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Dall’impegno sociale all’ironia, i rifiuti vanno in scena a Torre Maura con ArteKreativa

Dall’impegno sociale all’ironia, i rifiuti vanno in scena a Torre Maura con ArteKreativa
ArteKreativa è un duo teatrale composto da Marco e Serena. I loro spettacoli, impegnati e ironici al tempo stesso, raccontano anche di rifiuti e periferie
Serena Damiani e Marco Tullio Dentale sono una coppia nella vita e sulle scene. Un duo consolidato da 25 anni che unisce il teatro impegnato all’ironia sotto il nome di “ArteKreativa” e nel pomeriggio di sabato 29 ottobre hanno messo in scena proprio nella sede del comitato di quartiere Torre Maura uno spettacolo dal titolo “Rifiuti”.

Serena e Marco vivono a Torre Maura, uno dei quartieri della periferia est della capitale, nel Municipio Roma VI delle Torri. E proprio qui hanno voluto omaggiare i residenti offrendo loro uno spettacolo affrontando il tema dei rifiuti attraverso la narrazione di storie, racconti anche con un “tappeto sonoro” perché Marco è anche un percussionista.

E’ proprio Serena a raccontare la filosofia del loro teatro che pur affrontando tematiche attuali e serie non manca di ironia dando un connotato brillante alle messe in scena. “Abbiamo parlato di rifiuti – spiega Serena – di educazione ambientale a cui teniamo in modo particolare ma anche di periferie”. Una sorta di dicotomia che si snocciola tra i vari aspetti del vivere quotidiano a cui il duo pone particolare rilievo.

“Spesso anche le persone diventano rifiuti all’interno di una società quando entrano in contatto con il consumismo – puntualizza – siamo consumatori ma siamo anche merce che quando che poi inevitabilmente diventa rifiuto”. E qui entrano in gioco anche le periferie: “Ognuno di noi è centro e periferia e nonostante in periferia vengano abbandonati principalmente i rifiuti è lì che si trovano anche i nostri sogni”.

L’attrice sottolinea infine un aspetto importante: “Affrontiamo sì tematiche impegnate ma lo facciamo con ironia”.

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Ecobaratto, cibo a km 0 in cambio di rifiuti

Il “modello” di Piazza Armerina.
All’Ecostazione si lasciano rifiuti da riciclare e si guadagnano punti per cibo e altri genere di prima necessità – tutti prodotti a filiera corta – da destinare anche a fini solidali. Inaugurata lo scorso 6 giugno ha raccolto già 40 tonnellate di materiale. E altri comuni studiano il progetto.
Nell’Ecostazione si lasciano rifiuti da riciclare e si guadagnano punti per cibo e altri genere di prima necessità, tutti prodotti a filiera corta. E’ il “modello” adottato da Piazza Armerina (En), città d’arte nel cuore dell’isola, famosa per la Villa Romana del Casale e i suoi preziosi mosaici, patrimonio dell’Unesco. Il progetto “Piazza verso rifiuti zero”, promosso da Legambiente e sostenuto dalla Fondazione con il Sud, ha come partner l’amministrazione comunale, che già gestisce il servizio di raccolta porta a porta. L’ecostazione – che è parte di un quadro più ampio di azioni formative e informative – è stata inaugurata lo scorso 6 giugno e ha raccolto già 40 tonnellate di rifiuti da riciclare. E’ inserita nel sistema cittadino di raccolta della differenziata, che garantisce il ritiro dei materiali lasciati dai cittadini.
bottiglie di plastica, rifiuti

Funziona così: nel centro di raccolta si possono conferire materiali riciclabili di ogni tipo, dalla carta al vetro, dall’acciaio alla plastica. Il materiale viene pesato e viene assegnato un punteggio a seconda del tipo, che viene poi convertito in punti. I soggetti iscritti al servizio possono barattare i punti in pasta, marmellate, pesce, sottoli, miele e altri generi alimentari e non. Tutti prodotti a chilometro zero, da ritirare presso le aziende. In questo modo, altre a dare nuova vita ai rifiuti, si sostiene anche l’economia di piccola scala, i produttori del territorio. I punti sono caricati su una tessera, personale o a nome di associazioni e cooperative; i cittadini quindi possono scegliere anche di devolvere i propri punti per finalità sociali.

“Il progetto dell’ecostazione – sottolinea la presidente di Legambiente di Piazza Armerina, Paola Di Vita – è la più visibile delle iniziative previste da progetto, perché si tratta di un luogo fisico”. Il comune ha concesso locali all’associazione, in comodato gratuito per il tempo del progetto, e Legambiente li ha arredati con materiale di recupero, realizzando gli impianti all’insegna del risparmio energetico. Un investimento sulla struttura oltre il finanziamento che copre solo il 70% dei costi, spiega Di Vita.

Il programma è partito lo scorso gennaio e ha una sua pagina facebook, attraverso cui l’associazione mette in rete informazioni, spiega come differenziare e si confronta con gli utenti. Prevede iniziative altre, sempre all’insegna del rispetto della natura, come educazione ambientale, concorsi nelle scuole, seminari sugli stili di vita ecosostenibili. Tra queste “Scart’ in piazza” durante il quale giovani artisti creano opere d’arte a partire dai rifiuti. “Ci contattano molti amici dai comuni vicini per avere informazioni sull’ecostazione – si legge sulla pagina Facebook – la cosa ci inorgoglisce un po’. Uno degli obiettivi del progetto è infatti la diffusione delle buone pratiche”.
Insomma l’ecobaratto convince e funziona. “Siamo stati contattati da altri comuni che stanno studiando il modello. – spiega Di Vita – Abbiamo avuto molti dubbi se far partire il progetto, perché il comune era riuscito ad avviare la raccolta porta a porta e ci siamo detti che senso ha? Ma la risposta è alta”. Così a soli pochi mesi dall’apertura i volontari si impegnano a garantire il servizio 6 giorni su 6, tre volontari a tempo pieno. Sono circa 100 i soci e non tutti sono interessati ai punti, quanto alla possibilità di avere un luogo e informazioni per smaltire correttamente i rifiuti. Anche così cresce la sensibilità nei confronti dell’ambiente.

