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La miniera di infrastrutture e reti consapevoli

reti

Obiettivo del tavolo di lavoro: integrare le linee guida del concorso internazionale ATER riguardo la tematica delle infrastrutture e delle reti consapevoli.
Ogni tipo di infrastruttura deve trasformarsi in una rete consapevole.

TEMATICHE DISCUSSE DURANTE LA SESSIONE DI LAVORO:
Infrastrutture materiali ed immateriali per l’accessibilità urbana.
Dip.to Architettura e progetto – Univ. La Sapienza, Roma
Resp. Lucina Caravaggi, Presentano il progetto: Cristina Imbroglini ed Anna Lei.

Corviale: non solo luogo da cui spostarsi, ma luogo in cui arrivare.
Realizzazione di una linea tramviaria che connetta il polo di Corviale alla stazione Bonelli della ferrovia metropolitana. E’altresì prevedibile un’eventuale connessione tramite cabinovia alla metro Magliana.
La linea tramviaria attraverserà le aree verdi di proprietà pubblica e durante il percorso verso la stazione Bonelli, avrà la funzione di connettere i molteplici servizi già presenti sul territorio.
Problematiche affrontate nel progetto:
• garantire l’accessibilità alla metropolitana;
• favorire la ciclo-pedonabilità nel quartiere;
• garantire la sicurezza all’interno degli spazi verdi;
• favorire la flessibilità degli spazi;
Elementi indispensabili per la realizzazione:
• integrazione nel territorio;
• capacità di auto mantenimento;
• sviluppo di orti urbani nelle aree verdi attraversate dalla linea tramviaria;
• azioni di promozione costante e quotidiana della salute.
Nel corso della discussione, approfondendo il discorso sulla mobilità è stato effettuato un richiamo alla funivia urbana (Panunzi). Quest’ultima è stata classificata come infrastruttura ecosostenibile, spettacolare e turistica capace di attrarre visitatori nel quadrante di Corviale.
In vista degli ingenti investimenti su Tor di Valle con conseguente prolungamento della rete metropolitana, la funivia si pone come mezzo di collegamento tra le dorsali di comunicazione attualmente in uso nella fascia infrastrutturale del Tevere.

Progetto DOCEO. Bike sharing gratuito.
Rotecnology. Presenta il progetto Rodolfo Grimani.

Realizzare un bike sharing libero e gratuito.
L’AMA raccoglie in un mese circa 400 bici, da queste se ne possono rigenerare circa 30. Queste bici rigenerate e opportunamente assemblate, vengono rese intelligenti da sensori di varia natura e corredate di braccialetti elettronici ad uso degli utenti.
Le bici, geolocalizzate, vengono gratuitamente messe a disposizione dei fruitori del servizio.
L’utente avrà a disposizione un’applicazione con percorsi prestabiliti. Gli operatori economici potranno essere inseriti, a titolo oneroso, all’interno dei percorsi.
Si propone di produrre più biciclette rispetto al necessario in modo da scoraggiarne il furto. Le bici avranno, comunque, una catena elettronica attivabile/disattivabile con il braccialetto senza l’utilizzo delle attuali rastrelliere.
DOCEO si ricollega al laboratorio di riuso/riciclo all’interno dell’eco parco di Corviale, discusso nel tavolo mattutino.

Social Food
Rotecnology. Presenta il progetto Rodolfo Grimani.

Piattaforma tecnologica che mette insieme domanda ed offerta di derrate alimentari. I fruitori dei pasti non sono i singoli cittadini bensì le associazioni benevole.
Viene utilizzato “il concetto di piatto avanzato” con l’obiettivo di creare un pasto completo. Il tutto è geolocalizzato, sia riguardo le richieste che le offerte.
Mense, supermercati, mercati rionali, esercizi commerciali, etc… mettono a disposizione sulla piattaforma il cibo ormai in scadenza. Il cibo messo a disposizione può essere quindi ritirato gratuitamente..

Corviale bene comune
Francesco Tupone
Corviale come laboratorio per sperimentare nuove tecnologie da estendere successivamente a tutta la città.
Corviale viene posto al centro di un sistema di autoproduzione materiale ed immateriale assieme al nuovo concetto di baratto 2.0.

