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Video > Happening Monica Melani – (prima giornata Forum Corviale 2013)

 

Monica Melani leader di Corviale Domani

Monica Melani leader di Corviale Domani

 




Video > Presentazione Forum Corviale 2013

Maurizio Veloccia, presidente del municipio XI

Maurizio Veloccia, presidente del municipio XI




Prima giornata del Forum Corviale 2013

Roma, 21/11/2013

Oggi, alle 16,30 è stato inaugurato nella sala consiliare del Municipio XI Arvalia Portuense il Forum La forza nel segno, firmato Corviale Domani.

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Emanuela Mino, Presidente Consiglio Municipio XI

Ad aprire l’incontro di benvenuto la Presidente del Consiglio del Municipio XI, Emanuela Mino. “Camminare tutti insieme, istituzioni e cittadini, un luogo dove è bello vivere e in cui la corretta qualificazione possa essere da esempio per tutte le periferie d’Italia”, conclude la Presidente, aggiungendo un ringraziamento speciale, e sentito da tutta la platea, a Renato Nicolini, Assessore alla Cultura negli anni 70, che affermava “Corviale è un’opera aperta e da completare”.

Interviene subito dopo la Direttrice Artistica del Mitreo Arte Contemporanea, a Corviale, (foto sotto) nelle vesti, per l’occasione, di rappresentate dell’Associazione Corviale Domani: “Non vogliamo parlare di ciò che è stato, ma di ciò che sarà: la nostra comunità sta crescendo insieme, è tutta fatta di relazioni, che ci stanno migliorando a vicenda. La nostra forza è l’inclusione, è cercare di mettere a sistema tutte le forze e le energie del quadrante”.

Monica Melani intervistata dal TGR

Monica Melani intervistata dal TGR

A parlare di Corviale, come un’oppurtunità e non come un problema della città, è Maurizio Veloccia, Presidente del Municipio XI:

“Sono orgoglioso di ospitare tante intelligenze, tante persone per parlare finalmente di Corviale in termini di potenzialità e di positività. Questo non è un convegno che fantastica, è un convegno del fare, immaginando un futuro possibile. c’è una politica attuativa, avviare, cantierizzare opere e progetti che sono state messe in stand by. Ci sono moltissime idee e progetti elaborate ad uno stadio molto avanzato. Dopo la rigenerazione del quartiere ora bisogna entrare nel palazzone e riqualificarlo. Oggi è il tempo di farlo, ci sono i finanziamenti e c’è la volontà politica concorde delle istituzioni, grazie al partenariato coeso”.

Sono intervenuti anche Luigi Monini, in rappresentanza del presidente del Municipio XII, quartiere confinante al XI, facente parte, non interamente, del Quadrante di Corviale.

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Il partenariato d’intesa sottoscritto da Roma Capitale, con la firma dell’Assessore alle politiche delle periferie Paolo Masini, da l’Università di Roma La Sapienza, con il direttore Rossi, con la Regione Lazio, ATER Roma, con Daniel Modigliani, l’Ente Parco Roma Natura, il Forum del Terzo Settore, il CESV Centro Servizi per il Volontariato e Corviale Domani.

Un tavolo già colmo di persone, di enti e di associazioni, un’intesa gia’ firmata in precedenza dai Municipi XI e XII.

Una sfida per partecipare ai bandi europei 2014 – 2020, la vera opportunità.

La giornata si è conclusa con la performance dell’artista Monica Melani, al Mitreo, nella Sala Grande. Esprimendo tutte le sue più radicate idee è riuscita a far emergere le ricerche di 15 anni di lavoro: un metodo, il Metodo Melajna, che permette al fruitore di avere consapevolezza di sè. Attraverso l’acqua, e i colori, che sono onde elettromagnetiche, la persona può riprodurre su un foglio imbevuto d’acqua le sue emozioni, le sue paure e le sue vibrazioni. Sono stati riprodotti così, 3 ritratti energetici, con la partecipazione e l’ascolto di tutti.

Tavolo di pittura energetica

Tavolo di pittura energetica

Previsti per il 22/11 alle 9 in Sala Consiliare l’apertura dei cantieri, che permetteranno a tutti di partecipare attivamente al grande disegno urbanistico e sociale di Corviale.

Elisa Longo




Montagne in biblioteca: mostra fotografica “Montagne di Luce”

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Il motivo che unisce le fotografie di Gianluca Laurentini è una passione antica.

