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Un disastro di ragazza (Trainwreck)

di Judd Apatow. Con Amy SchumerBill HaderBrie LarsonColin QuinnJohn Cena

Gordon (Quinn) che sta per divorziare per i suoi continui tradimenti spiega alle sue due figlie Amy (Devine Fabry) di 9 anni e Kim (Carla Oudin) di 5 che la monogamia è innaturale. 23 anni dopo Amy (Schumer) ha fatto tesoro della lezione e va a letto con tanti uomini diversi, badando a non dormire mai con loro; uno dei pochi con i quali si incontra spesso è Steven (Cena) un body-builder tontissimo, devoto e ben dotato. Lei lavora in una rivista per uomini e la sua dispotica direttrice, Dianna (Tilda Swinton) la spedisce a fare un’intervista al famoso medico sportivo Aaron (Hader); dalle prime domande lui capisce che lei non sa niente di sport e la invita a cena. Finiscono a letto e lei, pur riluttante, rimane a dormire da lui. Il giorno dopo l’amica e collega Nikki (Vanessa Bayer), preoccupatissima, si offre di denunciarlo (un uomo che vuole una relazione deve essere un pericoloso maniaco!). La storia invece va avanti e Amy lo presenta alla sorella Kim (Brie Larson), che vive con il marito Tom (Mike Birbiglia) e con il figlio di lui Allister (Evan Brinkman) e aspetta un bambino. Lo porta anche dal padre che è in una casa di cura affetto da sclerosi multipla ed ha un caratteraccio; Amy , però, lo ama a differenza della sorella che non lo ha mai perdonato. Di lì a poco Gordon muore e al funerale le due sorelle litigano furiosamente. Una sera Aaron va a ricevere un prestigioso premio per il suo impegno clinico e sociale (è membro di Medici senza Frontiere) ma mentre si appresta a fare il suo discorso di ringraziamento, Amy riceve una telefonata brusca di Dianna e si allontana dalla sala. Lui si offende e ne nasce una litigata ma Aaron l’indomani deve operare al ginocchio il campione Amar’e Stoudemire (lui stesso) e cerca di spiegarle che deve dormire ma lei non di dà per intesa; l’operazione dovrò essere rinviata e loro si lasciano. Amy riprende la vita di sempre: lavoro, alcool e sesso ma una sera, ubriaca fradicia, va letto con il suo stagista Donald (Ezra Miller) e, quando lui le chiede istericamente di picchiarlo gli molla un cazzotto, facendo intervenire la madre (Victoria Dicce) che, indignata le dice che il ragazzo ha solo 16 anni. Lo scandalo le costa il posto di lavoro ma le fa ritrovare la sorella e le dà il coraggio, mischiandosi ad un gruppo di cheerleaders, di dichiarare il proprio amore ad Aaron.

La comicità al femminile legata al sesso non è certo una novità: sin dai tempi di Aristofane faceva ridere il personaggio della brutta vogliosa di maschi, in fondo, da noi la Valeri e la Littizzetto si sono, in parte appoggiate su questa tradizione. Negli Stati Uniti stano da qualche tempo avendo molto successo delle commedianti – Melissa McCarthy, Sarah Siverman, Amy Schumer – che inanellano gag con battute sessuali molto esplicite e liberatorie. Delle tre la McCarthy è diventata una diva dello schermo, la Silverman si alterna in vari generi e la Schumer, dopo il grande successo del suo show televisivo Inside Amy si è scritta, intrepretandolo e producendolo, questo primo film, attingendo parecchio dalla propria biografia (suo padre, ad es., era morto di sclerosi). Lo dirige il raffinato Apatow, cantore della middle-class, middle-age americana (40 anni, vergine, Questi sono i 40) e il risultato è molto a metà strada: un po’ trasgressivo ma non troppo, un po’ commedia sofisticata ma non troppo: come se vedessimo un classico film di Doris Day nel quale lei ogni tanto dicesse “cazzo”. Vari camei di attori e sportivi (Amar’e Stoudemire, LeBron James, Matthew Broderick), tutti ospiti presi in giro nel suo show, ammiccano ai suoi fan ma la Swinton strafica e crudele ed il Cena nudissimo e narciso sono imperdibili. In America ha raccolto 108 milioni di $.Non è poco.