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Giubileo per i Romani: rassegna stampa

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RASSEGNA STAMPA

 

Intervista a Gianni Palumbo e Massimiliano Trulli, in onda il 15/12/2015 

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Anche sul sito:

http://it.radiovaticana.va/news/2015/12/15/giubileo_per_i_romani_per_pellegrini_ e_cittadini_nel_disagio/1194430 

 

e su http://www.news.va/it/news/giubileoperiromaniinaiutoapellegriniecitt 

 

Oltre 40 associazioni riunite nel coordinamento “Giubileo per i romani”, per offrire sostegno e servizi a cittadini e pellegrini durante l’anno Santo dedicato alla Misericordia. Il progetto è stato presentato ieri  a Roma, presso la sede del Cesv. Servizio di Elvira Ragosta:

Quarantadue associazioni laiche e religiose insieme a sostegno delle realtà disagiate della capitale e delle periferie in occasione dell’Anno Santo. È la risposta del Terzo settore all’appello alla Misericordia, il tema scelto da Papa Francesco per il Giubileo straordinario. Il coordinamento ”Giubileo per i Romani” potenzierà i 42 presìdi in cui le associazioni operano già, nei settori della povertà sociale, culturale e ambientale. Ogni presidio sarà una “Porta Sociale” e nuove porte saranno aperte per accogliere e sostenere persone in difficoltà. Gianni Palumbo, portavoce del Forum Terzo settore Lazio:

  1. – L’obiettivo primario è quello di accendere una luce su molti problemi sociali che esistono nella città, in maniera che poi le istituzioni, la parte politica, siano in grado di intervenire. Noi stessi apriamo presìdi municipali in sedi nostre per poter andare incontro alle esigenze soprattutto delle periferie, delle fasce deboli, delle marginalità. E poi vogliamo trasferire, come Forum del Terzo settore, anche queste esperienze all’interno del progetto che sta sviluppando il Comune di Roma, e di cui siamo partner, per creare nuovi servizi e nuove attività innovative: farle entrare anche all’interno del piano sociale e regionale come esperienze che si stanno sviluppando e che possono essere divulgate anche nelle altre realtà della regione. D. – Quanto è difficile questo lavoro?
  2. – Purtroppo è molto difficile perché intanto le persone che hanno bisogno spesso non sanno dove andare, a chi chiedere, come avere aiuto. Molti si vergognano. Quindi bisogna fare azioni in profondità per aiutare anche senza essere invadenti. Però poi bisogna che le istituzioni facciano attività che siano permanenti perché intervenire per il Giubileo va benissimo, lo facciamo e siamo felici, però le cose devono proseguire perché le persone continuano ad esistere, la fame continua ad esserci, la povertà continua ad esserci. Tanti i volontari impegnati in quest’azione come sottolinea il portavoce del Cesv, Massimiliano Trulli:
  3. – Tre, quattrocento i volontari già attivi in queste realtà. Come Centro di servizio al volontariato-Cesv abbiamo un servizio ‘trova volontariato’, che serve proprio ad alimentare questo settore con nuovi volontari, cittadini che si rivolgono a noi per essere orientati a realtà dove fare volontariato. Inoltre, a metà gennaio partiranno i volontari del servizio civile del bando straordinario per il Giubileo, che solamente nei progetti di Cesv sono una sessantina. Infine, punteremo molto sui volontari immigrati. Ci sono tantissime associazioni di volontariato delle comunità immigrate che vogliono dare il loro tempo e le loro competenze per la città di Roma e potranno fare un lavoro molto utile nella mediazione linguistica e culturale, ad esempio con i pellegrini che vengono da altri Paesi.

Una rete di servizi che non si esaurirà con la fine del Giubileo, ma vuole diventare elemento strutturato anche per il futuro. La prima Porta Sociale sarà aperta il 22 dicembre nel carcere di Rebibbia, come spiega Laura 

Braghetti, dell’associazione “Pronto intervento disagio”:

La “Porta Sociale” vuol dire far uscire una persona che sta scontando la pena, che lavora nella società e svolge anche attività di volontariato e pertanto verrà accompagnata in questa sua giornata, il 22 dicembre, simbolica, verso il lavoro, verso il volontariato.

 

 

 

colonna

 

http://www.radiocolonna.it/giubileo/20151214/27305/giubileo_per_i_romani_la_rete_sociale_ignor ata_da_tronca_e_renzi/ 

 

del 14/12/2015 15:32

Giubileo per i Romani, la rete sociale ignorata da Tronca e Renzi  

 

Un coordinamento del mondo dell’associazionismo per captare e valorizzare tutte le potenzialità sociali del Giubileo della Misericordia.