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Energia dagli scarti industriali

Dall’Uk il prototipo di un sistema compatto e trasportabile che, grazie alla pirolisi, ricava bioenergia da materiali finora inutilizzati.
Un sistema in grado di ricavare energia pulita da un’ampia gamma di materiali di scarto. E che lo fa in loco, perchè è compatto e trasportabile. Il prototipo, sviluppato dall’European Bioenegry Research Institutte (EBRI) dell’Università di Aston, in Gran Bretagna, in collaborazione con la società ingegneristica Dytecna Environmental e parte del progetto europeo BioenNW, si chiama Pyrofab. E, come il nome evoca, si basa su un processo di pirolisi messo a punto dai ricercatori (la ‘Pyroformer technology’) che riesce ad essere applicato a materiali finora considerati inutilizzabili in quanto biomassa. Si va da ogni tipo di rifiuto domestico ed agricolo fino a- questa forse la novità più importante- gran parte dei rifiuti industriali.
Rifiuti locali, per ridurre l’impatto del trasporto
Si tratta di un modulo prefabbricato, compatto e trasportabile e che può funzionare con qualsiasi sistema di generazione di energia esistente. Questo significa che i rifiuti possono essere di provenienza locale, riducendo l’impatto ambientale dettato dal trasporto e la dipendenza dalle importazioni estere di biomassa come il legno.
Il potenziale inesplorato del riuso
Il team di ricerca sta attualmente girando l’Europa nord-occidentale per mostrare il prototipo alle comunità locali.
Quando si pensa al nostro futuro in termini di sicurezza e sostenibilità ci sono una serie di risorse riutilizzabili a cui finora non si è data importanza. Il riuso è invece una delle risposte più importanti alla sfida energetica in corso in Europa. Il Pyrofab esplora tutto il pontenziale dei rifiuti e la conseguente produzione di bioenergia. E lo fa dando importanza anche a un altro aspetto, quello dei costi di gestione e di trasporto, che non possono non essere considerati in una visione sostenibile a 360°.

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ASSEMBLEA REGIONALE di Zero Waste Lazio

ASSEMBLEA REGIONALE di Zero Waste Lazio e di tutti i soggetti che
hanno aderito all’attività su ROMA METROPOLITANA (Roma e Provincia),
prevista GIOVEDI 28 MAGGIO ore 17 – 20 presso la Sala Cittadina in via
BOEMONDO 7 –
> a 200 metri dalla Staz. Tiburtina (Metro A).
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> Ordine del giorno:
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> 1) Stato di attuazione del percorso degli Osservatori Rifiuti Zero Roma e relative proposte;
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> 2) Piano Industriale di AMA , previsioni della Delibera 129/2014 e nostra iniziativa in merito;
>
> 3) Campagna per un nuovo Piano Regionale Rifiuti nel Lazio, proposta di lancio.




Due anni di vita “a spazzatura zero”

Trash is for Tossers, Lauren Singer racconta due anni di vita “a spazzatura zero”. Tra prodotti handmade e spazzolini di bambù .

“Non è tanto una questione di come vivi, ma di che scelte fai. Ci sono sempre delle alternative”. Lauren Singer ha 24 anni e vive senza produrre spazzatura. Newyorkese, laureata in Studi Ambientali, conduce una “Zero Waste Life” a Brooklyn. “Un mio compagno di università si portava tutti i giorni il pranzo da casa in un sacchetto di plastica, con un contenitore usa-e-getta accompagnato da una bottiglietta d’acqua monouso. Mi ha fatta riflettere: Noi dovremmo costruire il futuro del nostro pianeta, ed eccoci qui a incasinare tutto con la nostra spazzatura”.

Lauren è già diventata un punto di riferimento internazionale per la lotta agli sprechi, e sul suo blog Trash is for Tossers ha documentato il processo di cambiamento della sua vita, da eticamente indirizzata a praticamente etica. “Volevo vivere davvero seguendo i miei valori”, racconta. Perciò evita di comprare prodotti confezionati in contenitori non riciclabili o riutilizzabili, compra nei mercati alimentari, fa i cosmetici in casa (il cosiddetto “spignattare”), fa la differenziata e il compost dei rifiuti organici, mette solo vestiti di seconda mano.

La mattina, dopo colazione, si lava i denti con uno spazzolino in bambù riciclabile. “Prima pensavo di avere bisogno di mille prodotti diversi, ma quando ho iniziato a fabbricarmi saponi e creme in casa ho ridotto il numero al necessario: pochi, ma buoni”, racconta ad HuffPost. Per contenere cosmetici e alimenti usa tantissimi vasetti di vetro, come quelli per le conserve e le marmellate. “Quando sono fuori per i pasti o mi porto il pranzo da casa, oppure scelgo ristoranti che siano in linea con la mia etica: biologici, con contenitori biodegradabili… Non è un problema trovarne, anche in viaggio: al massimo vado a cercare ingredienti nei mercatini”.

