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Nuova cella solare a concentrazione con un’efficienza del 45,7%

Dagli Usa una cella solare multigiunzione ideata per moduli a concentrazione che, grazie a uno strato aggiuntivo assorbente, riesce a catturare porzioni più ampie dello spettro solare

Il centro di ricerca statunitense National Renewable Energy Laboratory (NREL) del Dipartimento dell’energia statunitense (DOE) ha annunciato di aver ottenuto un’efficienza di conversione del 45,7% per una cella solare a concentrazione a quadrupla giunzione. Secondo quanto comunicato dal NREL, tale risultato rappresenta una delle efficienze più alte mai raggiunte per qualsiasi tipo di cella solare.

Strato assorbente aggiuntivo di alta qualità
La nuova cella solare, progettata per funzionare in un sistema fotovoltaico a concentrazione (CPV) riesce a raggiungere un fattore di concentrazione di 1000 soli in totale, migliora notevolmente i precedenti standard, grazie a uno strato assorbente aggiuntivo di alta qualità.
Le celle solari multigiunzione sono una tecnologia molto promettente perché riescono a catturare porzioni più ampie dello spettro solare rispetto a quelle tradizionali. La combinazione di materiali caratterizzati da un ‘band gap’ (conosciuta anche come ‘energia proibita’) ottimale è fondamentlae per ottenere l’alta efficienza. La sfida sarà quella di  mantenere l’alta qualità dei materiali, integrandoli in una cella complessa capace di una fotoconversione efficiente.

La caratteristica di questo dispositivo multigiunzione è l’altissima qualità delle sub-celle reticolari non corrispondenti, ha dichiarato Ryan France, scienziato del NREL  e progettista della cella solare. I materiali reticolari corrispondenti richiedono l’introduzione di alcuni elementi nel dispositivo, chiamati ‘dislocazioni’ che possono drasticamente ostacolarne le prestazioni.

Il NREL è riuscito a controllare e limitare queste dislocazioni nelle zone inattive del dispositivo, consentendo anche ai materiali altamente non corrispondenti di essere utilizzati in una cella multigiunzione. La massima efficienza della cella, pari al 45,7% è stata misurata con uno spettro AM 1,5 a una concentrazione di 234 soli. Secondo gli sviluppatori la tecnologia è però in grado di raggiungere il 45,2% di efficienza anche con una concentrazione di 700 soli.

Risultati convalidanti dal laboratorio NREL, si attende la verifica esterna

Il laboratorio di misurazioni cellulari del NREL ne ha convalidato l’efficienza. In particolare, le misure ad elevata concentrazione sono state verificate con simulatore flash (T-HIPPS), in grado di controllare in modo accurato lo spettro di luce concentrata e di garantire che ciascuna giunzione del dispositivo riceva una quantità di luce rappresentativa dello spettro solare, riducendo notevolemente gli errori nella misurazione. La cella è stata inviata ad un laboratorio esterno accreditato per testarne la validità e per una conferma dei risultati ottenuti.

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Mitreo Arte Contemporanea: gli eventi di febbraio 2015

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News: le notizie dal Municipio Arvalia Portuense

 

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Con il nuovo anno è entrato in vigore il nuovo orario degli Uffici anagrafici di Roma Capitale. Questo è un grande passo in avanti verso una città più moderna ed un’Amministrazione sempre più al servizio dei cittadini. Con i nuovi orari si potrà, infatti, chiedere e avere un certificato, una carta d’identità senza dover prendere un giorno di ferie o di permesso.

In particolare nel nostro Municipio XI a partire dal 7 gennaio 2015 gli sportelli anagrafici osservano i seguenti orari:

Sede centrale in via Portuense 579 orario 8.00 – 18.30, con prenotazione “TuPassi“. Per gli sportelli anagrafici, invece, gli orari restano invariati.

