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ACCADEMIA DEL CALCIOSOCIALE e la scuola-calcio diventa scuola di vita

calcio socialeMERCOLEDI 24 SETTEMBRE ORE 17.00
LEZIONE GRATUITA

Parte “L’accademia di Calciosociale”, la prima scuola-calcio che si fonda sui principi e i valori di cui Calciosociale si fa
promotrice da 10 anni, e che  si esprimono attraverso il gioco del calcio inteso come metafora della vita. Questo permette di creare le basi per promuovere i valori dell’accoglienza, dell’integrazione, del rispetto delle diversità e della corretta crescita della persona. Il valore psico-terapeutico del Calciosociale si unisce all’
alto spessore qualitativo  della preparazione atletica e sportiva dell’Accademia con l’obbiettivo di restituire allo sport del Calcio la dignità perduta.
www.calciosociale.it
0665198597 3402627939
Campo dei Miracoli via Poggio Verde 455




INVITO: presentazione corsi anno 2014-2015 al Mitreo Arte Contemporanea

17 settem




La rabbia. “Adesso scendo e lo uccido!”

“Chi gli ha dato la patente! Adesso scendo e lo uccido!”, “Mi aveva giurato che questo pc sarebbe stato velocissimo! È lento come un bradipo: adesso glielo spacco in testa!”, “Ma che pensa che esiste solo lui nel condominio? La radio ha un volume assordante, adesso gliela scaravento dalla finestra!”, “Questa casa non è un albergo! È questa l’ora di rientrare? Te ne dovresti rimanere fuori sul pianerottolo a dormire”… In molti avranno pronunciato o sentito pronunciare frasi del genere, in misura minore alcuni avranno agito o visto agire realmente ciò che è minacciato nella frase rabbiosa… Ho quasi difficoltà a chiamare rabbia il sentimento che permea tali frasi… È facile capire che non si tratta solo di rabbia quando dalle parole si passa ai fatti: quanti episodi di cronaca ci raccontano di morti per un parcheggio, per questioni condominiali, ecc. Banalità che portano ad atrocità anche efferate. Eppure senza arrivare a tanto ognuno di noi ha provato almeno una volta una rabbia incontenibile, furibonda in cui ha pensato o immaginato di fare cose terribili. Ma cosa c’è tra il dire e il fare? Il mare o una sottile linea che rischiamo di oltrepassare in ogni momento? Sia nell’uno che nell’altro caso forse non facciamo buon uso di questo sentimento così potente: se lo lasciamo troppo lontano da noi stessi non ascoltiamo cosa potrebbe sottendere, se sconfiniamo rischiamo di diventare distruttivi in maniera definitiva. E se invece ci domandassimo cosa desideriamo realmente distruggere della nostra vita, cosa ci fa realmente arrabbiare, forse potremmo trovare della strade che aprono ad una riflessione, a una elaborazione che invece di distruggere può arricchire la nostra vita. Eppure quando si è così potentemente arrabbiati si è ciechi, si desidera solo evacuare questa rabbia, distruggere chi ci fa sentire così, eliminare rapidamente quello che immaginiamo sia la fonte di quell’emozione. Eppure quante volte una volta agita questa distruttività ci si sente peggio di prima? Vuoti, qualche volta in colpa, per un po’ salvo poi tornare ad infuriarsi di nuovo al primo accidente. Il rischio è quello di entrare in un circolo vizioso da cui si ha la sensazione di una impossibilità a uscirne. Eppure si può, si può scegliere di darsi il tempo per ascoltare la propria rabbia e la propria distruttività, di trasformarla per renderla un potente strumento a servizio di se stessi piuttosto che un sentimento di cui essere schiavi.

