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La Chimera lungometraggio sull’abbattimento delle vele di Scampia

L’idea di girare La Chimera, il lungometraggio che racconterà passo dopo passo il processo che porterà all’abbattimento delle vele di Scampia e alla costruzione di una vita degna per chi per anni ci ha abitato, è nata quando ci siamo resi conto, guardandoci in faccia durante una delle mille interminabili riunioni, che questa storia non poteva essere lasciata nelle mani del sensazionalismo e del pietismo della stampa main stream.
Già, perché non è una storia come le altre.
È una storia straordinaria, collettiva, la storia di un popolo, come sempre ama ribadire Omero, che ha preso in mano il proprio destino e ha deciso di riscriverlo.
Una storia fatta di riunioni tese, cortei, vittorie, abbracci, risate e incazzature. Una storia di porte sbattute in faccia e poi riaperte, sempre con in testa caparbiamente la realizzazione di un obiettivo comune.
Una storia di democrazia, in cui è la gente che detta alla politica modi e tempi con cui si realizzano le cose.
Il film vi permetterà di mettervi per un po’ dalla nostra parte e seguire con gli occhi di dentro questa trama bellissima.
Per ora lasciatemi solo dire che mi sento incredibilmente fortunata ad avere incrociato durante la mia vita innanzitutto Vittorio e poi il comitato vele e di essermi trovata al loro fianco in questa battaglia fatta per amore e solo per amore.

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A Cannes l’Italia delle periferie con le sue donne forti

A festival brutti, sporchi, cattivi ma veri. Per glam c’è Bellucci

Le donne forti che resistono, i bambini che colpe non hanno, la periferia: è con questo volto, tutt’altro che perfetto, certamente urticante ma anche molto realistico, che l’Italia va al festival di Cannes (17-28 maggio) grazie ai film di registi che non hanno paura di raccontare dove siamo e come siamo. C’e’ Fortunata (Jasmine Trinca) che nell’omonimo film di SERGIO CASTELLITTO (Un Certain Regard) si affatica dalla mattina alla sera, troppo giovane e confusa per crescere la figlia e resistere ad un marito violento che non si rassegna al fallimento del matrimonio come troppo spesso accade.

E l’indipendenza economica è l’occasione del riscatto di una vita piena di dolori. C’e’ Giovanna (Raffaella Giordano) che nel film di Leonardo Di Costanzo L’INTRUSA (Quinzaine des Realisaterus) alla periferia di Napoli ha fondato una masseria per bambini, un’oasi, per sottrarli al degrado ma che si trova ad accogliere, con tutti i drammi che ne conseguono, Maria che e’ la moglie di un killer camorrista che vuole sfuggire al ‘sistema’ della sua famiglia.

In SICILIAN GHOST STORY di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia (Semaine de la critique) c’è Luna (Julia Jedlikowska polacco-palermitana), una ragazzina testarda che lotta nel paese dell’omertà perchè il suo compagno di classe Giuseppe (Gaetano Fernandez del quartiere Zisa di Palermo) di cui è innamorata è scomparso e nessuno lo cerca neppure la polizia, è figlio del pentito ed è meglio non parlarne (è l’atroce storia di Giuseppe Di Matteo il bambino sciolto nell’acido dai corleonesi di Brusca e il film sotto forma di fiaba ha il valore di ricordarcela).

C’è Agnese (Selene Caramazza) di CUORI PURI esordio di Roberto De Paolis (Quinzaine) che a 18 anni è sotto lo scacco della madre che le vorrebbe far prendere il voto di castità e invece perde la verginità dietro ad un ragazzo di borgata che arranca e si arrangia (Simone Liberati). E poi ci sono i bambini, le vittime di tutto, che colpe non hanno ma che da sempre sono a rischio di persecuzione per le colpe dei padri, i figli dei camorristi di Scampia e dei mafiosi di Altofonte oppure i rom di A CIAMBRA di Jonas Carpignano (Quinzaine), che vivono da sempre a Gioia Tauro in Calabria e che il regista per dare maggiore verità ha preso proprio nella loro comunità. Sullo sfondo, ma alla fine protagoniste più degli attori, ci sono le periferie, i territori dove i conflitti sociali diventano aspri, dove la guerra è tra poveri, dove legalità e illegalità si fronteggiano anche nelle piccole spicciole cose e dove il razzismo contro profughi, rom e migranti può diventare necessità.