Partecipazione dei cittadini. Il caso del rione Testaccio.
Come una città diventa intelligente contando su cittadini intelligenti.
Piattaforma Testaccio. Francesco Pazienti

All’interno del rione Testaccio sono stati effettuati progetti in comune con l’ Università Roma Tre per la realizzazione di un’isola ambientale all’interno del rione stesso.
L’elemento essenziale è stato una forte collaborazione tra la comunità residente e la facoltà di architettura riguardo l’elaborazione di uno studio su come Testaccio potesse diventare un’isola ambientale. Lo studio non ha richiesto interventi infrastrutturali, bensì solamente organizzativi.
E’ stato sottolineato l’utilizzo del referendum di quartiere quale strumento di partecipazione pubblica per la realizzazione di interventi di riqualificazione urbana quali, ad esempio, il rifacimento della piazza di Testaccio e la sperimentazione della presa in carico da parte dei cittadini dei beni oggetto di riqualificazione.
Sempre in ambito di partecipazione, in considerazione dell’art. 118 della Costituzione, il comune di Bologna ha approvato per prima un regolamento per la partecipazione attiva dei cittadini. Altri comuni stanno seguendo questa linea.
In considerazione di quanto sopra, riguardo la tematica della partecipazione, dal tavolo di lavoro viene prospettata la realizzazione di un Social Mapping sulle problematiche che più stanno a cuore ai cittadini e che si rendono necessarie per il progetto di rigenerazione. Viene inoltre discussa (Caravaggi) la possibilità di una partecipazione degli abitanti riguardo la tematica: “si posso rendere sicure con iniziative dal basso le aree di Corviale?”.
Le reti. Trasparenza nelle informazioni.
Mobilitiamoci. Giorgio Bertini
Il tema centrale riguarda l’open data: avere a disposizione tutti i dati in maniera condivisa e trasparente.
Nello specifico, strutturare le reti a Corviale in modo da poter accedere ai dati in maniera facile e trasparente.
L’Open-Data è ormai un elemento fondamentale. Le informazioni, quanto più complete e diffuse, devono circolare in maniera costante e trasparente.
Viene posta la questione della partecipazione riguardo il flusso informativo proveniente dal basso (Caravaggi – Panunzi).
A Corviale è stata effettuata, per ora, una mappatura di natura tecnica delle aree strutturali. Ora si chiede di elaborare un software di interazione con i cittadini su temi legati, ad esempio, alla sicurezza. Ognuno potrà interagire apportando il proprio contributo e per la buona riuscita del progetto il software dovrà essere facile ed accattivante.
L’obiettivo è ottenere una mappatura interattiva del territorio ed un costante flusso di informazioni aggiornate.

Rilevazione dei dati sulla mobilità pubblica.
Agenzia mobilità. Alessandro Fuschiotto.
Dal tavolo di lavoro (Panunzi – Caravaggi) viene chiesto se è possibile una restituzione rielaborata delle informazioni in possesso dell’Agenzia riguardanti il distretto Corviale : es. una mappa, rielaborata dai tempi di attesa, sui tempi di percorrenza sia in tempo reale che come dato statistico ricorrente del trasporto pubblico.
Per l’Agenzia Mobilità questo è possibile tramite opportune rielaborazioni.

SINTESI FINALE
Sintetizzando quanto emerso dal tavolo di lavoro, le tematiche riguardo le infrastrutture e le reti consapevoli vertono su:
• Favorire sia la mobilità sostenibile all’interno del quadrante Corviale attraverso la realizzazione di una linea tramviaria che lo connetta alle dorsali già esistenti. Ma senza escludere la connessione di Corviale come attrattore eccezionale (turistico e fieristico) di interesse nazionale ed internazionale, da raggiungere tramite funivia da Muratella (raggiungibile da aeroporto Fiumicino, porto di Ostia, ferrovia Alta Velocità Termini e Tiburtina);
• Bike Sharing libero e gratuito utilizzando biciclette rigenerate e fornite di dotazioni tecnologiche. L’operazione di rigenerazione può essere effettuata in un laboratorio di riuso/riciclo all’interno di un Eco Parco realizzato nel quadrante Corviale;
• elaborazioni di Open Data Locali per informazioni accessibili e trasparenti. Creare un sistema informativo in grado di gestire l’enorme mole di informazioni provenienti da ogni fonte.
• Social Mapping riguardo le situazioni che stanno a cuore ai cittadini e che si rendono necessarie per il progetto di rigenerazione e auto-rigenerazione.




Tavolo di concertazione istituzionale

Approvazione dello schema d’atto d’intesa per l’istituzione di un tavolo di concertazione istituzionale per la progettazione integrata di riqualificazione e rigenerazione urbana del quadrante Corviale nel comune di Roma capitale.