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Salva le date – Fuori Posto – Festival di Teatri al limite Roma, dal 6 al 25 Settembre 2014

 




Torpignattara. Ci vuole una regola per poter discutere e decidere

Tra stasera e mercoledì 17 settembre nel quartiere di Torpignattara si svolgeranno tre distinte assemblee per affrontare i problemi che creano disagio e malessere tra i cittadini. E’ probabile che i promotori non abbiano trovato un’intesa per organizzarne una sola. Tutte e tre vengono definite dai promotori “assemblea dei cittadini”. Ma per essere tali dovrebbero svolgersi con modalità condivise da tutti i partecipanti.

 

Mobilitazione del quartiere

Mobilitazione del quartiere

Pertanto, questa sera parteciperò alla prima di queste Assemblee pubbliche e proporrò all’inizio della riunione l’approvazione del seguente regolamento in modo tale che tutti i partecipanti abbiano consapevolezza dei diritti e dei doveri durante lo svolgimento dei lavori. Per alimentare la fiducia tra le persone che intendono confrontarsi e decidere insieme iniziative comuni bisogna partire dalla condivisione delle regole in base alle quali si discute e si decide. E queste regole devono essere formalmente deliberate e difese da tutti.

Regolamento per lo svolgimento dell’Assemblea dei cittadini

Art. 1
Costituzione dell’Assemblea

I cittadini residenti nel quartiere di Torpignattara che intendono partecipare all’Assemblea sono tenuti a registrarsi all’ingresso del luogo in cui questa si svolge, indicando i propri dati anagrafici, prima che la stessa abbia inizio.
Potranno chiedere la parola ed esercitare il diritto di voto esclusivamente i cittadini registrati.

Art. 2
Presidente dell’Assemblea

Chiunque si sia registrato può candidarsi a presiedere l’Assemblea. Verrà eletto Presidente dell’Assemblea il cittadino che riporterà più voti.

Art. 3
Predisposizione dell’ordine del giorno

Chiunque si sia registrato può proporre argomenti da trattare o può avanzare proposte di deliberazioni.

Art. 4
Svolgimento della discussione

Il Presidente mette ai voti l’ordine del giorno dell’Assemblea, l’ordine dei lavori e il tempo di durata degli interventi. Qualora fosse necessario per consentire a tutti di esprimere le proprie opinioni, il Presidente propone all’Assemblea di aggiornarsi a una data successiva.
Il Presidente concede la parola a coloro che si prenotano seguendo l’ordine cronologico di presentazione delle richieste. Non sono ammessi interventi non attinenti all’ordine del giorno e non è consentito interferire mentre gli altri espongono le loro opinioni.

Art. 5
Votazioni

Al termine del dibattito di ciascun punto all’ordine del giorno, il Presidente mette ai voti la relativa proposta di deliberazione che sarà approvata a maggioranza assoluta dei presenti al momento del voto. Qualora la proposta non dovesse ottenere il consenso della maggioranza assoluta dei cittadini presenti, si procederà alla seconda votazione in cui sarà sufficiente la maggioranza relativa per l’approvazione.
Le proposte possono essere riformulate o ritirate dai proponenti prima del voto.
Il voto è sempre palese.
Al termine della trattazione di ciascun punto all’ordine del giorno, il Presidente proclama l’esito delle votazione.

Art. 6
Scioglimento dell’Assemblea e verbalizzazione dell’esito dei lavori

Esauriti i punti all’ordine del giorno, il Presidente scioglie l’Assemblea e redige il verbale dei lavori dell’Assemblea, in cui deve essere riportato l’esito delle votazioni per ciascuna delle proposte di deliberazioni.
Entro ventiquattro ore dallo scioglimento dell’Assemblea, il verbale dovrà essere affisso in luoghi aperti al pubblico e diffuso attraverso i social network.