Tutte le info sono disponibili sul sito del Municipio

 SENTENZA SU MONTI ORTACCIO

Il 29 dicembre scorso una sentenza del Tar del Lazio ha, finalmente, messo la parola fine all’annosa vicenda della discarica di Monti dell’Ortaccio, respingendo l’impugnazione della Colari, la società di Manlio Cerroni. Questa decisione costituisce un’altra vittoria per tutto il nostro territorio e va ad aggiungersi a quella del 30 settembre 2013, data in cui il sindaco Marino ha sancito la definitiva chiusura della discarica di Malagrotta. La vicenda di Monti dell’Ortaccio nasce nel 2012, con le operazioni di scavo per preparare un sito alternativo a Malagrotta, all’epoca già riempita oltre il limite. Grazie alle segnalazioni e alle denunce dei cittadini e del Municipio, la Polizia di Roma Capitale aveva provveduto al sequestro dell’area, bloccando le operazioni di scavo, risultate poi illecite, e denunciando il tutto alla Magistratura. Nonostante i pareri tecnici contrari del Municipio, dell’Assemblea Capitolina e del Consiglio Regionale del Lazio, a dicembre del 2012, il sito di Monti dell’Ortaccio aveva ottenuto l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), per la realizzazione di una discarica provvisoria, dall’allora Commissario all’emergenza rifiuti romana, Sottile, autorizzazione poi revocata dalla Regione Lazio. Cerroni ha impugnato la decisione della Regione, presentando un ricorso che, lo scorso 29 dicembre, è stato rigettato dal Tribunale Amministrativo del Lazio. Speriamo che questa sia l’ultima pagina di una storia nata diversi anni fa con l’idea di realizzare una nuova discarica a Monti dell’Ortaccio, una storia che ci ha visto da sempre in prima linea nella battaglia al fianco dei residenti della Valle Galeria, contro questa scellerata ipotesi. La Valle Galeria merita di conoscere ed iniziare a vivere, finalmente, un nuovo futuro, per il quale il Municipio continuerà a lavorare.

 VIABILITA’ VIA DELLA MURATELLA

A dicembre sono iniziate le operazioni di ripristino della viabilità in via della Muratella, all’altezza della gincana: un tratto di strada da troppi anni assolutamente insicuro, teatro di decine e decine di incidenti, soprattutto nei giorni di pioggia. I lavori consentiranno anche il ripristino di due fermate autobus sulla stessa via della Muratella. Dopo tanti anni e numerose richieste il Municipio, pur non avendo competenza in merito alla sistemazione di questa strada, è riuscito ad ottenere la messa in sicurezza di questo tratto di viabilità, fondamentale anche per il collegamento tra la Magliana e la zona più esterna del nostro territorio, fino a Piana del Sole. Grazie alla nostra insistenza ed alla collaborazione dei nostri uffici, in particolare dell’Ufficio Tecnico, e della Polizia Locale di Roma Capitale, siamo riusciti ad imporre questo ripristino che, finalmente, dopo anni riesce a sbloccare una situazione ormai incancrenita, che metteva a repentaglio la sicurezza dei migliaia di automobilisti che transitano su questa strada quotidianamente.

 LAVORI SCUOLA CUOCO

Sono iniziati i lavori alla Scuola “Vincenzo Cuoco”, nel quartiere Marconi. L’edificio scolastico, che accoglie una Scuola elementare, una Scuola dell’Infanzia comunale e una Scuola dell’infanzia statale, presentava ormai da tempo segni di importanti infiltrazioni di acqua provenienti dalla copertura, soprattutto nei prospetti esterni, con porzioni di copriferro distaccato o in fase di distacco. Gli eccezionali eventi meteorologici dei mesi scorsi hanno accentuato lo stato di degrado degli ambienti scolastici e dei prospetti esterni, al punto da rendere necessario interdire all’uso un’aula della scuola, una porzione del refettorio e l’uso di alcune uscite di sicurezza soggette a pericolo di caduta intonaci. Per questa ragione, su segnalazione del Municipio, l’Assessorato ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, ha attivato da metà dicembre scorso un intervento di impermeabilizzazione delle coperture, di messa in sicurezza delle porzioni di intonaco in fase di distacco e di trattamento protettivo dei ferri di armatura di travi e pilastri. I lavori avranno una durata di circa 180 giorni.