Ovviamente c’è voluto tempo – spiega Lauren – per raggiungere questo livello assoluto di zero sprechi. Un processo sempre dinamico (si augura di imparare a cucirsi i vestiti da sola, un giorno), raccontato tra blog, video-tutorial Youtube e profili social: “Non cerco di imporre la mia scelta agli altri, ma voglio dare il buon esempio sperando di potere influenzare qualcuno. Dimostrando che non solo è possibile, ma semplice.”

Questa semplicità ha dato il nome alla sua ultima avventura: la creazione, a inizio 2015, di The Simply Co., un’azienda di prodotti naturali e fatti a mano. Il progetto è stato finanziato tramite crowdfunding su Kickstarter, con 820 donatori e un totale di 42mila dollari (in due giorni ne aveva già raccolti 10mila). Il “primo nato” è un sapone per la lavatrice fatto di tre soli ingredienti, bicarbonato, soda e sapone di Marsiglia, in due profumi, lavanda o neutro. “Il crowdfunding è un ottimo metodo di testare il mercato quando si lancia un nuovo progetto, perché ti permette di avere già alle spalle fin dalla partenza dei potenziali interessati – sottolinea Lauren – inoltre puoi trasmettere le tue idee a chiunque, nel mondo”.

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Le newsletter dal Tuo Municipio XI

testata NL MV

Nati per Leggere: un protocollo d’intesa ed un regalo per i bimbi nati nel 2015!

Importanti novità per i neo-genitori del nostro territorio. Il Municipio Roma XI ha, infatti, sottoscritto un Protocollo d’Intesa con la ASL Rm D ed il Coordinamento regionale Nati per leggere per l’attuazione, sul territorio municipale, del progetto “Nati per Leggere”, che ha come obiettivo la diffusione della lettura ad alta voce in famiglia ed a scuola, e prevede la formazione di esperti (pediatri) e volontari lettori. La lettura ad alta voce è uno strumento importante per favorire e sostenere la crescita armoniosa ed equilibrata dei bambini, fin dai primi mesi di vita e per questo, nell’ambito delle iniziative avviate per costruire una città a misura di bambino, abbiamo fortemente voluto inserire anche questo progetto, finanziando i corsi per i pediatri e l’acquisto di un libro per i nuovi nati del 2015. Il Municipio, oltre a donare un libro, ha provveduto alla realizzazione di un kit, contenente altri materiali informativi (tra cui brochure esplicative del progetto) mentre il personale sanitario della ASL RMD sarà incaricato della consegna del kit, che avverrà tra il 5°- 6° mese, in occasione della seconda vaccinazione del bambino, presso il centro vaccinale di zona oppure dal pediatra di famiglia (se partecipante alla distribuzione).

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del Municipio.

Riqualificazione partecipata per la ex Caserma Donato, al Trullo

Importanti novità per la ex Caserma Donato al Trullo: parte, finalmente la pianificazione per la riqualificazione e valorizzazione dello stabile. Il Dipartimento Urbanistica, infatti, presenterà un progetto preliminare che sarà sottoposto, per l’approvazione, alle Istituzioni locali anche attraverso un processo di partecipazione del territorio. La ex Caserma Donato può rappresentare un enorme occasione di sviluppo e riqualificazione dell’intero quartiere e il Municipio si attiverà affinché questa partecipazione sia la più estesa possibile, coinvolgendo associazioni, comitati e cittadini. Alcune importanti novità sono già previste: un presidio delle forze dell’ordine, grazie alla disponibilità già accordata dai Carabinieri, e la destinazione di una parte degli spazi al Ministero dei Beni Culturali che ne ha già fatto richiesta per poter trasferire alcune strutture. Come Municipio riteniamo che sia fondamentale poter sfruttare questo ampio spazio urbano per creare nuovi luoghi di aggregazione: piazze, spazi di incontro, biblioteche nonché l’accesso al Parco di Monte Cucco da via del Trullo ed un ricongiungimento con i lotti di via Ventimiglia. Nelle prossime settimane, non appena il progetto preliminare sarà pubblicato, ci attiveremo per organizzare e favorire il processo di partecipazione e per decidere le funzioni pubbliche da realizzare in questo luogo.

 

Con il Piano di Assetto finalmente si potrà pianificare lo sviluppo della Valle dei Casali

La Regione Lazio ha approvato il Piano di assetto della Valle dei Casali, un passaggio fondamentale per la pianificazione e lo sviluppo del nostro territorio, in cui è incluso buona parte di questo Parco. Si tratta di un atto fondamentale che abbiamo chiesto per tantissimi anni, perché garantisce la protezione e la salvaguardia di un territorio di notevole interesse naturalistico e,  contestualmente, permette di poter pianificare con certezza lo sviluppo del quadrante, in conformità con tutele e vincoli paesaggistici. Il nostro Municipio potrà finalmente vedere sbloccate importanti opere pubbliche ferme da anni, a partire dalla riqualificazione della collina dei Diamanti a Monte Cucco, dove sorgerà un parco, grazie anche alla ristrutturazione dei Casali presenti, della Torre Righetti e della Vaccheria York.

 

Premio Arvalia: ultima settimana per presentare candidature. Partecipate!