I sentieri della nutrizione

eating healthy foodTutti noi, ogni giorno, due o tre volte al giorno, compiamo il gesto di alimentarci: assumiamo cioè le calorie necessarie al nostro organismo per svolgere le sue funzioni vitali. Ma ciascuno di noi sa che questa frase coglie solo una piccolissima parte del complesso gesto del nutrirsi; se ne esaurisse il senso potremmo mangiare pasticche contenenti nutrienti e calorie sufficienti al nostro reale fabbisogno. Eppure al solo pensiero tutti indistintamente penseremmo: che tristezza!
Il gesto dell’alimentarsi e del nutrirsi infatti contiene una serie infinita di significati che rendono questa esperienza così complessa e ricca, come lo sono le relazioni umane interpersonali nella quale essa si inserisce.
Selezioniamo i primi nutrimenti utili alla nostra crescita attraverso la placenta quando, ancora immersi nel liquido amniotico, lasciamo passare alcune sostanze e creiamo barriere per altre molecole. Non possiamo fermare tutte le sostanze nocive, sappiamo come il cortisolo prodotto dallo stress passi la barriera della placenta così come l’alcool e alcune droghe.
Alla nascita il nostro primo atto di alimentazione è dato dal contatto col seno della madre; questa può trovarsi nelle condizioni giuste per aprirsi e donarsi o sentirsi impaurita, contratta, poco predisposta a dare il seno. L’evoluzione di questo rapporto col seno materno, le complesse e imponderabili vie che saranno percorse, segneranno molto profondamente il nostro rapporto col nutrirsi e col lasciarsi nutrire, a un livello che possiamo anche non percepire consciamente ma di cui il corpo mantiene memoria profonda. Sono stato gratificato in questo rapporto, mi sono sentito frustrato, arrabbiato, insoddisfatto? O mi è mancato del tutto questo contatto avendo ricevuto solo il biberon? Come mi è stato dato il biberon? In maniera amorevole, ansiosa, colpevole, fiduciosa, cruenta? È possibile che a un qualche livello queste esperienze incidano anche nella vita adulta: riesco a prendere e a soddisfarmi delle cose buone che ricevo dalla vita?
Anche lo svezzamento è pieno di significati relazionali e la modalità con cui si realizza contiene messaggi impliciti molto potenti. Acquisire ed esercitare la capacità di sputare ciò che non gradisco e assumere ciò che desidero, segna un importante passo nell’evoluzione del rapporto con me e con l’altro. Come viene accolto il comportamento selettivo del bambino? Capricci da reprimere o esigenze da rispettare? Quali rifiuti sono scelte, quali opposizioni? Qual è in senso di questa opposizione? Oppure il bambino non seleziona nulla e mangia tutto ciò che gli viene offerto? Come lo fa? Con piacere, con avidità o con rassegnata passività?
L’educazione alimentare che viene impartita poi nella seconda infanzia, le abitudini alimentari familiari e il tipo di rapporto con il cibo che hanno i genitori possono rafforzare o stemperare le tendenze alimentari stabilite nella prima infanzia. Bambini tendenzialmente inappetenti, bambini “magioni”, possono mantenere tale tendenza nell’adolescenza e nell’età adulta o cambiarla. A volte si hanno destini inversi che esitano nel comportamento esattamente contrario agli impulsi esperiti sino a un certo momento. (Ad esempio bambini paffutelli e “mangioni” possono nell’adolescenza restringere volontariamente e caparbiamente la quantità e la qualità del cibo – fino ad arrivare a sviluppare una vera e propria anoressia – viceversa bambini inappetenti possono diventare adulti incapaci di saziarsi e che necessitano di una gran quantità di cibo)
