Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Storia Uniat Regionale

La Costituzione dell' UNIAT Nazionale, risale al 10 ottobre 1984. In questa data si decide lo scioglimento della UIL - Inquilini e la costituzione della nuova struttura che sarà formata da iscritti per scelta volontaria; la struttura è articolata su tre livelli (Nazionale, Regionale, Provinciale) e gli organi di rappresentanza devono

image_pdfimage_print

La Costituzione dell’ UNIAT Nazionale, risale al 10 ottobre 1984.

In questa data si decide lo scioglimento della UIL – Inquilini e la costituzione della nuova struttura che sarà formata da iscritti per scelta volontaria; la struttura è articolata su tre livelli (Nazionale, Regionale, Provinciale) e gli organi di rappresentanza devono essere eletti nelle rispettive sedi congressuali.

Dal 1987 l’Uniat del Lazio si insedia sul territorio con una crescita lenta ma continua in tutta la regione.

L’introduzione del “patto in deroga”, l’esiguità del patrimonio in affitto che contrasta con una richiesta sempre maggiore di case con canoni sopportabili, provoca su gran parte del Lazio un’emergenza abitativa senza fine, che spinge l’Uniat ad orientarsi principalmente verso la difesa dell’inquilino.

Fino al 1998 la nostra struttura svolge prevalentemente un’attività di servizio, fornendo assistenza negli sfratti, nei rapporti con gli Istituti che gestiscono l’Edilizia economica e popolare, nella firma dei contratti di affitto detti “patti in deroga”, etc.

Dal 1998 comincia a delinearsi un’attività politica continuativa, per cui Uniat partecipa alle trattative per raggiungere accordi con le grandi proprietà che nel Lazio permettono di mantenere canoni compatibili ai redditi di centinaia di migliaia di famiglie e si avviano le prime trattative con Comune e Regione per contrastare l’emergenza abitativa, definire i canoni.

Nello stesso periodo due avvenimenti modificano l’attività della nostra struttura: la decisione di vendere tutto il patrimonio abitativo degli Enti Pubblici ed in special modo l’entrata in vigore della nuova legge sugli affitti, la 431/98, che affida l’onere della contrattazione alle associazioni degli inquilini e alle associazioni della proprietà, cambiano profondamente la legislazione sulla casa, potenziando fortemente il nostro ruolo politico.

Da questo momento (1998) Uniat Lazio si caratterizza per una presenza politica sempre più forte che la porta ad ottenere lusinghieri successi organizzativi: è firmataria di tutti gli accordi regionali e locali, fa parte del CER regionale, è al tavolo regionale istituzionale, è presente nei comitati delle Ater (le nuove aziende dell’Edilizia residenziale Pubblica), firma gli accordi con tutte le proprietà pubbliche e private, sia per i rinnovi contrattuali che per le dismissioni dei patrimoni immobiliari.

Per quanto riguarda le vendite che avvengono in tutta la regione, nel partecipare alle trattative insieme alle altre associazioni, pretende ed ottiene accordi con forti tutele per le famiglie che non possono comprare, tutele che la legislazione non aveva previsto

Una vittoria del sindacato che ha surrogato deficienze istituzionali nelle tutele delle famigli a basso reddito.

Sotto il profilo strettamente politico, ormai da molti anni siamo estremamente critici nei confronti della politica abitativa attuata nel Lazio ed a Roma

Infatti l’operato istituzionale è caratterizzato da una complessiva inerzia di fronte all’illegalità diffusa che ha sostanzialmente esautorato comune e regione dalla gestione del patrimonio pubblico più grande d’Italia.

Occupazioni dissennate e accettate, sanatorie ripetute, milioni e milioni regalati a residences vergognosi ci vedono fortemente contrari alla classe politica ed amministrativa che da alcuni lustri ha imboccato questa strada.

Per questo dal 2008 Uniat è fortemente impegnata perché la politica abitativa del Lazio recuperi credibilità e legalità, che le istituzioni hanno progressivamente eroso, lasciando alla prepotenza ed alla violenza la gestione del mercato dell’affitto.

Due importanti convegni, nel corso del 2008, a sostegno di chi ha diritto alla casa e rimane senza nessuna risposta istituzionale hanno portato la nostra struttura al centro del dibattito, senza peraltro modificare la politica regionale e comunale.

Poiché giudichiamo i risultati raggiunti molto deludenti, e ci apprestiamo ad altre iniziative per difendere i diritti dei cittadini che hanno diritto alla casa.


Articolo Originale

RelatedPost

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *