalla parte del torto – La voce di chi non ha voce”
IICA- Istituto Internazionale per il Consumo e l’Ambiente
CNA Commercio Roma
CONI Lazio
LCS cooperativa arl
INU Lazio
Scomodo, mensile indipendente di attualità e cultura
Cooperativa Sociale ACQUARIO 85 Onlus



Masterplan Corviale

MASTERPLAN CORVIALE