Se pensiamo alla tendenza sempre più diffusa nella società occidentale a sovra alimentarsi, ad assumere cioè una quantità di nutrienti assolutamente non necessari al proprio benessere, ci si potrebbe domandare qual è la funzione di un’alimentazione che non serve per nutrirsi?
Se proviamo a rispondere in un’ottica psicologico funzionale, o meglio energetico-funzionale , possiamo domandarci cosa si prova se proviamo a cambiare stile alimentare. Che cosa provo se inizio una dieta? Quali vissuti, quali sensazioni, quali emozioni incontro? È possibile che siano questi vissuti che voglio evitare di incontrare con il mio modo di mangiare?
È possibile che allontanandoci dai nostri vissuti più profondi, dalle sensazioni ed emozioni che hanno accompagnato il processo di apprendimento di come nutrirsi, di come stare in relazione con sé, con l’altro e col cibo, abbiamo smarrito la strada che porta a noi stessi e dunque verso le cose buone, quelle che realmente desideriamo.
Quando ci sentiamo in grado di lasciarci soddisfare dalle cose buone della nostra vita? Quanto siamo in grado di goderne? Fermarci a gustare un cibo piuttosto che volersene riempire? E se il senso di sazietà fosse solo inascoltato? E non si avesse bisogno di “tante” cose ma solo di “alcune” cose buone?
Se fosse così, mantenere il proprio peso forma, avere un’alimentazione equilibrata rappresenterebbe la conseguenza naturale della capacità di prendersi cura di sé, di ascoltare i propri bisogni, i segnali e le esigenze del proprio corpo.
Sappiamo però quanto siamo lontani da questo contatto con noi stessi e col nostro corpo, quanto la vita vada di fretta e quante abitudini alimentari siano diventate il surrogato della soddisfazione di altri bisogni.
Abbiamo creato delle autostrade alimentari che ci hanno fatto perdere il piacere della scoperta dei sentieri del nutrirsi.
Se desideriamo uscire da queste autostrade possiamo andare alla ricerca di indicazioni verso questi sentieri che, per quanto inizialmente ardui e irti, ci possono dischiudere nuovi paesaggi del gusto e del piacere, della presenza a sé e all’altro.
Eppure sappiamo che non è facile percorre questa strada. Alcune persone, nonostante se lo ripromettano, non riescono a seguire una dieta equilibrata, l’esigenza di mangiare può diventare pressante, trasformarsi in un impulso irrefrenabile, le sensazioni corporee non sono chiare, si possono confondere o mescolare con un senso di allarme, angoscia, ansia, apatia e sembrano trovare sollievo solo nell’atto dell’assumere cibo che si può colorare dei toni dell’ingurgitare, del ruminare, di continuare fino alla sensazione di pienezza estrema, dello spiluccare in continuazione, ecc.
Il cibo potrà essere realmente buono e riempitivo se da un lato ci rendiamo capaci di scegliere gli elementi nutritivi, i sapori e gli odori che ci fanno bene e dall’altro se ci rendiamo capaci di goderne appieno, ascoltando i segnali corporei più autentici e profondi che a volte non percepiamo.
Se da un lato dunque la bioterapia nutrizionale è senz’altro uno dei mezzi che può accompagnarci in questo percorso, dall’altro questa può essere accompagnata e/o preceduta da un intervento psicologico a indirizzo energetico funzionale.
Non riuscire a seguire una dieta, essere in perenne difficoltà nel rapporto col cibo, possono essere dei segnali che ci indicano l’esigenza, spesso inascoltata, di rivisitare il percorso che sembra averci portati in un vicolo cieco ma che, a guardar bene, probabilmente ci sta proprio indicando la direzione per andare nel “luogo” dove recuperare le esperienze che ci sono mancate e che hanno creato quel vuoto che illusoriamente pensiamo di colmare con il cibo.