C’è ancora qualche giorno di tempo per partecipare al Premio Arvalia. Le candidature possono essere presentate, infatti, fino al prossimo 15 aprile, debitamente motivate e documentate, da almeno 20 cittadini residenti nel Municipio o da comitati, associazioni, enti, gruppi, comunità del territorio. Per tutte le informazioni sull’iniziativa è attivo un sito internet appositamente dedicato (www.premioarvalia.it) in cui è possibile leggere il regolamento del Premio e scaricare la modulistica per la presentazione delle candidature. Sono anche disponibili due indirizzi mail dedicati info@premioarvalia.itpartecipa@premioarvalia.it e la pagina facebook “Premio Arvalia”. Il Premio è assegnato, con cadenza annuale, a personalità, a singoli cittadini, ad organizzazioni, che operano nel Municipio e che si sono distinti per l’impegno sociale, culturale, sportivo, educativo o nella loro attività lavorativa. Una speciale commissione è incaricata di valutare la candidature presentate e scegliere i vincitori. I premi assegnati non saranno in denaro o di valore, ma consisteranno in targhe o diplomi, a conferma del valore altamente simbolico di questo riconoscimento e verranno consegnati nel prossimo mese di maggio nel corso di una speciale cerimonia pubblica, che sarà arricchita da importanti eventi culturali e di spettacolo.

Istituita una “Zona 30” a Vigna Pia

È stata istituita nel Municipio XI la prima “zona 30” per la messa in sicurezza delle strade in prossimità delle scuole attraverso la limitazione della velocità nel quartiere Vigna Pia, scelto  perché presenta diverse scuole ed una chiesa.  I lavori inizieranno nei prossimi giorni,  avranno una durata di circa 60 giorni e consisteranno nella realizzazione di una nuova segnaletica orizzontale e attraversamenti pedonali rialzati. Il quadrante interessato è quello compreso tra via Leonardo Greppi, viale di Vigna Pia, via Gaetano Astolfi e via Filippo Tajani. Le cosiddette “Zone 30 sono aree urbane, o comunque residenziali, nelle quali il limite di velocità è ridotto a 30 km/h rispetto ai 50km. L’esigenza di questo tipo di intervento si è andata affermandosi soprattutto nelle aree molto trafficate, dove la mobilità dei pedoni è messa continuamente a rischio dalla elevata velocità delle vetture.

Via dei Tani, presto apertura del giardino!

Inizieranno nei prossimi giorni i lavori per la messa in sicurezza di via dei Tani, a Casetta Mattei. Grazie a questo intervento sarà finalmente possibile aprire il giardino pubblico che si trova sulla stessa via e che, purtroppo, è ancora chiuso. I lavori consentiranno, infatti, di completare l’iter amministrativo per la presa in carico della strada da parte di Roma Capitale. Pur senza avere una competenza diretta, il Municipio monitorerà lo svolgimento e lo stato di avanzamento dei lavori, affinché siano svolti nel minor tempo possibile e, quindi, il parco venga aperto e restituito agli abitanti del quartiere.

Nuova linea 792: Bravetta-San Giovanni, via Marconi

Un lungo percorso destinato a entrare nella quotidianità degli spostamenti, anche nel nostro territorio. Dal 16 marzo è attiva la nuova linea di trasporto pubblico locale ATAC  792  che, partendo da Bravetta,  taglia le periferie di cinque municipi, fino a San Giovanni. Il capolinea è in via S. Giovanni Eudes, su via della Pisana e le tappe successive sono Monteverde (dove interseca il tram 8), Circonvallazione Gianicolense, Marconi (via Quirino Majorana, via Francesco Grimaldi, viale Marconi fino a dopo Ponte Marconi), San Paolo (lungo la via Ostiense). Il 792 poi attraversa il nuovissimo Ponte Settimia Spizzichino alla Garbatella (scambio con la Metro B) e la Circonvallazione Ostiense, e di lì lungo via Cristoforo Colombo, Caracalla e via dell’Amba Aradam. Capolinea a San Giovanni, a Porta S. Giovanni, scambio con la Metro A e il tram 3). Una linea importante, quindi, pensata anche come “linea degli ospedali”: collega infatti il San Camillo-Spallanzani con il Bambin Gesù di S. Paolo, il San Giovanni e l’Addolorata.

 

Estensione fermate linea 180F

Dal 1° maggio saranno attive tutte le fermate di trasporto pubblico locale del 180F, la linea espressa festiva che dal quartiere Prati arriva a Corviale. La linea effettuerà, quindi, tutte le fermate previste, anche su via Mazzacurati e via Poggio Verde, alcune delle quali, attualmente, non venivano servite.

Da diverso tempo i cittadini ci avevano segnalato la difficoltà, nei giorni festivi, di poter usufruire di questo servizio pubblico di trasporto chiedendo l’estensione delle fermate previste. Abbiamo fatto un lavoro congiunto, anche con la nostra Commissione consiliare, che ci ha permesso di raggiungere questo importante risultato.

La prima “Casa dell’Acqua” al mercato di Magliana

Sarà installata il prossimo 11 aprile, nel mercato rionale di Magliana in via Fauglia, la prima “Casa dell’Acqua”, un moderno nasone hi-tech che offre acqua fresca, naturale o frizzante, con dosi da bicchiere o da bottiglia di un litro. Quella in via Fauglia sarà la prima di una serie di nuove “fontanelle” collocate nei mercati rionali, scelti per posizionare le “Case dell’acqua” con l’obiettivo di promuovere le attività degli stessi mercati, mettendo a disposizione un servizio originale, che può favorire una maggiore presenza di utenti. Le prossime saranno posizionate al Mercato Trullo, in via Campagnatico, e al Mercato Santa Silvia in via degli Irlandesi.

