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Mannheimer: “Qualità della vita in periferia a Roma, netto peggioramento”

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periferieIl presidente dell’organismo di verifica lancia l’allarme su trasporti, scuole e biblioteche
“QUALITÀ della vita in calo e servizi in molti casi inefficienti”. L’allarme è lanciato da Renato Mannheimer, lo studioso che dal luglio del 2012 è presidente dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici localidi Roma Capitale.

Presidente il calo della qualità della vita è molto elevato?
“Possiamo dire che rispetto al 2012 siamo passati da una valutazione di 6,27 su 10 ad una di 5,95. In sostanza, per i romani la qualità della loro vita non raggiunge la sufficienza”.

È un sentimento che riguarda tutti oppure viene vissuto diversamente nei vari quartieri della città?
“Il malessere riguarda tutti, ma alcuni più di altri. La zona dove la qualità della vita in generale è migliore è quella esterna verso i sobborghi “buoni”. Il complesso dei servizi pubblici migliora avvicinandosi al centro, viceversa in periferia sta peggiorando molto dal punto di vista dei trasporti, dell’accesso culturale per esempio alle biblioteche, della scuola pubblica”.

Dove risiedono le maggiori criticità?
“Le principali denunce dei residenti intervistati arrivano dalle periferie e si rivolgono soprattutto come dicevo all’accessibilità dei servizi legati al territorio come i trasporti. Insomma i servizi più problematici, come la pulizia delle strade e il trasporto pubblico di linea, non hanno registrato cenni di miglioramento. La maglia nera forse spetta all’igiene urbana, servizio erogatodall’Ama in virtù di un affidamento diretto che scadrà nel 2015 e regolato da un contratto di servizio ormai obsoleto e non rispondente alle prestazioni erogate dall’azienda”.

A che punto siamo con i piani della raccolta differenziata?
“L’ambiziosa tabella di marcia del Patto per Roma, che mette la raccolta differenziata alla base dell’uscita dall’emergenza (con obiettivi che vanno dal 30% nel 2012 al 65% nel 2016, con il banco di prova del 40% da realizzare nel 2013), trova nell’alto costo del servizio a carico degli utenti una difficoltà ulteriore,
che pone vincoli di sostenibilità economica per l’incremento delle differenziate e getta un grosso punto interrogativo sul futuro della raccolta nella Capitale”.

Chi ha ottenuto invece la promozione?
“Tra i servizi promossi ci sono l’acqua potabile e la cultura. Mediamente soddisfacente il settore del sociale (6,4) con le farmacie comunali che si sono meritate 6,8, gli asili nido che guadagnano un 6 e i servizi sociali municipali 6,3”.

di DANIELE AUTIERI

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