DGR 178 2014 istituzione tavolo Corviale




Patrimonio culturale

cultura

Lo sblocco dei lavori da parte della Regione Lazio  e il concorso internazionale  con le sue linee  guida ci sollecitano, in collaborazione con le più voci dei tavoli di lavoro, a dire la nostra   in merito  al proporre le migliori soluzioni progettuali che legano il valore del Palazzo ATER    con il suo contesto paesaggistico e la sua organizzazione sociale.

Il primo dato  importante,  acquisito da tutti i soggetti, è che   il valore dell’edificio  e del suo contesto paesaggistico sono un tutt’uno con la ricucitura e le interconessioni con il quadrante di Corviale e da qui con la città.

Il secondo dato è che stiamo confrontandoci con l’esploso tema delle periferie in modo multidisciplinare avendone acquisito titolarità dopo aver fatto inchiesta e averne analizzato  potenzialità e  criticità  del territorio , della sua Comunità  nonchè le presenze e assenze delle Istituzioni .

Il terzo dato è avere come punto di confronto e arrivo gli indirizzi comunitari che sono in fase di elaborazione su quello che viene definito patrimonio culturale su cui la commissione cultura del parlamento europeo a livello di presidenza è attenzionata rispetto al nostro progetto.

Occasione inedita che impegna noi tutti a fare un passo in avanti  rompendo le barriere delle singole competenze per dare seguito a quella coesione sociale  dove il contributo dei beni relazionali (sport, cultura, il vivere i parchi…) puo’ apportare valore aggiunto  ad un modello di rigenerazione  che è in via di sperimentazione e che si collega direttamente ad una gestione consapevole, integrata e partecipata.
Gli stessi modelli organizzativi dovranno essere in linea con le traformazioni prodotte.
Lavori in corso dunque.

C’é un oggettivo ritardo nelle politiche pubbliche rispetto al patrimonio culturale  nel riconoscerne e comprenderne il ruolo innovativo sia nelle nel contribuire attraverso presenze, attività e relazionalità  che creano  un virtuoso circuito relazionale  sia con i soggetti  già  presenti veri produttori di quei beni che con le cosidette industrie creative e dell’economia verde.

Il miglioramento del contesto attraverso specifici interventi di sostegno e il favorirne la crescita devono essere valutati attentamente dai soggetti pubblici. Nel progetto Corviale l’autogenerazione del quadrante delle attività pubbliche e private, l’utilizzo degli spazi, la loro gestione  e l’essere connessi sono stati elementi determinanti nella fase dell’avvio del progetto e nel farlo lievitare per corso del tempo rendendo possibile la diffusa consapevolezza di un progetto realizzabile.

Altro dato incontrovertibile  è che una presenza sociale e produttiva orizzontale e multidisciplinare  del profit, no- profit, del volontariato e delle Istituzioni incide nell’indentità dei diversi soggetti sia interni  alla Comunità territoriale che in quelli esterni che ne colgono le opportunità e il senso civico. Un sentirsi parte che spesso determina quel salto di qualità che rende possibili arrivare a meta. Su questo siamo coscienti che c’è tanto da fare.
Una responsabilità sociale diffusa toglie l’acqua alle attività illegali e   si traduce in sicurezza, legalità e rispetto del bene comune in sintesi una migliore qualità della vita con conseguente riduzione dei costi dell’intera filiera sociale.

Il crescere di rapporti, analisi, ricerche, sperimentazioni in vari Paesi europei  rappresentano il segno di un interesse crescente rispetto a questo tema,  indicatori per affrontare le ulteriori trasformazioni che si avranno nelle aree metropolitane dell’Europa e non solo.

La sperimentazione che da tempo stiamo praticando nel quadrante Corvale dovrà, a fronte sia del concorso internazionale che nel Corviale 2020, dovrà essere capace di selezionare e integrare saperi, esperienze, competenze per cogliere le domande che provengono dai soggetti interessati a cominciare dalle giovani generazioni, individuando soluzioni progettuali innovative che siano frutto dell’ascolto della comunità di rifermento e di un lavoro e un  contributo partecipato.