“Fai graziosa la Graziosi”: UNA raccolta libri per la biblioteca scolastica distrutta nell’incendio

Nell’incendio dello scorso 6 febbraio, la Biblioteca Scolastica della Scuola Graziosi è andata perduta: un ulteriore grave danno che si somma a quelli riportati dall’edificio. Il nostro Municipio, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Cutigliano e l’Associazione Libra 2.0, ha deciso di organizzare una raccolta solidale di libri usati e nuovi, per sostenere e potenziare l’azione di raccolta intrapresa dai genitori della Scuola Graziosi con gli insegnanti e con lo stesso Istituto Cutigliano. A partire dal 2 marzo i cittadini, i comitati dei genitori, i comitati di quartiere, le associazioni territoriali e chiunque altro voglia compiere un gesto solidale nei confronti della scuola Graziosi, può donare un libro usato (ed in buone condizioni) o acquistare un libro nuovo. La raccolta, attiva presso la Libreria La Meraviglia (Largo L. Cossa n.33) e la libreria Ora di Libertà, (Via G. Cardano  n.128) si concluderà il 20 aprile. Il 23 aprile, nell’ambito della Giornata Internazionale del Libro ed in occasione della festa “Tutti per uno, un libro per tutti” si “poseranno” i libri raccolti nella nuova biblioteca scolastica della scuola Graziosi. Con il nuovo bilancio, inoltre, sono stati trovati i fondi per ripristinare i danni provocati dall’incendio e si sta provvedendo all’installazione di un impianto di videosorveglianza nella scuola.

 

Giornata nazionale Legambiente, tutti insieme per le nostre scuole

Il Municipio ha partecipato a “Non ti scordar di me”, la giornata nazionale di volontariato dedicata alla qualità e alla vivibilità degli edifici scolastici, organizzata da Legambiente sabato 14 marzo. Molte le scuole del territorio che hanno aderito: le scuole primarie Pascoli, Guttuso, Cuoco, Capponi e S. Beatrice, le scuola dell’infanzia Maria Letizia Giuliani, la scuola Primaria/infanzia Ressi e la scuola Media Graziosi/Quartararo. Durante la mattina, il Presidente del Municipio Veloccia e l’Assessore capitolino alle Politiche Scolastiche Masini, hanno partecipato alla presentazione del murales realizzato sul muro perimetrale della scuola primaria Giovanni Pascoli, a via dei Papareschi, nel quartiere Marconi. L’idea di realizzare un disegno murale è nata nell’ambito di un intervento per la messa in sicurezza e la riqualificazione dell’area pedonale davanti alla scuola Pascoli (marciapiede, parapedonali, dissuasori per motorini e camion carico/scarico merci, panchina) effettuato nelle settimane precedenti. Il tema del murales, realizzato dall’artista Alessandra Carloni, è stato scelto dai bambini della scuola che hanno realizzato dei disegni dai quali è stato tratto il bozzetto dell’opera. Crediamo sia fondamentale sostenere l’esperienza di cittadinanza attiva dei comitati di genitori delle scuole, e per questo abbiamo deciso di donare parte dei materiali per la realizzazione delle iniziative in programma nelle scuole: pulizia delle aule, piantumazioni di piante e fiori nei cortili, ritinteggiature degli spazi comuni.

 

Il Municipio istituisce i “Percorsi della Memoria”

È stata approvata l’istituzione de “I percorsi della memoria”, una serie di appuntamenti per celebrare le date più significative dell’Antifascismo e della Resistenza romana. Con questo documento il nostro Municipio si impegna a dar corso ad una serie di iniziative coordinate, che coinvolgano tutti i cittadini,  in particolare i più giovani, affinché comprendano le ragioni storiche, culturali e politiche all’origine della Costituzione della Repubblica. Il primo degli appuntamenti previsti è stato il giorno della Commemorazione dell’eccidio delle Fosse Ardeatine, martedì 24 marzo, con la deposizione di due corone di fiori in onore degli ufficiali della Croce Rossa Italiana, il Tenente Luigi Pierantoni ed il Sottotenente Guido Costanzi, assassinati alle Fosse Ardeatine, alla cui memoria sono intitolate due strade del quartiere Marconi.

Bilancio di Roma Capitale, più certezze anche per i Municipi

Roma Capitale ha approvato il Bilancio Previsionale 2015, con tre mesi di anticipo rispetto alla scadenza: un ulteriore, e fondamentale, tassello nel percorso di ricostruzione etica ed economica di Roma, avviato e perseguito con caparbietà dall’Amministrazione Marino. Questo è un bilancio importante che chiude con un anno di anticipo il piano di rientro e che ci consente di affrontare i prossimi mesi puntellando alcuni aspetti imprescindibili dell’azione di governo della città, lotta agli sprechi, legalità contabile e sociale, e che contemporaneamente garantisce alcuni manifestazioni culturali importanti, come l’Estate Romana. Approvare ora il Bilancio significa anche dare certezze ai Municipi, che in questi anni sono stati umiliati da assenza di risorse e mancanza di garanzie, anche in termini di copertura dei servizi sociali. Oggi Roma riparte e riparte come prima grande città italiana che approva il Bilancio, dimostrando con i fatti di aver finalmente voltato pagina rispetto al passato.

Nati per essere comunità: sabato 18 aprile una giornata in Fattoria, per grandi e bambini

In occasione del Natale di Roma, il Municipio XI ha organizzato una serie di manifestazioni dedicate all’infanzia ed il sostegno alla genitorialità. Le iniziative, che si svolgeranno nei giorni precedenti e successivi al 21 aprile, prevedono manifestazioni all’aperto, proiezione di documentari ed incontri per discutere insieme sui diritti dei più piccoli e sul ruolo dei genitori. Il primo appuntamento previsto è sabato 18 aprile: una giornata tra piccoli e grandi presso la Fattoria di Chiara e Arianna di Via dei Cantelmo, n.49 dalle 10 alle 17. Un’occasione per conoscere e condividere le attività della fattoria, con giochi, passeggiate e la scoperta degli animali. Vi aspettiamo con il vostro cestino da pic-nic, per passare una giornata insieme!

