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Perché l’assessore Marinelli vuole sciogliere Biblioteche di Roma?

Lo stanziamento per Biblioteche perde circa 2 milioni di euro

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salviamo biblioteche di roma

Con due decisioni di Giunta una del 30 dicembre e una del 14 gennaio la Giunta di Roma Capitale vorrebbe decretare la fine dell’Istituzione Biblioteche di Roma. Forse non tutti sanno che questo servizio, nato nel 1996 come Istituzione (una sorta di Agenzia del Comune, prevista dalla Riforma delle Autonomie Locali, con autonomia gestionale ed economica) non solo ha sempre avuto il pareggio di bilancio (tra i pochi enti pubblici italiani ad avere questo record) ma ha rilanciato il sistema bibliotecario cittadino,  prima decentrato ai municipi, con performance incredibili che hanno reso d’eccellenza le biblioteche comunali di Roma Capitale.
Per dare un idea di questo diamo i dati relativi a tre indicatori:

  • La crescita nel numero delle sedi da 26 a 41 se conteggiamo due bibliopoint di prossima apertura.

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Dati  del 2014:

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  • L’affluenza di pubblico più 440%

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  • I prestiti annui dei documenti più 353%

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Sorge quindi naturale la domanda sul perchè la Giunta Marino vuole sciogliere Biblioteche di Roma, nel comunicato stampa del 14 gennaio degli Assessori Marinelli e Scozzese, che segue le due decisioni di Giunta (si tenga conto anche dello strano particolare che il CdA di Biblioteche di Roma è stato informato a decisione presa) si parla di economie di scala e di necessità di rilancio, ma di questo nella delibera non c’è cenno di motivazione, si dice nello stesso comunicato che nulla cambierà nè per i cittadini nè per il personale, ma allora perchè questa decisione se nulla cambierà?
Non solo ma in ben due riunioni della Commissione Consiliare Cultura di Roma Capitale non è emerso nessun elemento che desse ragione reale concreta e verificata di tali motivazioni al punto che tutti i Consiglieri di maggioranza e opposizione si sono pronunciati contro questa scelta.
In sostanza si boccia l’autonomia ed il lavoro di questo servizio senza un perchè.
L’Assessore Marinelli, presente nella seconda riunione della Commissione Cultura ha parlato della “necessità di un rilancio, di risparmi, economie ed efficientamenti” che lei si appresterebbe a dimostrare con dati alla mano, ha inoltre affermato della necessità di una più stretta collaborazione con gli altri enti culturali della città.
Ma chi conosce la storia di biblioteche di Roma e del settore più esteso della situazione culturale romana continua a chiedersi a che cosa servirà davvero questa internalizzazione. Tutto ciò che l’Assessore Marinelli ha affermato potrebbe essere fatto ugualmente con l’Istituzione Biblioteche viva e vegeta.
Nello scontro ormai aperto tra l’Assessorato alla Cultura ed il Consiglio di Amministrazione delle Biblioteche (Consiglio di Amministrazione a costo zero per Roma Capitale) la questione è dunque la sopravvivenza di un servizio che perdendo la sua autonomia non potrà mantenere le caratteristiche che lo hanno portato ai risultati odierni.
Intanto il risultato reale di questa decisione fa si che non si discuta di quanto investire sulle Biblioteche, lo stanziamento per ora fissato è di 18 milioni e 800 mila contro una richiesta di 19 milioni e 400 mila e contro una spesa del 2014 di più di 20 milioni di euro, ma sulla forma di gestione.
Ma anche su questo c’è molto da capire, nella legge di stabilità ad esempio le Istituzioni non sono messe in discussione. E nella normativa relativa alle Autonomie Locali ancora in vigore una gestione in forma diretta di tali servizi non è prevista salvo che si tratti di servizi residuali.
Possibile che gli Assessori Marinelli e Scozzese e che gli altri Assessori della Giunta Marino ignorino questi aspetti?
Al momento non è dato sapere come si concluderà questa vicenda ciò che è certo che è un peccato che la questione sia stata posta come un diktat dal quale dovrà uscire un vincitore e un vinto, per questo la domanda ulteriore che vorremmo rivolgere all’Assessore Marinelli è non sarebbe meglio vincere insieme utilizzando Biblioteche di Roma come grimaldello e parte nel rilancio del SISTEMA CULTURA ROMA?

 

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