 POLIAMBULATORIO PONTE GALERIA

Lunedì 12 gennaio ha ripreso a funzionare il poliambulatorio di Ponte Galeria, in via Portuense 1397. La struttura sanitaria era stata trasferita, nel 2008, all’interno di Commercity lasciando scoperto un importante quadrante del territorio. Il Poliambulatorio dal momento della sua riapertura effettuerà i seguenti orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 17,30 ed il sabato dalle 8 alle 12,30 ma è stato inserito, dal Presidente della Regione Lazio, nella nuova Rete della Salute di Roma, che prevede una serie di ambulatori aperti in tutti i municipi dalle 10 alle 20 di sabato, domenica e festivi inclusi. L’anno nuovo porta, quindi, una importante novità per lo sviluppo del quadrate: con la riapertura del Poliambulatorio, la Valle Galeria si riappropria di un importante servizio che, grazie alla prossima estensione degli orari anche al sabato e festivi, costituirà un presidio sanitario che permetterà di ridurre notevolmente gli accessi ospedalieri al Pronto Soccorso. In più il Municipio sta lavorando per inserire all’interno della struttura una sede decentrata dei servizi anagrafici del Municipio. Tale ipotesi è condizionata ad un rafforzamento della pianta organica dei dipendenti dei servizi anagrafici, cosa, questa, non certo semplice da realizzare, ma siamo ottimisti anche su questo fronte. Dopo l’apertura della scuola dell’infanzia di via Allievi, questa notizia è un’ulteriore conferma di come tutto il quadrante della Valle Galeria, stia acquisendo un nuovo volto, abbandonando la percezione di essere una delle tante borgate di Roma e divenendo, sempre a maggior diritto, parte integrante della città.

 MUNICIPI SENZA MAFIE

Passato un anno dalla sottoscrizione del Protocollo “Municipi senza mafie” l’Associazione DaSud, promotrice del manifesto, indica il nostro Municipio tra quelli più virtuosi, riconoscendo il lavoro che abbiamo fatto in questi 12 mesi. Ovviamente continueremo su questa strada: crediamo infatti che i Municipi, in quanto enti di prossimità, possano e debbano costituire un argine importante e fondamentale contro le derive criminali nell’ambito pubblico. Il nostro obiettivo è arrivare ad applicare tutti i punti contenuti nel protocollo entro i tre anni previsti. In questo senso, già nei prossimi mesi, rilanceremo l’attività del nostro sportello Antiusura e sperimenteremo il “sistema unico per le segnalazioni”, un sistema informatizzato che consentirà di attribuire le priorità agli interventi da segnalare in base a criteri oggettivi e misurabili, togliendo margini di discrezionalità.

 SCUOLA VIA PENSUTI

Quando, all’inizio 2014, il Municipio ha ottenuto da parte di Roma Capitale lo sblocco delle risorse dal Patto di Stabilità per il completamento del nuovo complesso scolastico a Muratella, sapevamo che sarebbe stato complesso riattivare il cantiere, fermo dal 2008. Dopo il fallimento della prima ditta che si era aggiudicata l’appalto nel 2007 e per la complessità realizzativa dell’opera, lo stato di abbandono in cui è rimasto il cantiere per 5 lunghi anni, e il difficoltoso iter di affidamento lavori tramite una gara con un fortissimo ribasso, a metà di febbraio 2014, il Direttore dei Lavori del Dipartimento Lavori Pubblici, verificati seri problemi di carattere strutturale, ha deciso di sospendere lavori per consentire indagini più puntuali da parte di un ingegnere esperto strutturista, sui terreni e sulle strutture già elevate. A fine settembre, inoltre, i sondaggi sui terreni di fondazione e sul sottosuolo, hanno fatto riscontrare che lo spessore di terreno al di sotto delle fondazioni dei fabbricati ha caratteristiche di resistenza scadenti ed inaccettabili, per cui si renderà probabilmente necessario rivedere le prime ipotesi di consolidamento sugli edifici e procedere con interventi di demolizione e ricostruzione anche solo parziali. Il Dipartimento ha predisposto la nuova progettazione delle strutture da demolire, ma quello che ci preoccupa di più sono le evidenti ripercussioni sui tempi di realizzazione previsti per una scuola che avrebbe dovuto già essere a disposizione di un quartiere di recente costruzione e già carente di servizi. In questi mesi il nostro Municipio, in collaborazione con gli uffici del Dipartimento, ha intrapreso una profonda azione di trasparenza e di controllo di quanto avvenuto negli anni di abbandono del cantiere (dal 2008 al 2013) che ha prodotto una dettagliata relazione tecnica conclusiva, dalla quale si evidenziano pesantissime carenze e superficialità nella gestione del vecchio cantiere. A questo punto, oltre ad una celere ripresa dei lavori, chiederemo al Dipartimento Lavori Pubblici di Roma Capitale di procedere contro i responsabili di questo stato di cose nel rispetto dell’interesse generale dei cittadini del nostro Municipio, attraverso l’interessamento di tutti gli organi competenti.