È stato presentato questa mattina nella sede del CESV del Lazio il “Giubileo per i romani”, un cartello di 42 realtà attive nel sociale che vuole tradurre l’Anno Santo in dodici mesi di solidarietà e attenzioni speciali verso i soggetti in difficoltà. L’ARCI, le ACLI, il Centro Astalli, Cittadinanzattiva e il Forum del Terzo Settore sono solo alcune delle realtà coinvolte nell’iniziativa. “Il Giubileo è anche patrimonio di chi è nato a Roma, di chi ci soffre, di chi è arrivato da lontano – ha dichiarato in apertura Eugenio Decrescenzo dell’ AGCI – il mondo dell’associazionismo deve impostare un percorso comune e mettere da parte l’autoreferenzialità”. Il coordinamento “Giubileo per i Romani” ha stilato un programma in cinque punti per rendere più efficace l’azione del

Terzo Settore nell’assistenza alla povertà e all’emarginazione. Tra questi c’è il riconoscimento ufficiale delle istituzioni nei confronti dell’iniziativa e dei soggetti partecipanti, l’attivazione di strutture pubbliche e private – biblioteche, teatri, centri culturali – dove insediare i presidi che renderanno possibile l’assistenza e il progetto – ambizioso – di creare una voce permanente nel bilancio di Roma che misuri il livello di benessere prodotto dalla associazioni nel tessuto cittadino. “Il prefetto Gabrielli è una persona in gamba, va nelle periferie ed è in prima linea là dove ci sono problemi – ha affermato Pino Galeota di Corviale Domani – quando invece abbiamo cercato di contattare Tronca, dallo staff hanno risposto ‘ma che volete i soldi?’ “. L’aneddoto raccontato da Galeota rende l’idea di quanto “le associazioni che stanno sul pezzo” vengano ritenute spesso una zavorra, ricettacoli di dinamiche poco trasparenti, una fama – preoccupante – deflagrata dopo lo scandalo di Mafia Capitale con il coinvolgimento diretto delle cooperative di Salvatore Buzzi. “Aprire le porte della solidarietà significa, in senso laico, illuminare con un faro alcune problematiche che vengono ignorate“ è stato il pensiero di Gianni Palumbo, portavoce del Forum del Terzo Settore Lazio.

Un’idea condivisa anche da Galeota secondo cui “spesso nelle nostre battaglie sentiamo più vicino Papa Francesco rispetto a certe istituzioni..” (Giacomo Di Stefano)

 

 

HTTP://WWW.SCELGONEWS.IT/GIUBILEOPERROMANIDAGENNAIO24NUOVEPORTESIMBOLICHE/ 

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Giubileo per i romani: da gennaio 24 nuove porte simboliche  

 •   DICEMBRE 14, 2015

Associazioni e cittadini insieme per l’iniziativa “Giubileo per i romani”. Una serie di azioni per chi nella Capitale “ci vive, ci è nato ma anche per chi ci è arrivato”, afferma Eugenio De Crescenzo, responsabile Sociale AGC (Associazione generale cooperative), nell’incontro tenutosi oggi presso la sede centrale del CESV (Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio.

Assicurare una efficace riuscita delle politiche sociali portate avanti dalle diverse associazioni di volontari è necessario affinché l’anno giubilare indetto da Papa Francesco sia veramente volto alla Misericordia, “a quella spirituale e corporale”, spiega Gianni Palumbo, portavoce di Forum Terzo Settore Lazio, che rappresenta ben 97 organizzazioni nazionali attive nel volontariato e della solidarietà.

“È una responsabilità e un impegno che dura tutto l’anno”, continua Palumbo, ma che non deve esaurirsi con il Giubileo. L’obiettivo è infatti quello di utilizzare quest’ultimo come catalizzatore di attenzione verso individui e comunità del territorio romano troppo spesso messe da parte dalle istituzioni.

Concentrarsi dunque sulle periferie, oltre a tutto il resto, spiega Pino Galeota (CorvialeDomani, associazione di promozione sociale), “lì dove si va quotidianamente attività di misericordia”.

A questo scopo il programma di “Giubileo per i romani” prevede dal mese di gennaio l’apertura di 2 porte al mese per un totale di 24 porte “simboliche”, cioè 24 momenti per porre l’attenzione su realtà troppo spesso messe in disparte. La prima “porta” si aprirà sulla realtà del carcere, con l’associazione Pid (Pronto intervento disagio). Insieme a questo, l’iniziativa si compone anche della “riattivazione di una rete di strutture pubbliche e private, identificate e scelte tra quelle già esistenti”, come Biblioteche, Teatri di Cintura, Centri culturali, perché “l’esclusione si vince solo con l’accoglienza”, sottolinea Laura Braghetti (Pid).

La lista completa delle associazioni aderenti è disponibile al sito www.giubileoperiromani.it 

Priscilla Muro

 

 

  DA SITI

http://www.retisolidali.it/ungiubileoperiromani/ 

http://www.volontariatoggi.info/ungiubileoperiromani24portesocialidaaprire/ 

http://www.telegolfo.com/roma-giubileo-per-i-romani-la-mano-tesa-del-volontariato/

 

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