Il programma completo delle iniziative sarà disponibile sul sito del Municipio.

Rifiuti ingombranti: domenica 12 aprile attivo Centro Mobile in via Crocco, a Muratella

Domenica 12 aprile, dalle 8 alle 12.30, il Centro Mobile di raccolta dei rifiuti ingombranti farà tappa nel nostro Municipio, in via Gaetano Arturo Crocco – angolo Via Generale Mario Pezzi. Il Centro Mobile è un servizio di raccolta gratuita organizzato da Ama con l’obiettivo di facilitare lo smaltimento dei rifiuti ingombranti (mobili, reti, materassi, divani, scaffali, biciclette etc.), RAEE – apparecchiature elettriche ed elettroniche (computer, tv, stampanti, cellulari, elettrodomestici etc. ) e rifiuti particolari (pile scariche, farmaci scaduti, cartucce toner da stampa etc.). Sono ammessi materiali con dimensioni fino a 0.5 metri cubi e vanno consegnati all’operatore provvisto di fratino e badge che ha il compito di caricarli.

centro mobile rifiuti

Per conoscere tutte le iniziative e manifestazioni culturali del Municipio consulta il nostro Notiziario.

È disponibile, anche online, il nuovo numero di Arvalia News: scaricalo qui.




Fare società riducendo i rifiuti

On line la mappa “salvacibo” del quartiere Vanchiglia di Torino.

Nell’ambito del progetto “Fare società riducendo i rifiuti”, il progetto co-finanziato dalla Compagnia di San Paolo volto a informare e attivare iniziative sul tema della riduzione dei rifiuti, Eco dalle Città ha svolto un’indagine rivolta a negozianti, bar e ristoranti del quartiere Vanchiglia per documentare il loro impegno nel limitare lo spreco alimentare.

L’indagine prende dunque il via da alcune semplici domande che hanno i seguenti obiettivi: da una parte, determinare le azioni intraprese dai commercianti per ridurre gli sprechi, sapere se i negozianti prendono misure concrete per ridistribuire il cibo invenduto a fine giornata (aderendo per esempio a piattaforme web come LastMinuteSottoCasa e NextDoorHelp oppure collaborando con il gruppo Foodsharing di Torino); dall’altra individuare quanto sia diffuso presso i ristoratori l’utilizzo della “vaschetta salvacibo”.

Risultato dell’inchiesta sul borgo torinese è stata la creazione di una mappa consultabile on line che verrà arricchita e aggiornata nel corso dei mesi del progetto. Il suo fine è ben preciso: in primo luogo condividere le informazioni raccolte con gli abitanti di Vanchiglia e con la Social Street di via Santa Giulia e dintorni, in secondo luogo attivare e strutturare azioni di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari sul territorio.

Allo stato attuale, ad essere mappate sono state 21 attività segnalate con tre colori diversi sulla base dei comportamenti più o meno virtuosi in merito al tema della oggetto dell’indagine:

con il colore verde sono evidenziate tutte le attività che intraprendono azioni concrete per evitare che il cibo invenduto diventi un rifiuto;

con il colore blu sono segnalate le attività che, pur mostrando interesse alla tematica, intraprendono iniziative solo se stimolate dal cliente

Con il colore rosso, infine, le attività che non hanno, ad oggi, attuato azioni per limitare lo spreco di cibo.

La mappa mostra sul quartiere Vanchiglia una situazione di sostanziale sensibilità al tema.
Si passa, infatti, da coloro che si preoccupano, per esempio a fine giornata, di ridistribuire il cibo invenduto tra parenti e associazioni di volontariato, a chi fornisce regolarmente la “vaschetta salvacibo” ai clienti che non hanno terminato il piatto ordinato. Non mancano tuttavia, anche se fortunatamente rappresentano una minoranza, attività commerciali che, per motivazioni diverse, non rientrano nell’elenco delle attività sostenibili sul tema dei rifiuti alimentari.

mappa

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Produzione rifiuti urbani nelle quattro più grandi città italiane.

I numeri del 2014.

Prendiamo Roma, Milano, Torino e Napoli come campione significativo per analizzare i numeri della produzione complessiva di rifiuti urbani a livello nazionale. Nelle quattro città i rifiuti urbani sono diminuiti complessivamente dello -0,29%.

Le quattro più grandi città italiane mostrano dati contrastanti rispetto alla produzione di rifiuti urbani nell’anno 2014 se paragonate all’anno precedente. Napoli e Milano mostrano un aumento della produzione di rifiuti urbani. In particolare Milano ha un aumento più consistente pari al +2,37% mentre quello di Napoli è più contenuto, solo un +0,83%. In tonnellate il capoluogo lombardo ha prodotto 665.461t (un aumento di 15.803t rispetto al 2013) mentre quello campano ha prodotto 50.1665t nel 2014 (un aumento di 4.165t rispetto all’anno precedente).

Nelle altre due città di riferimento, Roma e Torino, l’andamento è negativo. Nella Capitale è stata registrata, rispetto al 2013, una diminuzione di rifiuti urbani prodotti pari al -1,56%, mentre nel capoluogo sabaudo la diminuzione è stata del -0,59%. In tonnellate a Roma sono state prodotte, nel 2014, 1.728.000t (una diminuzione di 27.000 tonnellate rispetto al 2013), mentre a Torino i rifiuti urbani prodotti sono stati 413.309t (2.441t in meno rispetto al 2013). Bisogna precisare che l’andamento della produzione dei rifiuti urbani di Roma nel 2013, rispetto a quello del 2012, è stato in controtendenza rispetto a quello nazionale segnando un aumento della produzione dei rifiuti urbani.