Unica eccezione a quest’Italia brutta sporca e cattiva che va a Cannes è DOPO LA GUERRA, il film di Annarita Zambrano (Un Certain Regard) che racconta un dramma familiare all’interno di una famiglia borghese lacerata dalla violenza degli anni ’70, tra fuoriusciti accolti dalla Francia e parenti in Italia costretti a fare le spese della giustizia. Con Giuseppe Battiston, Barbora Bobulova, Charlotte Cetaire e Jean Marc Barr nel cast.

Per il glamour invece schieriamo il top, la madrina Monica Bellucci, sempre più internazionale mentre un pezzo illustre di storia del cinema come Claudia Cardinale danza sui tetti di Roma nell’immagine ufficiale del festival. Nell’edizione monstre, il 70/mo (17-28 maggio) nessun film italiano e’ in gara per la Palma d’Oro e la mappa tricolore si compone di 6 film in tutto.

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Roma, la città raccontata dalla web arts resistances

Tre cortometraggi narrano una Capitale resistente, inclusiva, creativa, dall’esperienza del Trullo, alla creatività che trova ancora difficoltà ad esprimersi delle street artist donne all’esperimento del Maam
Tre cortometraggi per raccontare una Roma insolita, dove l’arte diventa strumento di resistenza e di rinascita urbana: dal Trullo rianimato da poesia e colori di autori anonimi e conosciuti, alla Pineta Sacchetti dove rivivono le storie di un quartiere raccontate sui muri e sulle serrande, alla sfida delle ragazze della street art, che anche all’ombra del Colosseo si fanno strada in un mondo ancora prevalentemente maschile, al MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz, unico museo abitato del mondo, dove una variegata comunità multiculturale e autogestita sta trasformando un ex salumificio occupato sulla Prenestina in un presidio di cultura e diritti.

Il laboratorio. I cortometraggi sono stati realizzati da un gruppo di ragazzi e ragazze francesi che hanno preso parte a un laboratorio di giornalismo partecipativo condotto dall’associazione marsigliese Tabasco Vidéo in collaborazione con il web magazine Babelmed nell’ambito del progetto Web Arts Resistances (www.webartsresistances.net), piattaforma di documentazione e reportage sulle esperienze di cittadinanza che, a Nord e Sud del Mediterraneo, usano pratiche artistiche per coinvolgere e farsi sentire.

Vita di strada. I film sono: Vita di strada e che è girato tra il quartiere della Pineta Sacchetti e la borgata del Trullo: racconta la rinascita di questi due quartieri attraverso l’impegno di chi ci vive e la partecipazione degli artisti, tra poesia, street art e danza hip hop, dai Poeti anonimi der Trullo ai Pittori anonimi del Trullo all’associazione Pinacci Nostri.

Maam Musei fuorilegge. Maam Musei fuorilegge racconta la storia dell’ex fabbrica che viene occupata da un gruppo di famiglie – italiane, sudamericane, rom, di diversi paesi dell’Europa dell’Est e dell’Africa – e coinvolto in un esperimento artistico per riflettere sulla privazione dei diritti di chi vive ai margini o è straniero. Inizia un percorso che porta alla nascita di un vero museo, che si arricchisce giorno per giorno di opere e interventi artistici, proteggendo così chi ci vive dagli sgomberi.

[P]ose ta bombe. Il documentario fa parte di un progetto audiovisivo realizzato da Elodie Sylvain e Caroline Ricco che esplora il fare e lo stare nello spazio pubblico delle ragazze e donne che hanno scelto la street art come campo di espressione. Dopo una prima puntata a Casablanca, la seconda tappa del loro viaggio ha toccato Roma.

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C’è speranza per Roma

C’è speranza per Roma quando tremila ragazzi, e qualche cresciutello, stanno seduti per terra per vedere un film problematico come “Non esssre cattivo”.
Un film sulla disperazione esistenziale delle periferie che diventa denuncia senza inutili paroloni, ma con la nuda crudezza della realtà di territori in cui la lotta quotidiana tra il bene e il male è la lotta tra il lavoro nero e lo spaccio.
Realtà in cui il desiderio di fuga da una vita senza prospettive diventa fuga dalla realtà e dalla vita stessa.
C’è speranza per Roma quando tremila ragazzi occupano una piazza intera non per un concerto o per un inutile comizio, ma per riflettere sulle alternative “nè nè” che questa realtà gli mette davanti.
C’è speranza per Roma se questa consapevolezza domani riuscirà a trovare “gambe istituzionali” per darle voce e strumenti.
C’è speranza per Roma se domani questa “meglio gioventù romana” non darà voce alla rabbia o, peggio, all’odio ma darà corpo e sostanza a questa speranza.
A domani…per un futuro migliore per la nostra “meglio gioventù romana”.