Come sappiamo la rigenerazione del quadrante Corviale avrà tempi quinquennali .
Le azioni che possono  contribuire al suo successo sono:

– la comunicazione costante e divulgativa in tutte le forme possibili  ( cartacea, internet e social, attività relazionali, iniziative culturali sportive , ambientali…..) pensate, costruite e realizzate insieme da e per le diverse tipologie dei soggetti presenti sul territorio;

– operatori pubblici e privati, associazioni, realtà sociali ( parrocchie, comunità straniere….), cittadini attivi , la Comunità,  tutti soggetti che in questi anni hanno consentito, con la loro presenza fatta di passione, capacità professionali, competenze specifiche, senso civico,  di arrivare a questo snodo,  dovranno trovarsi a proprio agio (vedi teoria dell’ “abito su misura”) in quanto generatori di consensi, suggerimenti, osservazioni e l’orgoglio di esserci.
Di testa e di cuore;

–  Importante sarà la condivisione con il sistema scolastico la cui trasversalità e il suo saper “entrare nelle case”vanno valorizzate alimentando una filiera di buone pratiche creando forme di partecipazione attiva e protagonista.
Le stesse strutture devono essere vissute come spazi dove creare un tessuto fattuale di relazioni sociali,e di buone pratiche,  antenne per messaggi, storie, azioni positive e criticità;

– le istituzioni, soprattutto quelle front-office  ( ATER Comune Roma, MIBACT ) , direttamente interessate alla riqualificazione devono saper avviare una riflessione sui propri compiti in modo da dare risposte amministrative e gestionali alle nuove dinamiche sociali e organizzative che via via si presenteranno.

In questo primo confronto si sono palesati temi   che servono a mettere a fuoco le proposte  emerse  che devono trovare una correlazione con gli altri tavoli di lavoro e di sintesi organica.
Tutoraggio flessibile; spazi pubblici come luoghi di star-up e di risposte al disagio sociale; attenzione costante per dare concretezza alle attività sociali e produttive sia in essere che quelle che possono trasformarsi in realtà; predisposizione alle innovazioni che il progetto produrrà sia nell’edificio che nel territorio; la formazione del capitale umano sia interno che esterno agli attuatori; scambi continui tra i diversi soggetti interessati alle trasformazioni; costruzione di una rete ben organizzata imprescindibile per realizzare il cambiamento;  autorevolezza e flessibilità del coordinamento attuatore.

Per rimanere al tema delle linee guida del concorso,internazionale si  dovrà trovare in sintesi il riconoscimento che il patrimonio culturale è elemento di coesione sociale, di innovazione, di realizzabilità del processo di rigenerazione previsto.
Il progetto ha una unitarietà che puo’ essere si’ segmentata, ma che va tenuta insieme  nelle presentazioni e in tutte le proposte di finanziamenti che faremo.

PinoGaleota 23 dicembre 2014




Workshop su comunicazione e partecipazione

 

Andrea Volterrani, Tommaso Capezzone, Sandro Zioni

Andrea Volterrani, Tommaso Capezzone, Sandro Zioni

Il workshop ha preso avvio discutendo delle strette connessioni fra strategie di comunicazione e processi partecipativi cercando di distinguere fra:

• La comunicazione per la partecipazione consapevole al cambiamento del proprio luogo di vita attraverso la progettazione partecipata;
• La comunicazione partecipata che consente di essere protagonisti nella costruzione di processi e percorsi di innovazione
• La partecipazione attiva che promuove una comunicazione di denuncia e di promozione del cambiamento culturale
• La comunicazione partecipata per difendersi dai processi di illegalità

Fra le proposte che sono emerse a cavallo fra comunicazione e partecipazione:

• l’ospitalità di una postazione di UndiciRadio a Corviale corredata di sala registrazione professionale e di sala montaggio video

• creazione di uno spazio di co-working a Corviale che rappresenti anche l’occasione di realizzare un laboratorio supportato da wi-fi e, soprattutto, della banda larga (fibra ottica) pubblica e gratuita nel palazzo e nel quadrante

• sviluppo del giornale delle periferie come spazio di costruzione di legami integenerazionali e di allenamento per gli altri strumenti

• Possibilità di accogliere un centro sociale e aggregativo giovanile che possa connettersi con altri spazi che costituiscono la nuova frontiera dell’innovazione della città di Roma

Tutti gli spazi dovrebbero essere contigui per aumentare la connettività necessaria per lo sviluppo di processi di innovazione partecipati.