Fin da piccolo mi sono piaciute le montagne, percorrerle, visitarle e fotografarle, ma con il tempo e con la crescita son riuscito a far diventare una passione, un hobby, un vero e proprio lavoro”, racconta.
Il lavoro che Gianluca porta avanti da anni è portato a compimento in questa esposizione “Montagne di Luce” inaugurata il 25 ottobre e visitabile fino all’ 8 di Novembre, presso la Biblioteca Renato Nicolini (ex Corviale).
Il percorso, nato come libero, si snoda in pannelli tematici raggruppati per elementi naturali: le rocce, l’acqua, la terra, il cielo. Qui, le luci e le ombre fanno da protagoniste, facendo scivolare l’occhio in una sorpresa continua.

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Il fotografo racconta come è stata elaborata la fotografia panoramica del Monte Bianco dove, a differenza di altri grandangoli non perdiamo i dettagli: “La differenza è il programma utilizzato per creare la foto. Utilizzando photostich, un programma meraviglioso, ho unito 42 immagini ognuna fotografata con un obiettivo zoom a 150mm circa, in cui i dettagli non si perdono. E’ certamente necessario un cavalletto e bisogna lasciare il 20-30% di margine di sovrapposizione per poi incollare le diverse parti. E’ divertente: è la stessa teoria del puzzle!”

Ad ogni fotografia, quindi, una collocazione tematica legata in base al contenuto ritratto; ma anche un accostamento di frasi, soprattutto di alpinisti e personaggi legati al tema, come Walter Bonatti, autore di molte libri oltre alpinista e guida alpina.  “Al monte Bianco sono sempre ritornato, anche dopo tanti anni, come si torna ad un padre per dialogare con tutto l’affetto e i ricordi che un figlio cerca nei propri genitori” 

E il visitatore, curioso, sogna con la mente e con l’occhio attraverso un viaggio che filtra innumerevoli luci: dalle albe ai tramonti, ai crepuscoli rossicci alla passione di chi ci mette l’obiettivo.

Mostra: Biblioteca Renato Nicolini
V. M. Mazzacurati  76 – Roma

Elisa Longo




Macerie Ascesa e Caduta – le ruins di Corviale

poster macerie  Non c’è un momento in cui l’arte contemporanea non dia spazio alla convivenza di esigenze artistiche e      soggettività del pubblico. In questo tipo di arte, il concetto traina con forza le ambizioni degli artisti, che  veicolano un messaggio ben preciso, ma, indirettamente, è sempre il concetto stesso, il tema sviluppato  nelle varie opere, a produrre una sensazione personale, ogni volta diversa.

 Ne è una prova la mostra Macerie Ascesa e Caduta inaugurata il 18 ottobre, al Mitreo Arte Contemporanea  in cui invitati alle stesse riflessioni provocate dagli artisti ci si imbatte in una visione prospettica della  realtà. Ci si trova di fronte a immagini che evocano le più diverse sfaccettature, i più controversi  immaginari. Ideato, realizzato ed oggi diretto dall’artista Monica Melani, con lo scopo di rimettere al centro della quotidianità di un territorio periferico e controverso, come quello di Corviale, il ruolo socio-culturale dell’arte e degli artisti, lo spazio è concepito, fin dal suo allestimento, come un luogo-opera in continuo divenire. La mostra si articola in un percorso libero, che parte dal tunnel luminoso della galleria, in cui sono disposti i lavori della fine art per poi disarticolarsi in tutte le altre tecniche sviluppate: l’acquerello, l’installazione fisica, le diapositive, i bassorilievi, la video arte.

 

 

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Abbiamo chiesto a spazioallarte, che ne ha curato la realizzazione, di spiegare chi sia Artificio Lab, coloro che espongono.
“Artificio lab è costituito di due artisti, Cristiano Perricone e Maura Perricone che operano una varietà di linguaggi artistici che spaziano dai bassorilievi in terracotta, alla fotografia, all’acquerello, al design in ferro o in vetro. La diversità di materiali e le tecniche che si susseguono nella mostra “Macerie ascesa e caduta” sono la realizzazione di un lavoro di tre anni.” 

 

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A Cristiano Perricone: “Perchè il tema delle macerie, e perchè qui, a Corviale?”