Pezzi

“Pezzi” verrà proiettato di nuovo giovedì 19 maggio alle ore 19:00 presso il padiglione del “Museo della mente” all’interno del “Santa Maria della Pietà”(ex manicomio di Roma) in Piazza Santa Maria della pietà 5.
Quella Roma fragile delle periferie che ti fa male come un pugno.
Il film di Luca Ferrari sul volto tumefatto dei margini di una città.
“Credo nei film che hanno una valenza critica e culturale. Come è avvenuto con “Pezzi” di Luca Ferrari, uno dei film che mi ha fatto più male”, ha detto Valerio Mastrandrea produttore del film in un’intervista a L’Espresso in cui racconta di Showbiz, il nuovo documentario di Ferrari che ha prodotto con Kimerafilm. “A fine riprese, sono subentrato nella produzione perché credevo nella capacità del regista di narrare un mondo che nessuno racconta”. Male. “Pezzi” fa male, ecco. La realtà che ci racconta, fa male. Storie di droga, di delinquenza, di morte. Storie di dolore che arrivano violente come un pugno sul volto.

Margini. Storie di chi non ce la fa, di chi rimane incastrato nella durezza della sua marginalità, di chi non riesce a uscire dall’angolo di inferno che si è scavato. Incastrati come pezzi di un puzzle mostruoso. Eppure così umano. Lontani dal frastuono della grande città, lontani dai problemi con cui Roma affligge i suoi figli, il traffico, la confusione, la disorganizzazione amministrativa e burocratica, lontani dai palazzi della politica e di quel che resta della maestosa bellezza della Città Eterna, c’è chi cerca solo di sopravvivere alla maniera che conosce e che di questa Roma ignora l’esistenza.

Scorrono immagini cupe, dure, forti, violente, sporche. Come sporche sembrano allo spettatore distratto le vite di questi reietti. Ma le riprese così strette, così vicine, così “dentro”, costringono a immergersi in una realtà estranea, a parteciparvi, a viverla. Per questo è impossibile volgere lo sguardo altrove. Impossibile non rimane toccati dalla straordinaria bellezza di queste anime perse che dall’angolo più oscuro della loro marginalità, inchiodano la nostra indifferenza, scavano negli abissi della nostra anima, ci costringono a stare in ascolto. Dolori che sono quelli di tutti, ma che nel buio della periferia che “Pezzi” ci mostra, fanno più male.

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Mia madre

biblioteca nicolini

Biblioteca Renato Nicolini – Mercoledì 23 Marzo ore 17:00

Proiezione film: Mia madre, regia di Nanni Moretti

È previsto l’intervento dell’attore Renato Scarpa, grande caratterista italiano.

Proiezione Riservata ai Possessori Bibliocard




Film contro le mafie, da Corviale a Rebibbia schermi nelle scuole firmati Cinema America

Il 15, 17, 18 e 21 marzo tre pellicole presentate dagli interpreti all’interno del meeting regionale contro le mafie.
Corviale, Montesaro e Rebibbia. Tornano in periferia gli schermi cinematografici firmati “Cinema America”, la sala di Trastevere ancora chiusa ma il cui spirito, grazie agli ex occupanti, è diventato una realtà errante per la città. Stavolta le proiezioni sono state organizzate in collaborazione con l’Osservatorio per la legalità della Regione Lazio in occasione del secondo Meeting regionale contro le Mafie “perché crediamo che un’altra società sia possibile, purché la politica e le istituzioni siano in grado di interagire e comprendere le migliaia di realtà che, spontaneamente, animano e rendono i nostri territori attivi e realmente sicuri. Il tema delle Mafie è il più grande cancro del nostro paese, ma spesso ci si è persi in un bicchier d’acqua e, nel tentativo di proteggere le istituzioni dalle infiltrazioni mafiose (vedi Mafia Capitale), si è finiti per renderle impermeabili a tutte le realtà, in particolare quelle giovanili”. “Pertanto – aggiunge Carocci – questa collaborazione con la Regione Lazio, voluta del Presidente Nicola Zingaretti e del Presidente dell’Osservatorio Giampiero Cioffredi, è per noi un segnale bellissimo e coraggioso: un’ottima occasione per render fiduciosi tutti i soggetti che come noi, anche se un po’ “scapestrati”, non si sono mai sporcati le mani, rendendosi baluardo di genuinità ed innovazione nei territori laziali”.