1 Il modello energetico funzionale a cui si fa riferimento è quello post reichiano della SEOr-AIPeF, secondo cui l’essere umano è essenzialmente un campo energetico la cui definizione è data dalla pulsazione vitale di raccoglimento ed espansione propria degli esseri viventi. Tale pulsazione armonica può essere bloccata dall’individuo nel tentativo di difendersi da emozioni e sensazioni di dolore, di minaccia che inevitabilmente si incontrano. Così facendo però si rischia di bloccare, nelle contrazioni e contratture corporee, attivate istintivamente e che si può arrivare a non percepire, anche le sensazioni corporee di piacere, il calore, il contatto, la soddisfazione, il riempimento.

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Via libera al Collegato Ambiente. “Nasce la prima legge italiana per la green economy”

green-economy-150x150da casaeclima.com

Fondo di investimento da 1 miliardo per la green economy, nuove regole sul fine vita degli impianti fotovoltaici, stretta sull’abusivismo edilizio, fracking vietato su tutto il territorio nazionale.

Via libera dalla VIII commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera al disegno di legge – collegato alla legge di stabilità 2014 – recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali.

“Con la conclusione dell’esame in commissione, oggi di fatto nasce la prima legge italiana per la green economy. Abbiamo lavorato intensamente sia con il governo che con le forze politiche di maggioranza e di opposizione e il risultato consente di consegnare all’esame dell’Aula un testo innovativo e interessante, che allinea l’Italia tra i paesi di testa dello sviluppo sostenibile”. Lo ha dichiarato Enrico Borghi, capogruppo del Pd in commissione Ambiente e co-relatore del provvedimento insieme ad Alessandro Bratti (Pd).

FONDO DI INVESTIMENTO DA 1 MILIARDO PER LA GREEN ECONOMY. Tra le novità introdotte, un emendamento dei relatori approvato dalla VIII commissione prevede la creazione di un Fondo italiano investimenti Green Communities, finanziato per 1 miliardo di euro di cui almeno il 51% garantito dalla Cassa depositi e prestiti, almeno il 20% dal ministero dell’Economia e delle Finanze – sulla base delle risorse della programmazione Ue 2014/2020 – e il resto allocato sul mercato. Il Fondo è istituito dal Mef attraverso la Cdp.

PIANO PER LA QUALIFICAZIONE AMBIENTALE DEI PRODOTTI DEI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI. La commissione ha approvato anche un emendamento (Chiara Braga del Pd prima firmataria) che prevede un Piano per la qualificazione ambientale dei prodotti dei sistemi produttivi locali, i distretti industriali e le filiere che caratterizzano il sistema produttivo nazionale, con l’obiettivo di definire le azioni e le indicazioni tecniche ed operative volte a migliorare le capacità competitive delle imprese per rispondere alla crescente domanda di prodotti sostenibili da parte dei consumatori finali e dei clienti intermedi di molti settori produttivi.

Tra le finalità delle azioni previste dal Piano quella di promuovere, con la collaborazione dei soggetti interessati, l’adozione di tecnologie e disciplinari di produzione innovativi, in grado di garantire il miglioramento prestazionale dei prodotti e, in particolare, la riduzione degli impatti ambientali che i prodotti hanno durante il loro ciclo di vita.

Il Piano sarà adottato con decreto del ministro dell’Ambiente di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, sentiti i ministri dell’Economia e delle finanze e delle Politiche agricole e forestali, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge.

IMPIANTI FOTOVOLTAICI, NUOVE REGOLE SUL FINE VITA. Un altro emendamento presentato dai relatori prevede nuove regole sul fine vita degli impianti fotovoltaici. Per i pannelli fotovoltaici immessi a consumo successivamente all’entrata in vigore del presente decreto, sia come comparto domestico che professionale, al fine di una corretta gestione del loro fine vita, i sistemi individuali e collettivi, per ciascun nuovo modulo immesso a consumo, adottano un sistema di garanzia finanziaria ed un sistema di geo-localizzazione.

Il sistema di garanzia finanziaria e il sistema di geo-localizzazione dovranno rispondere alle tipologie individuate dal Gse nel Disciplinare Tecnico del dicembre 2012 in attuazione delle Regole applicative per il riconoscimento delle tariffe incentivanti.

