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Un sistema di piazze per rompere la «corazza» di Corviale

Il progetto vincente del concorso promosso dall’Ater.
Il progetto coordinato da Laura Peretti si è aggiudicato il concorso internazionale di progettazione con 45 proposte in gara. Secondo classificato Abdr, terzo Jaha Samuli Miettinen.
Il progetto coordinato dall’architetto Laura Peretti si è aggiudicato il concorso internazionale promosso dall’Ater di Roma per Rigenerare Corviale. Il progetto vincitore propone una grande piazza e collegamenti per rendere permeabile la lunga stecca del complesso di edilizia popolare. Secondo la giuria, l’architetto Peretti è quello che «meglio affronta i temi richiesti dal concorso perché esprime la capacità di controllare alle varie scale la sua complessità, a livello paesaggistico, urbano, della circolazione interna all’edificio e dello spazio pubblico». Il progetto di Peretti, si legge ancora nella motivazione della giuria, «parte dal considerare Corviale come una struttura urbana piuttosto che un edificio. Per questo elabora con molta attenzione gli elementi di piccola scala».
Secondo Paola Rossi, dell’Ordine degli architetti di Roma, il progetto «interrompendo la linearità seriale dell’edificio, ricostruisce un pezzo di città con un sistema chiaro di relazioni degli spazi pubblici e della circolazione».

Il team di progettisti
Il progetto premiato è stato coordinato da Laura Peretti e vede la partecipazione anche degli architetti Giuseppe Di Costanzo, Giulia Fortunato, Erik Ingvert, Andrea Amelio, Silvia Milesi e Leonardo Ricci. I consulenti sono l’artista Mimmo Paladino, gli ingegneri Paola Caputo e Andrea Cinuzzi, gli architetti Carlotta de Bevilacqua, Mara Filippi e Nicola Fiorillo e il dottor Irene Ranaldi.

Gli altri cinque progetti selezionati dalla giuria
Al secondo e al terzo posto della classifica si trovano i progetti, rispettivamente, dello studio romano Abdr e dell’architetto Juha Samuli Miettinen. La giuria ha inoltre assegnato tre menzioni ai progetti meritevoli: coordinati dagli architetti Filippo Lambertucci, Emiliano Aurigemma e Francesco Careri.

Selezione tra 45 progetti in concorso
I concorrenti che hanno presentato una proposta entro il termine del 18 novembre scorso sono stati 45, provenienti da vari paesi. L’obiettivo del concorso internazionale di progettazione “Rigenerare Corviale – Look beyond the present ” è di ripensare gli spazi comuni al piede del maxi-complesso di edilizia popolare alla periferia sud-ovest della Capitale. Il concorso è stato bandito dall’Azienda per l’edilizia territoriale di Roma lo scorso 27 luglio.
Si tratta del secondo concorso lanciato per migliorare il mega complesso di Corviale , che segue quello bandito nel 2009, sempre dall’Ater di Roma, per riqualificare un piano occupato abusivamente all’interno del maxi complesso.

Gli architetti in giuria
L’Ater ha chiamato in giuria il progettista di Palazzo Italia, Michele Molè, dello studio Nemesi, Julia Bolles, architetto dello studio tedesco Bolles + Wilson, e Bart Aptroot, dello studio olandese One Architecture. Come membri supplenti sono stati coinvolti anche i progettisti Floriana Marotta (architetto palermitano socio di Mab Arquitectura) e Marc Jay, di We Architecture.

Sacchi (Architetti di Roma): concorsi sempre per riqualificare le aree urbane decentrate
«Sono fermamente convinto che la pratica del concorso, da attuare nella massima trasparenza e serietà e nel rispetto dei tempi previsti, sia la via migliore da applicare anche in altri contesti – commenta Livio Sacchi, presidente degli architetti Roma e provincia -.
A Roma esistono moltissimi edifici e strutture che necessitano di interventi urgenti, specialmente nelle aree urbane periferiche e meno fortunate, e sarebbe il caso di bandire nuovi concorsi per la loro rigenerazione. Le aree urbane più degradate sono purtroppo molto spesso luogo di emarginazione e disagio sociale che possono contribuire a generare episodi di insofferenza. Nostro obiettivo è quello di contribuire alla trasformazione delle cosiddette periferie in aree urbane decentrate, che abbiano la stessa dignità della aree centrali della città».
«Al mondo dell’architettura è stato chiesto di trasformare il Corviale da “città fortificata” a complesso permeabile e accogliente riversando al suo interno funzioni nuove, tutte le attività piccole e grandi che possono rendere il luogo vitale giorno e notte, per regalare finalmente al complesso quella qualità di vita cui tutti hanno diritto – ha spiegato Paola Rossi, coordinatrice dell’area concorsi dell’Ordine degli architetti di Roma -. Con questo concorso il progetto di recupero e riqualificazione di Corviale diventa la prima sperimentazione, e senza dubbio la più significativa e complessa, di rigenerazione urbana delle periferie romane.

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