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Turner ( Mr. Turner)

di Mike Leigh. Con Timothy SpallDorothy AtkinsonMarion BaileyPaul JessonLesley Manville Gran Bretagna 2014

Siamo alla fine del ‘700 e Joseph M. William Turner (Spall) è di ritorno da un viaggio nei Paesi Bassi. A casa lo aspettano Hannah (Atkinson), una cugina povera della ex-moglie in funzione di fantesca tutto (ma proprio tutto) fare, ed il padre William (Jesson), anche lui molto accudente. Di lì a poco arriva in visita polemica l’ex-moglie Sarah (Ruth Sheen), con le figlie Evelina (Sandy Foster) e Georgiana (Amy Dawson) a lagnarsi dell’indifferenza del pittore, completamente assente fisicamente e finanziariamente; lui, infastidito, le congeda per riprendere il proprio lavoro. Eccolo, qualche tempo dopo, nella tenuta del suo mecenate lord Egremont (Patrick Godfrey), dove subisce la discreta corte di miss Coggins (Karina Fernandez), che lo accompagna al piano mentre lui canta con partecipazione Il lamento di Didone di Purcell, illudendola di provare un qualche sentimento per lei; qui incontra anche lo sfortunato pittore Haydon (Martin Savage), che gli dà una stoccata da 50 sterline. Attratto pittoricamente dalle marine, si reca a Margate (il paese di mare nel quale, ragazzo, aveva cominciato a disegnare) e, dando un nome falso per non avere noie, affitta una stanza da mrs. Sophia Booth (Bailey), che vive con il marito (Karl Johnson), ex-maestro d’ascia sulle navi negriere (dai suoi racconti tremendi Turner trarrà uno dei suoi quadri più famosi). I viaggi a Margate si fanno via via più frequenti, finché non nascerà una relazione con la Boooth, rimasta vedova. In una sosta a Londra conosce la famosa scienziata Mary Sommerville (Manville), che è affascinata dalla potenza dei colori e il padre le spiega come avesse dedicato tutto il ricavato della sua professione di barbiere affermato per aiutare il figlio nell’apprendimento della pittura, per la quale sin da piccolo si era mostrato dotatissimo. Lo vediamo poi alla Royal Academy of Arts (nella quale era stato ammesso quindicenne) fornire preziosi e sarcastici consigli ai suoi colleghi. La sua fama convince il giovane ed emergente critico John Ruskin (Joshua McGuire) a comprare un suo quadro (quello della nave negriera) ma, poco dopo, Turner, invitato a casa sua con altri artisti non resiste alla tentazione di rintuzzarne le snobistiche affermazioni. Un giorno, in navigazione per Margate, viene sorpreso da una tempesta e si fa legare sull’alto pennone per poter vedere la furia degli elementi nel modo migliore per poi riprodurli. Ne segue una bronchite ed il dottor Price (David Horovitch), visitandolo, gli diagnostica una disfunzione cardiaca. Mrs. Booth vende la casa sul mare e con il ricavato acquista una villetta nei sobborghi di Londra, dove lui va sempre più spesso. La regina Vittoria (Sinhead Matthews),in visita alla Academy, bolla, da ignorante, i suoi quadri come ignobili e, improvvisamente, si trova ignorato da molti di quelli che lo ammiravano, compresa la Sommerville. Muore la figlia Georgiana e lui non sa far altro che porgere indifferenti condoglianze alla ex-moglie. Di lì a poco muore anche il padre, che gli chiede perdono per aver fatto internare anni prima sua madre divenuta pazza. Hannah, che lo ha sempre amato nonostante i suoi maltrattamenti, distrutta dall’impetigine, scopre la sua nuova vita ma non al coraggio di dirgli niente. Il ricchissimo Joseph Gillott (Peter Wight) gli offre l’enorme somma di 100.000 sterline per tutti suoi quadri ma Turner rifiuta: lascerà le sue opere ad una fondazione pubblica perché tutti la possano ammirare. Morirà di lì a poco.

Turner era in concorso a Cannes e Spall ha, più che meritatamente, vinto come miglior attore ma tutto il cast a partire dalla mite e dolente Hannah di Dorothy Atkinon, è super; né va dimenticata la fotografia di Dick Pope che riesce a riprendere colori ed immagini naturali, rendendoceli come quadri turneriani. Detto questo – e speso un ammirato omaggio su come ci viene porta la grandezza e le miserie dell’artista e dell’uomo Turner – non si può non notare come il vero talento di Mike Leigh sia soprattutto in film quotidiani e dolenti quali Il segreto di Vera Drake e Another year, mentre nei grandi affreschi storici (questo e, qualche anno fa Topsy-Turvy sugli operettisti Gilbert e Sullivan) si rivela un grande maestro della messa in scena, con meno guizzi di partecipazione (ma quando ci sono – vedi la scena con la giovane prostituta – lasciano senza respiro).