Con gli “schermi pirata” tornano anche tappeti e cuscini per accomodarsi comodi tra canestri e spalliere. Si inizia martedì 15 marzo alle 21 dall’Ex Gil diviale Adriatico 136, dove la palestra Agnini ospiterà Marco Risi, Libero De Rienzo e Valentina Lodovini per la presentazione di “Fortapàsc”di Marco Risi. Giovedì 17 alle 21 ci si sposta a Corviale, nella palestra simbolo per la lotta alle mafie, quella del CalcioSociale (via Poggio Verde, 455), dove il regista Francesco Munzi con Barbare Bobulova e Fabrizio Ferracane porteranno “Anime Nere”, vincitore di ben 9 David di Donatello. A Rieti invece venerdì 19 alle 11 presso l’istituto Luigi Di Savoia Duca degli Abbruzzi Monica Zapelli presenterà “LEA” di Marco Tullio Giordana, di cui è sceneggiatrice. La rassegna si concluderà in un altro territorio periferico della città di Roma, a Colli Aniene, nella palestra del liceo Croce di Via Bardanzellu 7, nel quale Luigi Lo Cascio ed ancora Monica Zapelli presenteranno un altro film storico e importantissimo per la narrazione cinematografica della lotta alle mafie, “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana. Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito, le palestre verranno aperte ai territori e non ci sarà bisogno di alcuna prenotazione. Abbiamo volutamente deciso di non allestire le sale con le sedie perché crediamo che la lotta alla Mafia debba partire in primis dall’attivazione di ogni singolo cittadino: portare un cuscino è un gesto simbolico per vivere attivamente l’evento, è un invito a farsi sentire, a schierarsi e non essere semplici fantasmi omertosi all’interno dei nostri territori.

“Ci siamo immediatamente domandati come poter coniugare la lotta alla mafia con quella della tutela degli spazi culturali e sociali – spiega Carocci – e abbiamo pensato che non ci fosse soluzione migliore di realizzare la rassegna “Il Cinema contro le mafie” nei luoghi della formazione e dello sport: quattro “Schermi” che trasformeranno per una notte scuole e palestre in sale cinematografiche erranti e aperte a tutto il territorio”.

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Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute

Renato Nicolini – mercoledì 27 gennaio , ore 17:00

proiezione
In occasione del Giorno della memoria

“Ausmerzen”, “verbo gentile”, come dice Paolini, “che evoca la terra e il mese di marzo, quando i pastori, prima della transumanza, sopprimevano le pecore e gli agnelli troppo lenti, tant’è che in tedesco significa ‘sopprimere chi rallenta la marcia, chi è troppo lento per seguire il branco’” (ma è anche sinonimo di ‘sradicare, abbattere, eliminare, rifiutare, dimenticare, espungere, estirpare, radiare’) è la cronaca agghiacciante dello sterminio di massa, che prepara la soluzione finale, raccontata col distacco paradossale di uno che avrebbe potuto esserne sia la vittima sia il responsabile, e la freddezza di chi mettendolo in scena cerca di aiutare la gente a affrontare i dilemmi che pone. “Lo spettacolo segue le origini delle idee eugenetiche”, spiega infatti Paolini. “Racconta ciò che accadde in Germania tra il 1934 e il 1939, l’accelerazione della macchina burocratica tedesca verso la sterilizzazione di massa, quando l’eugenetica diventa disciplina universitaria, e poi il salto dalla sterilizzazione all’eliminazione

Per i temi trattati si consiglia la visione ad un pubblico adulto

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Febbre a 90°

Sabato 14 ore 10.00
Nell’ambito della rassegna Sogni di Celluloide Proiezione del film Febbre a 90° un film del 1997 diretto da David Evans, tratto dall’omonimo romanzo di Nick Hornby., I film saranno preceduti dalle videorecensioni degli Improbabili Random “Fragments de discussions sur le Cinéma”




Il gemello

piacca
Corviale cena cineforum 1° edizione 2015
30 ottobre ore 19.00 Piacca – Arvalia