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Sanità Lazio, on line i dati sulla valutazione delle cure

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downloadSaranno presto pubblicati su un sito internet tutti i dati relativi alla valutazione della qualità delle cure della sanità del Lazio. Stiamo parlando degli indicatori di esito che sono stati elaborati dall’Agenzia nazionale di sanità pubblica (Agenas) per conto del ministero della Salute. Il dipartimento di epidemiologia della Asl Rme ha elaborato d’accordo con il Programma nazionale di valutazione di esito (Pme) per conto della regione Lazio i dati che metterà a disposizione dei cittadini sul proprio sito. I dati nazionali saranno presentati ufficialmente alla presenza del ministro Lorenzin a settembre ma oggi in un convegno nella sede della giunta regionale del Lazio a Roma ne sono stati resi noti alcuni aggiornati al 2012.

Significativi quelli relativi alla frattura del femore: quando l’intervento chirurgico viene effettuato entro le 48 ore riesce a garantire un decorso dalla patologia particolarmente positivo. La proporzione degli ospedali regionali varia da meno del 5% negli ospedali di Tarquinia, Frosinone, Rieti e Tivoli a più del 50% nell’ospedale di Latina, nella casa di cura città di Aprilia, al Policlinico Gemelli, Al CTO, al Fatebenefratelli e al Sant’Eugenio, in cui quasi l’80% delle persone con frattura di femore vengono operate entro le 48 ore dall’accesso all’ospedale. I dati regionali sono in miglioramento negli ultimi anni: nel 2004 si toccava appena il 10% dei casi, nel 2012 si è toccato il 24%. Gemelli, CTO, Sant’Eugenio e ospedale di Latina negli ultimi anni sono passati da valori vicini al 10% a valori superiori al 50%.

Particolarmente significativi sono anche i dati relativi ai parti cesarei nel Lazio, uno degli indicatori di qualità più usati a livello internazionale. L’organizzazione mondiale della sanità raccomanda l’uso del taglio cesareo nel 10-15% dei parti. Allo stato attuale la percentuale di parti cesarei registrata in Italia è la più alta d’Europa. Nella Regione Lazio nel 2012 una donna su tre ha un parto cesareo primario: più del 40% al Policlinico Umberto I, all’ospedale S.Pietro Fatebenefratelli, agli ospedali di Alatri, Rieti, Monterotondo e Colleferro e alla casa di cura accreditata Villa Pia e meno del 20% negli ospedali C. Cristo Re, S.Eugenio di Roma, S. Maria Goretti di Latina e Belcolle di Viterbo.

di red/ped – 25 luglio 2013 11:56fonte ilVelino/AGV NEWS

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