“L’elemento concettuale, di fondamentale importanza, nell’arte contemporanea consiste nell’osservare, e chiunque lo può fare soggettivamente, dove le macerie – ruins – crollano e quindi dove non c’è più speranza. È proprio per questo che le macerie devono far riflettere su una presa di coscienza, coscienza sullo stato attuale, un focus, se vogliamo, sulla società, che deve portare a far ripartire il processo. Si basa sul concetto del panta rei,un modo per innescare un qualcosa che poco prima non c’era. Le nostre macerie, quelle dell’esposizione, sono macerie “artificiali”, create da noi, non di materiale da recupero, lavorate secondo progetti e basi preparatorie preesistenti.
Perchè qui a Corviale? Perchè da anni il Mitreo si batte per legare alle macerie del palazzone, a quello che tutti considerano un progetto vano, un accumulo di errori, un messaggio positivo.”

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Rigenerare e distruzione diventano così un ossimoro inscindibile, dove il medesimo fluire porta ad una fluidità continua. Il fuitore è chiamato a seguirne il percorso godendo di un’esperienza multisensoriale. Nel video, proiettato nella sala grande del Mitreo, possiamo cogliere il continuo movimento, creato dalla sovrapposizione di immagini, in cui è tutto simultaneo.

La mostra sarà visitabile fino al 27 ottobre.

 

Elisa Longo

 




“MACERIE, ascesa e caduta”: invito all’inaugurazione della Mostra

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Locandina dell’evento

Il Mitreo Arte Contemporanea ospiterà dal 19 al 27 ottobre
la mostra “MACERIE, Ascesa e Caduta” curata da Spazioallarte

Siete invitati oggi alle 18.30 a prender parte al vernissage della mostra
presso il Mitreo Arte Contemporanea in Via Mazzacurati 61 – 63, Roma.

 

 

 

 

 

 

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=acL7YKQ4GKA&feature=share&list=UUFyjgK_h8_9UjHvwhmy0mOA




Costruiamo il cambiamento: incontro in preparazione del Forum di Corviale

Legalità, sviluppo e progettualità. Queste le tre parole chiave del partecipato incontro che si è tenuto mercoledì 16 ottobre nella sala dei convegni del Mitreo Arte Contemporanea, a Corviale. Numerosi gli interventi dei relatori e le domande del pubblico: i cittadini, le istituzioni e le associazioni hanno approfittato di questo evento per partecipare attivamente e sollevare nuovi e interessanti spunti di dibattito.

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Sala Convegni del Mitreo Arte Contemporanea

 A dirigere i lavori Pino Galeota, coordinatore di Corviale Domani, sul palco Daniel Modigliani, commissario dell’Ater; Maurizio Veloccia, presidente del Municipio XI Arvalia Portuense. Si è parlato di posti di lavoro, di inserimento sociale e di smart community, di progetti e di utopie. Sì, perché a volte, e in questo caso Corviale ne è l’emblema, i progetti più fondati nascono proprio da sogni apparentemente irrealizzabili.

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Da sinistra: Daniel Modigliani, Maurizio Veloccia e Pino Galeota, in apertura all’incontro.

Ebbene, la comunità scientifica di Corviale Domani, progetto che propone un piano strategico condiviso in base ai principi della Carta di Lipsia sulle Città Europee Sostenibili, insieme alle istituzioni, alle associazioni, ai privati cittadini ancora crede in questi sogni. E ci ha messo la faccia, le idee, e il cuore.

Sì, perché Corviale, il mostro di cemento, il kilometro che si staglia sulla periferia sud-ovest della capitale, nasce dal sogno dell’architetto Fiorentino di voler creare una struttura autonoma e ed economicamente sviluppata.

Nel 1872 Engels segnalava che, soltanto eliminando l’antitesi tra città e campagna e con l’appropriazione dei mezzi di sussistenza, si sarebbero risolti i problemi delle abitazioni. Ma forse Engels sognava perché era un filosofo, un teorico, un rivoluzionario. Le sue idee, seppur utopistiche, sono andate lontane e mai come ora sono apprezzabili e realizzabili.

Questi, i temi affrontati nel pre-forum: campagne urbanistiche, legalità e rispetto delle esigenze dei cittadini, processi sociali costruiti con la presenza costante di attività culturali, superando le barriere, oltrepassando il proprio recinto e scavalcando l’idea che guardare solo i nostri piedi non basta più.

«Corviale non può essere considerato per parti, è nato come una struttura unitaria che ha una qualità e un senso urbanistico nel rapporto con il territorio circostante. Ha bisogno di una visione unitaria», le parole di Daniel Modigliani. Un progetto nato tre anni fa, come ha ricordato Pino Galeota, pronto per essere proposto alla Biennale di Venezia 2014 e all’Expo 2015 di Milano.