 BEFANA DI SOLIDARIETA’ A CORVIALE

È stata un’Epifania all’insegna della solidarietà quella del Municipio Roma XI. Per il secondo anno, infatti, al Centro Polivalente “Nicoletta Campanella” di via M. Mazzacurati 76 a Corviale, abbiamo promosso un pranzo di solidarietà per le persone in difficoltà. Il nostro Municipio è impegnato quotidianamente nella tutela delle persone più fragili: penso ai nostri interventi per garantire l’attività nei Centri di Aggregazione Giovanile, agli interventi di assistenza per gli anziani e per i senza fissa dimora, ma almeno un giorno all’anno, è importante incontrare ed ascoltare direttamente queste persone. Il Municipio, infatti, non è solo un erogatore di servizi ma è, soprattutto, una comunità che si conosce e che si ritrova, anche per festeggiare insieme, soprattutto con chi quella giornata l’avrebbe passata in solitudine. Questo è il senso ultimo con il quale abbiamo voluto, anche quest’anno, promuovere questa festa che auspichiamo possa diventare una tradizione di inclusione del nostro Municipio. Il pranzo è stato preceduto da spettacoli dedicati ai più piccoli, mentre alle 17 nell’Aula del Consiglio municipale si è tenuto un concerto gratuito di musiche curde e mediterranee, organizzato sempre dal Municipio in collaborazione con la “Casa del Sole”, casa di accoglienza per malati dell’Azienda Ospedaliera S. Camillo – Forlanini.




INVITO > Percorso della memoria in Municipio

PERCORSO DELLA MEMORIA, INCONTRO CON PIERO TERRACINA

Il 27 gennaio prossimo ricorrerà il 70° anniversario del giorno in cui le truppe alleate aprirono i cancelli di Auschwitz, mostrando al mondo l’orrore dell’Olocausto. Non possiamo permettere che la barbarie e la disumanità di quanto accaduto cada nella dimenticanza, dobbiamo fare in modo che si continui a parlare ed a ricordare quelle terribili atrocità, soprattutto con il passare degli anni e la progressiva scomparsa dei testimoni diretti di quella tragedia. Per questo, anche quest’anno, abbiamo organizzato un incontro, che si terrà venerdì 16 gennaio alle 10 al Teatro India (locandina allegata), tra gli studenti delle nostre scuole e Piero Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz dove era stato deportato dopo il rastrellamento del Ghetto di Roma. “La memoria non è il ricordo. Il ricordo si esaurisce con la persona che lo conserva. La memoria, invece, è un filo rosso che unisce il passato con il futuro. La memoria proietta il passato nel futuro, per mantenerlo vivo” ha detto Terracina ai ragazzi presenti lo scorso anno. Con l’incontro del 16 gennaio vogliamo contribuire a rendere forte e saldo quel filo rosso.

Percorso-della-memoria-locandina




Bandi europei, qui tutta l’informazione

Un clic e tutti i bandi europei sono sotto gli occhi. Puntando il mouse sul banner News dall’Europa, qui sulla nostra home page a destra (il Colosseo con la bandiera europea sullo sfondo), si accede a un nuovo servizio informativo di TECLA (l’associazione degli enti locali per la cooperazione territoriale), cui Roma Capitale aderisce: un sito con le novità del settore, lo scadenzario dei bandi, rassegna stampa, tg web sulle attività dell’Unione e notizie specifiche.

In questo modo i cittadini – e anche i Municipi, che dai fondi comunitari possono trarre grandi opportunità – hanno a disposizione una vera e propria “bussola” europea.

Il Campidoglio ha stimolato la partnership con TECLA nel quadro di una speciale attenzione all’Europa. Attenzione testimoniata – sottolinea l’assessore Alessandra Cattoi (Patrimonio, Politiche UE, Comunicazione e Pari Opportunità) – “dalla recente istituzione di un dipartimento ad hoc, denominato Progetti di sviluppo e finanziamenti europei. Uno strumento concreto per sfruttare appieno le risorse che ci offre l’Europa, in settori strategici come l’ambiente, la cultura, il sociale, la raccolta differenziata, la mobilità, l’inserimento lavorativo dei giovani”.