Nel Collegato ambientale “vi sono misure interessanti e del tutto inedite”, sottolinea il co-relatore Borghi. “Penso al divieto di fracking che diventa legge per la prima volta, o alla delega al governo per il pagamento dei sistemi ecosistemici e ambientali. Oppure alle logiche incentivanti per la premialità della raccolta differenziata che sostengono i comuni virtuosi e gli consentendo di diminuire le tasse ai cittadini. Oppure, ancora, l’avvio di iniziative sperimentali come il vuoto a perdere negli esercizi pubblici, per diminuire l’uso della plastica, o delle aree “oil free zone” nelle quali incentivare l’autosufficienza energetica senza uso di fonti fossili. Di rilievo anche gli incentivi per gli appalti verdi e per l’utilizzo dei materiali derivanti da riciclo e riuso nelle pubbliche amministrazioni, nonché le misure sulla riorganizzazione delle autorità di bacino e l’avvio della strategia nazionale per le green communities”.

Secondo Borghi si tratta di un provvedimento “organico e adeguato, in grado anche di innescare la nascita di nuove filiere produttive nel campo della sostenibilità e della tutela ambientale, che ora speriamo possa passare rapidamente all’esame dell’Aula anche in forza del positivo clima di collaborazione tra le forze politiche riscontrato in sede di comitato ristretto e di commissione”.

IMBALLAGGI. La commissione ha tra l’altro approvato sette articoli fortemente sostenuti dal Movimento 5 Stelle. Per quanto riguarda gli imballaggi, entro sei mesi il governo dovrà predisporre la sperimentazione per il vuoto a rendere per il vetro (acque minerali e birra) negli esercizi commerciali pubblici.

VALUTAZIONE DI IMPATTO SANITARIA PER I NUOVI IMPIANTI. Per i nuovi impianti viene introdotta la Valutazione di impatto sanitaria, con la previsione anche dell’analisi dell’impatto sulla salute dei cittadini per ogni nuova autorizzazione richiesta. La salute avrà diritto di cittadinanza nella progettazione di ogni nuova opera.

STRETTA SULL’ABUSIVISMO EDILIZIO. Giro di vite sull’abusivismo edilizio: le amministrazioni dovranno pretendere il pagamento delle sanzioni in caso di abusi, e, in caso di inadempienza saranno gli stessi amministratori ad assumersene le responsabilità, anche con decurtazioni degli stipendi.

FRACKING VIETATO SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. Vietato, ufficialmente e per legge, il fracking su tutto il territorio nazionale. L’azienda che dovesse averlo praticato dovrà rendicontare le proprie azioni – ed eventuali conseguenze – al Governo.

NUOVE REGOLE PER I REFLUI OLEARI. I rifiuti oleosi potranno essere sversati nell’impianto fognario solo dopo trattamento e solo se le olive in questione hanno provenienza regionale.

INCENERITORI. Stralciata la norma per cui se un inceneritore non ha più rifiuti poteva riceverne da fuori regione. Stop, quindi, ai viaggi di rifiuti urbani sul territorio italiano.

CASE MOBILI, NECESSARIA L’AUTORIZZAZIONE NEI LUOGHI DI PREGIO E TURISTICI. Nuova stretta, infine, per le case mobili, che spesso diventavano veri e propri villaggi non autorizzati: in luoghi di pregio e turistici avranno bisogno anch’esse di autorizzazione.

“Grazie a un lavoro intenso portato avanti insieme a tutti i gruppi politici e durante il quale il ministro Galletti è stato sempre presente, il Collegato Ambientale esce dalla Commissione Ambiente molto cambiato e rafforzato”, sottolinea Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera.

APPALTI VERDI E RILANCIO DEI PROGRAMMI DI INVESTIMENTO PER LA MANUTENZIONE E LO SVILUPPO DELLE INFRASTRUTTURE IDRICHE. “Dal Collegato – spiega Realacci – è stata eliminata qualsiasi ipotesi di riduzione degli obiettivi di raccolta differenziata e sono state rafforzate invece le misure per il recupero e il riciclo delle materie prime seconde, per la riduzione della quantità di rifiuti prodotti e molte altre disposizioni come quelle in sostegno della mobilità sostenibile. Vengono inoltre introdotti un fondo di investimento per la green economy e agevolazioni sulle tasse sui rifiuti per i comuni virtuosi. Tra i molti temi su cui interviene il Collegato anche gli appalti verdi e il rilancio dei programmi di investimento per la manutenzione e lo sviluppo delle infrastrutture idriche. Tutte norme – conclude Realacci – che possono indirizzare l’economia e la società italiane verso soluzioni in cui l’ambiente e la green economy sono chiavi per lo sviluppo”.