Se si sommano i dati della produzione dei rifiuti urbani nelle quattro città, si nota che complessivamente i rifiuti urbani prodotti sono diminuiti del -0,29% (una flessione di 9.473 tonnellate rispetto al 2013, anno in cui invece i rifiuti erano diminuiti più sensibilmente rispetto al precedente).

Nelle quattro città si concentra l’11% della popolazione residente nazionale pari a 6.078.739 abitanti (dati Istat), e se paragoniamo i rifiuti urbani prodotti nel 2013 dalle quattro città ovvero 3.318.088t con quelli prodotti dalla nazione Italia sempre nel 2013 (29.594.665t, dati Ispra) a loro volta i rifiuti urbani prodotti dalle quattro città rappresentano l’11% del totale.

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Roma cassonetto tour

In giro con Ion, raccoglitore informale di rifiuti per alcuni, parassita della spazzatura per altri, waste picker nei Paesi dove il suo lavoro verrebbe legalizzato.

Quando sei in un periodo della vita in cui non hai molto da fare, può capitarti di decidere di seguire un Rom nel suo tour quotidiano di cassonetti, ed è così che ti accodi a Ion.

Origini rumene, vent’anni e due figli, in Italia fin da bambino, dopo un’infanzia spesa in varie attività Ion ha deciso di fare del rovistaggio la sua occupazione principale.

Raccoglitore informale di rifiuti per alcuni, parassita della spazzatura per altri, waste picker nei Paesi dove verrebbe legalizzato, il suo è un lavoro che solo nella Capitale garantisce un reddito fisso a circa 2.300 rom, organizzati in 570 microimprese. È un’occupazione trasversale: impiega uomini e donne, giovani e adulti. E, per quanto venga considerata un’attività (illegale) di economia sommersa, è sotto gli occhi di tutti.

Un cassonetto per ciascuno
Il cartellino si timbra presto, perché chiaramente il numero di oggetti trovati dipende sì dalla fortuna, ma è anche generalmente proporzionale al numero di cassonetti esaminati. Si parte prendendo l’autobus per qualche fermata: se allarghi il giro puoi sperare di imbatterti in strade non ancora battute da altri. E se incontri un collega? Cambi zona, cambi strada. Di cassonetti ce ne sono per tutti.

Sono solo i Rom a frugare? Macché, ci sono gli immigrati, e anche gli italiani. Noi siamo solo più organizzati.

C’è chi gira direttamente in furgone, il che permette tour completi delle periferie romane e la possibilità di caricarsi direttamente rifiuti ingombranti, dal divano all’elettrodomestico, ma la benzina è cara, l’assicurazione anche e, soprattutto, il furgone bisogna averlo.

Per chi come Ion il giro se lo fa a piedi, lo strumento indispensabile è il passeggino, molto più ambito rispetto al carrello del supermercato, figuriamoci rispetto al carrello della spesa. Mentre i carrelli sono rigidi, hanno un volume fisso, il passeggino steso orizzontalmente nella sua massima estensione è perfetto come piastra mobile su cui appoggiare qualsiasi cosa, anche molto lunga o ingombrante.

E, a dire di Ion, è decisamente più resistente.

Si scende dall’autobus e comincia il giro. Ogni cassonetto viene aperto (quando si può), o ci si affaccia per una veloce perlustrazione. Niente guanti, sì bisognerebbe metterli, ma alla fine sono scomodi se bisogna tastare una busta piena o rovistare un po’ alla cieca. Il tatto è importante, le mani capiscono un sacco di cose. Serve invece una sbarra o una stampella stirata per rovistare da lontano.

Il valore dei metalli
Alla ricerca di metalli, prima di tutto. Perché sono l’oggetto abbandonato più prezioso. Si cercano, si raccolgono, si compattano e una volta in settimana – dipende da quanta fortuna hai avuto – si vanno a vendere agli smorzi o ai “Compro Rottami” della periferia romana. Certo il guadagno è sudato: il rame, il più pagato in assoluto, si vende a 3 euro al chilo. E mettere su un chilo non è proprio facile. Qualche serpentina, fili, per lo più pezzi di motori degli elettrodomestici. Poi vengono l’alluminio, a 50 centesimi, e il ferro, a 15-18 centesimi al chilo. Trovare questi è più semplice: oggettini, pezzi di mobili, materiale edilizio di scarto.

Mentre camminiamo ci chiama un uomo che sta rientrando a casa con le buste della spesa. Ha delle barre lunghe di alluminio, i profili che servono per fare i controsoffitti, avanzate dagli ultimi lavori in casa. Entrate, prendetele. Barre nuove, una dozzina. Camminare con il passeggino ora è un casino, ma il colpo è stato notevole. Ci chiediamo se l’interessamento e l’offerta siano dovuti anche alla nostra presenza (meglio un Rom da solo o un Rom accompagnato da tre perditempo dabbene?), ma Ion sostiene che capita a volte, dopotutto sono anche numerosi i casi in cui i raccoglitori forniti di furgone si sono organizzati in piccoli gruppi di Sgombero Cantine. C’è passato anche lui: bei tempi, dice, una volta abbiamo svuotato la cantina di una ricca signora, c’erano lampadari enormi, divani, tutta roba che abbiamo rivenduto esattamente così com’era.