La Miniera della Qualità della Vita

mattoni1Apre i lavori Pino Galeota sottolineando quanto l’odierna giornata rappresenti la prosecuzione di un percorso iniziato anni fa da Corviale Domani che ha consentito, grazie ad un caparbio e paziente lavoro di “tessitura” di intrecciare in una trama comune idee, relazioni, incontri, manifestazioni, progetti ed eventi. Un percorso orizzontale orientato dalla logica della progettazione partecipata che ha permesso di attivare un processo di rigenerazione urbana autogenerantesi nel quartiere stesso. I tavoli di lavoro tematici, precisa, intendono allargare e far vivere nelle linee guida del concorso internazionale tale patrimonio, arricchendolo di ulteriori contributi, con l’attenzione volta a connettere i contenuti del concorso ai fabbisogni reali e condivisi secondo criteri di concretezza.
Daniel Modigliani, Commissario dell’ATER, nel suo intervento sottolinea che il processo di azione pubblica realizzato sin qui a Corviale ha prodotto importanti risultati e quanto il concorso internazionale rappresenti l’occasione per “toccare il cuore” del processo di rigenerazione urbana insieme agli abitanti del quartiere. In molti dei 4.500 cittadini residenti anagraficamente, nella realtà 6.500, sottolinea Modigliani, è ancora oggi fortemente presente un atteggiamento di isolamento individuale con strategie difensive; recuperare la sfida utopica che Corviale contiene nella sua storia deve orientare l’intervento. La certezza dei finanziamenti, il Bando di gara, la partenza di lavori straordinari sono elementi di concretezza dell’intervento e della presenza del Pubblico. Modigliani pone l’accento su come nel concorso di idee e progettazione ogni attività debba essere inserita con chiara definizione di ruoli, risorse e azioni all’interno di un processo di coordinamento della progettazione partecipata, e secondo un orientamento ai valori di etica-sicurezza-legalità in cui le Linee guida dell’ATER sono l’indice utile per affrontare i problemi. Ribadisce l’impegno dell’ATER a sanare situazioni indefinite, ma sottolinea la necessità di azioni congiunte con le diverse realtà associative e le realtà amministrative.
Bruno Monardo, ricercatore e Professore di Urbanistica dell’Università la Sapienza, pone l’accento su una progettazione che partendo dai luoghi tenga conto del valore del capitale sociale umano. La centralità di Corviale rispetto al quadrante del territorio chiede di tenere in considerazione oltre alle persone residenti anche i soggetti “fluttuanti” che vi transitano dando valore e amplificandone la presenza. Sottolinea quanto la comunità non sia un soggetto monolitico bensi occorre identificare le diverse identità /gruppi portatori di interesse spesso tra loro in conflitto e non sempre disponibili a dialogare. E’ pertanto necessario produrre sinapsi tra i diversi soggetti. Il ciclo del progetto dovrebbe includere in sé la gestione (management) del progetto stesso:
• Found raising, a patto che le istituzioni siano capaci di avviare percorsi “rassicuranti” attraverso la loro stessa presenza e un forte investimento;
• Presenza del no-profit, quale soggetto legittimato a intervenire in percorsi di rigenerazione urbana che contemplino la valorizzazione del capitale umano;
• Flessibilità delle proposte progettuali , capace di rimodularsi nel tempo e sulle realtà di identità, appartenenza, che a oggi risultano deboli e vanno co-costruite;
• Luoghi di partecipazione di tipo proattivo, quale sintesi delle esperienze precedenti (Urban Center di III generazione).
Bruno Monardo conclude l’intervento ipotizzando la partecipazione della facoltà di Urbanistica La Sapienza anche attraverso il coinvolgimento degli studenti in attività laboratoriali.
Gianni Palumbo, portavoce del Forum del Terzo settore,nel rimarcare il ruolo del no-profit come soggetto che si occupa del bene comune, esprime la disponibilità a realizzare sinergie utili a favorire la riuscita del progetto.
Carte in Regola riporta l’esperienza dei contratti di quartiere nel Comune di Gela come superamento di visioni particolaristiche e di contrasto all’illegalità. Il Bene comune è inteso come principio etico non astratto, in cui il cittadino si riappropria del controllo sociale e diviene artefice del proprio habitat, trasformandosi da semplice residente in reale abitante. Sono richiamate le linee guida sulla partecipazione che superano la Del. 57/06, che dovrebbero essere recepite dai Municipi, e che a oggi è presentata e in parte accolta nel Municipio Roma 1. Si sottolinea l’importanza di sommare e unire competenze (urbanistica, architettura..) con l’immaginario e l’esperienza delle persone, affinchè la partecipazione possa entrare in modo più “robusto” nelle Linee Guida.
Fiammetta Caluosa, docente di sociologia urbana presso la LUMSA, sottolinea la necessità di sottolineare un punto di forza rappresentato dall’ubicazione di Corviale e rigenerare i punti di debolezza quali l’occupazione del 4° piano. Nella progettazione occorre un’analisi volta ad individuare le risorse della popolazione di Corviale, per comprendere se e come vi è capitale sociale.
Sergio Giovagnoli, presidente dell’Arci Lazio, presenta l’esperienza dell’Associazione che da oltre 20 anni è impegnata nei luoghi più “marginali” del quadrante (il campo Rom prima Muratella e poi Candoni) in un percorso che si è evoluto e ampliato nella gestione del Centro di Aggregazione Giovanile Corviale e negli interventi di contrasto alla dispersione scolastica. Egli sottolinea la Partecipazione non come mero mezzo ma come fine della progettazione, e come i cambiamenti nei contesti urbani avvengano laddove c’è l’impegno ad orientarli.
Roberto Latella presidente dell’associazione Il Laboratorio, riafferma l’importanza della partecipazione come processo permanente, richiamando al riguardo la significativa esperienza dei Centri Sociali di Marsiglia. In tal senso espone l’interesse manifestato da parte del Municipio XI a una progettazione finalizzata ad attivare processi partecipativi da potersi realizzare nel quartiere Corviale.
Martini pone l’accento sulla necessità di dare concretezza all’azione progettuale, tenuto conto dei principi di Legalità, Trasparenza nella partecipazione, e in cui vi risulta importante l’accompagnamento sociale e l’opportunità di tenere in debita considerazione i costi connessi. Sottolinea quanto il processo di riqualificazione possa innescare conflittualità tra gli abitanti, da prevedersi, e che necessita dell’azione di mediazione dei diversi soggetti coinvolti nell’intervento di riqualificazione.
Mimmo Buccolieri, presidente della Cooperativa Acquario ‘85, presente a Corviale dal 1987, esprime il valore dell’essere presenti nel territorio, rimarcando la necessità di una progettazione che parta e ponga in sinergia le risorse esistenti.
L’architetto Giangrande, da anni impegnato in soluzioni per il quartiere, esprime la preoccupazione che la progettazione sia sostenibile e partecipata. In particolare pone l’attenzione sui metodi della partecipazione, e sulla necessità di accogliere la visione futura, che dialoghi e tenga conto delle proposte e delle “visioni” degli stessi abitanti, le uniche capaci di garantire la sostenibilità nel tempo del processo di rigenerazione. Sottolinea inoltre l’importanza del concorso in più fasi che prevedano la manifestazione di interesse ancorata a elementi concreti di partecipazione e interventi cooperativi di comunità e azionariato diffuso, con l’attenzione volta alla sostenibilità e al tipo di economia che si intende produrre.
Eugenio De Crescenzo, presidente dell’ AGCI, esprime perplessità sulle linee guida e su quanto sia partecipato il percorso di elaborazione. Rileva aspetti di debolezza qualora la costruzione delle relazioni non venga affidata a soggetti competenti (figure professionali sociali) mentre viene assegnata massima rilevanza alla parte architettonica e urbanistica.