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Municipio XI: La Protezione Civile Arvalia incontra i cittadini del Trullo „Municipio XI: la Protezione Civile Arvalia incontra i cittadini del Trullo“

nasce-la-protezione-civile-arvaliaMunicipio XI: La Protezione Civile Arvalia incontra i cittadini del Trullo

Un incontro tra i cittadini del Trullo e gli uomini della Protezione Civile Arvalia. E’ quanto si è tenuto stamattina nel quartiere dell’XI Municipio. Nell’occasione i volontari hanno fatto conoscere agli abitanti la propria attività di volontariato, con l’occasione gli operatori hanno effettuato un servizio di misurazione della pressione, del battito cardiaco e dell’ossigenazione del sangue.

SOCCORSA UNA DONNA – “Durante la mattinata i volontari sono stati anche allertati – ha poi spiegato Luciano Trauzzola Presidente della Protezione Civile Arvalia – per una signora anziana rovinosamente caduta a terra all’incrocio tra via del Trullo e via Monte delle Capre. Rapido intervento dei volontari AmedeoCristianPaola e Arianna che dopo le prime cure hanno allertato il 118 che ha trasferito in codice giallo la signora al pronto soccorso del San Camillo“.

L’IMPORTANZA DEI VOLONTARI – Un incontro commentato positivamente da Valerio Garipoli che ha poi annunciato: “L‘importanza della loro attività per la sicurezza e le emergenze sul territorio – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza in Municipio XI – è stata presa in considerazione in questi mesi anche dal Presidente del Municipio Maurizio Veloccia e da tutti i Consiglieri di maggioranza ed opposizione tali da concordare la loro istituzionalizzazione a partire da martedi 9 settembre dove in Commissione Politiche Sociali e dell’Integrazione verrà affrontata una risoluzione (protocollo n. 48581 del 19 giugno 2014 ndr) proprio inerente l’attività di coordinamento volontariato Protezione Civile Arvalia“.


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Un incontro tra i cittadini del Trullo e gli uomini della Protezione Civile Arvalia. E’ quanto si è tenuto stamattina nel quartiere dell’XI Municipio. Nell’occasione i volontari hanno fatto conoscere agli abitanti la propria attività di volontariato, con l’occasione gli operatori hanno effettuato un servizio di misurazione della pressione, del battito cardiaco e dell’ossigenazione del sangue.

SOCCORSA UNA DONNA – “Durante la mattinata i volontari sono stati anche allertati – ha poi spiegato Luciano Trauzzola Presidente della Protezione Civile Arvalia – per una signora anziana rovinosamente caduta a terra all’incrocio tra via del Trullo e via Monte delle Capre. Rapido intervento dei volontari AmedeoCristianPaola e Arianna che dopo le prime cure hanno allertato il 118 che ha trasferito in codice giallo la signora al pronto soccorso del San Camillo“.

L’IMPORTANZA DEI VOLONTARI – Un incontro commentato positivamente da Valerio Garipoli che ha poi annunciato: “L‘importanza della loro attività per la sicurezza e le emergenze sul territorio – spiega il capogruppo di Fratelli d’Italia e Presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza in Municipio XI – è stata presa in considerazione in questi mesi anche dal Presidente del Municipio Maurizio Veloccia e da tutti i Consiglieri di maggioranza ed opposizione tali da concordare la loro istituzionalizzazione a partire da martedi 9 settembre dove in Commissione Politiche Sociali e dell’Integrazione verrà affrontata una risoluzione (protocollo n. 48581 del 19 giugno 2014 ndr) proprio inerente l’attività di coordinamento volontariato Protezione Civile Arvalia“.

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