Economia sostenibile, orti urbani, o meglio, tetti giardino, che ricopriranno l’intero “Serpentone”, ma anche sport e cultura. Elementi importanti e rappresentativi di un territorio che unitamente sta richiedendo la svolta.

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Da sinistra: Stefano Panunzi, riquadro in alto, da sinistra Maria Grazia Bellisario, Pino Galeota e Monica Melani. In basso, Alfonso Pascale.

Sono intervenuti Maria Grazia Bellisario, direttore “Architettura e Arte Contemporanea” del Ministero dei Beni Culturali, Stefano Panunzi, professore di ingegneria all’Università degli Studi del Molise, Alfonso Pascale, Paolo Masini Assessore addetto ai lavori pubblici di Roma Capitale. Per ultima, ma non per importanza, Monica Melani, direttrice artistica del Mitreo Arte Contemporanea che ha sottolineato quanto i beni relazionali e le condivisioni dei patrimoni siano base per un approccio qualitativo alla vita.
L’incontro è finito con l’invito, rivolto a tutta la comunità ma anche a Roma, e a chiunque voglia partecipare al Forum “Costruiamo il cambiamento” che si terrà a Corviale dal 21 al 23 Novembre

Durante il convegno una diretta Facebook ha reso condivisibile e fruibile a tutti la partecipazione. Giusto perché noi, nel futuro, nelle reti e nella tecnologia per il progresso dell’individuo ma anche dei territori e delle periferie, ci crediamo.

Elisa Longo

https://www.facebook.com/corviale?fref=ts

https://www.facebook.com/pages/Il-Mitreo-ArteContemporanea/227973020598238?fref=ts

 




Una passeggiata narrante all’ ombra del Serpentone

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Corviale visto da Via Portuense

Avendo partecipato alla passeggiata, ciò che mi ha colpito è la libertà di vivere in maniera soggettiva quest’esperienza e allo stesso tempo poterla condividere con più persone.

Elisa ci racconterà come ha riscoperto il proprio quartiere durante la passeggiata e come ci si può emozionare davanti a un particolare, come un graffito, finora mai visto.

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Lato estremo a sud di Corviale

Ne abbiamo parlato anche con il presidente del Comitato Inquilini Angelo Scamponi che ha il suo ufficio nel piano terra del terzo lotto. Il comitato è stato attivo fin da subito, fin dai primi insediamenti negli appartamenti e da sempre si è contraddistinto per la forza con cui ha combattuto la lotta per ottenere i servizi primari per lo stabile: dalla linea di autobus che percorrono tutta la via, agli ascensori che funzionino fino al nono piano. Negli androni dei ballatoi moltissimi giovani si radunano, parlano, nascondono i loro segreti e le loro storie, tanto da sembrare infastiditi dalla nostra intromissione. Ma se a qualcuno di loro si chiede “Tu dove abiti?” risponderanno con tono deciso “Abito a Corviale”.

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Caselle di posta di un intero lotto

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la Cavea di Corviale

Introduzione di Ivan Selloni

Racconto  e  fotografie di Elisa Longo




La buona nuova… stagione di Corviale: il Mitreo Arte Comporanea

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Performance: Danza Contemporanea del Laboratorio Danzando, davanti ai pannelli espositivi della mostra di pittura.

 

Quando cominciano a cadere le prime foglie dagli alberi, i bambini tornano a scuola e il traffico per strada si moltiplica, capiamo che è tornato settembre, e con settembre, l’autunno. Una sfida, che torna, con le nuove attività da svolgere, nuovi impegni, tutto che ricomincia, a volte, un po’ a fatica, dopo la lunga pausa estiva. Ci sentiamo in parte pronti per affrontare la nuova stagione, in parte siamo già stanchi.

Ma tutto questo, chi vive il Mitreo Arte Contemporanea, a Corviale, non lo sente.
E’ già pronto alle sfide e ai sacrifici, alle alzatacce la mattina e agli impegni da prendere. E mercoledì, alla presentazione dell’anno accademico se ne sono accorti proprio tutti.

Ad aspettare il quartiere, con il solito calore contrassegnato “Mitreo”, c’era il finissage dei lavori conclusivi del corso di pittura e disegno dell’anno accademico conclusosi.
E, ad aprire le danze, nel senso più letterale del termine, ci hanno pensato le allieve di Venanzia Mendozzi, del Laboratorio Danzando, la scuola di danza del centro culturale.