Corviale – Berlino

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Corviale Straße è una strada immaginaria che parte dalla periferia di Berlino e arriva a ridosso dell’Eur, lungo la quale prende vita un bellissimo progetto fotografico, in #mostra da domani, ore 19.00, presso lo spazio Ambrarte del nostro teatro. Partecipate all’inaugurazione! Vi aspettiamo.

 

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Concerto libero al Mitreo

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L’artista romano proporrà una selezione di brani scelti dal suo vasto repertorio e tratti dai suoi album Questa Storia e Tana libera tutti.

Nell’occasione presenterà al pubblico alcuni brani inediti.

L’ingresso al concerto è a sottoscrizione libera.

Andrea Gentili è nato a Roma il 10 Giugno del 1983 ed inizia a suonare all’età di 10 anni. Oggi è chitarrista, arrangiatore e compositore.

È un musicista da sempre interessato al mondo della canzone e, più in generale, alla ricerca musicale. Chitarrista poliedrico, spazia dalla canzone d’autore al jazz fino alla bossa nova e al fusion-rock. Suona stabilmente in formazioni di varia estrazione, riservando particolare attenzione all’ensamble che esegue i suoi brani originali.

Ha studiato e collaborato con alcuni tra i più grandi nomi della scena musicale italiana e internazionale.

www.andreagentili.org

email: ufficiostampa.andreagentili@gmail.com

cell.    3491121079

 




Corviale