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Radio-walkshow “Corviale United Roofs. Un ecosistema urbano glocal” x #romacreativa

corviale2011-300x20122 gen 2015 – 15:00 / 22 gen 2015 – 16:00

Nell’ambito di Piedi per Terra e Testa nel Cloud. Esplorazioni urbane per una mappa attiva della memoria partecipata, progetto x #romacreativa realizzato con il sostegno di Roma Capitale- Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Dipartimento Cultura

Radio-walkshow “Corviale United Roofs. Un ecosistema urbano glocal”

con Laboratorio Progettazione Architettonica-Università del Molise, CarteInRegola

partenza dalla Biblioteca Renato Nicolini (Via Marino Mazzacurati, 76)

Si tratta di un’esplorazione all’interno di uno dei condomini più
lunghi d’Europa: Corviale. La conversazione nomade avrà come voci
quelle delle associazioni, delle comunità territoriali e in
particolare di Stefano Panunzi, con cui avevamo curato anni fa una
visione strategica di Corviale, “PalindRoma”. Con questo docente del
Laboratorio di Progettazione Architettonica dell’Università del Molise
si parlerà del ROOF Top FARM: un progetto di rigenerazione delle
superfici di copertura con verde pensile per produzione alimentare con
terra (orti) e senza terra (serra idroponica), per assorbimento
calore, polveri sottili e acque piovane (giardino pensile).

Lungo l’itinerario saranno utilizzati dei mobtag, codici digitali che
permetteranno agli smartphone di linkare a repertori multimediali
inseriti nel geoblog delle “microstorie” di Corviale: un’esperienza
già avviata da Urban Experience nel 2011, con un’attività di
animazione multimediale che ha coinvolto i bambini delle scuole
elementari di Corviale.

Tra i repertori tratti dal cloud sarà messo in ascolto, attraverso le radio-cuffie, anche il report video del walkshow realizzato nella mezzanotte del gennaio 2012, con il CorvialeUrbanLab e MarteLive, che ha rappresentato uno dei momenti più creativi e partecipati di quel condominio-monstrum che da criticità urbanistica si sta rivelando in questi ultimi anni come uno degli esempi più emblematici di rigenerazione urbana.

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Ingegneria dell’Ambiente

Ingegneria dell’Ambiente pubblica articoli riguardanti la ricerca tecnico-scientifica nei campi di interesse dell’Ingegneria Sanitaria-Ambientale e si propone come strumento in lingua italiana per raggiungere e dialogare con il mondo dei tecnici ambientali, dei liberi professionisti, dei funzionari della pubblica amministrazione, dei formatori e degli Enti di controllo.

Vol 1, N° 1 (2014)

Editoriale
Stefano Cernuschi

Rimozione completamente autotrofa dell’azoto: passato, presente e futuro
Tommaso Lotti, Davide Scaglione, Aronne Teli, Roberto Canziani, Elena Ficara, Francesca Malpei

Fattori di emissione dalla combustione di legna e pellet in piccoli apparecchi domestici
Stefano Caserini, Senem Ozgen, Silvia Galante, Michele Giugliano, Francesca Hugony, Gabriele Migliavacca, Carmen Morreale

Prevenzione dei rifiuti tramite la distribuzione di prodotti alimentari sfusi: un confronto basato sulla metodologia LCA
Giovanni Dolci, Simone Nessi, Lucia Rigamonti, Mario Grosso

Determinazione in continuo della quota di energia rinnovabile prodotta dai termovalorizzatori di rifiuti
Marco Cesare Viganò, Roberto Guandalini, Mario Grosso

Trattamenti di ossidazione e di riduzione chimica per la bonifica di sedimenti contaminati
Alessandro Careghini, Kevin Gardner, Scott Greenwood, Andrea Mastorgio, Sabrina Saponaro, Elena Sezenna

Primo intervento di bonifica in Italia di terreni contaminanti da IPA, mediante ISCO con ozono in fase gas
Marco Morando, Andrea Bombieri, Elio Crescini, Giuseppe Rea, Andrea Guerini

EMAS e certificazioni ambientali, semplificazione normativa e agevolazioni per le imprese
Valentina Scaglione, Massimo Mauri

EcoSTP 2014 – Ecotechnologies for wastewater treatment
Roberto Canziani, Francesco Fatone

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Spazi vuoti rianimati dalle startup sociali

Erano le ciminiere a delineare, nell’Ottocento, il profilo delle città. Oggi sono i palazzi e i capannoni, simboli del mix tra terziario e manifatturiero. Nell’economia della conoscenza quali saranno i luoghi che disegneranno il profilo del futuro? Per scoprirlo basta seguire le tracce dei luoghi dell’innovazione e della creatività, come i fablab, i coworking, gli incubatori, i luoghi culturali come le esposizioni d’arte, co-housing, nuove residenze d’artista, luoghi di nuovo welfare. Queste attività stanno trovando una nuova casa nei tanti luoghi abbandonati disseminati per l’Italia. All’insegna della sostenibilità.