Tra i vari buffet offerti, le ballerine itineranti e i quadri dell’esposizione, nella sala grande, si è potuto avere le informazioni di tutti i corsi, rinnovati o inseriti nelle programmazioni settimanali, siti all’interno della struttura.
Non mancherà l’appuntamento con il Knit Cafè, il laboratorio di taglio e cucito, i laboratori di teatro e di pittura, le danze folcloristiche e il tango argentino. E la programmazione di eventi per tutto l’anno è già ricca di sorprese e di incontri interessanti.

Ho intervistato, devo ammettere, incuriosita, gli insegnanti dei due nuovi corsi, che partiranno ad ottobre.

A Galia Andreeva, insegnante del corso di Kundalini Yoga:

Cosa si può svelare di questa disciplina? ”

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Galia Andreeva presenta il suo corso di Kundalini Yoga

 

Secondo gli insegnamenti di Yogi Bhajan, un maestro della disciplina contemporaneo, morto qualche anno fa, Kundalini Yoga è uno yoga completo perché nell’arco di una sola lezione utilizziamo tutto: dagli esercizi fisici, statici e dinamici, ai principi di respirazione, impariamo a rilassarci in pochissimo tempo, facciamo pratica di allungamento muscolare. Ma non può mancare la meditazione, usiamo il mantra, e quindi cantiamo anche! È una disciplina molto ricca dalla quale si ricavano benefici psico fisici, già dopo due mesi. Ogni lezione dura circa un’ora e mezza e ognuna è diversa dall’altra. Non c’è quindi pericolo di annoiarsi ! È adatta ad ogni tipo di età, sia per chi ha problemi fisici sia a giovani dall’età adolescenziale e dalla pubertà.”

 

Una “old entry” – come lo ha definito Michele Garofalo – è il corso di Orologeria ad Arte, un corso intenso ed impegnativo per conoscere e riscoprire un mestiere antico e nobile. Dietro ci sono le basi di matematica, di fisica, ma soprattutto la manualità, quella pratica che, ai giorni d’oggi, sembra aver perso il giusto peso. Questo corso, iniziato con un livello base ed uno intermedio, nel 2009, è stato rimesso in discussione e sarà attivo dal 23 ottobre con orari serali, comodi per (quasi!) tutte le categorie di partecipanti.

Perché un corso qui, al Mitreo Arte Contemporanea, perché a Corviale?”

Perché io abito qui da trentanni, a Corviale, e qui c’è una situazione particolare. Delicatissima. Si era richiesto prima al Ministero della Pubblica Istruzione, poi al Comune di Roma, l’idea di creare un centro di formazione permanente. Ovviamente non è stata accettata. Lo stato non si è più interessato della formazione, ma soprattutto di questa formazione. Ha preferito lasciar aprire una partita IVA pagando un piccolo contributo – di una decina di euro – lasciando mettersi in proprio e diventando, solo con un bollo, maestro orologiaio. E’ evidente che non è così, e i tanti problemi che si verificano ai nostri orologi son causati da questo. Nonostante l’Italia sia stato il paese che per prima costruiva casse di orologi per tutto il mondo.”

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Corso di Orologeria ad Arte: macchinario per visualizzare le imprecisioni orarie degli orologi.

E ancora: “A chi è rivolto, mi chiedi ? A chiunque: agli amatori, ai pensionati, agli esperti per i corsi di aggiornamento, per chi ha bisogno di una formazione tecnica dopo la terza media, o dopo il liceo o per chi possiede una formazione di tecnico ingegnere. Un appunto ed un consiglio? Le donne sono le migliori!!”

 

 

La direttrice artistica, Monica Melani, nel suo discorso di benvenuto a tutti coloro, che calorosi, seguono le evoluzioni del Mitreo e accompagnano il suo staff nel percorso creativo, racconta: “Noi abbiamo voglia di creare cose insieme e divertirci. Io sono fedele ad una visione del mondo diverso, che, attraverso l’arte, l’espressione e la creatività, ci permetta di cambiarlo. È finito il momento per delegare altri: ognuno deve fare il proprio passo. Ognuno cambia un po’ di mondo, con la propria vita. Ed è molto più semplice di quanto sembri. Io sono al servizio di questa idea, ma evidentemente non sono sola, e lo dimostrano gli insegnanti, che oggi sono qui a presentare i loro corsi, lo dimostrate il pubblico, che sempre ci è vicino. Le relazioni sono, secondo il mio modesto parere, le basi di questo cambiamento. Se stiamo bene con gli altri, è più semplice cambiare. Questo centro serve a questo: incontriamoci, parliamo, discutiamone.”