Le notti al mercato
Insomma, metalli ma non solo. Vestiti, scarpe, padelle, un orologio rotto, due flaconi di shampoo. Qualsiasi cosa può essere raccolta, sottoposta a sommaria pulizia, qualche tentativo di messa a nuovo quando è rotta, e poi rivenduta. I mercati, quasi tutti illegali, sono decine in giro per la città.

Dove vive Ion ogni raccoglitore stipa il suo bottino in un magazzino, un pezzo di terra a cielo aperto diviso con una rete da quello del vicino. Passeggiarci ricorda vagamente quei giardini dei sobborghi residenziali americani, quando si svuotano le villette di tutte le cianfrusaglie e si offrono per qualche dollaro ai vicini. Prenestina’s suburbs.

Si accumula fino al sabato pomeriggio, quando si fa ordine, si sceglie cosa può essere venduto e ci si prepara per il mercato. Verso le due del mattino si parte per Tor Cervara a sistemare il banco, generalmente un telo steso per terra. Il mercato è un’ammazzata, dura tutta la notte di sabato e tutta la mattina di domenica, e coinvolge chiunque della famiglia possa parteciparvi. E gli avventori sono rom, ma anche negri, immigrati, e italiani, i gagè. Tutti alla ricerca del piccolo affare o del colpo di fortuna, dovuto a una svista dei raccoglitori: girano storie su piccoli tesori dimenticati in una vecchia borsa rivenduta per un paio d’euro senza averla nemmeno controllata prima, o di banconote dimenticate nelle tasche delle giacche o nelle tele dei materassi.

E se arrivasse il porta a porta?
Ennesimo cassonetto. Ion apre, sbircia, tasta, a volte si immerge. Se sente che potrebbe esserci qualcosa di interessante tira fuori le buste, le rompe e le svuota sull’asfalto del marciapiede. Fruga, cerca – toh, scarpe, i marocchini ci vanno matti, queste le rimettono a nuovo – poi raccoglie tutto e lo ributta nel cassonetto: quelli che si arrabbiano di più quando ci vedono sono quelli che urlano che lasciamo tutta la spazzatura in giro. Succede spesso? No, non così tanto. Di solito ci ignorano.

Fare il raccoglitore in questo periodo di grandi cambiamenti ti rende più precario del solito.

La gestione dei rifiuti a Roma vive da qualche anno la fibrillazione del cambiamento, saltando di sperimentazione in sperimentazione alla ricerca della giusta pratica. Ogni Municipio ha una sua politica, e la mappa del raccoglitore informale è in perenne cambiamento. La differenziata inizialmente ha facilitato il lavoro: permette di avere una prima selezione dei rifiuti, eliminando carta e cartone che, ormai è chiaro, non ci interessano. Certo restano i famigerati cassonetti gialli, quelli dei vestiti, intoccabili. Ma la vera spada di Damocle è la raccolta porta a porta, l’operazione che impedirebbe completamente il lavoro, dunque la sussistenza, di centinaia di famiglie.

E quindi? Bisogna trovare un’altra occupazione? Ion non sembra entusiasta all’idea

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Malagrotta: dal consiglio di Stato ok al ripristino ambientale

discarica-di-malagrotta2_2_originalUn’ottima notizia per la Valle Galeria è quella che oggi arriva dal Consiglio di Stato che ha dato il sostanziale via libera al ripristino ambientale e alla bonifica dell’area di Malagrotta, come disposto da un’ordinanza del Campidoglio del 2011: dopo il “no” del TAR del Lazio alla realizzazione di una discarica a Monti dell’Ortaccio d’inizio Gennaio, questo è l’ennesimo pezzo di un puzzle che serve a ricomporre una ferita lunga un quarantennio che questa città e l’Amministrazione Marino ha l’esigenza e la voglia di chiudere e sanare.

Il Consiglio di Stato ha infatti ribaltato, accogliendo gli appelli presentati da Roma Capitale, dall’Arpa (Agenzia Regionale Protezione Ambientale) e dall’Associazione Codici, la sentenza del TAR del Lazio che aveva bocciato l’ordinanza del 2011 con la quale l’allora sindaco Alemanno intimava alla Giovi, in qualità di gestore di Malagrotta, di mettere in sicurezza la discarica effettuando le opere di bonifica necessarie a fronteggiare i fenomeni di inquinamento della falda. Con la sentenza di oggi i giudici hanno anche disposto di trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica di Roma perché ritengono possano esserci ipotesi di reato.

Una sentenza importante che va nel senso del lavoro fatto sinora dall’amministrazione Marino che, appena insediato nel Settembre 2013, ha provveduto alla chiusura di Malagrotta escludendo così il monopolista Cerroni dalla gestione romana dei rifiuti. Questo atto è stato il primo passo per attivare un ciclo dei rifiuti capace nel tempo di fare a meno di discariche ed inceneritori e che, con l’estensione della raccolta “porta a porta” a un sempre più grande numero di aree, punta con determinazione sulla differenziazione, sul riciclo e sul riuso dei rifiuti. La decisione poi intrapresa dal Consiglio di Stato di inviare alla Procura gli atti contribuirà a rendere chiare le responsabilità di chi per anni, sulle spalle e sulle vite di molti cittadini e danneggiando irreparabilmente un ecosistema, ha lucrato: il risultato di oggi, come quelli ottenuti in passato, non può anche non ascriversi agli stessi cittadini che vivono e lottano in quel territorio, con l’obiettivo di veder nelle parole e nei fatti riqualificata la Valle Galeria.

Emanuela Mino, Presidente del Consiglio del Municipio XI.