Il paese dispone di un patrimonio di oltre sei milioni di beni inutilizzati o sottoutilizzati (significa più di due volte la città di Roma) tra abitazioni ed altri immobili pubblici, parapubblici e privati, come ex fabbriche e capannoni industriali dismessi, ex-scuole, asili, oratori e opere ecclesiastiche chiuse, cinema e teatri dismessi, monasteri abbandonati, spazi di proprietà delle società di Mutuo Soccorso e delle Cooperative Case del Popolo, Cantine Sociali, colonie, spazi comunali chiusi (sedi di quartiere ed altri spazi di proprietà quali lasciti), beni confiscati alla mafia, “paesi fantasma”. E la lista dell’Italia lasciata andare a se stessa è lunghissima.

È proprio in questi luoghi marginali, in questi residui della storia che si stanno scrivendo pezzetti di futuro, fatto di innovazioni, micro-impresa e talenti creativi, accompagnata sempre dall’entusiasmo delle comunità. «Non è la grande industria, l’infrastruttura che in altre epoche cambiava i destini di un paese. Si tratta di nuove nicchie di mercato, magari piccole e locali, ma che funzionano» spiega Giovanni Campagnoli, che ha raccolto le migliori best practice sul sito www.riusiamolitalia.it. Ne emerge un’Italia in fermento, con luoghi marginali che tornano a rinascere grazie soprattutto alla spinta di giovani. Non si tratta solo di presidi sociali sul territorio ma di vere e proprie attività economiche nell’ambito del welfare, dell’educazione, del turismo, della green economy. «I giovani mettono in campo piani di sostenibilità economica con startup sociali e culturali – aggiunge Campagnoli, autore del libro Riusiamo l’Italia (edito da Il Sole 24 Ore) –. Puntano alla diversificazione delle entrate, dipendono sempre meno da enti pubblici e sono più autonomi, grazie alla raccolta fondi, alle fondazioni ex bancarie, alla partecipazione a bandi». Così ad esempio a Rovereto lo spazio giovani Smart Lab, gestito da un’associazione di promozione sociale, nei primi sei mesi di avvio ha oltre 3.200 soci, l’80% under 35, occupandosi di programmazione musicale, artistica, incubatore di imprese, spazi co-working, sale prove, culture giovanili (generando un fatturato previsto, per questo primo anno, di circa 250mila euro).

«Questi spazi sono veri e propri “beni comuni” – scrive Campagnoli nel libro – che possono rappresentare una piccola, ma significativa misura “anticiclica”, perché producono occupazione giovanile, risorse economiche, socialità, cultura, aggregazione, sviluppo locale». Campagnoli, che lavora da anni nel sociale ed è di formazione bocconiana, ha anche calcolato l’impatto sull’occupazione: l’intervento anche solo sull’1 per mille degli immobili indurrebbe la creazione di 73mila posti di lavoro, con un contributo al calo dell’occupazione del 4,8 per cento. La stima potrebbe certamente crescere laddove il pubblico agisca da facilitatore. E proprio con questa consapevolezza il Comune di Bologna ha approvato a febbraio di quest’anno il «Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani». Altri 15 Comuni lo hanno adottato e un’altra cinquantina ci stanno lavorando. Perché il problema maggiore è come risolvere alcuni ostacoli, anche burocratici, come per esempio l’assunzione di responsabilità.

Cosa succede se qualche genitore si fa male mentre sistema la scuola del figlio il sabato? Il regolamento scioglie questo e altri nodi riuscendo così a dare applicazione concreta al principio di sussidiarietà. «Di fatto il regolamento libera risorse – spiega Gregorio Arena, docente di Diritto amministrativo all’Università di Trento e presidente di Labsus, che ha lavorato due anni col Comune per il regolamento –. E permette un salto culturale per cui agli occhi dello Stato i cittadini diventano portatori di capacità, di risorse, non più oggetto di bisogni da soddisfare». E a Bologna da due anni il Comune offre gratis gli spazi abbandonati nei quartieri. Sono un centinaio di palazzi e 1.200 aree di edilizia pubblica concessi a costo zero o a bassi canoni per far ripartire l’aggregazione e l’economia.

Anche lo Stato, a livello centrale, si muove. L’anno scorso il ministero della Difesa ha annunciato la concessione gratuita di 700 tra caserme, depositi, fortificazioni, bunker, terreni e rifugi alpini. La formula prescelta dovrebbe essere la valorizzazione d’onore con una concessione gratuita per dieci anni a chi presenterà un adeguato progetto. Il ministero conferma l’intenzione di dare seguito all’annuncio, con iniziative nei primi mesi del 2015.

 

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