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La Direttrice Artistica del Mitreo Arte Contemporanea dal : Monica Melani

 

E lancia un appello: “Quest anno la rassegna di eventi è ampia e vastissima. Portate i vostri figli, le vostre fidanzate, i vostri mariti qui, facciamo cultura insieme. Creiamo sinergie! Fate vivere questo posto!!”

 

 

 

Una nuova stagione, quindi, per il Mitreo Arte Contemporanea.

Un nuovo inizio, ci si augura, per tutto il quadrante Corviale.

 

 

 

Elisa Longo

 




Dai piccoli gesti alla parola, quando una storia diventa un film: Anna dei miracoli

Regia: Arturh Penn  Soggetto: William Gibson  Cast:  Anne Bancroft (Annie Sullivan), Patty Duke (Helen Keller), Victor Jory (Capitano Arthur Keller), Inga Swenson (Kate Keller) Titolo originale: The Miracle Worker 1962

Oltre ad essere un capolavoro e un film di alto spessore morale, Anna dei miracoli  è una storia che va oltre le aspettative. Scompiglia le regole della cinematografia parlando con toni limpidi dell’infanzia di una bambina sordo-cieca dalla nascita, di nome Hellen. Cresce, all’insegna dei capricci e della disobbedienza, pasciuta da una famiglia che la vizia e la tratta come una bambina malata. Infatti, l’idea di volerla trasferire in un manicomio sfiora la mente dei genitori. Viene chiamata un’educatrice, tale Annie Sullivan, interpretata magnificamente da Anne Bancroft, la futura Miss. Robinson de “Il Laureato”, che da Boston si trasferisce a casa Keller.

AnnaDeiMiracoliAnche la sua infanzia  è segnata da dolori e sofferenze ma proprio questo ha forgiato il suo carattere e le ha permesso di passare dalla condizione di allieva a quella di insegnante. Ed è con la forza e la determinazione acquisita con gli anni che Annie dedica corpo e anima nell’insegnare a Hellen qualcosa del mondo che la circonda. Ma la bambina, pur dimostrando furbizia ed un’intelligenza superiore, non vuole obbedire. Famosa e di particolare impatto emotivo è la scena del cibo, in cui l’educatrice le impone, dopo aver messo sotto sopra la sala da pranzo e aver ricevuto un paio di schiaffi, di mangiare seduta, con il tovagliolo aperto al collo e il cucchiaio. Ma la forza e, a volte, la violenza con cui viene trattata Hellen indispone i genitori che tentano di licenziare la governante. Ma le aspirazioni della giovane insegnante sono più alte: la parola. La parola come comprensione e non solo come segno e gioco delle dita, ma come unico mezzo possibile per capire cosa lega un oggetto al suo nome. e poter interagire con la società. La pellicola, in un nitidissimo bianco e nero, uscì nel 1962 e fu un grande successo. I piccoli gesti che giorno dopo giorno si susseguono e le parole insegnate e comprese e i modi, ogni giorno più mansueti, sono la prova che il metodo di Annie non è sbagliato.
La metacomunicazione con cui Hellen si esprime emana il grande senso pedagogico ed evolutivo di un personaggio così ben caratterizzato. Lo stesso vale per Annie per cui un solo gioco con le dita possa divenire un modo di “vedere”, una parabola per arrivare alla comunicazione. Inoltre, è  evidente che si tratta di una pellicola di cinquanta anni fa, in cui un caso del genere è amplificato esageratamente: da una parte i movimenti della  bambina, irreali, dall’altra l’utilizzo di metodi che, ai giorni d’oggi, non sarebbero accettabili. Una Mary Poppins degli ipovedenti, di una mimica sconvolgente, è il cuore pulsante di un film che non racconta solo una biografia ma è una biografia che diventa un film: nonostante la trama sia centrata semplicemente nelle figure di Annie e Hellen e che la trama non sia ricca di colpi di scena o di particolari scenari,  essa scorre, inesorabile, verso un finale romanticissimo.

Una storia retrò e antiquata per i nostri tempi, ma che, nonostante l’età avanzata, colpisce ancora grandi e piccoli.

Elisa Longo

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=AohgBO3Ztho